METEORA
DI CARLO BERTANI Caro Pierpaolo, sono trascorsi molti anni da quella sera del 1975, quando ci lasciasti soli, improvvisamente, come una cometa che scompare negli abissi dello spazio. Io, questo spazio l’ho di fronte a me e fisso una stellina che m’occhieggia fra le fronde dell’olivo. L’olivo che ha preso il posto dei vari ciliegi selvatici arrostiti dall’arsura estiva, i quali avevano preso il posto della gaggia orientale, quasi secolare, che c’era quand’ero bambino. Mi chiedo dove…