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Geopolitica

La Turchia chiede di unirsi ai BRICS: e ora che succederà?

Gli Stati Uniti, l'Unione Europea e il Regno Unito continueranno ad essere attori potenti, ma la loro influenza sui Paesi in via di sviluppo e il loro dominio sul sistema finanziario globale, sembrano destinati a diminuire, mentre i BRICS costruiscono un mondo più multipolare nel lungo termine.

Xi dà lezioni a Sullivan; Durov è tenuto in ostaggio

Pepe Escobar strategic-culture.su Al presidente Xi Jinping ci devono essere voluti eoni di pazienza taoista per poter spiegare alcuni fatti evidenti della vita a un mediocre funzionario imperiale come il Consigliere per la Sicurezza Nazionale statunitense Jake Sullivan. Le parole chiave di Xi: 1. “La Cina è pronta a essere un partner e un amico degli Stati Uniti". Anche se è molto improbabile il contrario, visto che la Cina è considerata da Washington una "minaccia" esistenziale. 2. La…

Perché la vendetta dell’Iran tarda ad arrivare?

Di Lorenzo Maria Pacini, strategic-culture.su In molti si stanno domandando come mai l’Iran non abbia ancora scaricato la propria legittima vendetta contro Israele. Proviamo a dare una spiegazione geopolitica. Una millenaria arte della guerra Mettiamo in chiaro una cosa: l’Iran è un impero millenario, con una storia incredibile, una cultura ricchissima e uno stile di vita totalmente diverso da quello occidentale. Per queste semplicissime ragioni, gli occidentali non riescono a capire…

L’Alleanza di Abramo: realtà o opera di fantasia?

Di Lorenzo Maria Pacini, strategic-culture.su Mercoledì 24 luglio 2024, il presidente israeliano Bibi Netanyahu ha pronunciato un discorso al Congresso degli Stati Uniti d’America che passerà alla storia. Il discorso del clown più pericoloso al mondo In assenza della leadership politica - impegnata in una crisi sociale senza precedenti fatta di scandali di pedofilia, vecchi con l’Alzheimer che premono bottoni a caso nelle sale operative delle guerre e clown sotto psicofarmaci che assaltano…

La SCO può cambiare le regole del Rimland

Di Lorenzo Maria Pacini, strategic-culture.su Il cosiddetto "ordine basato sulle regole" sta cambiando e c'è qualcuno che sta facendo del rock 'n roll con esso. Oltre ai BRICS+, che è in realtà il partenariato più importante, dobbiamo considerare l'asset strategico della SCO. Non dobbiamo sorprenderci della mancata copertura del vertice SCO ad Astana, in Kazakistan, da parte dei media occidentali - non solo in Occidente, ma anche in Europa. Innanzitutto, perché l'Occidente collettivo…

Navigare nel Caspio: energia, commercio e armonia geopolitica

Di Mohammad Ali Senobari, ideeazione Il Mar Caspio, spesso salutato come il lago più grande del mondo, si estende per ben 371.000 chilometri quadrati, il che lo rende cinque volte più grande del Lago Superiore. Mentre il Lago Superiore è il più grande lago d'acqua dolce per superficie e il secondo lago più grande del mondo, il Mar Caspio occupa il primo posto. Confinante con Kazakistan, Turkmenistan, Iran, Azerbaigian e Russia, questo vasto mare interno vanta caratteristiche geografiche e…

RAND Corporation parla apertamente: dopo la Russia toccherà alla Cina

anti-spiegel.ru Un influente analista della RAND Corporation ha francamente dichiarato in un’intervista di cosa parlano veramente gli Stati Uniti in Ucraina. Naturalmente, i media tedeschi non riferiscono su questo, perché RAND in realtà conferma la “propaganda russa”. I media tedeschi non informano in alcun modo i loro lettori su questioni geopolitiche. I media tedeschi spiegano la politica internazionale molto infantile con i presunti valori occidentali dei diritti…

Giorgia, riporta almeno la portaerei nel Mediterraneo

Di Maurizio Blondet Dall’Australia... L’atlantica Meloni è stata non solo sconfitta, ma infinocchiata. Illusa e derisa e umiliata (e con lei l’Italia) dalla Ursula e dal suo Sistema di Potere; umiliata , o offesa e derisa dalla NATO, che – certo su placet della Casa Bianca – ha scelto uno spagnolo socialista invece che un italiano come responsabile del Mediterraneo. E’ in questo quadro che, con tono lieto da subnormali, la nostra Difesa ci dà la seguente notizia dal Pacifico: …

IL TRIONFO DEL MULTIPOLARISMO PONE FINE ALLA GEOPOLITICA CLASSICA?

Di Lorenzo Maria Pacini per strategic-culture.su Nella transizione ad un mondo multipolare, sul piano della teoria si aprono numerose questioni, fra le quali spunta una delle principali: il trionfo del multipolarismo pone fine alla geopolitica classica, oppure no? Il padre della teoria del mondo multipolare, il filosofo russo Aleksandr Dugin, nella prima fase della composizione teorica non ha formulato correttamente e del tutto una risposta al quesito in quanto, ai…

GLI INTERESSI NATO PUNTANO SU TRIESTE E SUL PORTO FRANCO

Di Konrad Nobile per ComeDonChisciotte.org Delle peculiarità storiche, sociali e giuridiche di Trieste e del TLT abbiamo già trattato, su ComeDonChisciotte, negli articoli “OVOVIA A TRIESTE TRA TENSIONI GEOPOLITICHE E SPECULAZIONI ECONOMICHE” e “TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE: IL SEGRETO CHE FA TREMARE WASHINGTON”. In tali contributi si è già esplicitata l’importanza strategica della città giuliana che, forte del suo porto, dei suoi fondali profondi, della sua posizione e della ricca rete…

L’Ucraina e BlackRock: too important to fail?

Che vi siano enti economici privati la cui dimensione e rilevanza fa sì che risultino più importanti di molti stati nazionali è cosa risaputa. Altrettanto risaputo è che, tra questi enti economici, quello forse più influente di tutti sia molto probabilmente BlackRock, il più grande fondo di investimento al mondo, con circa 9 trilioni di dollari gestiti, il cui numero uno è il famigerato Larry Fink, fondatore e proprietario del Fondo stesso dal 1988. Il quale Fink non ha mancato, in…

Il regime di Kiev: menzogne, persecuzioni e terrorismo in odio alla Russia

Di Antonio de Felip lo spettro della menzogna. Tutti, o quasi, i poteri statali, sovranazionali, finanziari, mediatici, lobbistici si sono coalizzati nel mantenere un regime basato sulle menzogne. Tra le altre, spicca quella che impone alle pubbliche opinioni la narrazione secondo cui sia stata la Russia a provocare la guerra con l’Ucraina e il cosiddetto Occidente, facendo datare la crisi a partire dal 24 febbraio 2022, giorno in cui le forze della Federazione Russa entrarono in…

Il mondo multipolare appartiene ai popoli, non ai padroni

Di Adam Bark per ComeDonChisciotte.org È al tramonto che gli imperi dimostrano la loro più spietata brutalità. Questa legge storica trova la più evidente conferma nell’odierna crisi dell’imperialismo, che sempre di più difende la propria egemonia a scapito delle classi popolari. L’origine di questi cambiamenti e dei conflitti che ne derivano risiede nelle strutture economiche che regolano l’attività umana e nella conseguente divisione del mondo in classi sociali in lotta tra loro. Svaniti i…

KOSOVO: IL CARO PREZZO DELL’INDIPENDENZA

di Luca Pingitore Il 17 febbraio 2008, da Lubiana dove io ed altri due compagni di viaggio ci trovavamo quel giorno, venimmo a conoscenza dalla radio slovena della proclamazione unilaterale d’indipendenza del Kosovo e Metochia dalla Serbia. Dal nord di un Paese che comunque da una ventina di anni non esisteva già più, apprendemmo quindi dello sgretolamento definitivo di quella che era stata la Federazione Jugoslava. Avevamo girovagato in diverse occasioni gli Stati che erano sorti da…

Pepe Escobar: “Raisi aveva costruito un esercito fortissimo, gli americani non se lo aspettavano”

Di Jacopo Brogi, Alessandro Fanetti e Konrad Nobile. Ha collaborato Fabio Bonciani. Mentre lavoriamo per l’uscita di questa intervista apprendiamo dell’incidente che ha coivolto l'elicottero dove viaggiavano il Presidente iraniano Ebrahim Raisi, il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian ed il governatore dell’Azerbaigian orientale Malek Rahmati. Erano con loro, il generale Mehdi Mousavi ed il leader della preghiera del venerdì di Tabriz Mohammadali Al-Hashem. Tutti…

Caucaso: la polveriera Armenia & Azerbaigian che fa Storia (e non solo)

Di Alessandro Fanetti per ComeDonChisciotte.org Il Caucaso ribolle e si paventa come una delle aree di scontro feroce Unipolarismo vs Multipolarismo. Uno scontro che, come in Ucraina, lambisce l’Occidente politico e dovrebbe portare ad una profonda ridefinizione strategica e geopolitica le élite che lo governano. Prima che si arrivi al punto di non ritorno (ahimé sempre più dietro l’angolo). Questa ebollizione dell’area caucasica è dovuta a una molteplicità di fattori, fra i…

Caos controllato

Ad alcuni, questa serie continua di colpi, annunciati, attesi, nascosti, di sponda, sono parse le scene di un teatrino geopolitico tra attori che conoscono il copione, si scambiano occhiatine, cercano di rendere "la sceneggiata" più credibile, ed in parte hanno ragione. Stati Uniti, Iran, Israele, Russia, Cina e tutti gli altri attori coinvolti sanno, vedono e prevedono, perchè ognuno di essi stila simulazioni dinamiche per valutare le ricadute di certe azioni in sistemi di interazioni…

L’Iran cambia tutto

L’attacco iraniano, o più correttamente il contro-attacco, avvenuto mediante il lancio di droni diversivi (UAV) prima e missili Cruise e balistici a seguire ha per il momento causato danni molto circoscritti e complessivamente lievi, ma tatticamente sensati. Soprattutto, viene a seguito di una ennesima ultima goccia del vaso di Teheran traboccante da decenni di sofferenze ed ingiustizie provocate dal potere sionista-atlantico. Tuttavia, le modalità, le tempistiche, ed alcuni dettagli ambigui…

Imperium Maris – Podcast – Stasera ore 19:15 su Telegram

Vi proponiamo la quinta puntata di Imperium Maris, format podcast che affronta il tema della geopolitica dei mari. Conduce Giulio Bona in compagnia del Capitano Demy, ex comandante di grandi navi, dai traghetti alle grandi petroliere. Una personalità di lunga esperienza del settore, che ha speso una vita intera in mare e conosce bene i ‘trasporti commerciali che mandano avanti il mondo’. In questa quarta puntata parleremo di "Realtá e prospettive della marineria italiana" Buon ascolto!…

Iran e Israele a confronto: Chi è più duro?

L'escalation delle tensioni tra Teheran e Tel Aviv dopo l'attacco missilistico di Israele al complesso dell'ambasciata iraniana a Damasco, lunedì scorso, ha riacceso i timori di un conflitto totale tra le potenze mediorientali. Ma quali sono le forze armate più attrezzate per una conflagrazione su larga scala?