Caro Burioni, ti rispondo così: “La vostra propaganda è dannosa per i nostri figli”

Lettera a CDC di una madre che nei giorni scorsi era stata accusata dal famoso televirologo sui social media e poi gettata nel tritacarne mediatico nazionale.

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Riceviamo e pubblichiamo da una vittima dell’arroganza di quel nuovo sottopotere mediatico e pseudoscientifico – i televirologi – che ha imperversato per anni – e lo fa tutt’ora – per impaurire le persone e scagliarle contro il resto della popolazione che la pensa diversamente, in primis sull’obbligatorietà dei vaccini.

Non solo si fanno scorribande mediatiche a tutte le ore, ma si arriva a mettere alla gogna pubblica, senza facoltà di replica di pari livello in termini di mezzi e possibilità di diffusione, comuni cittadini con tanto di nome, cognome e foto.

Il virologo va in tv e sui giornali, il comune cittadino (e contribuente) no, e quindi rimane “un no vax”, gente di cui bisogna “limitare i danni” che “fanno alla salute di tutta la comunità” per via della “loro superstizione insensata”.

E poi si viene gettati nel tritacarne mediatico nazionale.

Ma per aver scritto cosa? Un semplice post Facebook sul proprio profilo, come ce ne sono milioni, miliardi.

Caro Burioni ti rispondo così: "La vostra propaganda è dannosa per i nostri figli"

 

Nel merito, si affrontava il tema delle prove Invalsi, ossia quelle prove scritte svolte ogni anno da tutti gli studenti italiani per valutarne le competenze ed il grado di preparazione su determinate materie:

“Stamattina mia figlia (quarta liceo scientifico) ha affrontato delle esercitazioni per le prove Invalsi, che saranno proposte in quinta. Bene, tra i vari testi (per la comprensione del testo), c’era un articolo di Burioni, nel quale trattava i no vax (anti vaccini pediatrici) come al suo solito, paragonandoli ai terrapiattisti.

Mi domando solo una cosa, che diavolo c’entra un articolo di Burioni per la comprensione di un testo??? Non c’erano forse altri argomenti??? Avanti con la becera propaganda!!
Il testo era tratto dal libro di Burioni, “Il vaccino non è un’opinione. Le vaccinazioni spiegate a chi proprio non le vuole capire”. Aggiungerei “spiegate da uno che è al libro paga delle case farmaceutiche” (aggiungo articolo di WordPress nei commenti)”.

Questo l’immediato affondo del televirologo Burioni:

Caro Burioni ti rispondo così: "La vostra propaganda è dannosa per i nostri figli"

 

La Sig.ra Alessandra Turra ha scritto alla nostra redazione, ecco le sue parole sulla vicenda.

Buona lettura.

Spett. Redazione, 

 

mi permetto di scrivervi per esternare alcune riflessioni da condividere con i lettori.

Ciò che mi è accaduto, oltre ad essere increscioso, evidenzia un meccanismo sistematico adottato, da inizio pandemia, da alcuni personaggi, giornalisti, medici e star televisive.

Chiunque osi contrastare l’opinione pubblica si trova immerso, ancor oggi, in uno tsunami mediatico e messo ingiustamente alla gogna, soprattutto se capita tra le mani di un personaggio “famoso”.

A questo punto diventa impossibile controbattere, farsi ascoltare e far valere le proprie ragioni pubblicamente.
Ancor più grave è constatare come i diktat sanitari siano penetrati nell’ambiente scolastico, dove teneri virgulti necessitano di flessibilità mentale e non di dogmi, per crescere possenti e diventare uomini.

Durante gli infausti anni pandemici, abbiamo assistito alle più grandi nefandezze della storia italiana, complici persino gli insegnanti. I nostri figli non potevano salire su un autobus, molti non hanno potuto partecipare alle gite scolastiche senza l’esibizione di un pass.

La propaganda è stata incalzante e disturbante. Gli studenti non vaccinati si sono sentiti ripetere il solito mantra, “Il vaccino salva la vita”, “L’importanza dei vaccini” e tanto altro, senza mai un minimo dubbio, nonostante esimi professori ne avessero sottolineato alcune conseguenze negative.

La vaccinazione deve rimanere una libera scelta, sempre. Non deve in alcun modo diventare un trattamento sanitario obbligatorio, tantomeno sottoponibile a ricatti meschini.

Il fatto di trovare, in una prova Invalsi, una comprensione del testo di un libro di Burioni, riguardante i vaccini pediatrici, lo trovo inopportuno. Esistevano sicuramente altri argomenti più idonei, soprattutto in questo periodo.

Nel suo post su X, Burioni coglie l’occasione, come suo solito, per definire i “novax” folli e portatori di “insensata superstizione”, trascinando una pletora di seguaci, pronti ad attaccare chiunque osi porsi delle domande sulle vaccinazioni.

Inoltre, il fatto che utilizzi un mio post con la mia faccia, il mio nome e cognome per cogliere la succulenta occasione di pubblicizzare un suo vecchio libro del 2016 (chiamato in causa nelle citate prove Invalsi), ormai abbandonato nei più reconditi meandri degli scaffali stantii delle librerie, è di una bassezza inverosimile.

Riguardo all’articolo del quotidiano on line “Tecnica della scuola” vorrei fare una precisazione. Esso riporta solo una parte del mio post e omette quella dove specifico che sussistono evidenti conflitti di interessi tra Burioni e alcune case farmaceutiche.

Come riportato da Assis (Associazione di Studi e Informazione sulla Salute – composta da medici, personale sanitario e avvocati), il libro in questione del Dottore sarebbe stato sponsorizzato da famosi colossi come Glaxo Smith Kline Biologicals e Sanofi Pasteur MSD.

Sembrerebbe inoltre che “Burioni sarebbe stato autore del progetto “Dalla vaccine hesitancy alla vaccine recovery”, finanziato con il contributo incondizionato di Merck & Co erogato da MSD Italia, casa farmaceutica che avrebbe versato alla Fondazione Lorenzini per il progetto la somma di 352000 euro nel 2017”.

Quando si riporta una notizia, la si cita completa e credo che questa parte fosse importante per la “comprensione del testo” (sia per la notizia sul quotidiano, che per le prove Invalsi! ).

Capite bene che, se un medico è così vicino alle case farmaceutiche, la comprensione di un testo assume un aspetto diverso (visto l’evidente conflitto di interessi) e sarebbe doveroso che uno studente ne fosse al corrente per una precisa valutazione di uno scritto che tratta l’argomento vaccini.

Apprezzo comunque che il sopracitato quotidiano on line abbia sottolineato che il Dottor Burioni mi abbia “attaccato pesantemente”. Questo suo comportamento non è isolato, bensì adottato sistematicamente contro chi si pone lecitamente dei dubbi per il benessere dei figli e della società intera.

Se, dopo una qualsiasi vaccinazione, un individuo rimane gravemente danneggiato, pesa sul sistema sanitario nazionale, pertanto su tutti i cittadini italiani.

Detto ciò, sarebbe il caso di stoppare gli innumerevoli epiteti utilizzati sui social da personaggi di rilievo, in quanto ledono la dignità umana e gettano nel tritacarne mediatico i malcapitati che si imbattono nella loro ira funesta. In questi ultimi anni ne abbiamo letti ad ascoltati a bizzeffe.

Mi stupisce e mi adira che nessun giudice (e nessun social media) abbia prontamente bloccato molti scritti deliranti ed offensivi.

Siamo tutti consapevoli che, quando scriviamo un post sui social, qualsiasi persona può usarlo contro di noi ed io mi sono sempre assunta orgogliosamente le mie responsabilità di eventuali conseguenze.

Purtroppo non tutti siamo uguali. Esistono individui estremamente sensibili che, a causa di martellanti insulti gratuiti, cadono in depressione e arrivano anche al gesto estremo.

Più peso alle parole, soprattutto se esternate da gente che si reputa professionista, stimato medico, giornalista, presentatore, cantante, ecc.. .

Soprattutto, lasciamo la propaganda di qualsiasi natura fuori dalle aule scolastiche ed insegniamo ai nostri figli il senso critico, la consapevolezza, il coraggio, il rispetto per chi ha opinioni discordanti.

Ricordiamoci che, se tutti gli studenti (vaccinati e non) avessero difeso i compagni privi di pass, tutte le imposizioni sarebbero miseramente cadute dopo poche settimane.

Se uno studente reputa ingiusto che gli insegnanti si accaniscano su argomenti inopportuni, è doveroso che innalzi una voce fuori dal coro.

Anche noi genitori abbiamo un ruolo fondamentale nell’educazione dei figli, soprattutto negli ultimi anni in cui l’istruzione ha in parte perso il suo ruolo principale, assecondando in toto le imposizioni sanitarie scellerate di uno Stato padrone e per nulla vicino al benessere dei suoi cittadini.

Il cambiamento è ancora possibile.

Gettiamo le basi per le generazioni future, insegniamo ai figli ad essere unici e controcorrente, ad essere critici, approfondendo le informazioni apprese in aula.

Grazie per lo spazio di replica.

Alessandra Turra

31.03.2024

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