archivi mensili

Marzo 2005

LIBERTA' D'INFORMAZIONE CONTRO LIBERTA' D'ESPRESSIONE

«La fabbrica del consenso» DI RAPHAEL MEYSSAN Vista idealmente come un contropotere, la stampa viene accusata di non fare il suo lavoro critico e di creare approvazione attorno al potere. La critica tradizionale dei mass-media vede in tutto ciò la conseguenza del dominio di alcuni gruppi economici. Ma possiamo pensare che il punto d'arresto vada ben oltre: esso va ricercato nella nozione stessa di «informazione». Questo termine, ormai correntemente utilizzato, esprime,…

IL CATO INSTITUTE, L'ANARCHISMO VISTO DALLE MULTINAZIONALI

Il think-tank dei liberali Prodotto ibrido della rivoluzione hippie del ’68 e delle teorie reazionarie di Friedrich von Hayek, il Cato Institute è passato dalla promozione della libertà sessuale e dalla liberalizzazione della marijuana, alla difesa degli interessi delle multinazionali nei confronti degli ecologisti. In particolare si è concentrato sulla distruzione dello Stato sociale e, soprattutto, sulla privatizzazione completa delle pensioni. Uno dei suoi responsabili, il…

L’Evoluzione della Rivoluzione. Parte II: Dove Non Sventolano Bandiere

traduzione dall’originale inglese per Comedonchisciotte di Andrea Cesanelli. -Umanità e Tribù. Oltre il cielo azzurro e nello spazio esterno, fuori dalla dimensione di questa Terra sferica, dove ci si sente circondati dalle stelle e dall’oscura vastità dell’universo, e contemplando ed esplorando l’infinito, un’energia appare, incomprensibile alle menti primitive: è un pianeta vivente che ruota attorno al suo asse, facendo così scorrere la luce solare sulla sua superficie, alternando…

LA CIA ED IL MOSSAD LANCIANO IL PIANO “ANTI-SIRIA” IN MEDIO ORIENTE

Dettagli ed obiettivi delle operazioni terroristiche lanciate con l'assassinio di Rafic Hariri in Libano e con l'attentato esplosivo a Tel Aviv. Profilo operativo del piano d’invasione della Siria: campagna di azione psicologica ed argomentazione mediatica per giustificare l'intervento militare. La lobby ebraica ed il progetto di “rimodellamento” del Medio Oriente. DI MANUEL FREYTAS Stati Uniti e Francia hanno appena lanciato una campagna mediatica…

NON VOGLIAMO LA SUA LIBERTA'

Presidente Bush: Tenga per se la sua libertà e la sua democrazia. DI TIMOTHY BANCROFT-HINCEY La comunità internazionale non vuole Libertà e Democrazia alla George W. Bush, né tantomeno ne desidera i suoi Cuori e le sue Menti, accaparrati grazie a tattiche basate sulla paura e sulla soggezione. Se George Bush è stato eletto presidente degli Stati Uniti d’America, per quale motivo si dedica al resto del mondo? Analizziamo la situazione. Se ci fosse una elezione nella…

CASO SGRENA, I SOSPETTI E LA RAGIONE

DI MASSIMO FINI L'accusa agli americani di aver teso volutamente un agguato a Giuliana Sgrena e Nicola Calipari perché "sapevano troppo", lanciata 'apertis verbis' da Pier Scolari e ripresa, come sospetto, da alcuni talk show di ieri, sospetto fatto proprio anche dal giornalista Gad Lerner, è infame e del tutto ingiustificata. Se avevano quell’obbiettivo gli americani, che occupano l’Iraq e tengono in piedi un governo fantoccio, avevano mille altri modi per centrarlo…

IL BICCHIERE IN FRANTUMI (…E IL LATTE VERSATO)

  E se la nostra vita fosse in pericolo a causa di ciò che crediamo sia sano? DI JOHN KAMINSKI Nell’oscurità l’unico suono percepibile era la voce di una donna al telefono intenta a delineare il suo programma atto a risvegliare una cittadinanza addormentata attraverso l’accurata versione video del crimine del secolo. Ma quando un uomo ascolta una donna, spesso finisce per non udire più le parole perchè perso tra le trame indefinite delle proprie memorie. Mi rivedo nella…

A PESCA NELLA RETE

La rivoluzione di internet è entusiasmante, ma non montiamoci la testa. Non sarà facile DI BEPPE GRILLOPesce o pescatore? Davanti alle reti dell'informazione oggi puoi scegliere. O resti una delle sardine che si fanno pescare ogni giorno dalle reti industriali dei pescherecci-officina, oppure ti fai pescatore d'informazione: con la tua piroga ad alta tecnologia, vai a cercarti dentici e branzini nelle acque migliori. Oggi, se sei fortunato, appartieni al decimo dell'umanità che…

Irak : ''GUERRE INFINIE et DOMMAGES COLLATERAUX''

(I) DE BABYLONE A "CAMP BABYLONE" de Joëlle PENOCHET « Les troupes américaines n’ont pas seulement négligé de protéger les sites historiques et les biens culturels, elles ont participé elles-mêmes à ces exactions. Elles ont bombardé l’université de Bagdad, qui date du XIIIe siècle, transformé le site d’Ur en base militaire, creusant même des tranchées dans le sol. Les chars américains roulent à travers les vieilles rues de Babylone, un acte symbolique de vainqueur. ». Zainab Bahrani, PR…

The Italian Job: High Noon in Baghdad

HUSH HUSH WHISPER WHO DARES, NEOCON KILLERS ARE SAYING THEIR PRAYERS The only thing unusual about the hail of bullets that struck the car of Italian journalist Giuliana Sgrena in Baghdad, was that this time the US said sorry. Since the start of the invasion, occupation forces have wiped out numerous carloads of Iraqis. This little girl was splashed with the blood of her parents as they were shot while driving home. Where is she now? Who knows? The killers are immunised from prosecution. (In…

GIULIANA-FLORENCE, DUE LOGICHE

Sono pochi gli amici e gli intermediari che oggi la Francia annovera in Iraq tra le nuove autorità di Bagdad e le forze della colizione. PATRICK SABATIER La liberazione di Giuliana Sgrena dopo un mese di detenzione, mentre Florence e Hussein si apprestano a vivere il loro secondo mese di prigionia, sarà sicuramente considerata da alcuni una umiliazione per le autorità francesi. Tanto più che sembra di assistere ad una scena già vista. Mentre Christian Chesnot…

UN PIENO DI RETORICA

DI MASSIMO FINI In Iraq sono più pericolosi i terroristi o gli americani? Ciò che è accaduto l'altro ieri in Iraq fotografa la reale situazione sul campo in quel Paese e anche, con i suoi rimbalzi in Italia, la nostra incapacità nazionale, fra retorica, sciacallaggio politico e Festival di Sanremo, a star dentro una vicenda tragica come la guerra, una guerra che le nostre autorità continuano a chiamare, contro ogni evidenza, "operazione di pace". Racconterò questa giornata…

UNA SUPER POTENZA UN PO’ MENO SUPER

DI JONATHAN SCHELL Uno dei più difficili compiti al giorno d’oggi è quello si valutare correttamente le dimensioni della potenza americana. Da una parte non c’è dubbio che gli Stati Uniti siano in possesso del più grande arsenale di armi del mondo, che l’economia americana sia la più grande, e che i suoi film e programmi televisivi siano i più diffusi. Tutti sono d’accordo nel considerare gli Stati Uniti come “l’unica superpotenza”, e sia i suoi detrattori che i suoi sostenitori la…

LA PROPAGAZIONE DELLA MARA SALVATRUCHA

La criminalità del dopo-guerra in America Centrale Durante le guerre d'America Centrale, negli anni 80, le popolazioni sono fuggite verso gli Stati Uniti, dove sono diventate preda dei venditori di droga del programma Iran-Contra, incaricati precisamente di finanziare queste guerre. I giovani drogati si sono organizzati in bande etniche prima di essere espulsi massivamente, negli anni 90, espandendo così la loro mafia in America centrale. La Mara riunisce oggi diverse centinaia di…

UCCIDERE CHAVEZ ?

DI IGNACIO RAMONET Roger Noriega, il sotto-segretario di Stato nordamericano per l’America latina, ha dichiarato, lo scorso 13 febbraio, al canale CNN in spagnolo, che “é causa di preoccupazione per i nostri alleati nelle Americhe e anche per la gente Venezuelana” l’acquisto del governo del presidente del Venezuela Hugo Chávez di un lotto di 100 mila fucili d’assalto AK-47 e di 40 elicotteri dalla Russia. Aggiungendo che “il riarmo del Venezuela è molto preoccupante”. Già in gennaio,…

L'AEROPORTO DI RIMINI

Vogliamo trattare di una questione a cui la stampa nazionale non ha dato, per ovvi motivi, il giusto risalto: qualcuno ha pensato bene di far diventare l’aeroporto “Federico Fellini” di Rimini lo scalo centro-europeo delle truppe americane d’occupazione dirette nella polveriera irachena in sostituzione dello scalo irlandese fin’ora utilizzato dalle orde colonialiste a stelle e strisce. La scelta è caduta sul sito romagnolo, oltre che per motivi di carattere logistico, anche e soprattutto…

GEORGE SHULTZ, IL PADRINO DI BUSH E SCHWARZENEGER

Un mago dietro le quinte: dall’abolizione di Bretton Woods alla privatizzazione delle pensioni, dalla scuola post-industriale del MIT alla Scuola di Chicago con il suo “esperimento cileno”. Nella campagna contro la privatizzazione delle pensioni negli Stati Uniti, nel febbraio 2005 l'organizzazione di LaRouche ha prodotto una nuova documentazione di cui riportiamo l'articolo introduttivo, scritto da Jeffrey Steinberg, Richard Freeman, e Harley Schlanger, con alcune modifiche…

L'EVOLUZIONE DELLA RIVOLUZIONE PARTE I: L'ANIMALE UMANO

DI MANUEL VALENZUELA Fin dagli albori della sua storia, al tempo in cui l'umanità camminava sulle distese pianure selvagge, dalle sue origini nelle giungle dell'Africa e poi nella successiva diaspora che questa specie ha vissuto, verso le grandi savane ed poi in tutti gli angoli del globo, sempre noi uomini abbiamo dovuto intraprendere una lotta accanita e senza fine con i demoni che abitano all’interno di noi stessi e sono parte integrante della nostra natura. Incastonati nella…

HA VINTO IL "FAZISMO" POVERI RISPARMIATORI

DI MAURIZIO BLONDET Dicono che Antonio Fazio abbia seguito minuto per minuto in tv, con tutti i suoi dirigenti di Bankitalia, la discussione alla Camera che ha salvato la sua poltrona a vita. L’avreste fatto anche voi, se come lui guadagnaste 2 miliardi l’anno che sapete di non meritare, senza contare gli spropositati benefit. Basterà dire che i funzionari di Bankitalia che vanno a New York alle sedute periodiche del Fondo Monetario ricevono, oltre al rimborso-spese a piè di lista,…

KOSOVO, LO STATO DEL MALAFFARE

DI MASSIMO FINI Il nostro ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, in visita a Belgrado, ha lanciato un vago e blando ammonimento ai Kosovari albanesi a non pretendere “un’indipendenza rapida”. Ammonimento che suona patetico, se si pensa che il Kosovo è già, di fatto, indipendente. Il governo di Belgrado non ha più alcun poter su quella regione, gli tocca solo la beffa di dover pagare i funzionari e gli impiegati pubblici, albanesi, cosovari. Come ha scritto Gigi Riva in…