La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

UCCIDERE CHAVEZ ?

blank
A cura di Davide
Il 5 Marzo 2005
32 Views

blank

DI IGNACIO RAMONET

Roger Noriega, il sotto-segretario di Stato nordamericano per l’America latina, ha dichiarato, lo scorso 13 febbraio, al canale CNN in spagnolo, che “é causa di preoccupazione per i nostri alleati nelle Americhe e anche per la gente Venezuelana” l’acquisto del governo del presidente del Venezuela Hugo Chávez di un lotto di 100 mila fucili d’assalto AK-47 e di 40 elicotteri dalla Russia. Aggiungendo che “il riarmo del Venezuela è molto preoccupante”. Già in gennaio, la nuova segretaria di stato, Condoleeza Rice, aveva accusato Hugo Chávez di esercitare “un’influenza destabilizzante in America Latina”. E proprio il presidente Bush, nel dicembre 2004, ha insistito affermando che questo acquisto di armi “dovrebbe essere un motivo di preoccupazione per i venezuelani”. Il Venezuela, uno dei principali fornitori di idrocarburi degli Stati Uniti, ha smentito di trovarsi in una corsa al riarmo e ha ricordato che Washington si nega di venderle le scorte per i suoi caccia da combattimento F-16 per cui Caracas sta pensando di comprare aerei Mig dalla Russia e Toucan dal Brasile.
Ma questa nuova offensiva verbale conferma la volontà statunitense di osteggiare il presidente Chávez. La sua chiara vittoria elettorale nel referendum revocatorio del 15 agosto del 2004 ha dimostrato che conta dell’appoggio della maggioranza dei cittadini. Cosa che nuovamente è stata dimostrata nei comizi regionali dell’ottobre scorso. Nessuna manovra sporca – neppure il tentativo di colpo di stato dell’aprile 2002 appoggiato da Washington – è riuscito a frenare il progetto di trasformazione sociale improntata da Hugo Chávez sulla democrazia e libertà. E il suo successo personale nel Forum sociale di Porto Alegre, dove più quindici mila giovani entusiasti hanno acclamato il suo discorso, lo ha convertito in una figura di spicco per tutta la sinistra latinoamericana.
Ragione più che sufficiente perché i falchi di Washington accentuino le loro pressioni contro di lui. Ancora non hanno collocato il Venezuela fra i “sei bastioni della tirannia mondiale” però si percepisce che è già in testa alla lista d’attesa. E anche se ancora non si azzardano a usare contro Caracas il loro abituale argomento di possedere “armi di distruzione di massa” già vediamo come si sta cercando di convertire, mediante un’offensiva di propaganda mediatica, un lotto di armi leggere in un “pericolo per la sicurezza dell’emisfero”…

Bisogna temere che la prossima mossa sia il crimine di stato, l’assassinio di Hugo Chávez. Il vicepresidente venezuelano José Vicente Rangel ha esibito fotografie che dimostrano l’esistenza a Homestead, in Florida, di un campo di addestramento di paramilitari destinati a fare incursioni in Venezuela e che agiscono senza problemi con le autorità statunitensi.
Alcuni di questi terroristi gia stanno operando in territorio venezuelano. Prova di ciò: il 2 maggio dell’anno passato, fu arrestato nei pressi di Caracas un gruppo di 91 paramilitari colombiani, legati alla CIA, il quale obiettivo principale era uccidere Chávez. Il capo del gruppo, José Ernesto Ayala Amado “comandante Lucaa” ammise, secondo sua propria confessione, che la sua missione consisteva nel “tagliare la testa di Chávez”.

Nelle file dell’opposizione si stimola questa via del “regicidio”. Il 25 luglio del 2004, nel pieno del dibattito sul referendum revocatorio, l’ex-presidente Carlos Andrés Pérez, in un’intervista pubblicata nel El Nacional, quotidiano di Caracas, non ha esitato a confessare: “sto lavorando per levare Chávez (dal potere). La violenza ci permetterà di farlo. . Chávez deve morire come un cane”.

Altro oppositore, Orlando Urdaneta, il 25 Ottobre del 2004, al canale 22 di Miami dette ordine ai suoi, in diretta, di passare all’azione : “L’unica uscita per il Venezuela è eliminare Chávez: una persona con un fucile con mira telescopica, e amen.”

Il recente omicidio del procuratore della Repubblica Danilo Anderson lascia intendere che non si tratta di chiacchiere. E che falchi della taglia di Gorge Bush, Condoleezza Rice o Roger Noriega riprendano ora, a loro volta, le minacce è segno innegabile che il progetto di uccidere Chávez è in marcia. È tempo di denunciarlo per dissuadere dal portarlo a conclusione. Altrimenti, per la vena aperta dell’America Latina, torneranno di nuovo a correre fiumi di sangue.

Ignacio Ramonet

Fonte:www.rebelion.org
Link:http://www.rebelion.org/noticia.php?id=11723
23.02.05

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
0 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • STUPOR MUNDI 12 Gennaio 2025
    Un ricordo storico dell’intramontabile figura dell’Imperatore II di Svevia che tanta gloria diede all’Italia e a Roma; visto che il presente ci regala solo figure scialbe e mediocri e nel mi...
    mystes
  • Consuelo 11 Gennaio 2025
    15 settembre '85 Caro diario, oggi è stata una di quelle giornate con le orecchie a sventola !Ero sul balcone che guardavo giù, verso il vuoto costellato di rovine che mi separa da Porta Pa...
    INTP
  • Germania-Rinviato congresso AfD, estrema destra sostenuta da Musk, autostrada bloccata dagli antifascisti 11 Gennaio 2025
    Alternative für Deutschland, rinviato l’inizio del congresso in Sassonia: autostrada bloccata e scontri tra attivisti anti-fascisti e polizia L'evento servirà per definire il programm...
    marcopa
  • 20 gennaio, l' insediamento di Trump lo stesso giorno del Martin Luther King Day 11 Gennaio 2025
    Stati Uniti, tutto pronto per il Martin Luther King Day di Boston di Marco Merli Si avvicina una ricorrenza importante nella storia dei diritti civili negli Stati Uniti. Nel Paese inf...
    marcopa
  • Sa Defenza irraggiungibile 9 Gennaio 2025
    Da ieri il noto sito di controinfo 'Sa Defenza' risulta irraggiungibile, anzi cancellato proprio dai server che ospitavano il blog. Non avendo info precise sull'argomento mi limito ad evid...
    oriundo2006
1 / 146 Pagine


blank