Arrendetevi, siete circondati!

Di Alberto Conti, ComeDonChisciotte.org Questa non è una lettera aperta, e tanto meno una minaccia aperta. E’ semplicemente un buon consiglio, rivolto al mainstream italiano per il suo stesso bene, o minor male possibile. Arrendetevi, non dico finché siete in tempo, poiché quel tempo lo avete di gran lunga superato, ma per meritarvi una qualche attenuante al processo che inevitabilmente vi vedrà alla sbarra degli imputati. E pregate che sia un processo celebrato nelle aule dei tribunali…

Il Green Pass è pura e semplice sopraffazione

di Costantino Ceoldo Dov’è Hannah Arendt quando serve? E, soprattutto, dove sono i suoi estimatori, quelli che vanno sempre in deliquio nel commentare, nel citare, nel prendere ad esempio la sua “banalità del male”? Li vedo nelle piazze ogni 25 aprile, ogni 2 giugno e in tutte le altre feste laiche di questa nostra Repubblica delle banane. Commemorano. Discettano. Parlano. Commuovono e si commuovono. Gli alti valori della resistenza. I partigiani. L’Olocausto. Democrazia. Libertà. Tante…

Sara Cunial indagata, Marco Gervasoni perquisito: davvero non capite cosa sta accadendo?

radioradio.it di Diego Fusaro In un’intervista rilasciata a Enzo Biagi su Rai1 nel 1982, Primo Levi, alla domanda su come fossero stati possibili i lager, rispose icasticamente: “Facendo finta di nulla”. Tale risposta permette di integrare la nota tesi di Hannah Arendt circa la “banalità del male”: a rendere possibile l’apparire del male nelle sue forme più radicali non è soltanto la “banalità” con cui i suoi freddi esecutori lo attuano, alla stregua del grigio burocrate Eichmann. Oltre a…

Il ritorno dei Nazisti

di Luca Cerardi lucacerardi.wordpress.com Il momento è grave e oramai solamente gli stolti non l’hanno ancora capito. Con il decreto legge del governo si è superata la linea rossa che separa la democrazia dal regime. Non è possibile non comprendere che, al di là dell’oggetto in questione, quando un potere si arroga il diritto di decidere del corpo umano altrui è dittatura conclamata. Esso, varcata questa soglia, potrà disporre di tutti a suo piacimento. Tutto ciò non avveniva dagli anni…

Libertà e scienza

di Luca Cerardi lucacerardi.wordpress.com Libertà e scienza sono due parole spesso in contrasto in questo periodo così confuso dove la logica e il dialogo sono state sostituite da accuse e da dogmi di antico sapore novecentesco. Le fazioni in lotta sono quelle per cui, da una parte ci sono coloro che ritengono il problema attuale della malattia talmente grave da dover sopprimere in maniera totale ogni diritto costituzionalmente garantito e ogni argomento che possa essere sfavorevole a tale…

Educare alla libertà

Che priorità stiamo mostrando di riservare al valore della libertà? Cosa stiamo insegnando ai nostri figli e ai nostri nipoti? Obbedire ciecamente o cercare di capire ed esercitare un sano senso critico? Chiediamocelo tutte le mattine davanti allo specchio. Il problema è proprio questo: insegnare in modo coerente. Non si può, infatti, insegnare solo a parole. Possiamo trasmettere dei valori solo se ne diamo testimonianza con la nostra stessa vita. Come dice un vecchio proverbio…

10, 100, 1000 Napoli

Ruggero Arenella Comedonchisciotte.org Finalmente l'Italia da la sua prova di resistenza alla dittatura del pensiero unico neoliberista. Il neoliberismo dei mercati liberi e delle persone schiave, da Pinochet a Xi Jinping, il sogno di Hayek. Il sogno del "Deep State". Finalmente diamo prova come gli altri paesi europei che sappiamo scendere in piazza. E sappiamo protestare. Perché assaltare le camionette della polizia è oggi un grande esempio di civiltà. Della "Nuova Normalità". In…

Vaccini: Vaxxed come Fahrenheit 451 (Il censore ragazzino, segugio meccanico premiato dal regime)

DI EMANUELA LORENZI informasalus.it "Mai l'individuo è stato così completamente abbandonato a una collettività cieca, e mai gli uomini sono stati più incapaci non solo di sottomettere le loro azioni ai loro pensieri, ma persino di pensare" "Appare abbastanza chiaro che l'umanità contemporanea tende un po' dovunque a una forma totalitaria di organizzazione sociale ..., vale a dire a un regime in cui il potere di Stato deciderebbe sovranamente in tutti gli ambiti, anche e soprattutto…

HANNAH ARENDT E L'INTOLLERANZA

DI GILAD ATZMON gilad.co.uk Nel 1961, la filosofa ebrea tedesca e teorica politica Hannah Arendt si recò a Gerusalemme per documentare il processo ad Adolf Eichmann per il New Yorker. Il docudramma ”Hannah Arendt” di Margarethe von Trotta del 2012 racconta la storia del suo viaggio e le polemiche seguite alla sua relazione. Ciò che la Arendt (interpretata da Barbara Sukowa) vide in Eichmann non fu stupidità, ma in realtà leggerezza, una sorta di completa incapacità di elaborare un…

IL MASSACRO DEI RANDAGI IN UCRAINA: IL CALCIO COME METAFORA

DI ALESSANDRA COLLA asinusnovus.wordpress.com C’era del marcio, una volta, in Danimarca … Il marcio c’è ancora, ma si è spostato da un luogo geografico-letterario a una categoria mentale che abbraccia non soltanto molti luoghi geografici ma intere dimensioni dell’essere. Già, l’essere. Non pensiamo a Parmenide o ad Heidegger — qui di filosofia tocca farne poca, perché siamo già scivolati nel campo della psicopatologia. Pensiamo a Fromm, piuttosto, che denunciava l’esiziale…

LA GUERRA GLOBALE DEGLI USA CONTRO IL PIANETA TERRA

UN'ANALISI DELLE FORZE ARMATE STATUNITENSI DI DANA VISALLI Globalresearch.ca Mentre ero a Kabul nel marzo di quest’anno, ho fatto una vista alla base militare USA di quella città, Camp Eggers. Sapendo che avrei avuto bisogno di un pretesto per riuscire a entrare, ho battuto a macchina una lettera dove mi offrivo di fare una presentazione della natura dell’Afghanistan, che ho studiato in passato. Quando ci si avvicina alla base, si deve passare attrraverso un primo checkpoint, dove…

…E PACE IN TERRA AGLI UOMINI E ALLE DONNE DI BUONA VOLONTA’

DI SANDRO MOISO carmillaonline.com “We’re Living in Violent Times” (The Barracudas) “Non sappiamo più riconoscere e descrivere la forza perché, nel più profondo di noi stessi, e senza volerlo riconoscere, siamo ormai in ginocchio davanti ad essa.” (Simone Weil) Fummo rivoluzionari, perché non avremmo potuto essere altro Fummo rivoluzionari, perché non avremmo potuto essere altro. Perché eravamo potenziali delinquenti e perché eravamo incoscienti ed innocenti. Fummo…

IN GRAN BRETAGNA SI VOTA PER LA GUERRA. FATE LA VOSTRA SCELTA

DI JOHN PILGER johnpilger.com Valutando il ricco comparto dedicato alla storia militare nel negozio dell’aeroporto, vidi che avevo una scelta: o le gesta temerarie di psicopatici o volumi accademici con la loro indebita devozione al culto dell’assassinio organizzato. Non riconoscevo nulla da reportage di guerra. Niente che mostrasse braccia e gambe di bambini che penzolavano dagli alberi, niente che ricordasse la merda nei propri pantaloni. La guerra è bella da leggere. La guerra…

GIORGIO NAPOLITANO, MASSIMO D’ALEMA: TAPPETO ROSSO AL NAZISMO SIONISTA DI GAZA

- Dedicato ai morti di Gaza del dicembre 2008, gennaio 2009. DI PAOLO BARNARD paolobarnard.info “Il Nazismo ha distrutto il giudaismo fisicamente, il Sionismo l’ha distrutto spiritualmente”, Leibele Weisfisch, Rabbino, 1992Giorgio Napolitano è un ignorante complice morale di crimini contro l’umanità in Palestina. Massimo D’Alema è un consapevole complice diretto di crimini contro l’umanità in Palestina. L’occupazione israeliana dei territori palestinesi è un insulto permanente a sei…

WAR NERD: CONGO, IL GUERRIERO NKUNDA E’ ‘NFICO

DI GARY BRECHER exiledonline Se mai foste interessati a trovare un eroe, ecco come riconoscerlo: i telegiornali ne faranno un mostro 24 ore su 24, 7 giorni su 7. L'eroe mostro di oggi è il generale tutsi Laurent Nkunda, capo delle forze “ribelli” che starebbero “puntando” su Goma nel Congo Orientale. La BBC, il solo canale di informazione che finga di prendere l'Africa sul serio, ha la sua giornalista predatrice numero uno, Orla Guerin, che sta sul caso Nkunda ogni santo giorno.…

CONTROLLI, CITTADINANZE, CENSIMENTI E CENSO (COL GRASSETTO DI P. J. PROUDHON)

DI ALBERTO PRUNETTI Carmillaonline Si è parlato a lungo della questione delle impronte, da prendere ai rom "che delinquono", ai rom in genere, anche ai bambini rom, con cerchi d’applicazione nella strategia di controllo variabili al tasso d’umanitarismo e/o di fedeltà alle impellenze e ai fabbisogni della società disciplinare. La strategia di una parte della sinistra, anche in buona fede, è stata quella di rispondere: “prendetele a tutti”, “prendetele anche a noi”. Un errore grave.…

LA TERRA CAVA: L’ARCHITETTURA COME STRATEGIA MILITARE

DI RON JACOBS Counterpunch La recente assunzione del controllo di Gaza da parte di Hamas potrebbe essere ancora più illusoria di come l'hanno rappresentata i media Usa. Come rende chiaro Eyal Weizman nel suo affascinante e dettagliato libro "Hollow Land: Israel's Architecture of Occupation," vi sono innumerevoli e spesso invisibili apparati di sicurezza disposti in tutta la regione che assicurano un controllo quasi assoluto della sua superficie, del suo spazio aereo e del suo territorio…

MORTE DI UNA TRADIZIONE

DI MARCELLO VENEZIANI Alle cinque della sera, spinto da curiosità, ricordi e amore della tradizione, sono andato a vedere la corrida nella plaza de toros monumental di Barcellona. Avevo ancora negli occhi la memoria mitica di una corrida vista da ragazzo e allora mi parve di assistere ad un rito antico e crudele ma autentico, partecipato e appassionato, intriso di simboli e liturgie. Rito di morte ma anche di vita e di virilità, rito di sangue ma anche di luce, in cui era vestita…

MORTE DI UNA TRADIZIONE

DI MARCELLO VENEZIANI Alle cinque della sera, spinto da curiosità, ricordi e amore della tradizione, sono andato a vedere la corrida nella plaza de toros monumental di Barcellona. Avevo ancora negli occhi la memoria mitica di una corrida vista da ragazzo e allora mi parve di assistere ad un rito antico e crudele ma autentico, partecipato e appassionato, intriso di simboli e liturgie. Rito di morte ma anche di vita e di virilità, rito di sangue ma anche di luce, in cui era vestita…

NORMALIZZARE L'IMPENSABILE: FALLUJA, LE ELEZIONI USA E L'11 SETTEMBRE

DI JOHN PILGER L’illuminante saggio di Edward S Herman, “La banalità del male”, non è mai sembrato più opportuno. “E' possibile fare cose terribili in modo organizzato e sistematico basandosi sulla normalizzazione”, ha scritto Herman “C’è, di solito, una divisione del lavoro tra chi fa e chi razionalizza l’impensabile, con un insieme di individui che direttamente uccidono e brutalizzano... mentre altri lavorano allo sviluppo…