DI EMANUELA LORENZI
informasalus.it
“Mai l’individuo è stato così completamente abbandonato a una collettività cieca, e mai gli uomini sono stati più incapaci non solo di sottomettere le loro azioni ai loro pensieri, ma persino di pensare”
“Appare abbastanza chiaro che l’umanità contemporanea tende un po’ dovunque a una forma totalitaria di organizzazione sociale …, vale a dire a un regime in cui il potere di Stato deciderebbe sovranamente in tutti gli ambiti, anche e soprattutto nell’ambito del pensiero”
Simone Weil 1934 – Riflessioni sulle cause della libertà e dell’oppressione sociale.
Quando ho assistito alla proiezione di Vaxxed a Milano in ottobre, seguita in sala da un silenzio più eloquente e denso del dibattito fra il sobrio regista e un tiepido Pregliasco (che si aspettava forse un film anti-vaccini e si è ritrovato invece un documentario inchiesta sulla frode non già del Dr Andrew Wakefield – i cui studi sono stati peraltro confermati da almeno una trentina di altri studi in tutto il mondo- bensì quella perpetrata da quel pozzo di corruzione e di porte girevoli e lobbismi che sono a detta di Robert F Kennedy Jr i Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta colpevoli di aver insabbiato i dati che dimostravano con “evidenze scientifiche inoppugnabili” il legame fra MPR e autismo «Abbiamo programmato incontro per distruggere i documenti di studio vaccino autismo»), non avrei mai immaginato che la proiezione di un documentario, di un film, un prodotto culturale, avrebbe portato il mio paese in un medioevo ancora più cupo di quello che già si stagliava all’orizzonte, un monolite kubrickiano attorno al quale le scimmie hanno cominciato ad agitarsi per poi addomesticare ogni parvenza di evoluzione. La lunga serie di censure, con radiazioni (e irradiazioni) del pensiero, che sono seguite (con o senza dibattito [1]) è indegno di un paese che si dica civile.
Un’ora dopo: “Ciao, sono il ministro Beatrice Lorenzin“. “Si è voluta congratulare“, spiega Leonardo. “Le ho detto come la penso. Francamente non riesco a capire come possano esserci persone che mettono in discussione evidenze scientifiche inoppugnabili“.[2]
Mesi fa aprivo un articolo intitolato Il danno non è un’opinione, in cui denunciavo il tentativo di censura della proiezione di Bruxelles con tavola rotonda a seguito che includeva il premio Nobel Luc Montaigner (emblema dell’antiscienza evidentemente per qualche studente del classico) con questa frase:
È bastata una lettera della nostra Beatrice nazionale, moderna Torquemada senza toga né camice, per far saltare la proiezione di Vaxxed prevista il 9 febbraio nientemeno che a Bruxelles…
Stavolta la telefonata viene dopo, e la censura arriva sotto le odiose spoglie di uno scientismo che indottrina giovani menti fino a renderle totalmente impermeabili al ragionamento critico. Proprio come ribadiva Simone Weil, filosofa e attivista partigiana della libertà, alla quale è intitolato il liceo classico di Treviglio (quelle sopra sono sue parole da Riflessioni sulle cause della libertà e dell’oppressione sociale). Ma forse il liceale in procinto di diplomarsi (e raggiungere degnamente un livello di istruzione da ministro che ha in carico la salute di una intera popolazione) non ne è a conoscenza.
Dietro alla censura del film VAXXED in programma a Treviglio il 21 giugno, con tanto di telefonata della solita ministra ad encomio dell’azione censoria, ci sono l’arroganza e l’ignoranza di una gioventù che deve ancora discernere il bene dal male tanto da alludere ad un “lato positivo” della censura nella ipotetica tutela del bene pubblico ed essere forse inconsapevolmente strumento di sofferenza. La banalità del male parte da qui, da queste teste passate al tritacarne scolastico prima e alla smaltatura della illusione di libertà e partecipazione nello smanettamento vigliacco e sterile di “post” che intasano le menti senza bisogno di connessioni sinaptiche e senza evocare neppure l’ombra di un approfondimento scientifico o letterario. Bullismo da tastiera. Analfabetismo funzionale.
La censura, ragazzo, non è mai foriera di vita semmai di morte, della libertà in primis ma anche di esseri umani e prima di parlare è sempre necessario riflettere sull’effetto che avranno le cose che usciranno dalla bocca (ma la colpa è di certo più delle orecchie che ascoltano e dei megafoni strumentali che di volta in volta vengono usati per coprire il rumore della verità, un sottofondo che come un alveare ronzerà sempre più fino a non poter essere più oppresso). Vaccini insicuri (e i vaccini non sono sicuri e non sono testati almeno nella forma combinata con cui vengono somministrati ai nostri bambini) uccidono o danneggiano per sempre, è successo e continua a succedere come provano inequivocabilmente i programmi di risarcimento (inadeguati, e a seguito di farmacovigilanza passiva ed ostacolata) previsti per legge, la stessa che vorrebbe imporre trattamento sanitario obbligatorio per tutti contravvenendo al Codice di Norimberga.
Gli studi erano falsi e loro lo sapevano. Una volta che ho preso coscienza di questo, non è stato più possibile lasciar perdere. Era come vedere una rapina per strada o, ecco, come vedere una atrocità terribile … come essere alla stazione ferroviaria di Varsavia o Berlino nel 1939 e vedere le persone inviate ai campi di concentramento … allora devi prendere una decisione: o abbassi la testa e fingi di non vedere e proteggi la tua carriera oppure parli. Io ho sentito che non avevo scelta. (Robert F. Kennedy Jr)
Se non si è ancora genitore e non si può forse comprendere quale sia il fuoco spirituale e cognitivo che spinge oltre le finte barriere delle competenze e delle rappresentanze (che peraltro dovrebbero essere la seconda luce che guida l’agire di chi ci governa, la prima essendo sempre l’etica). Ma, terribile a dirsi, se non si è neppure stati ragazzi, se non si è messo mai in discussione il sistema, il pensiero pensato da altri, per confrontarlo con il proprio pensiero, informarsi studiare chiedere indagare, dubitare (ergo essere), se questa è la scuola nel nostro paese, che premia il ridicolo atto censorio di uno studente, magari anche dotato, allora questa scuola [3] è da rifare, questo paese è da rifare. Non è un paese per uomini liberi. Non a caso gli unici stati con obbligo vaccinale sono quelli con minore libertà di espressione.
I padri del tuo paese sono morti per dare a TE la libertà di vietare la libertà altrui, non è paradossale? Al liceo classico studierete certo l’epistemologia e il principio popperiano di falsificabilità secondo il quale la scienza deve poter essere confutabile dall’esperienza (un asserto è scientifico o empirico, secondo Popper, se da esso seguono delle conseguenze passibili di osservazioni, che possono confermare o falsificare le teorie da cui derivano.). Altrimenti si chiama dogma.
Del resto cosa ne può sapere un liceale di Treviglio del ruolo di capofila attribuito all’Italia nel piano vaccinale della Global Health Security Agenda 2014-2019, del ricatto dell’Obamacare con il programma Healthy People 2020 e il Piano Vaccinale Adulti o dei 140 i vaccini in fase di sviluppo dalla Fondazione Gates che ha finanziato nel 2000 il GAVI – Global Alliance for Vaccines and Immunization per la riduzione della popolazione [4] (dopo gli scandali delle campagne vaccinali sterilizzanti in Filippine, Messico e Nicaragua e Kenya e le più recenti sperimentazioni sulle bambine indiane con l’Anti HPV) o del Memo di Simpsonwood o delle italiche aspirazioni del nostro governo ad avere a Milano la nuova sede dell’EMA (Agenzia europea del farmaco) in fuga dal Brexit (proprio quelli accusati dal Nordic Cochrane di avere manipolato i dati sulla sicurezza del vaccino anti-HPV? Cosa ne sa uno studente di 19 anni della totale a-scientificità del dogma vaccinazione=immunizzazione, del dogma innocuità ed efficacia, del dogma (mai dimostrato) dell’immunità di gregge (che esisteva di fatto prima delle vaccinazioni di massa responsabili di avere creato nicchie ecologiche, modificato l’epidemiologia di malattie infantili, necessarie alla corretta formazione del sistema immunitario, e con andamento ciclico quali il morbillo – spostando l’età target e togliendo la protezione naturale ai bambini le cui madri non hanno più gli anticorpi da trasmettere con l’allattamento, lasciando invece scoperte dal fallimento immunizzante nonostante i frequenti richiami le età più a rischio, poiché solo la variante selvaggia garantisce immunità [5] – su cui le nostre poco autorevoli “autorità” vanno sciorinando dati falsi da almeno 3 anni?).
Cosa ne può sapere, se beve un succo e spazia dalle citazioni dei suoi medici di riferimento, come Roberto Burioni, virologo del San Raffaele di Milano (il cui motto è «il vaccino non è un’opinione»), cosa può saperne dei brevetti di cui è titolare?
Eppure deve. Perché la sua impresa da MinCulPop fascista (o meglio la solerzia da segugio meccanico di Bradbury che avverte i sovversivi e li fa fuori) contrario alla libertà viene “premiato” da una “telefonata”: “Sono stato onoratissimo, ovviamente“, racconta. [6]
Speriamo che tragga beneficio dalla visione del film che il Codacons ha gentilmente e saggiamente pensato di inviargli. Speriamo si ravveda e cominci a studiare, stavolta davvero.
Se non vuoi un uomo infelice per motivi politici, non presentargli mai i due aspetti di un problema, o lo tormenterai; dagliene uno solo; meglio ancora, non proporgliene nessuno. Fa’ che dimentichi che esiste una cosa come la guerra. Se il Governo è inefficiente, appesantito dalla burocrazia e in preda a delirio fiscale, meglio tutto questo che non il fatto che il popolo abbia a lamentarsi. Pace, Montag. Offri al popolo gare che si possano vincere ricordando le parole di canzoni molto popolari, o il nome delle capitali dei vari Stati dell’Unione o la quantità di grano che l’Iowa ha prodotto l’anno passato. Riempi i loro crani di dati non combustibili, imbottiscili di “fatti” al punto che non si possano più muovere tanto son pieni, ma sicuri di essere “veramente ben informati”. Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno. E saranno felici, perché fatti di questo genere sono sempre gli stessi.
(Capitano Beatty a Montag in FAHRENHEIT 451, 1953, Ray Bradbury)
Sono gli anni della fenice.
Emanuela Lorenzi
Fonte: www.informasalus.it
Link: http://www.informasalus.it/it/articoli/vaccini-vaxxed-fahrenheit.php
17.05.2017
Note:
[1] Vorrei specificare che un dibattito dapprima si era ipotizzato (si erano già trovati medici disposti a parteciparvi), ma si è poi deciso che fosse meglio eventualmente farlo in un momento separato dal film, sia per una “banale” questione di orario (la proiezione cominciava alle 21.15 e non potendo a quanto pare essere anticipata in alcun modo avrebbe richiesto a famiglie con bambini piccoli una permanenza dalle 23 in poi, chiaramente troppo tardi per un dibattito di questa portata; inoltre gli esperti venivano da fuori città), che per una questione di serenità (viste le tensioni sull’argomento, la presenza di questo o quel medico avrebbe potuto prestare il fianco a polarizzazioni estreme o strumentalizzazioni da ambo le parti). Si è quindi optato per la proposta del film così com’è come prodotto culturale, del quale ognuno poi è o dovrebbe essere in grado di fruire in modo personale e critico.
[3] La scuola, quella tradizionale, è semplicemente un colossale impianto industriale per mezzo del quale si distribuiscono, a chi vuole e a chi non vuole, dosi massicce di anestetico intellettuale, culturale, politico e morale. Il suo prodotto finito è quel cittadino-modello desolante, amorfo e malleabile che è disperatamente incapace di critica, di ribellione e di autoaffermazione. Marcello Bernardi, da Educazione e Libertà
[5] http://autoimmunityreactions.org/2016/06/14/herd-immunity-il-falso-storico/