FONTE: MOON OF ALABAMA
Emergono dettagli sull’attacco di Manchester. Esso si collega al sostegno che il governo britannico dà ai takfir nelle proprie guerre ai paesi laici del Medio Oriente. Il quadro non è cambiato da quello che abbiamo dipinto in passato. L’uso britannico di Takfir per abbattere governi sgraditi le si è ritorto contro.
Nel 2011, quando inglesi, francesi ed americani dichiararono guerra alla Libia, Londra inviò Tafkir britannico-libici per combattere contro le forze di Gheddafi.
Belal Younis, cittadino britannico che andò in Libia, ha descritto come venne fermato dalle forze anti-terrorismo “Schedule 7” al suo ritorno nel Regno Unito dopo esser stato nel paese africano ad inizio 2011.
Un agente del MI5 gli ha chiesto: “Sei disposto ad entrare in battaglia?”
“Mentre prendevo tempo per rispondere, mi disse che il governo britannico non aveva alcun problema con chi combatteva contro Gheddafi”, ha detto a MEE.
Noti estremisti libici vennero rilasciati, vennero dati loro passaporti e furono portati in Libia. Forze speciali ed aerei da combattimento britannici erano già là a combattere il legittimo governo libico. L’MI5 “selezionò” i combattenti inviati dal Regno Unito. Il Segretario di Stato per gli Affari Interni in quel momento? Una certa Theresa May.
Il padre dell’assassino di Manchester combatteva in Libia in una banda legata al Gruppo dei combattenti islamici libici, una nota cellula di al-Qaeda. Suo figlio, allora sedicenne gli si unì:
Nel 2011, Abedi, ancora un adolescente, andò in Libia e lottò al fianco di suo padre in una milizia conosciuta come la Brigata di Tripoli per cacciare Gheddafi, nel contesto delle primavere arabe.
Il ragazzo tornò a Manchester, ma era ormai diventato un pericolo per la società. I membri delle comunità libiche di Manchester lo riportarono alle autorità locali almeno cinque volte, definendolo un pericoloso jihadista. Non ci furono però reazioni. Inoltre:
Il background della famiglia di Abedi doveva costituire un campanello d’allarme per le autorità. Suo padre era membro del Gruppo dei combattenti islamici libici.
Il ministro degli interni francese ha dichiarato che il 22enne aveva “mostrato” legami con lo Stato islamico e che i servizi di intelligence britannici e francesi sapevano che era stato in Siria.
Secondo il Financial Times, Salman Abedi era tornato in Gran Bretagna pochi giorni prima dell’attacco, tramite Turchia e Germania. Era giunto in Turchia dalla Libia, ma probabilmente era rimasto alcuni giorni in Siria per ricevere gli ultimi ordini.
Tutti questi attacchi di Takfir, a Parigi, Bruxelles, Berlino e Manchester, nonché in Libia, Siria ed Iraq, hanno le loro radici ideologiche nel Wahhabismo, la versione estremista dell’Islam Salafista, promossa in Arabia Saudita e Qatar. Le radici di tale terrorismo sono a Riyad e Doha e dovrebbero essere combattute lì.
Ma i governanti sauditi e qatarioti elargiscono comprano a peso d’oro armi britanniche e statunitensi. Fino a che continueranno a farlo, rimarranno utili pedine nella scacchiera.
Per i governi britannici ed occidentali le vittime di Manchester sono solo un danno collaterale nella loro ricerca di governare il mondo con l’aiuto delle truppe wahhabite.
Nel frattempo, media ed agenzie di stampa “occidentali” continuano a promuovere al-Qaeda, incoraggiando ancor più giovani ad aderire al suo culto mortale.
Fonte: www.moonofalabama.org
Link: http://www.moonofalabama.org/2017/05/detail-emerge-on-the-manchester-blowback-from-britains-terror-support-.html
25.05.2017
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di HMG