Un tribunale della Russia centrale ha imprigionato i membri di un gruppo di attivisti antifascisti con condanne tra i 6 ed i 18 anni.
Secondo quanto riportato dal sito web zona.media (vedere link sotto riportato), i membri di “Set” (“Rete” in italiano) sono accusati di terrorismo e di aver pianificato attacchi per rovesciare l’attuale sistema di potere.
Sette membri del gruppo “Set” sono stati arrestati nella città di Penza (in russo Пензе) insieme ad altri quattro membri a San Pietroburgo nel 2017.
Secondo l’accusa, a maggio 2015 Pchelintsev ha deciso di unire gli anarchici di diverse città – Penza, San Pietroburgo e Mosca – in “gruppi di battaglia” per attaccare le forze di sicurezza, gli uffici di arruolamento militare e le filiali di “Russia Unita” fino ad arrivare all’ora “H”, ovvero sollevare una ribellione armata. Gli investigatori affermano che i giovani avevano pianificato attacchi durante le elezioni presidenziali del 2018 ed i Mondiali di Calcio.
Inizialmente gli imputati avevano confessato le proprie colpe, successivamente hanno ritrattato tutto ed hanno dichiarato di aver subito torture e violenze da parte delle forze di sicurezza Russe. Vari attivisti per i diritti umani si sono dati appuntamento il giorno dell’udienza per protestare contro le sentenze di condanna.
Secondo la Ong per i diritti umani Memorial, che ha definito i sette condannati come “attivisti di sinistra e antifascisti”, siamo davanti a un caso di “prigionieri politici”.
SITOGRAFIA
Articolo in italiano #1: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/russia-condanne-gruppo-anti-fascista-0d2e6e52-3d8f-45e2-a955-833c0458f320.html
Articolo in italiano #2: https://ilmanifesto.it/condanne-severe-al-gruppo-anarchico-e-antifascista-russo/