La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

“RIVOLUZIONE” – Il film documentario

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

Putin prevede il crollo dell’UE entro 10 anni e lo paragona a quello dell’Unione Sovietica

blank
A cura di Markus
Il 23 Novembre 2019
2466 Views

Carly Read
express.co.uk

Il presidente Putin crede che l’UE si disintegrerà completamente in soli 10 anni, lo stesso tempo impiegato dall’URSS per dissolversi nel giorno di Santo Stefano 1991. Le sue osservazioni fanno capire che l’inizio della fine è già iniziato.

Rendendo pubbliche le sue perplessità sul fatto o meno che l’UE sia in grado mantenersi nella sua forma attuale fino al 2028, ha citato la Brexit tra le principali cause del crollo di Bruxelles, aggiungendo che questo è il motivo per cui segue “con preoccupazione ciò che sta accadendo lì,” in riferimento alla stessa UE.

Ha aggiunto che, dal momento che l’UE è il principale partner commerciale della Russia, è per questo che Mosca è interessata a far sì che tutto “vada per il meglio.”

Ha dichiarato: “Entro il 2028, alcuni paesi dell’Europa Orientale raggiungeranno un livello di sviluppo tale da non ricevere più sostegno dal bilancio europeo, ma dovranno pagare, come il Regno Unito ha fatto e continua a fare.”

Probabilmente emergeranno le stesse iniziative che si vedono oggi nel Regno Unito.”

Ha anche affermato che i leader europei stanno prendendo in considerazione diversi scenari per raggiungere “forme di integrazione più stabili.

Ha aggiunto: “Non so se ci riusciranno. In ogni caso, auguro il successo a questa loro iniziativa.”

Le parole del presidente Putin arrivano dopo voci secondo cui starebbe usando il suo crescente carisma per ricostruire l’URSS e incrementare il potere dello stato russo.

L’ultima mossa del presidente russo è stato l’invio dei sistemi missilistici Pantsir-S in Serbia, volto a rafforzare i legami con l’amministrazione autocratica di Belgrado, guidata dal presidente Aleksandar Vucic.

Putin ha già concluso importanti accordi di carattere militare con lo stato balcanico, fornendo sistemi d’arma sia terrestri che aerei, inclusi jet da combattimento, elicotteri d’attacco e carri armati.

L’accordo si è concluso nonostante gli avvertimenti dell’amministrazione Trump sul fatto che Washington avrebbe imposto severe sanzioni alla Serbia in caso di acquisto di armi letali [dalla Russia].

La Serbia non è però l’unico paese nella regione balcanica a subire il fascino del Cremlino.

Paul Stronski sottolinea nel suo articolo “Il gioco della Russia nei Balcani” che l’influenza del Cremlino nei Balcani Occidentali è volta a minare le speranze di questi paesi di aderire all’Unione Europea e alla NATO.

Questo obiettivo viene perseguito accentuando l’instabilità della regione, in modo da diminuire le probabilità che queste nazioni vengano accettate nelle alleanze occidentali, man mano che aumentano i timori per la sicurezza.

I “sei paesi balcanici occidentali” (Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia) mirano tutti ad aderire all’UE, ma, di recente, due di questi paesi hanno visto diminuire le loro speranze quando il loro processo di integrazione ha incontrato la resistenza interna del blocco europeo.

Il presidente francese Emmanuel Macron è stato l’unico leader dell’UE ad opporsi all’entrata della Macedonia del Nord nel blocco, mentre la Francia è stata affiancata dalla Danimarca e dai Paesi Bassi nel contrastare i tentativi dell’Albania di unirsi ai 28 attuali stati membri.

Sembrerebbe che l’influenza di Putin, unita alla presenza cinese nella regione, stia ostacolando gli stati balcanici nella loro ricerca di stabilità.

Putin aveva espresso in più occasioni i suoi sentimenti negativi nei confronti del crollo dell’Unione Sovietica, in un forum del 2018, quando gli era stato chiesto che cosa avrebbe cambiato della storia russa, aveva risposto: “Il crollo dell’Unione Sovietica.

Come sottolinea Stronski, nei Balcani esistono importanti connessioni storiche, culturali e religiose dovuti agli stretti legami tra l’URSS e la Jugoslavia che risalgono ai tempi della Guerra Fredda.

Probabilmente, la mossa politica più controversa di Putin nell’Europa Orientale era stata l’annessione illegale della Crimea dall’Ucraina nel 2014, un punto critico ancora non del tutto risolto.

Sono in corso anche conflitti con la Georgia e campagne di disinformazione negli Stati Baltici, mentre Mosca cerca di rilanciare la narrativa sovietica in Lettonia e in Lituania.

Carly Read

Fonte: express.co.uk
Link: https://www.express.co.uk/news/world/1207588/EU-news-latest-russia-vladimir-putin-soviet-union-collapse-brexit-boris-johnson
21.11.2019

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

"Life is too short to be working for someone else's dream"
Notifica di
12 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti



blank