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La Redazione

 

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Gangster senza onore

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A cura di Markus
Il 29 Novembre 2020
4805 Views

Eric Striker
unz.com

Un rispettato professore di fisica che insegnava all’Università Imam Hussein di Teheran è stato vittima di un’imboscata tesagli da gangster inviati da Washington e da Israele.

Mohsen Fakhrizadeh è ora il sesto scienziato iraniano assassinato da sicari dello Stato di Israele. Fakhrizadeh era stato inserito in una hit list nel 2018 quando, durante una presentazione in powerpoint, Benjamin Netanyahu lo aveva accusato di essere uno dei maggiori esperti del programma nucleare iraniano.

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L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha più volte affermato che ci sono tante prove sul programma militare nucleare iraniano quante ce n’erano per le armi di distruzione di massa di Saddam Hussein o per l’attacco con il gas di Basher Assad. Questo non ha impedito agli Ebrei di tutto il mondo, compreso lo stesso Netanyahu, di continuare ad asserire il contrario.

Trump, ingenuo come sempre, ha svelato la vera agenda dietro l’assassinio ritwittando il messaggio di un giornalista ebreo dalla lingua lunga, di nome Yossi Melman. Secondo le vanterie di Melman, l’assassinio di Fakhrizadeh dovrebbe rappresentare “un grande colpo psicologico e professionale per l’Iran.” In altre parole, l’obiettivo è quello di infondere paura e inviare un messaggio. La perfetta definizione di terrorismo.

Uomini come Fakhrizadeh sono una risorsa vitale, perchè l’Iran è sottoposto ad una campagna di “massime sanzioni.” Fakhirzadeh, tramite il suo centro di ricerca, era impegnato nella lotta contro questo paralizzante boicottaggio economico sviluppando trattamenti efficaci per il COVID e, nel settore della difesa, aggiornando, grazie alla sua conoscenza dei sistemi laser, le difese antiaeree della nazione.

Chiamare “gangster” Trump, i suoi amici ebrei e gli Israeliani sarebbe fare un dispetto veri mafiosi. A differenza di Steve Mnuchin, Al Capone aveva un codice d’onore che proibiva di torturare a morte i bambini malati di cancro.

Ma, secondo il programma di “massime sanzioni” del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, le aziende farmaceutiche internazionali rischierebbero la rappresaglia americana se vendessero i loro prodotti all’Iran. Il risultato finale è una crisi umanitaria artificialmente creata, in cui i bambini che hanno bisogno di cure per il cancro muoiono “in massa.”

L’obiettivo di questa crudeltà è, nelle parole di Melman, quello di sferrare un colpo psicologico. Gli Iraniani non hanno armi nucleari, il loro crimine è quello di resistere con successo all’aggressione israeliana nella regione.

Gli Iraniani stanno reagendo a queste provocazioni con incredibile pazienza. I funzionari dello Stato hanno più volte sottolineato di essere al corrente che Trump sta cercando di coinvolgerli in una guerra, forse per ottenere il sostegno ebraico per un secondo mandato, per evitare di essere messo sotto processo una volta uscito di carica o magari per distruggere definitivamente i canali diplomatici tra Iran e Stati Uniti. I Persiani sperano che un’amministrazione Biden, che sarà anch’essa piena di Sionisti, possa essere più imparziale nei loro confronti. O, forse, i ponti bruciati da Trump forniranno solo una comoda copertura ai prossimi governanti Democratici per continuare l’assedio a tempo indeterminato.

Ma non finisce qui. È come se Jared Kushner e Trump avessero fatto un salto indietro nel tempo e avessero fornito a Gengis Khan moderni jet da combattimento, vendendo ai barbari sauditi 100 miliardi di dollari in armamenti ad alta tecnologia, armamenti che vengono poi utilizzati contro le popolazioni del vicino Yemen.

Nonostante i Sauditi abbiano il supporto degli Stati Uniti e una schiacciante superiorità tecnologica, i caparbi Huthi hanno continuato a combatterli fino allo stallo. Come tutta risposta, l’alleanza USA-Saudita ha letteralmente fabbricato una carestia artificiale contro i civili dello Yemen, che viene già paragonata alla fame in Africa degli anni Ottanta.

Quando il Senato degli Stati Uniti aveva approvato un decreto bipartisan per porre fine al sostegno americano a queste atrocità, Trump aveva usato il suo microscopico capitale politico per porre il veto. I media ebrei ossessionati da Trump erano sembrati meno sconvolti da questo suo abuso dell’autorità esecutiva che dai suoi inutili tweet. Infatti, anche i media più fanaticamente critici di Trump avevano “applaudito” il sostegno presidenziale alla brutalità saudita proprio per i termini da lui stesso stabiliti: si ottiene il nostro sostegno solo se si ristabiliscono i legami con Israele.

L’assassinio di Fakhrizadeh dovrebbe essere considerato una vergogna nazionale per il nostro paese. Mentre l'”ordine liberale” comincia ad affondare, i Sionisti si affidano sempre più ai trucchi sporchi.

Eric Striker

Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/estriker/gangsters-without-a-code/
28.11.2020
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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