Economia post-Covid: dalla produzione alla predazione

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In questo mese di dicembre, la Grecia, come spesso è accaduto suo malgrado, fornisce un antipasto del nostro comune futuro. Molti dei protagonisti della scena pubblica parlano ormai apertamente dei loro obiettivi, tra cui passare ad una nuova versione dell’essere umano, mentre altri ammettono pubblicamente che certe misure servivano solo per l’impatto psicologico che potevano avere. Le chiese, in questo tempo di festività, sono sotto sorveglianza e le messe sono proibite, con gli agenti che si fingono fedeli per vedere se i Pope violano le regole. I medici, anche in sedi ufficiali, dubitano apertamente della strategia governativa e del vaccino, che la metà dei greci non vuole fare, mentre l’economia collassa e le élites, come sostiene un saggio di Cèdric Durand, sembrano avere come obiettivo finale il passaggio ad una società neo-feudale, che sostituisca la produzione con la predazione. Intanto il governo emana circolari per la schedatura dei ribelli al vaccino, da perseguire con tutte le leggi disponibili, mentre dietro le quinte i leader greci negoziano la cessione di parti del territorio alla Turchia, cedendo alle pressioni del predatore Erdogan, spalleggiato dalla Germania, e quindi dalla UE, in quello che però potrebbe essere solo un piccolo dettaglio di uno scenario più ampio, di distruzione delle piccole realtà, nazioni, stati o anche piccole imprese, che l’emergenza COVID ha accelerato in modo impressionante, mettendo fuori mercato la gran parte delle attività fisiche. Perché nel progetto mondialista che fa da sfondo a tutto ciò che sta accadendo, ogni cosa, anche piccola, che possa legare le persone al loro paese va eliminata, depredata. E infine, negli ultimi giorni dell’anno, anche in Grecia come da noi c’è stata la propaganda all’opera, con gli stessi simboli e le stesse modalità, per lanciare la campagna vaccinale, denominata “operazione libertà”, svolta con modalità militari, su numeri risibili, ma sotto stretta sorveglianza, forse anche per impedire che qualcuno analizzi le fialette per vedere cosa c’è dentro… il segreto è essenziale, al giorno d’oggi, anche per far passare leggi che consentano l’esportazione sine die (50 anni) dei tesori archeologici, compresi …. interi monumenti (!): che il Partenone sia già stato venduto all’insaputa dei greci? Predazione, ancora predazione. Non può stupire, allora, che aumentino i segnali di un possibile salto di qualità della resistenza popolare, che ormai sempre più apertamente minaccia reazioni fisiche contro i politici. Buon 2021, allora (si fa per dire…)!

Ma prima di tutto… riportiamo l’appello di Panagiotis Grigoriou ai suoi lettori, anche italiani, per rinnovare il sostegno al blog, che coincide con il suo stesso sostentamento materiale.

http://www.greekcrisis.fr/2020/12/Fr0837.html#db

Eccezionale campagna di sostegno – Giovedì 24 dicembre 2020

In questi tempi apocalittici, si è attaccati a tutto ciò che ha ancora un po’ di umanità. Così, il vostro blog “greekcrisisis” sta entrando faticosamente nel decimo anno della sua storia. Proseguendo a tutti i costi sulla strada delle sue idee, raccontando le realtà greche ed europee attraverso i turbolenti avvenimenti attuali del nostro tempo. Un’analisi della vita quotidiana e una storia, oggi fatta di oltre 830 testi.

Come sapete, il blog, libero da ogni affiliazione istituzionale, opera solo con l’aiuto delle vostre donazioni e grazie ai vostri contributi, servendo a coprire i suoi costi e, di fatto, le esigenze in gran parte primarie del suo autore, perché, molto semplicemente, “greekcrisisis” senza i suoi lettori non esiste.

In questo periodo natalizio e festivo, lanciamo un’eccezionale campagna di sostegno finanziario, che è diventata, per forza di cose, una campagna annuale.

Questa campagna, che durerà un mese, chiede la vostra attenzione e il vostro sostegno per raggiungere i 2.000€, una somma che permette il minimo funzionamento del sito, perché le nostre difficoltà sono ancora maggiori in questo terribile anno, e i margini si sono assottigliati.

Vi ringrazio di cuore per la vostra fedeltà e il vostro sostegno nel corso degli anni. Speriamo di poter resistere ancora e di poter celebrare così il decimo anniversario della “crisi greca” nell’ottobre 2021… se tutto va bene.

Potete effettuare le vostre donazioni utilizzando “Paypal” QUI

*Se preferite effettuare un bonifico bancario, utilizzate la nostra pagina “donazione” QUI

In tutta amicizia e con tutti i nostri migliori auguri per le vacanze!

 

Panagiótis Grigoríou

 

 

http://www.greekcrisis.fr/2020/12/Fr0835.html#db

Da “Cospiratori… felici” – Giovedì 3 dicembre 2020

La megalomania satanica dei tecno-globalisti è una malattia della psichiatria. E per quanto riguarda i lacchè che “governano” solo in apparenza, questi pazienti hanno una cosa in comune: sono psicopatici. “Per Mitsotákis, [ciò] è percepibile nel modo in cui si comporta, nonostante tutti gli sforzi fatti dal suo staff in prima linea”, dicono su radio 94.3 FM nella trasmissione mattutina di questa settimana. I fantocci sono ovviamente sotto pressione, poiché devono resistere fino alla campagna di vaccinazione, solo allora potranno essere sostituiti. Se necessario.

Kyriákos Mitsotákis senza maschera… con il casco. Monte Parnitha, 29 novembre 2020

(…) Kyriákos e il suo popolo non si preoccupano delle realtà greche, ed è persino usuale in Grecia sottolineare come questo Primo Ministro di mentalità aperta “non è stato… concepito per mostrarsi capace di empatia”.

(…)

In un programma prodotto all’inizio di novembre, gli ospiti sul set della televisione pubblica ERT erano Kyriákos Pierrakákis, l’uomo influenzato da Google nominato Ministro della… Digital Governance, e il suo… amico, il filosofo transumanista Theophanis Tátsis. (…)

Il giovane ministro si è posto l’obiettivo di “rendere i circa 300 grandi momenti e tappe della vita di tutti, dalla nascita alla morte, interamente digitali…”. Sarà necessario procedere (…) [ad] un… “reset personale” quindi a tutti i livelli: fisico, sentimentale, morale e intellettuale. Tátsis entra in trance e aggiunge. “Per ottenere un tale risultato, sarà necessario modificare il nostro codice genetico, da cui la necessità di passare attraverso la marcatura digitale dei corpi, a rischio di vedere anche solo l’emergere di una iperclasse composta da superuomini che affermeranno il loro potere su tutti gli altri. Solo che sarebbe meglio regolamentare questo aggiornamento degli esseri umani, nel senso che dovremmo cercare di democratizzarlo, se possibile. Il nuovo mondo [NdT: bontà sua…] (…)”.

Per il ministro Pierrakákis, ex alunno della sezione ateniese dell’Università Carnegie Mellon, non ci sono dubbi. “Ci si abitua alle transizioni e ai cambiamenti tecnologici… è come una rana che viene immersa nell’acqua, aumentando gradualmente la sua temperatura. Così ci si abitua, e questa acclimatazione può avvenire, per esempio, attraverso un vaccino o qualche altro processo. E in un tale processo, sarà necessario cogliere il lato positivo e non quello negativo delle trasformazioni in atto”.

Quello che sta succedendo in questo momento in Grecia del tutto uguale a quello che sta succedendo altrove in questa Europa del totalitarismo europeista, perché la gestione della cosiddetta crisi sanitaria è interamente pianificata. E’ lo stesso ovunque; inoltre, le misure adottate non sono necessariamente imposte dall’emergenza sanitaria, come tutti possono vedere.

In Belgio, Frank Vandenbroucke, l’attuale ministro della Sanità, (…) ha spiegato [a dicembre] che “lo shopping non è davvero rischioso quando tutto è ben controllato”. Il giornalista che lo ha intervistato ha reagito immediatamente, chiedendo perché questi negozi hanno dovuto chiudere i battenti il 30 ottobre. “Perché a un certo punto bisognava prendere una decisione-shock, c’era bisogno di una scossa elettrica e questo significava chiudere immediatamente i negozi non essenziali”, ha risposto il ministro della Salute, che ha anche ammesso che si trattava di una misura “psicologica”.

(…) Évi Kayá, medico di base, affiancato dai giornalisti della radio Focus di Salonicco, denuncia questa gestione totalitaria, implacabile e calcolata. “Il processo sta accelerando. Ci dicono che è una pandemia, quindi non ci permettono di essere più di nove membri della famiglia anche nelle nostre case. Così, ho tenuto mia figlia a casa perché, secondo la stessa logica, a scuola sarebbe stata a contatto quotidiano con decine di altri bambini che naturalmente provengono da altre famiglie. Ebbene, il procuratore ha immediatamente ordinato un’indagine e gli agenti statali sono venuti a casa mia… per controllare le condizioni di vita di mio figlio e la pulizia dei servizi igienici e del bagno. Mai visto prima… nemmeno ai tempi dei Colonnelli”.(…) “E posso dirvi che, proprio in questo momento, vediamo ogni giorno in Grecia medici che si dimettono dalle strutture pubbliche di vaccinazione (…). Naturalmente, i canali televisivi non trasmetteranno mai questa notizia, e il regime ha rinchiuso le persone nelle loro case in modo che guardino solo i canali televisivi, che sono tutti controllati.

(…) Una parte della stampa sta rivelando che c’è un… doppio conteggio dei casi positivi nel paese di Mitsotákis; torneremo a breve su questi fatti.

(…)”Visto che siamo sotto una dittatura e che le maschere sono cadute, finiamo i tiranni. Facciamolo”. Un mio amico giornalista sta addirittura parlando di questa idea come un sentimento diffuso in tutti gli strati sociali. “I primi cento omicidi di politici e giornalisti che sono sotto il loro controllo saranno allora più che decisivi… Queste persone sono codarde e idioti. La strategia dello shock potrebbe poi cambiare lato”. Chi lo sa?

(…) paese… trasformato in una prigione. “Non apriremo i bar e i locali notturni prima dell’arrivo dei vaccini; e anche dopo, perché abbiamo bisogno di tempo”, ha appena dichiarato Mitsotákis, allineandosi alle opinioni del suo amico Albert Bourla, l’amministratore delegato di Pfizer.

Dichiarazione fatta (…) nell’ambito del simposio organizzato dalla Columbia University … sulla governance dei leader mondiali. Dettaglio… istruttivo (…)  Mitsotákis, ha parlato su un tema… impegnativo. “La mutazione greca: superare la crisi finanziaria, il populismo e il COVID”.

No, no, non c’e’ nessun piano… nessuna cospirazione. Non ci credo. In attesa del vaccino del dottor Stranamore, questa… altra macchina del giorno del giudizio iniettata, i turchi hanno tagliato il Mar Egeo a metà a loro piacimento, sostenuti dalla Germania e dalla NATO. I “grandi” media di Atene nascondono i fatti.


http://www.greekcrisis.fr/2020/12/Fr0836.html#db

Da “Il confronto” – pubblicato Martedì 8 dicembre 2020

Il prossimo inverno sarà l’inverno della resa dei conti. Non c’è dubbio che la mafia “al potere” andrà fino in fondo nella pianificazione imposta dai suoi padroni. Non hanno più scelta, perché devono perfezionare il crimine per il quale sono stati pagati da lungo tempo. Distruggere ciò che resta dell’economia, schiacciare la società, se necessario criminalizzandone la resistenza, con l’obiettivo di imporre in meno di due o tre anni il completamento del programma totalitario con il pretesto di una “emergenza sanitaria”. In breve, la… soluzione finale.

Chiesa chiusa, circondata dalla polizia. Atene, dicembre 2020, stampa greca

(…)  come ha scritto Nicolas Bonnal a modo suo… diciamo apocalittico, “farà caldo, Satana vuole davvero sterminarci”. Staremo qui per qualche settimana. Vaccino sotto la minaccia di politici, militari e milioni di funzionari pubblici che sono passati al lato oscuro. Tutto ciò – il Grande Reset – voluto dall’élite globalista, rappresenta la rivoluzione definitiva per creare una massa informe e anonima di schiavi in rete, confinati nelle loro case, minacciati da una serie infinita di pandemie concepite da chi ha pronto il miracoloso vaccino”.

“In questo progetto, COVID gioca un ruolo fondamentale come alibi che giustifica – di fronte al totem di una scienza prostituita agli interessi dell’élite dopo aver abdicato alla sua missione di salvare vite umane – la privazione della libertà, l’ingerenza dei governi nella vita privata dei cittadini, l’instaurazione di un regime pseudo-sanitario in cui, contro ogni evidenza scientifica oggettiva, si decide dall’alto il numero degli ospiti al tavolo, la distanza tra le persone, la possibilità di comprare, vendere, respirare e persino pregare. Qualcuno, nel silenzio assordante della Gerarchia, ha imposto la chiusura delle chiese o la limitazione delle celebrazioni religiose”.

(…) Le chiese sono state chiuse per la prima volta in Grecia dal periodo della barbarie ottomana, due secoli fa. Perché come già sussurra il “piccolo popolo” dei fedeli, “l’alto prelato della Chiesa greco-ortodossa … si è inchinato davanti alla volontà del regime e ha finalmente abdicato, perché è altrettanto compromesso in questa vicenda”. Insomma, la Chiesa non è mai stata così impopolare in questa Grecia… decisamente contemporanea; questo è quanto emerge dagli ultimi sondaggi pubblicati dallo scorso settembre.

Durante questo intenso periodo del calendario ortodosso di fine anno, alla fine dell’anno, vediamo centinaia di poliziotti in piedi davanti a chiese chiuse, che perseguitano e terrorizzano i fedeli. In alcuni casi, soprattutto nel nord della Grecia, nella regione della Macedonia, i poliziotti in borghese sono penetrati anche all’interno delle chiese durante le messe, poiché le messe sono ancora consentite, ma senza la presenza dei fedeli.

Poliziotti… che si fingevano fedeli che infrangevano le regole, per intrappolare i preti “in azione” e poi portarli alla stazione di polizia per seguire la procedura. Obiettivo fallito. I Pope, che non sono nati ieri, hanno capito subito che si trattava di una trappola. Fortunatamente, grazie ad alcune radio locali (…)  rimaniamo sufficientemente informati sulle ultime azioni di… questa Stasi di Mitsotákis – Sóros in Grecia (…)

Alcuni [sacerdoti] metropoliti – hanno detto i vescovi di un capoluogo di provincia – stanno addirittura entrando apertamente… nella Resistenza. Come Panteleímon a Xánthi, che riapre le chiese sotto la sua responsabilità, “affinché i fedeli possano finalmente pregare individualmente osservando le regole sanitarie, e anche fare la comunione, se ne hanno bisogno, perché oltre alla salute fisica, c’è soprattutto la salute mentale dei fedeli, non dobbiamo ignorarla”. Un dettaglio importante, però, che si nasconde nel non detto, Xánthi e la sua regione sono ugualmente abitate dalla minoranza musulmana e, ovviamente, il controllo della polizia sull’applicazione delle cosiddette misure sanitarie è molto meno severo quando si tratta di moschee. (…)

La Chiesa sta lottando mentre l’economia sta morendo, uccisa così com’è e consapevolmente, per una seconda volta nell’arco di dieci anni. (…) Mitsotákis ha appena annunciato in modo appena celato che la chiusura dei bar sarà prolungata fino alla primavera del 2021. Ebbene, quasi un milione di lavoratori e i loro capi sono così precipitati nella spirale della morte, alcuni di loro si sono già suicidati. (…) Sulla stessa linea, e secondo quanto riportato dai media questa settimana, 160.000 abitazioni principali sono sul punto di essere pignorate per debiti; naturalmente, l’effettivo livello di disoccupazione in Grecia rappresenta il 30% della popolazione attiva, mentre per chi lavora ancora, i loro stipendi ora coprono solo il 46% del fabbisogno… torniamo alla situazione che esisteva nel mondo del lavoro prima del 1986, radio 94.3 FM trasmissione del mattino.

“Non voglio essere vivo tra 15-20 anni”, dice amaramente il vecchio giornalista Trángas. (…)

Quasi la metà della popolazione ha già demistificato le questioni attuali, e la maggior parte dei greci non vuole davvero essere vaccinata con … l’OGM di Pfizer [questo] è il risultato di un sondaggio commissionato anche dal governo. In questo povero anno finale del 2020, sono i medici delle commissioni ufficiali a denunciare il dilettantismo governativo (…)  e, allo stesso modo, quando, sul set della locale stazione televisiva di Creta, il farmacologo accademico Dimítris Koúvelas ha stimato che il trattamento anticorpale ora esiste e avrebbe potuto prevenire l’80% dei decessi tra i pazienti che erano stati intubati, i medici più “ufficiali” hanno approvato, radio 94.3 FM, l’8 dicembre. “Non è affatto chiaro perché l’enfasi sia solo sui vaccini e non sulle cure. Anche in questo caso, ci si può anche chiedere perché i trattamenti per il Covid-19 sono generalmente screditati, ridotti al minimo o vietati, mentre il vaccino è considerato la soluzione più efficace. Bella battuta… [visto che] (…) allo stesso tempo Mitsotákis minaccia apertamente i greci. (…) “Dobbiamo usare il vaccino come mezzo di pressione sulla la volontà del popolo per riguadagnare la normalità”. [E’ il] tecno-feudalesimo [NdT: di cui parla un libro di Cèdric Durant, che dice] “(…) le grandi aziende si contendono il controllo delle fonti di dati nel cyberspazio. I soggetti sono collegati alla gleba digitale. Nell’ordine economico emergente, il capitale sta passando dalla produzione alla predazione”.

Riportiamo le parole di Jacques Attali “La storia ci insegna che l’umanità si evolve in modo significativo solo quando ha veramente paura: allora sviluppa prima di tutto meccanismi di difesa; a volte intollerabili – capri espiatori e totalitarismo; a volte inutili – distrazioni; a volte efficaci – terapie, che, se necessario, sopprimono tutti i precedenti principi morali. Poi, una volta superata la crisi, la paura trasforma questi meccanismi per renderli compatibili con le libertà individuali e per renderli parte di una politica sanitaria democratica”.

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http://www.greekcrisis.fr/2020/12/Fr0838.html#db

Da “Il lucchetto” – Sabato 12 dicembre 2020

Le chiese del quartiere stanno riaprendo. Atene, dicembre 2020

(…) gli umili, stanno resistendo… con il canto, mentre alcune chiese di quartiere stanno finalmente riaprendo le loro porte, ignorando gli ukase provenienti dai politici fantoccio. (…) alcuni membri del clero hanno già avvertito. “Noi a Natale apriremo le nostre chiese”.

(…) Quegli umili che già resistono… cantando. [come] in tempo di guerra, di schiavitù o di dittatura, (…) È il caso del compositore ed esecutore Leonídas Baláfas, originario di Kardítsa in Tessaglia, che non è rimasto inattivo di fronte alla situazione attuale. Ha appena pubblicato la sua canzone “Le cadenas”, composta in questo triste mese di dicembre, che è tanto un atto d’accusa contro i tiranni, deridendoli, quanto un inno alla vita, al calore umano e all’amore.

Qui il Video

“Gli abbracci, e poi i baci sono stati interrotti / la gioia è sparita dai volti / la paura è entrata nell’uomo e il suo cuore si è congelato / E io che voglio vederti, non perderti / dimentica l’informazione e non crederci /  volgi lo sguardo verso di me / perché io possa ritrovare la salute / il dubbio non ha posto nel nido d’amore”.

“Questo bistrot è chiuso / come il luogo dove ci siamo incontrati la prima volta / e ora un intero paese / chiude a chiave ogni momento della nostra vita / E io che vi amo tanto / non abbiate paura, non copritevi costantemente le labbra / venite a portarmele, fatemele baciare una ad una / il dubbio non ha posto nel nido d’amore”.

(…)  i fantocci del governo hanno prolungato il confino fino al 7 gennaio, e non permettono l’apertura dei negozi, se non per consegnare gli articoli ordinati via Internet o per telefono davanti alle loro porte. (…) “Chi vogliamo prendere in giro, vogliono finirci”, ribattono poi i negozianti, sottolineando che solo il 10% dei negozi sono tecnicamente attrezzati per un’operazione di questo tipo. I rivenditori sanno che un tale condizionamento del mercato è tutt’altro che scontato, “Jumbo”, un grande e versatile marchio greco, ha già fatto… disertato. “Siamo spiacenti, ma non possiamo operare in questo modo (…) già oggi non siamo in grado di far fronte al grandissimo numero di ordini da consegnare”. (…) Prima della loro presunta scomparsa definitiva, i commercianti devono sentirsi colpevoli, braccati, portati a vendere e consegnare quasi di nascosto, quasi come i trafficanti. Tutto questo, attraverso questa procedura, in un divieto totale di ricevere pagamenti in contanti. (…) “Coloro che non saranno in grado di adattarsi alla nuova situazione… poi scompariranno”, questo è quanto già dicono i ministeri dell’attuale governo sotto il fantoccio Mitsotákis. Parassiti politici… parassiti. Quindi siamo in guerra.

(…) una nuova circolare ministeriale, indirizzata alla gestione delle strutture sanitarie pubbliche, richiede… l’ufficializzazione dell’elenco completo dei medici che non vogliono essere vaccinati con il “vaccino” Pfizer.

Questi “recalcitranti” devono poi “prima farsi riconoscere con un documento scritto e firmato, e poi le liste complete saranno trasmesse all’assistente sociale” nell’istituzione o nel distretto amministrativo. Solo una settimana fa, la spregevole Mitsotákis ha avvertito che “per chi rifiuta la vaccinazione, abbiamo a disposizione un intero arsenale amministrativo”.

Circolare indirizzata alla gestione delle strutture sanitarie pubbliche. Grecia, dicembre 2020

 

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http://www.greekcrisis.fr/2020/12/Fr0839.html#db

Da “Addio democrazia, addio Coralie…” – Martedì 15 dicembre 2020

(…) Tedeschi e turchi insieme, sono tornati nel Mar Egeo, la Turchia ufficiale chiede addirittura al sindaco dell’isola di Anticythera, situata tra il Peloponneso e Creta, di restituire le chiavi ad Ankara “perché la sua isola è occupata illegalmente dalla Grecia, insieme ad altre 19 isole”. Intanto, il multi-collaborazionista Mitsotákis dice “che le sanzioni contro la Turchia non devono diventare una fissazione, basta già menzionarle per fare pressione sulla Turchia”.

(…) Sì, lo sappiamo. Non c’è da stupirsi quindi se l’Europa(…) ha determinato la sua scelta. Secondo un primo livello di analisi, sta preservando le sue relazioni economiche e geopolitiche con Ankara, abbandonando completamente il suo “partner e alleato” greco, sia in Grecia che a Cipro. Secondo alcuni geopolitici in Grecia, questa Europa tedesca sta addirittura mercanteggiando dietro le quinte… i suoi confini meridionali, cioè i confini della Grecia.

Sappiamo che gli inviati dei Mitsotákis, una famiglia che ha avuto legami molto stretti con la Germania fin dagli anni ’40, sono attualmente a Berlino per discutere tutte le richieste espansionistiche della Turchia al fine di determinare quale parte può essere ceduta immediatamente, così come quale parte può essere ceduta un po’ più tardi. Quest’ultima, solo per apparenza, arriverà qualche mese dopo per lasciare il posto alle deliberazioni dei giudici della Corte internazionale di giustizia, sempre a favore della Turchia. Dóra Bakoyánnis, la sorella ufficiale di Kyriákos Mitsotákis… ha appena ripetuto questo come per caso questa settimana. “Con la Turchia dobbiamo aprire il dialogo che ci porterà alla Corte internazionale di giustizia”.(…) Mitsotákis avrebbe accettato tutto, in ogni caso, tutto fa pensare che sia una pedina, interamente guidata dalla cancelleria tedesca. (…) Tuttavia, ad un secondo livello di analisi, questo apparente abbandono del “partner e alleato” greco, in Grecia come a Cipro, sarebbe poi solo un dettaglio… attraverso il grande rimodellamento planetario in atto, in termini di imposizione di una governance globale de facto, attraverso il caos COVID-correlato, fabbricato da zero.

Perché dieci anni di occupazione europeista, globalista e germanica in Grecia non sono stati sufficienti per mettere completamente in ginocchio le piccole e medie imprese. D’altra parte, in soli dieci mesi di totalitarismo al COVID-19, tutto fa pensare che questo obiettivo derivante dalla “grande rinascita” possa finalmente essere raggiunto in così breve tempo. È spaventoso vedere quanto, ad esempio in Francia o in Italia, la distruzione dell’economia reale richieda solo pochi mesi di “lavoro”, quando il metodo imposto alla Grecia aveva richiesto quasi un decennio di “sforzo”.

Questa è la testimonianza e l’analisi dei rappresentanti spaventati delle piccole e medie imprese in Grecia. “Non c’è più mercato, se non per le grandi aziende, ed è un piano che è stato ormai ammesso, la fine della classe media. Già il 30% delle piccole imprese in Grecia è sull’orlo del baratro e non riaprirà mai più. Solo lo scorso agosto si è registrata una perdita di 10 miliardi di euro di debiti non pagati per le piccole e medie imprese che, come si dice, sono andate in rosso. Per l’intero anno 2020, il turismo e la ristorazione hanno perso quasi l’80% del loro fatturato abituale e, inoltre (…) è andata persa anche più della metà del fatturato annuo dei negozi al dettaglio di calzature e abbigliamento. È ormai chiaro che il governo sta servendo gli interessi delle grandi imprese, greche e soprattutto internazionali”, ha detto Yánnis Hadzitheodórou a Yórgos Trángas, 94.3 FM, il 14 dicembre.

[NdT: questo dato fa il paio con lo studio della CGIA di Mestre pubblicato in Italia, che parla di 420 miliardi di danni alle PMI italiane, rimborsati solo al 6% dal Governo]

(…)

Yórgos Kalérgis, non ha aspettato (…) la fine di COVID-19. Si è impiccato domenica 13 dicembre nel suo locale chiuso, il bistrot “Novel” nella città di Vólos, in Tessaglia. Ci ha anche lasciato la sua ultima lettera. “I politici che ci finiscono non hanno nulla da perdere. Albert Einstein ha detto che il mondo non sarà distrutto da coloro che fanno il male, ma da coloro che li guardano non fare nulla. Buonanotte.” Aveva 64 anni, radio 94.3 e stampa greca.

Yórgos Kalérgis, aveva 64 anni. Stampa greca, dicembre 2020

(…) La formazione a distanza diventerà ora la regola, così come il commercio elettronico e il telelavoro, portando direttamente all’incapacità di creare ricchezza e reddito per la stragrande maggioranza degli esseri umani (…) prefigurando così lo sterminio finale del “surplus dell’umanità”.

(…) il caos ha portato a un passaggio a regimi politici non più democratici nel loro funzionamento.

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Da “La nostra lotta” – Sabato 19 dicembre 2020

(…) il più grande ostacolo per i mondialisti è l’Europa, compresa la Russia, la culla di una civiltà cristiana, prima di tutto greca e latina, che l’ha formata, (…) Non è quindi un caso che la natura etnocida della cosiddetta Unione Europea sia chiaramente evidente (…) in questa Europa mediterranea (…) da Atene a Roma, e non è ancora finita. Perché per unificare l’Europa (…) per costruire l’unità europeista su una convergenza di semplici interessi economici e finanziari, dobbiamo rimuovere alla radice ogni memoria storica, ogni consapevolezza di un passato dignitoso e condiviso, ogni persistenza di un tipo di uomo radicato nella sua terra, con le sue tradizioni, le sue leggi, i suoi costumi e i suoi usi. (…), queste sono, come tutti possono vedere oggi, le linee guida seguite dal totalitarismo globalista. (…) Ci osservano da vicino e si affrettano a intervenire per soffocare qualsiasi segno, per quanto timido, di… ricordo della sovranità popolare, nei Gilet Jaunes, ad esempio, nel momento in cui il popolo francese alzava la testa.

(…)

Durante questo nuovo periodo di reclusione, il paese reale non canta più come una volta e i parchi giochi per i suoi pochi bambini sono stati chiusi. (…) solo un quarto degli operatori ospedalieri in Grecia dice di essere pronto per essere vaccinato. Secondo le mie fonti dirette, in Tessaglia, in un grande ospedale regionale, solo un medico su dieci… accetterà di fare da cavia.

Contemporaneamente, [uno] scandalo del coronavirus è scoppiato nella Germania della Merkel. Il modello tedesco (…) è ora travolto da una serie di scandali potenzialmente devastanti che vanno al cuore dei test medici e delle consulenze mediche utilizzate per dichiarare le chiusure economiche draconiane e poi le vaccinazioni obbligatorie. No, non ci pensate, non è una cospirazione!

(…) Ora ne sappiamo abbastanza. Dobbiamo agire, numericamente ovviamente, ma soprattutto fisicamente. Per quasi tre secoli, gli…. iniziati hanno avuto paura del popolo, ogni volta che si sono mobilitati.

(…) La nostra lotta deve essere totale, perché deve anche essere organizzata, coordinata e, sorprendentemente, contro il campo del totalitarismo, compreso il suo europeismo. La mobilitazione dei popoli d’Europa deve essere sempre più fisica sul terreno(…)  La paura cambierà poi lato e, non appena ciò avverrà, naturalmente, l’Unione europea sarà distrutta.

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Da “L’Anticristo” – Martedì 22 dicembre 2020

(…) il popolo si ribella come meglio può perché ne sa già abbastanza. Ci troviamo di fronte a mostri elitomorfi da prendere sul serio e che hanno a disposizione mezzi importanti, determinati a condizionare ogni aspetto della vita personale e sociale di ognuno per raggiungere i propri obiettivi ossessivi e occulti di dominio globale. La… La festa è appena iniziata.

(…) Il professor Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina 2008 per la scoperta del virus dell’AIDS, non è affatto convinto… (…)  “Se la gente accetta il vaccino mRNA, è un errore. Rischiamo di avere effetti del tutto imprevedibili. Stiamo giocando all’apprendista stregone”.

(…) I militari stanno già combattendo. “Il governo non può imporci il vaccino, è una violazione della nostra costituzione”. Gli operatori ospedalieri non vogliono essere vaccinati… più del 70% di loro. Così il ministero li minaccia. “Chi non si fa il vaccino non potrà più lavorare negli ospedali di prima linea” 94.3 FM, 22 dicembre.

(…) da quello che sento intorno a me, quasi un terzo dei greci sogna semplicemente… la morte fisica della “loro” intera classe politica (…) È la loro morte o la nostra morte. In tempo di guerra.

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Da “Profumo di tempesta” – Lunedì 28 dicembre 2020

Il 2020 sta giungendo al termine. (…) In effetti, al di là delle apparenze, non c’è molto da festeggiare, tranne indubbiamente per i “grandi media” al timone.

(…) l’operazione di “vaccinazione” militare è solo all’inizio. I presunti numerosi camion che trasportano le… munizioni per la vaccinazione stanno entrando in Grecia dal confine terrestre settentrionale, scortate dalla polizia e, se necessario, dall’esercito. (…) Dalla propaganda alla comunicazione politica, non c’è più differenza. Così i lacchè del governo Mitsotákis stanno cercando di preparare l’intera operazione e la sua mimetizzazione, che si chiama ufficialmente… “Libertà”. Perché questo è il nome in codice usato durante la terza guerra mondiale per descrivere la battaglia… della vaccinazione in Grecia, una metodologia nota anche per essere quella dei servizi segreti e delle società segrete.

Ma chi sceglie questi nomi? Indubbiamente i centri di pianificazione e conduzione delle operazioni, a seconda dello Stato Maggiore… della Big Pharma e, nel nostro Paese, anche di Bruxelles, (…) Nomenclatura barbarica e corruzione sono quindi all’ordine del giorno, così come la lingua. Tucidide lo ha già descritto in modo ammirevole sul tema della guerra del Peloponneso quando ha scritto “come le parole abbiano perso il loro significato… per significare il loro esatto opposto”.

(…) E sul campo, non appena arrivano a destinazione, le munizioni… vaccino sono conservate sotto sorveglianza, la segretezza domina soprattutto, come in un buon vecchio film di spionaggio. (…) E cosa non abbiamo sentito negli ultimi giorni, sia dai funzionari governativi che dai loro pappagalli giornalisti, sui due milioni di vaccini al mese, che sono saliti a un milione e poi a 300 mila, e ora l’operazione, ufficialmente controllata anche da alcuni generali e colonnelli, consiste nell’arrivo in Grecia e per il momento di novemila vaccini confezionati in due grandi scatole caricate a bordo di un piccolo camion merci… registrato in Polonia. Nel frattempo tutta la crème brûlée dei politici marci del “Parlamento” viene apparentemente vaccinata davanti alle telecamere. Circo invernale. Ancora un’operazione militare, nonostante il suo aspetto comico. Perché sembra che la rete… Echelon di Big Pharma non vuole che i campioni dei loro “vaccini” vengano rubati e poi forse anche analizzati altrove rispetto a dove erano destinati. In ogni caso, mai prima d’ora le campagne di vaccinazione sono state supervisionate e organizzate in questo modo; ogni anno in Grecia, ad esempio, si può fare il vaccino antinfluenzale in farmacia o anche presso lo studio del proprio medico.

I lacchè del governo Mitsotákis. Stampa illustrata, dicembre 2020

(…) [nei giorni scorsi] c’è stato l’esame in “Parlamento” del progetto di “Legge sulla cultura e l’archeologia” (…) [dove] con un articolo speciale e separato, il “legislatore” ha inserito anche altre disposizioni che, in breve, sono praticamente nascoste. (…) si tratta del prestito e dell’esportazione “temporanea” di oggetti provenienti da collezioni museali: ora è consentita (…) l’esportazione a lungo termine di oggetti provenienti dalle collezioni dei musei greci, che possono essere anche interi monumenti, da esporre in musei o luoghi simili all’estero per un periodo, che non può superare i cinquant’anni, rinnovabile una volta”.

(…) [nel] testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il cosiddetto periodo di esportazione a lungo termine è stato fissato a 25 anni, con la possibilità di rinnovo da cinque anni ad altri 25 anni. (…) [finora] si autorizzava il prestito di alcuni tesori archeologici, a condizione di reciprocità con i musei stranieri per un periodo non superiore a cinque anni e che poteva essere rinnovato solo una volta, e con grande difficoltà. (…) la mafia governativa sta già preparando… l’esportazione dell’Auriga di Delfi, una delle sculture più famose della Grecia antica, e uno degli unici cinque grandi bronzi del periodo classico conservati nel Museo Archeologico di Delfi.

L’Auriga di Delfi, 2019

(…) questa [è la] reazione di una donna alla notizia della possibile esportazione dell’Auriga di Delfi. “Ebbene noi presteremo loro Caronte, perché la misura è colma, hanno già cementato parte dell’Acropoli e stavano pensando di installare le turbine eoliche a Delfi, ebbene noi installeremo la forca per fare le esecuzioni a Sýntagma”.

Sì Caronte, il traghettatore degli Inferi nella mitologia greca, l’espressione è ancora viva attraverso la cultura tradizionale, che è necessariamente popolare; e come per Sýntagma, è il luogo storico della Costituzione che si trova di fronte all’edificio del “Parlamento greco”.

(…) Tanti saluti. [questo è il] messaggio del giorno, annusando la tempesta.

 

TRADUZIONE A CURA DI FRANZ-CVM

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