DI MARCO GIANNINI
comedonchisciotte.org
Finalmente milioni di persone in Italia, che dico io, in tutti gli angoli del mondo, guidati da Greta hanno manifestato, coerentemente cantando Bella Ciao, per più diritti sociali per i lavoratori e contro le morti bianche, per un reddito minimo garantito identico (relativamente) su scala mondiale che dia dignità ad ogni essere umano, per un salario orario garantito ragionevole per tutte le categorie unito alle contrattazioni collettive, per un’istruzione di livello che fornisca competenze e nutra le menti degli studenti per renderle libere (vedasi Vygotskij), per una scuola che non spinga i nostri figli a marinarla costantemente per poi abbandonarla, che fornisca loro gli strumenti affinché un giorno non vengano strumentalizzati per altri scopi da quelli dichiarati disperdendone le esistenze, per tutelarli da un mondo che successivamente si rivelerà meno banale e sempre più immorale, competitivo e spietato.
No, mi sto confondendo… la manifestazione di ieri era per l’“ambiente”… così… cotto e mangiato!
Credo che molto presto manifesteremo per la bontà, oppure forse contro la cattiveria, anzi, contro i cattivi; sì credo proprio che Greta molto presto ci guiderà contro i cattivi, finalmente.
Non era veritiero quindi che le lobbies si celassero dietro queste manifestazioni per colpire l’economia reale USA (Trump) cercando di scalzarla mediante la (loro) finanza globale, quella che ha creato a tavolino la recessione mondiale e che necessita di reazioni stereotipate, prevedibili, di ottundere le menti e banalizzare le questioni.
Non era realistico credere che lo slogan “dobbiamo fare in fretta” servisse per creare le condizioni che rendano accettabili nuovi sacrifici (già “in canna”) altrimenti considerati odiosi ed improponibili dalle popolazioni (come è ampiamente dimostrato da tutti gli studi sul comportamento umano il “dobbiamo fare in fretta”, al fine di evitare un imminente catastrofe, è l’unico concetto che sortisce puntualmente l’effetto, a prescindere che esso sia realmente coerente).
Anzi! Ormai tutti noi ci aspettiamo che da un momento all’altro il FMI, il WTO, la World Bank, Blackrock, Open Society, la Bayer-Monsanto, la Apple, la Deutsche Bank, il WTO, la BCE ecc devolveranno gratuitamente verso ogni cittadino, americano, israeliano, italiano, russo, cinese, inglese ecc un bonus che copra interamente le spese per la coibentazione della propria abitazione visto che, se si vuole ridurre il riscaldamento globale, non è tanto sulla CO2 che si deve agire ma sul metano 25 volte più impattante (www.corriere.it/scienze/energia_e_ambiente/10_dicembre_14/metano-allarme-atmosfera_425b3e2a-07b6-11e0-a25e-00144f02aabc.shtml).
Strano ma questo mi ricorda l’agire sul PIL e non sul numeratore ma, boh, sicuramente è il mio cervello cultore della macroeconomia a fare associazioni “strambe” (…). (Aggiungo che Beppe Grillo ed il M5s avranno anche tanti difetti ma per anni e anni hanno parlato di coibentazione delle abitazioni come priorità, qualcosa che altrimenti non emergeva nemmeno tra 186 anni).
Era quindi del tutto tendenzioso, visto anche il plauso a questa manifestazione di Mattarella, Merkel, Macron ecc, affermare che le Big Companies finanziarie avessero creato la crisi finanziaria del 2007 e in tal modo socializzato le perdite, distrutto vite e privatizzato i profitti speculativi.
Ancora oggi è sicuramente “cattivo” chi rivela che non sono tanto i cittadini comuni a produrre CO2 quanto i settori terziario/quaternario e industria, come lo è chi informa che dietro queste manifestazioni ci sono coloro che costantemente si arricchiscono col meccanismo Cap & Trade (www.youtube.com/watch?v=He962z3t28I) cioè proprio con il business della CO2 a spese dei cittadini.
Paradossale leggere che si debbano ridurre i consumi quando costoro impongono l’ideologia del crescere ad ogni costo e dell’emarginazione sociale, a meno che (oltre al lavaggio del cervello ideologico vero target della “missione”) ciò non serva per ridurre il margine di manovra di quelle regioni del mondo che in modo stoico stanno cercando ancora oggi di emergere dalla recessione nonostante la stramaledetta controproducente austerity (in cui ad esempio l’Italia è imbavagliata).
A proposito di “crescita infinita” invito i lettori a questa riflessione: un domani che i robot rendessero disponibili beni a sufficienza per il mondo intero e qualora tutti gli esseri viventi (e penso anche agli splendidi africani regolari a cui insegno Matematica e Scienze…) disponessero di un Reddito Minimo come quello approvato dall’attuale Governo (vincolato ad accettare un lavoro), i consumi globali arriverebbero ad un livello approssimativamente standard ponendo fine alla finanza e ridando all’economia reale la corretta dimensione.
A quel punto a cosa servirebbe crescere? A niente, se non alla selezione naturale tra esseri umani.
A quel punto il “crescere” servirebbe a dividere la torta in modo insensato favorendo pochi rentiers ed omologando l’intera popolazione umana nell’ignoranza e nell’imbecillità.
Tenere lontanissime le menti da queste considerazioni è necessario perché la teoria della “crescita infinita” prosperi anche quando non servirà più (sia chiaro che al momento all’Italia serve eccome crescere!).
Rendere moda, marketing, mercato (banche) certe questioni, equivale a svalutare i significati ed a manipolare il senso (comune) al fine di abituare i cittadini ad agire per emozioni, per stereotipi cosicché chi la determina (la moda), cioè chi detiene la pressoché totalità dei media, possa omologare e rendere dipendenti (cioè privi di libertà) i cittadini.
Dietro questa manifestazione ingenua, giovane “comunque bella” (Cit Battisti) ci sono coloro che hanno impoverito l’Africa, sfruttato la tratta di esseri umani, privatizzato nel Continente Nero e non solo, perfino l’aria da respirare e finanziato degli sporchi traditori piazzandoli là al potere in cambio di risorse a costo 0.
Sono coloro che hanno alimentato guerre e colpi di Stato, venduto armi per nutrire i traffici, generato carestie, per alcuni (non posso escluderlo) sono pure coloro che hanno creato perfino virus mortali in laboratorio (es. la Sars).
Sono coloro che proteggono l’opulenza dei politicanti europei altrettanto traditori ma pure cocainomani (e moralisti) e sfruttato i cambi fissi per colpire operai e classi medie.
Fa molto male rendersi conto che, salvo eccezioni, non sia lo stato di necessità a smuovere le masse bensì il marketing.
L’ambiente è meraviglioso e da tutelare ma è un tema che va affrontato in modo empirico non emotivo iniziando dalle cause. Chi difende la natura (per me una priorità) deve avere quanto meno una cultura scientifica di base (cultura non significa specializzazione universitaria ma qualcosa di più di una informazione per sentito dire, frammentaria, improvvisata ed infantile).
Concludo ricordando che le lobbies occidentali, soprattutto dopo l’omicidio Moro (…), inquinarono il PCI dei diritti sociali negli anni settanta trasformandolo nell’eurocomunismo “fru fru” (per usare una terminologia cara a Beppe Grillo) dei movimenti (femen, diritti civili, antiproibizionismo, terzomondismo, umanesimo laicista, ecc) inaugurando l’“eone” dei sacrifici a partire dal vincolo esterno dello SME fino ad oggi (ed i risultati si vedono).
Da questo momento la sinistra, il socialismo, non significarono più lavoratori ma ben altro, tra cui la distruzione della società intesa come Stato sociale, della tradizione e dei “luoghi antropologici”, dell’identità patriottica in favore del globalismo d’accatto.
Mi sembra che “con Greta” siamo su questo solco, distrae le energie (ma io spero le alimenti).
La sinistra perde definitivamente i propri tratti ed a maggior ragione non ha più senso ragionare in senso politicamente bipolare (anche se con il voto regionale e con l’enfatizzazione della stampa sulle questioni migratorie e sulla autonomia sembra riaffiorare questa impostazione comoda al sistema).
Ricordo che l’ignara Greta è affetta da Asperger e cioè è a rischio egocentrismo e fissazione: è funzionale al suo sviluppo, al suo bene questa esposizione? O è usata come una cavia, come carne da macello? Una forza davvero socialdemocratica (non certo le attuali sedicenti forze socialdemocratiche europee) mai si presterebbe a una cosa così disumanizzante mascherata da sano ambientalismo.
A proposito di ambientalismo… la TAV!
Ci dicono ridurrà le emissioni di CO2 nel lungo termine e mi chiedo: ma alle montagne (al Pianeta Terra) interessa essere perforate, o forse è più coerente, naturalisticamente parlando, lasciarle stare così come sono per non alterare equilibri imprevedibili?
Potrei rispondervi essendo la Materia che insegno ma vi lascio nel dubbio ma tranquilli… tanto per il resto basta “fare in fretta” (Cit. Mario Monti & company nel 2012 www.quotidiano.net/primo_piano/2011/12/30/644872-crescita_lavoro_concorrenza.shtml).
Ps:
Mi raccomando diffondete la seguente petizione per il Test della Coca (del capello) per i Parlamentari, nessuna forza politica e ripeto nessuna (non mi sorprende) ci sta appoggiando; in rete sono molti gli influencer pagati che rispondono col prevedibile “eh ma allora si fa a tutti o a nessuno” (peccato gli assistenti di volo ed i piloti già sono soggetti a questo controllo; chi legifera è tenuto ad essere ben distante da potenziali ricatti visto che è in palese conflitto di interesse se consuma…) o cercano di non far leggere agli astanti la proposta attraverso commenti fintamente disinteressati.
Ciò che è scandaloso è che chi chiede il pugno di ferro a maggior ragione dovrebbe associare questa proposta a qualsiasi DDL e pure chi chiede la legalizzazione della Marijuana integrando la proposta con questa battaglia contro questa droga (definita pesante) la renderebbe molto più accettabile, credibile ed efficace.
In “qualità” di grillin fuggiasco quale mi definisco (non si dimenticano 5 anni anche grazie alla linea scelta da di Di Maio…) cito Montanelli “di farabutti non moralisti ne ho conosciuti molti ma di moralisti che non fossero farabutti ne ho incontrati davvero pochi”.
https://change.org/p/camera-dei-deputati-test-del-capello-cocaina-per-i-parlamentari
Marco Giannini
Fonte: www.comedonchisciotte.org
17.03.2019