Aggiornamento sulla guerra – Dedicato a Slavyangrad

Perché niente grandi frecce? La Sindrome di Kessler, l’Equalizzatore e ulteriori mobilitazioni ucraine

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Aleks
bmanalysis.substack.com

Introduzione

Oggi voglio darvi un altro importante aggiornamento. Ma, prima di iniziare, voglio dedicare qualche parola al canale Telegram “Slavyangrad”. Potete iscrivervi, se volete, ve lo consiglio assolutamente. Bene, io e il mio team siamo degli analisti. Leggiamo informazioni su Internet, le elaboriamo con la nostra esperienza e conoscenza e arriviamo alle nostre conclusioni. Voglio sottolineare che le migliori informazioni di prima mano che possiamo ottenere le riceviamo da “Slavyangrad” e dal suo fantastico team, composto da Gleb Bazov, Miroslav e tutti gli amministratori e moderatori. Voglio dire “grazie” a “Slavyangrad” per aver pubblicato anche i miei articoli. Inoltre, presumo che molti altri analisti e “podcaster” stiano ricevendo le loro informazioni da questo canale. Bene, detto questo, ora possiamo iniziare con l’articolo. Vorrei darvi alcuni chiarimenti strategici che non erano stati discussi in dettaglio nel mio ultimo articolo. Soprattutto sulla questione delle “grosse frecce” e molte altre.

Precondizioni

Però, vorrei consigliarvi, come sempre, di leggere il mio ultimo aggiornamento riguardo alle operazioni e alla strategia, per comprendere meglio quello attuale.

Stato della guerra

Black Mountain Analysis dichiara, secondo la nostra stessa definizione, che la grande offensiva russa è già cominciata. Ha avuto inizio proprio nel giorno in cui il generale Gerasimov ha assunto il comando. Sì, forse l’esercito russo ne dà una diversa definizione o ci sarà, ad un certo momento, una dichiarazione ufficiale. Oppure, ad un certo punto, vedremo il movimento di grandi colonne russe e la gente dirà: ORA l’offensiva è iniziata. Sì forse. Ma, secondo la nostra stessa definizione, dichiariamo che l’inizio dell’offensiva è adesso. Attualmente è un approccio tritatutto esteso a diversi teatri. Se leggete il nostro articolo di cui sopra, vedrete esattamente i teatri che verranno triturati, fino a quando le difese ucraine inizieranno a sgretolarsi su larga scala. Pare che ci abbiamo azzeccato, con i nostri cinque teatri. Ma ne parleremo poi.

Kessler e l’equalizzatore

Nozioni di base

In questi giorni leggo spesso analisi di colleghi, che creano una mappa dopo l’altra con delle belle e grandi frecce. Di solito accompagnate da frasi come “I Russi verranno da X e andranno a Y e Z e poi sfonderanno in A solo per creare poi un grande calderone attorno a B”. Purtroppo, penso che molti confondano le attuali possibilità tecnologiche con quelle degli anni ’40.

Al giorno d’oggi l’intero campo di battaglia è coperto da ricognizioni di ogni tipo. Per un’ulteriore lettura, consiglio di informarsi su C4ISR, ISTAR e “Network centric warfare”. Ci sono molte nuove tecnologie e queste fanno sì che che non si possa confrontare le strategie della Seconda Guerra Mondiale con la situazione attuale. C’è una continua ricognizione satellitare. Inoltre, un intero sciame/esercito di droni. Per ultimo, ma non meno importante, non dobbiamo dimenticare le intercettazioni dell’intelligence e degli aerei AWACS, che registrano segnali, dati e movimenti stando molto lontani [dal teatro operativo].

Questo comporta che i Russi NON possono attuare alcuna offensiva su larga scala contro le posizioni ucraine o attacchi in profondità fintanto che all’Ucraina restano ancora forze abbastanza mobili per contrastare questi attacchi e prepararsi a tutti i tipi di tecniche difensive. Bene, nel caso degli Ucraini, si tratta per lo più tecniche di guerriglia, dal momento che non possono combattere in uno scontro diretto contro i Russi. Non fraintendetemi. La Russia può spezzare tutta questa resistenza. Ma dovrebbe mettere in preventivo perdite molto maggiori, che sarebbero inevitabili per concludere questa guerra. Dal momento che la Russia non ha fretta, mentre ce l’hanno l’Occidente e l’Ucraina, non vedo alcun motivo per cui la Russia dovrebbe farlo. Per condurre offensive di questo tipo, la Russia dovrebbe calcolare tassi di perdite del 20-30%.

Con questo non dico che la Russia non si muoverà con grandi colonne di carri armati e attrezzature logistiche. Ma la mia ipotesi personale è che questo accadrà non prima che le forze ucraine avranno iniziato a sgretolarsi e a ritirarsi dopo un collasso. Solo dopo, queste grandi formazioni russe entreranno in azione. Lo spiegherò più dettagliatamente in un altro punto di questo articolo.

Bene, la domanda successiva è: cosa hanno a che fare Donald Kessler (scienziato della NASA) e “The Equalizer” [titolo italiano: Il Vendicatore] (un film di Denzel Washington) con l’attuale conflitto in Ucraina?

Ve lo spiego passo per passo.

Kessler

Chi è Donald Kessler? Bene, per i dettagli, consiglio di cercarlo su Google. Succintamente, aveva lavorato come scienziato per l’esercito degli Stati Uniti e per la NASA. Ma qui mi limiterò a descrivere molto rapidamente una delle sue teorie. La cosiddetta “sindrome di Kessler”.

Nelle sue manovre su larga scala, come “Zapad” o “Vostok” ecc., l’esercito russo si addestra al movimento di grosse formazioni con o senza il pieno supporto della componente spaziale dei suoi servizi di intelligence. Questo per quanto riguarda comando e controllo. Che significa? Che la Russia si sta addestrando a combattere in un ambiente dove ha pieno accesso a tutte le funzionalità di comando e controllo fornitogli dalle sue risorse spaziali, ma si addestra anche a combattere una guerra su larga scala senza questi componenti/risorse.

Come mai?

Bene, la NATO, nella sua pianificazione bellica, fa molto affidamento sulle proprie risorse spaziali. Tutto viene pianificato per mezzo di ricognizioni satellitari, GPS e comunicazioni. In effetti, la mia ipotesi personale è che la NATO non sarebbe in grado di combattere efficacemente un conflitto su larga scala senza le sue risorse spaziali.

Ed eccoci alla sindrome di Kessler. La teoria dice che, se si abbatte un numero sufficiente di satelliti posizionati su orbite diverse, i loro detriti andrebbero fuori controllo e distruggerebbero tutti gli altri satelliti e le risorse spaziali nella stessa orbita. Questo effetto manderebbe quindi fuori controllo e distruggerebbe tutto ciò che si trova ad orbitare nello spazio. Di qualsiasi nazione. La densità dei detriti sarebbe così alta che non sarebbero possibili ulteriori lanci spaziali.

Bene, questo è ciò che i dirigenti russi hanno annunciato più volte. Se scoppiasse un conflitto con la Nato scatterebbe immediatamente la sindrome di Kessler. Sì, tutte le parti perderebbero i propri satelliti e quindi i relativi benefici. Ma la Russia si addestra proprio per questo scenario.

L’Equalizzatore

Come sappiamo, attualmente la Russia si sta addestrando a condurre operazioni belliche a livello di divisione e di armata. Eppure, in Ucraina questo ora non lo vediamo. Dov’è la divisione corazzata che dovrebbe sfondare le linee ucraine e arrivare direttamente fino al confine polacco? Come mai non c’è? Perché la NATO vede e sente tutto ciò che la Russia sta facendo. Ogni movimento di formazioni maggiori verrebbe immediatamente rilevato e segnalato agli Ucraini che potrebbero prepararsi di conseguenza. Con tutta la ricognizione dallo spazio, le grandi formazioni non sono così agili da poter cogliere di sorpresa il nemico. Oggi, se ci si muove con grandi formazioni, anche se manovrate rapidamente, queste sarebbero solo dei facili bersagli, se il nemico sa dove sono e che stanno arrivando.

E le capacità del nemico nello spazio sono più che significative.

Questo è esattamente il motivo per cui la Russia sta attualmente agendo con un’azione di logoramento e non penetrando in profondità. Le perdite sarebbero orrende. E perché farlo, se non è necessario? Questo è anche esattamente il motivo per cui dico che non mi aspetto attacchi in profondità, almeno fin quando l’esercito ucraino non sarà stato sufficientemente degradato da non poter fare molti danni alle grandi formazioni in movimento, anche con tutta l’intelligence e il supporto NATO. Non dimentichiamoci nemmeno dei Polacchi, che sono soprattutto nelle retrovie.

Cosa c’entra “L’Equalizzatore” con tutto questo? Bene, serve a pareggiare la situazione. E questa è esattamente la strategia della Russia. Innescare la sindrome di Kessler in una lotta con la NATO vorrebbe dire renderla sorda e cieca e quindi pareggiare la situazione sul campo. In questo caso la Russia potrebbe spostare le sue grandi formazioni, condurre una penetrazione in profondità e manovrare, esattamente come nella Seconda Guerra Mondiale.

Questa è ovviamente una semplificazione. La Russia taglierebbe molte più risorse del sistema di comando e controllo, come i cavi Internet sottomarini, ecc.

Le grandi frecce

Una cosa che, attualmente, NON è il caso di fare. Quindi, niente belle “grandi frecce” sulle mappe. Di nuovo, ci saranno, ma prima i rischi sul campo di battaglia, rappresentati dall’esercito ucraino, devono essere ulteriormente degradati. [Il teatro] deve essere abbastanza sicuro. Bene, ora la Russia non può scatenare  “L’Equalizzatore” di Robert McCall contro le risorse spaziali della NATO, perché entrambe le parti, al momento, non sono ufficialmente in guerra. E, scatenare la Sindrome di Kessler, sarebbe certamente una dichiarazione di guerra per l’avversario.

Un approccio di logoramento

Pertanto, la Russia ha ancora bisogno di continuare il suo lento approccio tritatutto. Ma ora lo fa con molti più uomini e maggiori formazioni, posizionate su assi strategicamente importanti. Guardate i “teatri” del mio ultimo aggiornamento. Attualmente la pressione è in aumento su tutte queste linee del fronte, tranne che nel teatro bielorusso. Presumo quanto segue. Quando tutte le forze in Bielorussia saranno disponibili, la Russia prenderà Bakhmut. Tale processo è attualmente già in preparazione e dovrebbe concludersi, indicativamente, a febbraio. Questo è, più o meno, il momento in cui saranno pronte le forze in Bielorussia. Quando Bakhmut cadrà e le linee cominceranno a sgretolarsi, presumo che verrà attivato anche il teatro bielorusso.

Come ho descritto nel mio ultimo articolo, basterà anche solo un approccio di logoramento in prossimità del confine e, contemporaneamente, una campagna aerea alle spalle delle forze di difesa nel nord. L’obiettivo è innescare un collasso totale dell’Ucraina. Nei capitoli seguenti descriverò meglio come ottenere un collasso del genere.

Il trasferimento dei sistemi d’arma

Come ho già descritto nel mio ultimo articolo, l’esercito ucraino è stato sconfitto, di nuovo, nel giorno in cui è ufficialmente subentrato il generale Gerasimov. Le difese dell’esercito ucraino sono state sfondate e il suo stock di veicoli blindati è andato distrutto. Non sarebbero in grado di resistere più di, forse, due mesi. Questo è quanto stiamo attualmente vivendo mentre vediamo crollare diverse linee del fronte, come a Zaporizhzhia.

Purtroppo, e l’ho spiegato più volte, l’Occidente utilizzerà l’intero potenziale umano della popolazione maschile normodotata ucraina. Perciò, non devono ancora crollare. Per mantenere l’esercito ucraino in grado di resistere devono essere consegnati centinaia di altri veicoli corazzati. Questo è esattamente ciò che abbiamo visto promettere il 20 gennaio 2023 a Ramstein. Non c’è molto altro da dire su questo invio di armi. Non ha alcun senso entrare nei dettagli di queste consegne, dal momento che non sono pensate per fare una qualche differenza sul campo di battaglia, ma solo per prolungare il conflitto, a meno che il potenziale umano dell’Ucraina non venga completamente esaurito. Ne parleremo più avanti.

Quello che posso dire con certezza è che la Germania è stata costretta a consegnare i carri armati Leopard 2 all’Ucraina. Non che questo faccia qualche differenza. Qualsiasi carro armato dalla parte ucraina è condannato. Nei tempi moderni i carri armati, senza superiorità aerea e di artiglieria, sono, ricordate il capitolo sulla sindrome di Kessler, condannati. Nelle offensive, molto probabilmente non si avvicineranno nemmeno al nemico. Saranno distrutti molto prima dall’artiglieria o dagli attacchi aerei.

Quindi, militarmente, almeno per le offensive, non hanno alcun senso. Sono delle vere e proprie bare mobili. Come già descritto nel mio precedente articolo, questi mezzi potrebbero avere un senso per un uso difensivo. Utilizzati da postazioni nascoste o per imboscate in aree predisposte. Ne parleremo più avanti.

Ma perché la Germania, in modo particolare, è stata costretta a consegnare questi carri armati? Certo, per prolungare la guerra, ma non è questo il motivo principale. Il vero motivo è che la Germania non dovrebbe fornire carri armati che potrebbero essere utilizzati sul suolo russo. Ci sono chiare intese tra Germania e Russia. Se non per iscritto, almeno in canali non ufficiali. Ora, si può forse pensare che [questi blindati] non verrebbero usati sul suolo russo? Beh, se la Russia considera il Donbass come suolo russo, allora questo è ciò che conterà per la Russia nelle sue ulteriori decisioni. Se questi carri armati si presentassero nelle nuove regioni russe, presumo che potremmo aspettarci una netta escalation tra Russia e Germania. O diciamo con l’Occidente. Non necessariamente militare, almeno all’inizio. Molto probabilmente una cessazione totale di tutti i contatti per anni o decenni a venire. Il che è anche più pericoloso. E la Germania ovviamente perderebbe TUTTE le risorse provenienti dalla Russia. Non solo le poche erogazioni di energia, che continuano a fluire.

Questo infatti sarebbe l’obiettivo finale degli Americani, la loro risposta al mondo multipolare, ovvero la divisione dell’Heartland. L’Europa resterebbe ancora sotto la morsa degli Stati Uniti. Il resto del mondo diverrebbe veramente multipolare.

Vedremo i Leopard in Ucraina? Beh, sì, penso che i Leopard appariranno in Ucraina. E, molto probabilmente, il trucco sarà che la Germania dirà che erano state le altre nazioni ad aver deciso di consegnare i Leopard senza l’approvazione tedesca. Aiuterà? Non lo so.

Efficienza e motivazione delle forze ucraine appena mobilitate

Dal momento che l’Ucraina è costretta a consumare di tutta la sua popolazione maschile abile alle armi prima che l’Occidente consegni l’Ucraina alla Russia, ora sta disperatamente cercando maschi dappertutto. La linea di fondo qui è che il serbatoio di persone arruolabili ideologicamente confuse e altamente motivate è quasi totalmente esaurito. Potrebbero esserci degli adolescenti, che ora l’Ucraina mobiliterà, che erano stati indottrinati dall’ideologia di Bandera, o, cosa molto triste, che avevano perso il padre ecc. e che saranno motivati ad andare in guerra, per vendetta. Di fatto, esattamente quello che vuole l’Occidente. Creare tra Russi e Ucraini un odio generazionale che duri decenni.

Ma, a parte questi casi, sono rimasti pochissimi Ucraini ideologicamente motivati che potrebbero essere mobilitati (gli altri sono morti, fuggiti o in prima linea), le autorità ucraine sono ora alla ricerca di persone che non vogliono combattere. Principalmente “simpatizzanti” di lingua russa o filorussi, o semplicemente Russi.

Ebbene, si può immaginare quanto siano motivate e decise queste persone che vengono arrestate per strada, per essere arruolate a combattere contro i Russi. Non lo sono. E come è possibile costruire un esercito efficiente con queste persone? Non è possibile! Si può usarli per tappare buchi nelle trincee, dove andranno incontro a morte sicura. E bisogna sperare che non sparino alle proprie truppe o sui loro piedi, o su altre parti del corpo, per evitare di andare in prima linea.

Un’altra domanda. L’Ucraina è stata in grado di inviare persone ideologicamente motivate all’estero per l’addestramento. Ad esempio, in Gran Bretagna. Ma cosa si può pensare dell’attuale e ultima generazione di mobilitati (in confronto a quelli della prima “ondata”)? Se la gente viene catturata e mobilitata con la forza, come si sta facendo attualmente, non si può inviarla all’estero per l’addestramento. Tenterebbero di fuggire. E come dovrebbero reagire gli addestratori stranieri con persone che tenterebbero di scappare non appena arrivate, diciamo, in Inghilterra o in Germania? È davvero un problema.

Sfortunatamente, da alcune settimane o addirittura mesi, ci sono già molti Ucraini all’estero che si addestrano per attività speciali in Ucraina. Queste sono  persone ancora motivate. Presumo che stiamo parlando di circa 50.000 soldati. In primo luogo, avrebbero dovuto essere preparati per operazioni offensive. Ma questo non è più possibile. Ora, suppongo che saranno addestrati per operazioni difensive e tecniche di guerriglia, per esempio per prendere di mira le linee di rifornimento dei Russi in avanzata. In sostanza, come nella Fase 1. L’Occidente si adatta sempre alle condizioni belliche

Come si potrebbe procedere oltre? Ne parlerò nel capitolo “Ulteriori sviluppi”.

Stima delle perdite totali dell’Ucraina, una previsione

Beh, ovviamente non ho informazioni di prima mano. Ma, da fonti di cui mi fido, presumo che l’Ucraina e le sue forze affiliate (mercenari, Polacchi, ecc.) messe insieme, abbiano avuto circa 200.000 morti e 400.000 feriti. Un numero davvero enorme. Se assumiamo che l’Ucraina (e le sue forze affiliate) dispongano attualmente di circa 150.000 soldati e che altri 100.000 potrebbero essere forse mobilitati (con la forza), potremmo presumere che ci sia il potenziale per altre 250.000 vittime, prima della conclusione della guerra. Non credo che ci sia rimasto molto da mobilitare. La domanda è solo se queste perdite saranno di morti o feriti.

Queste sono le forze combattenti. Naturalmente, dobbiamo tenere presente che, tra logistica, amministrazione, polizia, coscrizione ecc., almeno circa 100.000 persone devono essere impegnate nelle retrovie. Numero che attualmente è molto basso. Lo sforzo logistico sta aumentando e il potenziale umano per questo compito sta diminuendo, perché sempre più persone dalle retrovie vengono inviate in prima linea.

Quello che voglio dire, infatti, è che la fine è vicina. La guerra avrebbe già potuto essere finita, ma l’Occidente non lo permette. Quindi, bisogna esaurire anche gli ultimi uomini. E ora potremmo essere nella fase in cui si stanno svolgendo le ultime mobilitazioni. I mobilitati con la forza verranno semplicemente gettati nelle trincee, perché non è possibile addestrarli. Ucciderebbero i loro istruttori. Così, verranno usati come scudi umani, per rallentare l’avanzata russa sul Dnepr. Le truppe, quelle ancora motivate e addestrate da settimane dall’Occidente, saranno preparate per future battaglie difensive, magari sul Dnepr o a Nord, al confine bielorusso. E per le operazioni “stay behind”.

Ulteriori sviluppi

Bene, gli sviluppi futuri, almeno come presumiamo noi di Black Mountain Analysis, sono descritti nel mio ultimo articolo, citato all’inizio. Ma, per dirla in poche parole, ancora una volta, pensiamo che ci siano cinque “teatri” designati in cui l’esercito russo aumenterà la pressione, se necessario, per sovraccaricare le possibilità logistiche, così come le risorse disponibili dell’esercito ucraino. Lo vediamo attualmente intorno ad Artemovsk (Bakhmut), Kupiansk, Ugledar e Zaporizhzhia. Esattamente, come noi avevamo già previsto.

Non appena inizierà il grande crollo nel Donbass, potremmo vedere l’apertura del fronte bielorusso, per mettere l’ultimo chiodo sulla bara ucraina. Ma non, come previsto da altri analisti, con alcune grandi frecce di fantasia. Piuttosto con l’apertura di molti fronti in prossimità del confine e con una campagna aerea, anch’essa in prossimità del confine. In primo luogo, quando sarà assolutamente chiaro che c’è un collasso visibile anche nel nord e il territorio sarà, in una certa qual misura, sicuro, allora potremmo vedere l’avanzata di grandi formazioni nel nord dell’Ucraina e forse l’accerchiamento di Kiev.

Le cose devono svilupparsi passo dopo passo. O meglio, pietra miliare dopo pietra miliare.

Possiamo presumere che quest’ultimo grande sforzo di mobilitazione prolungherà la guerra per altri quattro-sei mesi. Non a partire da adesso, ma dai due mesi che abbiamo stimato per il crollo delle attuali risorse ucraine. Se facciamo i conti, la fine delle ostilità su larga scala potrebbe arrivare in una data qualsiasi entro l’estate. Non sto dicendo che la guerra sarebbe finita. Ma almeno i combattimenti su larga scala e le stragi potrebbero cessare in qualche momento entro l’estate del 2023.

In seguito, potremo ancora aspettarci l’assedio delle grandi città ucraine, se l’Ucraina non si arrenderà di sua volontà. E, come affermato in precedenza, altre ondate di mobilitazione in Russia, per mantenere il controllo dell’Ucraina. Per garantire la sicurezza delle retrovie durante l’avanzata. Ed ecco la domanda, quanti sforzi potrà ancora fare l’Occidente in Ucraina, quando sarà militarmente sconfitta, per mantenere la resistenza e fare ulteriormente terra bruciata nel Paese. Non lo so. Vedremo.

Black Mountain Analysis

Fonte: bmanalysis.substack.com
Link: https://bmanalysis.substack.com/p/war-update-dedicated-to-slavyangrad
22.01.2023
Scelto e tradotto da Oldhunter per comedonchisciotte.org

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