Sovrabbondanze orwelliane

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DI PANAGIOTIS GRIGORIOU

greekcrisis.fr

Ad Atene le medicine anticancro si prescrivono solo se il medico dichiara in ricetta l’aspettativa di vita del paziente (e questa è sufficientemente alta). I Greci parlano apertamente di Dracma e gli anni ‘80 sembrano l’età dell’oro, agli occhi dei giovani. L’economista Kostas Lapavitsas fa il suo e presenta un programma dettagliato di come uscire dall’euro, mentre Tsipras sembra affidarsi ai Rotschild per rinegoziare il debito greco (un po’ come affidarsi a Superciuk per uscire dall’alcolismo), mentre, sul fronte interno, prepara misure draconiane per eliminare il contante e tassare tutti i beni di tutti i tipi ancora posseduti dai greci, innanzitutto facendoseli elencare nella dichiarazione dei redditi, come fecero i nazisti con gli ebrei nel 1940 (il perché è noto). La Grecia rischia di essere il primo paese dove per avere un qualche sussidio bisognerà non possedere più nulla, come nella distopia presentata al World Economic Forum di Davos da una politica danese. Niente beni, solo servizi, niente privacy, tutto tracciato nel nuovo mondo di queste folli menti malate. E chi controlla l’uso dei dati raccolti? La risposta è stata “Boh, speriamo non li usino contro di me…” Speriamo????

 

I manifestanti fuori del Ministero della Salute. Atene 2013

Ogni volta che la storia si ripete, il prezzo aumenta. … La ripetizione greca dura già da sette anni, e quasi ovunque un processo simile è in corso. Le nostre politiche sono chiaramente un treno imprigionato su una traiettoria disastrosa che nessuno sembra in grado di deviare. Così la pioggia cade su Atene, per la precisione cade nei pressi di una notizia, oh, quanto, eloquente. Prima che ogni prescrizione medica sia convalidata, la sicurezza sociale greca richiede agli oncologi la loro stima scritta dell’aspettativa residua di vita dei loro pazienti. L’ordine dei medici protesta … e necessariamente, il prezzo sale.

Spiagge. Atene, febbraio 2017

Parzialmente nuvoloso con larghe schiarite, la speranza rinasce, quella della primavera, certo. I caffè della zona sud di Atene, vicino al mare, sono frequentati. La normalità … ancora per un po’. Si nota che sulle terrazze dei caffè, come sulle panchine, le persone … che guardano sempre più di traverso, che siano o no benestanti, di solito hanno una sola parola alla bocca: dracma.

E’ vero che l’euro-convinzione viene erosa come non mai in questi giorni. I sondaggi indicano che per la maggioranza dell’opinione pubblica, la cosiddetta moneta unica non è più concepibile e tanto meno conservabile. Seminari e altri incontri pubblici sul ritorno della dracma sono frequenti, al punto di rendere molto preoccupati i “grandi” editorialisti Eurofili. Segno dei tempi, visto il successo riscontrato da una mostra dei giovani tenutasi ad Atene in questo momento sul tema degli anni 1980 in Grecia (prodotti greci, le mode, socialità), il professore Yorgos Steiris nota visibilmente imbarazzato:

“visitando la mostra, ho incontrato alcuni dei miei studenti. Parlando con loro, mi sono reso conto che nei loro occhi, il 1980, la Grecia della dracma prende quindi una dimensione mitica. Essi ritengono che la Grecia 1980 sia stato un periodo di splendore analogo a quello sotto Pericle (…) I nostri giovani non dovrebbero farsi trascinare da queste formule, né dalle loro semplici mitologie. Tutti questi dracmofili e i loro fedeli devono infine chiarire alla gente cosa la dracma significa davvero. L’Unione europea e l’euro possono causare molti problemi, ma è un cambiamento di paradigma per la Grecia. La dracma è una moneta, l’euro è uno stato” (“HuffingtonPost “edizione greca 2 febbraio 2017). Tutto è (quasi) come dice questa breve ultima frase, e … allora, è così che ogni volta che la storia si ripete, il prezzo aumenta (in euro).

Euro … fusione. Atene 2016
Caffè e panche sulla spiaggia. Atene, febbraio 2017

 

La lunga stagione delle arance a prezzi accessibili. Atene, Febbraio 2017

In questa lunga stagione di arance finalmente a buon prezzo (0,2 € -1 € al Kg), l’euro sarebbe entrato nella sua storica ultima ora. Tra poco (15/02), Kostas Lapavitsas, economista ed ex deputato SYRIZA (che ha lasciato questa formazione di falsari politici nel mese di agosto 2015), presenterà in una grande sala ad Atene il programma per il ritorno alla moneta nazionale, preparato con l’assistenza dei suoi collaboratori.

“Questo cambiamento, necessario perchè il paese semplicemente possa essere salvato, non sarà avviato dai partiti politici. Il loro ruolo è stato come sappiamo … direi, superato. E’ solo il popolo stesso, da un movimento già radicato nelle viscere della società greca che alla fine imporrà questo programma”, afferma Kostas Lapavitsas poi in una recente intervista ampiamente riprodotta e commentata (“Quotidiano dei redattori” 04/02).

… La ripetizione greca è durata già sette anni. Contiamo i nostri morti (tra cui due dei miei cugini), contiamo anche coloro che sono andati via perché hanno lasciato il paese (5% della popolazione in ogni caso). E’ così. E nonostante ciò, vediamo anche le forze occupanti dei bancocrati germano-centrici, che si stanno preparando alla fase successiva, forse un (pseudo) passaggio alla valuta nazionale (o una doppia circolazione) … nel regno di Eurolandia, l’idea anche ritorna in superficie… con l’umidità del momento.

Solidarietà Medical Center. Atene, Elliniko 2016
Il gusto … francese del memorandum. Paris 2016

Comunque sia, vi è un caso che può essere collegato a quanto detto e che ha causato scalpore al momento in Grecia. Questo è lo scandalo della breve sosta dell’aereo del primo ministro Alexis Tsipras a Parigi (fine gennaio 2017). L’evento è stato inizialmente tenuto segreto, però, il parlamentare Adonis Georgiadis di Nuova Democrazia (uscito da LAOS, partito di estrema destra) ha posto la domanda in pubblico. Il “governo” ha dovuto spiegare. “La Grecia utilizza la banca Rothschild per il suo ritorno sui mercati e, durante una sosta a Parigi lo scorso fine settimana, il Primo Ministro, Alexis Tsipras, ha incontrato i rappresentanti della banca, dice il suo ufficio stampa”, riferisce dal canto suo la stampa.

Nello stesso tempo, abbiamo saputo che in questo scalo parigino, Alexis Tsipras ha incontrato anche quelli della società L’Oreal, la stampa mainstream … crede anche che “L’Oreal sta preparando un importante investimento in Grecia. La dichiarazione rilasciata dal governo greco Sabato sera dà speranza per una boccata d’aria fresca. In una Grecia mangiata da sette anni di crisi economica e dove la disoccupazione colpisce il 24% della popolazione attiva, la prospettiva della creazione di posti di lavoro è una buona notizia.”

Abbiamo capito, finalmente. Alexis Tsipras della cripto-sinistra … per il bene del suo paese, è stato segretamente a Parigi per incontrare quelli della banca Rothschild (… autentica madre della carriera politica di Emmanuel Macron, come sappiamo) e quelli del troppo vecchio profumo politico dell’Oréal … (ricordiamo per esempio il caso della Cagoule [ndt: gruppo terroristico di estrema destra attivo in Francia nei primi anni ‘30], fondato da Eugene Deloncle e dal suo amico Eugène Schueller, fondatore de l’Oréal, come ricordano i francesi che non hanno il naso chiuso o la memoria corta).

Alexis Tsipras a L’Oréal e con i Rothschild. stampa greca il 7 febbraio
… Ambulanza fatiscente Isola Kasos. stampa greca il 7 febbraio
Riscaldamento … in un ospedale in Grecia. stampa greca del 2 febbraio  2017

Cerchiamo di consolarci, la stampa ci dice allo stesso tempo che l’ambulanza … visibilmente in rovina dell’Isola di Kasos sarà finalmente sostituita. Piccola vittoria diciamo nel diluvio della  … ripetizione greca. I greci sono spossati, e tuttavia hanno dimostrato per le strade dal 2010, e ora i commercianti si stanno preparando come sempre necessariamente alla stagione turistica, salvo che il caos … (finale?) è ormai a portata di mano. Se ne parla dappertutto, di tutti questi scricchiolii della storia presente.

Ciò che sembra straordinario (ma non lo è), ha anche a che fare con la volontà manifesta del “governo” SYRIZA / ANEL sull’adozione forzosa in Grecia, di una serie di misure che risalgono ad un ordine tecno-totalitario quasi feudale, che non ha paragoni con il passato prima dei memorandum. Ogni volta che la storia si ripete, il tempo accelera, e il prezzo aumenta. Tali misure comprendono la volontà di eliminare la circolazione del denaro contante.

Come ho sottolineato durante la recente intervista con il sito web Insolentiae, la Grecia è volontariamente uscita del contesto economico normale nelle economie occidentali, perché “noi” stiamo sperimentando qualcosa di diverso… Prima di tutto, la guerra per l’uso del contante è fatta, in primo luogo per il controllo della società, e poi perché in Grecia, la circolazione del denaro è difficoltosa, “non c’è più abbastanza denaro a circolare” come si sente qua e là.

Muro espressivo. Atene, 2016
Commercianti preparano la stagione. Atene, Febbraio 2017
Pensionati e manifestanti. Atene 2013

… Queste sovrabbondanze di un futuro orwelliano non sono molto lontane, nel caso disastroso che le lasciassimo accadere senza reagire. Sul sito del World Economic Forum, Ida Auken, politica Danese e … cugina (politica) clonata di Emmanuel Macron (come il “nostro” Tsipras modello “Newborn”), ha scritto un articolo che non lascia dubbi sulle reali intenzioni della casta dominante:

Benvenuti nel 2030. Benvenuti nella mia città – o dovrei dire ‘la nostra città’. Io non possiedo nulla. Non possiedo una macchina. Non ho una casa. Non ho attrezzature o abbigliamento. Ciò può sembrare strano, però, è perfettamente logico per noi in questa città. Tutto ciò che voi considerate un prodotto, ora diventa un servizio. Abbiamo accesso ai mezzi di trasporto, alloggio, cibo e tutte le cose di cui abbiamo bisogno nella nostra vita quotidiana (…)”

“Prima di tutto, la comunicazione digitale è gratuita per tutti. Poi, dal momento in cui l’energia pulita è diventata accessibile a tutti, le cose cominciarono a muoversi rapidamente. I prezzi dei trasporti sono scesi drasticamente. Non ha più senso per noi possedere una macchina, perché siamo in grado di chiamare un veicolo senza conducente o una macchina volante per i nostri lunghi viaggi in qualsiasi momento. (…) Nella nostra città, non paghiamo l’affitto, perché qualcun altro sta usando il nostro spazio quando non ne abbiamo bisogno. Il mio soggiorno è utilizzato per incontri di lavoro, a volte quando sono via”

“Ogni tanto, mi piace cucinare un po’ per me. E’ facile – le attrezzature di cucina sono consegnate alla mia porta in pochi minuti. (…) Quando i prodotti si trasformano in servizi, nessuno ha interesse perchè le cose abbiano una vita breve. Tutto è stato progettato per una lunga durata, la riparabilità e la riciclabilità. (…) Ed è la morte dello shopping “.

“No ai collaboratori delle banche”. Atene 2016
Tempo per un caffè. Atene, gennaio 2017

 

Tempo di pioggia. Atene, Febbraio 2017

“Shopping? Non mi ricordo più che cosa significa questo termine. (…) Perché dal momento in cui i robot svolgono gran parte del nostro lavoro, abbiamo improvvisamente il tempo di mangiare bene, dormire bene, e anche per trovare altre persone. Il concetto di ora di punta non ha senso, perché il lavoro che facciamo si realizza in qualsiasi momento. (…) Certo, a volte mi sento infastidito a causa di non avere una reale privacy. Non posso fare nulla senza essere tracciato. So che da qualche parte, tutto ciò che faccio, tutto quello che penso e quello che sogno è registrato. Spero solo che nessuno userà questi record (dati) contro di me” (Ida Auken,” Benvenuti nel 2030. Non possiedo nulla, non ho privacy, e non sono mai stato meglio di così”, incontro annuale del World Economic Forum 2017).

Ida Auken in realtà appartiene a questa casta di piazzisti del progetto orwelliano in divenire. Una volta che il progetto è completato, tutti questi politici avranno raggiunto il loro scopo e poi semplicemente scompariranno. E’ solo in questo senso che queste persone, come Emmanuel Macron, Alexis Tsipras, Kyriakos Mitsotakis (destra greca), “agiscono” ancora. Essi incarnano gli ultimi saccheggiatori delle tombe delle democrazie occidentali, “parlamenti” compresi.

Nello stesso (nuovo) ordine di idee, troviamo il presunto reddito universale di base (necessariamente costituito in moneta virtuale, controllata dalla superclasse), la scomparsa del denaro, la spoliazione imposta (già in corso in Grecia ) alla classe media di tutti i beni immobili e degli altri beni. In Grecia è prevista per il 2018 una legge tributaria … molto innovativa. Ogni individuo dovrà riportare in una lista, tutti i beni di sua proprietà, beni immobili, mobili, contanti, oro, gioielli, opere d’arte, un po ‘… come le liste richieste agli ebrei dai tedeschi nel 1940. Il resto è storia.

Di fronte al “parlamento” greco. Atene 2016

Secondo le disposizioni in fase di studio per questa futura legge mémorandaria, ogni tipo di  bene sarà colpito con una tassa appositamente istituita per questo motivo. Eppure, in quasi tutti i casi, quando la proprietà è stata acquisita o ereditata, sono state applicate delle tasse (IVA ma anche di altro tipo). Nella stessa ottica, e in modo sempre più esplicito, la concessione delle magre provvidenze sociali in Grecia, a beneficio dei poveri (e presto anche il pagamento delle pensioni) sarà condizionata secondo criteri simili. Per non morire di fame, non bisognerà possedere più nulla, né proprietà né beni mobili.

Ida Auken non dice nulla del processo decisionale, quello che disciplinerà la “sua” utopia pseudo-ecologica. Il ridicolo non uccide, si direbbe. Ammette solo di essere preoccupata … perché non farà nulla senza essere registrata. I suoi atti, ciò che sogna, tutto sarà trascritto, registrato e … lei spera solo che nessuno userà questi dati contro di essa. Buona questa. Dati utilizzati da chi? Ci sarà un controllo democratico? La risposta (anche implicitamente) che il testo fornisce è chiaramente negativa. Distopia orwelliana, il contrario di ciò che alcune menti brillanti cercano (anche in modo incompleto, per ora) di immaginare in campo democratico dopo il crollo (in corso) del sistema attuale. Il mio amico Jean-François Aupetigendre per esempio, nel suo libro “Il portafogli. Una società senza soldi? “.

La raccolta delle olive. Pittore Theophilos Hadjimichaíl 1930

Ogni volta che la storia si ripete, il prezzo aumenta. Le nostre politiche sono chiaramente un treno imprigionato su una traiettoria disastrosa che nessuno sembra in grado di deviare. Stelios il mio amico non ne può più: “Ho partecipato a tutte le lotte dal 2010, ho riposto speranze nel mio impegno politico e nel voto a SYRIZA. Ora ho capito. Il nostro mondo, quello di prima del 2010 è finito, e non tornerà. Devo esistere, tenermi in vita … trovare un senso, altrimenti, resta solo la malattia o il suicidio. Da sei mesi ho ritrovato la chiesa della mia infanzia e prego. La preghiera mi dà forza, ha senso. La Chiesa, il soprannaturale, infatti,  esisteva prima prima degli sconvolgimenti del mondo di oggi. È solida. Mi sento tranquillo e già più forte. E questo è meglio che leggere analisi, e filosofie, anche le migliori. Perché non ci portano fuori dalle domande e dai problemi, mentre la preghiera si…”

 

O ancora con le parole dell’archeologo e antropologo Joseph Tainter, “il collasso, se dovesse verificarsi ancora una volta, sarà questa volta in tutto il mondo. (…) La civiltà mondiale si disintegrerà in blocco”. ( “Il crollo delle società complesse”). E poi?

Il processo è già in corso … sotto la spinta della sicurezza sociale greca e degli oncologi che lo accelerano alla loro maniera, con un’indicazione scritta del tempo che resta da vivere ai loro pazienti.

Allo stesso tempo, e sempre in Grecia (non per caso), i “leader” europeisti spingono per la sostituzione forzata del vecchio olivo greco (solo a Creta ci sono più di un centinaio di alberi di ulivo secolari), con un ibrido di oliva importato e imposto. Solo i produttori … del nuovo albero saranno ora sovvenzionati durante l’accesso alle presse, per esempio. Stiamo quindi preparando una … “guerriglia delle olive” nei confronti di questi nuovi ibridi, in realtà contro l’arroganza (Giorgos Lekkakis, “I guerriglieri dell’oliva”, Gennaio 2017).

Sovrabbondanza di un futuro necessariamente orwelliano? La scelta non dovrebbe essere difficle … il futuro, comunque enigmatico, come presentato su un piatto!

In un vassoio. Gatto di Greekcrisis, febbraio 2017

 

Panagiotis Grigoriou

Fonte: www.greekcrisis.fr/

Link:  http://www.greekcrisis.fr/2017/02/Fr0591.html#deb

9.02.2017

Scelto  e tradotto per www.comedonchisciotte.org da Franz – CVM

 

 

 

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