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La Redazione

 

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Siria – La provocazione israeliana causa la morte di militari russi – La vendetta di Mosca sarà politica

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A cura di Markus
Il 18 Settembre 2018
1201 Views

MOON OF ALABAMA
moonofalabama.org

Ieri, la Turchia e la Russia hanno raggiunto un’intesa per una ulteriore de-escalation nella provincia di Idlib, in Siria, (vedere gli aggiornamenti qui). Questo accordo azzera la possibilità di un imminente e più ampio scontro, in cui gli Stati Uniti e i loro alleati avrebbero usato il pretesto di un finto attacco chimico per un lancio di missili contro obbiettivi governativi e postazioni militari siriane.

Una risoluzione pacifica della situazione ad Idlib non soddisfa Israele. Una vittoria siriana nei confronti del nemico jihadista all’interno della nazione permetterebbe alla Siria e ai suoi alleati di concentrare le loro forze contro Israele. Israele vuole il governo siriano distrutto e il paese nel caos.

Domenica 16 settembre, Israele aveva tentato di colpire un Boeing 747 (cargo) iraniano all’aereoporto di Damasco. L’aereo avrebbe trasportato una copia iraniana del sistema di difesa antiareo russo ad ampio raggio S-300, destinata all’esercito siriano.

Lunedi, intorno alle 22:00 locali, 4 caccia F-16 dell’aviazione israeliana provenienti dal mare avevano lanciato missili contro tre bersagli situati lungo la costa siriana. L’attacco aveva avuto luogo solo qualche ora dopo il rilascio, da parte di Israele, di immagini satellitari di quelli che venivano definiti “bersagli strategici” in Siria. La difesa antiaerea integrata russo-siriana aveva risposto.

L’aviazione israeliana aveva avvertito le forze russe in Siria solo un minuto prima dell’attacco. Un IL-20 russo attrezzato per le contromisure elettroniche (linea rossa) stava preparandosi ad atterrare all’aereoporto russo che si trova nei pressi di Latakia, proprio quando era avvenuto l’attacco israeliano (blu).

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L’IL-20 è stato colpito a 35 km. al largo della costa da un missile antiareo S-200 lanciato dall’esercito siriano contro gli attaccanti israeliani. A bordo del velivolo c’erano 15 militari russi e, molto probabilmente, sono tutti morti. Navi russe sono alla ricerca di eventuali superstiti. Rottami dell’aereo sono stati trovati in mare 27 km. ad ovest del villaggio di Banias.

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L’attacco israeliano proveniva dalla stessa direzione dell’IL-20 russo. Il grosso turboelica ha un’ impronta radar molto più marcata di quella dei minuscoli caccia F-16. I missili S-200 sono dotati di testate a guida radar semi-attiva. Sono dei rilevatori passivi di segnali radar che provengono da una sorgente esterna, in questo caso i radar russi e siriani sul terreno. Il missile era stato lanciato contro un F-16, ma la sua testata ha probabilmente identificato come bersaglio la più intensa riflessione radar dell’IL-20.

Nello stesso momento dell’attacco israeliano, una fregata russa (rossa) sottocosta rilevava lanci di missili da parte della fregata francese Auvergne (blu) presente nelle vicinanze. La fregata francese dispone di missili antiarei, antinave e per bersagli terrestri. La Francia ha negato “ogni coinvolgimento nell’incidente”. Sembra però che si riferisse all’abbattimento dell’IL-20 e non abbia negato il lancio dei missili.

Secondo Haaretz c’era dell’altro:

Non solo c’erano in aria missili ed aerei russi, francesi e (probabilmente) israeliani. I radar civili avevano anche rilevato velivoli dell’aviazione inglese che, insolitamente, avevano acceso i loro transponder e si erano posizionati in un circuito di attesa, probabilmente per evitare, in qualche modo, di ritrovarsi coinvolti nello scambio di colpi sopra Latakia.

Il Ministero della Difesa Russo accusa il governo israeliano di aver architettato deliberatamente la cosa:

“Israele non ha avvisato dell’operazione pianificata il comando delle truppe russe in Siria. Abbiamo avuto una notifica su una linea di emergenza meno di un minuto prima dell’attacco, cosa che non ha permesso di reindirizzare l’aereo russo verso una zona sicura”, ha detto il portavoce del Ministero della Difesa Russo, il Maggiore Generale Igor Konashenkov.

Dopo l’attacco israeliano, la TV di stato siriana ha mostrato il quartier generale della Technical Industries Agency, presso Latakia, in fiamme. Gli altri obbiettivi colpiti si trovano presso Jableh, a sud di Latakia, e ad Homs. Almeno dieci persone sono rimaste ferite in questi attacchi.

Il portavoce dell’esercito russo ha anche accusato Israele di “azioni ostili” nei confronti delle forze russe:

“Noi consideriamo queste azioni provocatorie di Israele come ostili”, ha detto Konashenkov, aggiungendo che 15 militari russi erano morti a causa delle “irresponsabili azioni” delle forze di difesa israeliane, che avevano violato “lo spirito della collaborazione russo-israeliana”.

Secondo il portavoce, il Ministero della Difesa Russo si riserva il diritto di dare una “risposta adeguata” all’attacco israeliano.

Israele (e la Francia?) sta deliberatamente provocando le forze russe e siriane. Spera in una risposta che gli permetta di fare la vittima e chiedere così aiuto e protezione al presidente americano Trump. Il sostegno arriverebbe sotto forma di un attacco statunitense, inglese e francese contro strutture governative e bersagli militari siriani.

La Russia si vendicherà sicuramente dell’attacco israeliano, ma, probabilmente, lo farà nell’arena politica. Su richiesta personale di Netanyahu la Russia aveva bloccato la consegna all’esercito siriano dei sistemi originali di difesa antiarea a lungo raggio S-300. E’ molto improbabile che questi avrebbero colpito il bersaglio sbagliato. Come conseguenza (di questa mancata consegna) un 747 iraniano è stato danneggiato e 15 militari russi sono stati uccisi. Netanyahu, altri ‘favori’ del genere da parte di Mosca se li può scordare.

Moon of Alabama

Fonte: moonofalabama.org
Link: http://www.moonofalabama.org/2018/09/syria-israel-provocation-kills-russian-soldiers-russia-will-take-political-revenge.html#more
18.09.2018
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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