Julian Macfarlane – News Forensics – 28 ottobre 2023
Chi è il vostro terrorista?
La prima ondata di conquistatori uccise circa 80-100 arabi, uomini, donne e bambini. I bambini li uccisero rompendo loro la testa con dei bastoni. Non c’era una casa senza morti… Un comandante ordinò a un geniere di mettere due donne anziane in una certa casa… e di farle saltare in aria. Il geniere si rifiutò… Il comandante ordinò allora ai suoi uomini di mettere le donne anziane e il crimine fu compiuto. Un soldato si vantò di aver violentato una donna e di averle sparato. Una donna, con un neonato in braccio, fu impiegata per pulire il cortile dove mangiavano i soldati. Lavorò un giorno o due. Alla fine spararono a lei e al suo bambino.
Benny Morris. Storico israeliano che cita un soldato israeliano.
Il diritto di esistere
Voi avete il diritto di esistere, ma Israele ce l’ha?
Una domanda migliore, tuttavia, potrebbe essere: lo Stato di Israele è uno Stato nazionale fittizio, creato per adattarsi a una mitologia? È solo un gruppo di veri credenti armati, convinti della propria superiorità e del diritto di fare tutto ciò che vogliono?
Se l’ autentica esistenza è difficile da confermare per le singole persone come voi e me, lo è molto di più per gli Stati nazionali, specialmente quelli creati arbitrariamente dall’espropriazione di un popolo da parte di un altro, che lasciano la legittimità politica in discussione, una questione aperta che rifiuta di essere risolta ,una ferita aperta che non riesce a guarire e infetta l’intero corpo pubblico.
[Lo stato di] Israele è stato creato attraverso la violenza terroristica che ha portato alla famigerata Nakba, una parola che sta gradualmente diventando sinonimo di Olocausto palestinese.
La violenza terroristica è diventata una tradizione dei sionisti, la maggior parte dei quali immigrati da altri Paesi, Germania, Russia, Nord Africa, Stati Uniti e altri luoghi, forse ebrei, ma di dubbia eredità semitica, che cercano di ricreare il mitico impero ebraico descritto nella Bibbia, utilizzando, come veri credenti, metodi biblici.
Il diritto di uccidere
Ecco cosa prescrive Yahweh, il proto-sionista nell’alto dei cieli:
10 Quando marcerete per attaccare una città, fate alla sua gente un’offerta di pace.
11 Se accettano e aprono le porte, tutti i suoi abitanti saranno sottoposti a lavori forzati e lavoreranno per voi.
12 Se rifiutano la pace e vi impegnano in battaglia, assediate la città.
13 Quando il Signore tuo Dio te la consegnerà, passa per le armi tutti gli uomini che vi si trovano.
14 Quanto alle donne, ai bambini, al bestiame e a tutto il resto della città, prendeteli come bottino per voi. E potrete usare il bottino che il Signore vostro Dio vi darà dai vostri nemici.
15 Questo è il modo in cui dovrete trattare tutte le città che si trovano vicino a voi e che non appartengono alle nazioni confinanti. (Deuteronomio)
In altre parole, gli schiavi sono buoni vicini.
Per le nazioni che confinano con Israele, ma che non sono all’interno delle terre date a Israele da Dio, Israele dovrebbe offrire la pace, ma solo attraverso la servitù e la schiavitù. Se queste nazioni resistono, tutti gli uomini devono essere uccisi e quella nazione saccheggiata. (Deuteronomio)
Questa è ovviamente la strategia applicata dai coloni americani alle popolazioni indigene, compresi i messicani del Nord America. I coloni americani fecero buon uso dell’Antico Testamento per giustificare la loro avidità, proprio come i sionisti, che sono per lo più laici, fanno con la Torah.
La strategia applicata per creare un grande Israele è estrema oggi come lo era nell’antichità.
16 … nelle città delle nazioni che il Signore tuo Dio ti dà in eredità, non lasciare in vita nulla che respiri.
17 Distruggetele completamente – Ittiti, Amorrei, Cananei, Perizziti, Hiviti e Gebusei – come vi ha ordinato il Signore vostro Dio (ancora Yahweh).
Il volto del genocidio
Questo è un genocidio, naturalmente, un passo oltre il terrorismo e qualcosa che i Paesi occidentali ufficialmente rifiutano, ma che politicamente accettano quando è conveniente. Così, per anni l’Occidente ha accettato la politica di etnocidio al rallentatore di Israele. Migliaia di uomini, donne e bambini sono morti. I ricchi di Washington, New York, Londra, Berlino e altrove comprano nuovi condomini.
Shaked ha ottenuto attenzione soprattutto perché è carina, ma non il tipo di attenzione che merita. Le persone ridacchiano e dicono: “È carina, ma è un’anomalia“, quando in realtà rappresenta le opinioni di molti sionisti – non ebrei, ovviamente, ma sionisti – che sono in conflitto con il moderno umanesimo ebraico. È il volto del razzismo mainstream. Il che è sempre aiutato dal trucco e da un buon stilista.
Inoltre, non è particolarmente originale: Golda Meir ha già detto tutto prima di lei.
Grandi bugie – qualcuno muore
Come ho già detto in precedenza, Israele opera sotto l’influenza di poche grandi bugie, circa una mezza dozzina, un numero conveniente per le persone impegnate.
Mentre tutti gli Stati nazionali, proprio come le persone comuni, hanno le loro mitologie, questi sistemi di credenze controfattuali possono avere una base morale utile ed essere positivi, oppure no. In alcuni casi, come quello dell’Israele sionista, sono malvagi, certamente secondo gli standard di tutte le principali religioni.
I sistemi di credenze sioniste sono in definitiva poco diversi da quelli nazisti, che sono stati incentivati dai sistemi di credenze coloniali americani.
In ogni caso, c’è un “popolo eletto“. Cristiani bianchi, ariani, ebrei. Coloro che non sono stati scelti sono “dannati“. Mi dispiace ragazzi, solo uno di voi andrà in paradiso.
Il che porta alla domanda tanto abusata: Israele ha il diritto di esistere?
Un tale “diritto” potrebbe essere confermato solo da una rappresentanza di tutte le persone che vivono in Palestina – per non parlare di quelle costrette ad andarsene durante la Nakba.
Se non è così, allora Israele non è uno Stato nazionale valido, come molti pensano, ma uno Stato coloniale sfruttatore, come sembra essere ora, dal momento che la sua esistenza è interamente basata sul furto di terre e risorse altrui, comprese quelle umane, per mezzo della violenza e del terrore.
Israele è ricco, ma solo perché gli Stati Uniti d’America lo sostengono senza condizioni, come farebbero con i loro Stati.
È il 52° Stato, ma è coccolato come nessuno degli altri 51 Stati.
C’è una soluzione?
Certo che c’è! Ed è piuttosto ovvia. Semplice in astratto, ma difficile da realizzare in pratica.
Non si possono cacciare persone che si sono stabilite in Israele da quasi un secolo. Ma si possono risarcire i diseredati e gli oppressi. Si tratta semplicemente di giustizia e di un’operazione fattibile, con una spesa che produce benefici a lungo termine.
Gli Stati Uniti e altri Paesi spendono enormi somme di denaro per sostenere Israele finanziariamente e militarmente, compresi gli insediamenti illegali e il furto della terra palestinese. Quel denaro deve invece essere destinato alla creazione di un unico Stato palestinese, magari federale, come nella Federazione Russa, multietnico e multiconfessionale. Le persone ne trarrebbero beneficio. L’economia ne trarrebbe beneficio. Il mondo ne trarrebbe beneficio.
La Federazione Russa è composta da cristiani, ebrei, musulmani, buddisti e animisti. Eppure vanno tutti d’accordo. Ma non si può ottenere accettazione e tolleranza reciproca senza giustizia. Né si può ottenere la sinergia che deriva dalla diversità.
“Tutti preghiamo per la pace e speriamo che non ci siano più guerre. Ma la pace con gli assassini è, per definizione, impossibile, ogni organizzazione terroristica deve essere isolata e smantellata“. Rabbino capo Berel Lazar (Russia)
Se la soluzione al problema è semplice e abbastanza ovvia, lo è anche l’ostacolo: l’esistenza di Israele come Stato terrorista di apartheid. Come dice il rabbino, non ci può essere pace con gli assassini. Naturalmente, egli pensa che i cattivi siano gli abitanti di Gaza.
Non c’è pace con gli assassini
L’esistenza della direttiva Hannibal, che autorizza l’IDF a uccidere i soldati o i civili presi in ostaggio, è stata recentemente messa sotto i riflettori.
Secondo fonti israeliane, i combattenti di Hamas hanno massacrato 112 israeliani nel kibbutz prima che l’esercito israeliano fosse in grado di rispondere.
Tuttavia, secondo il racconto di Porat, i suoi rapitori di Hamas hanno trattato lei e gli altri prigionieri “umanamente”, credendo che avrebbero potuto ritirarsi in sicurezza a Gaza grazie alla protezione che i prigionieri israeliani avrebbero fornito come scudi umani. Tuttavia, quando sono arrivati i soldati israeliani, “hanno eliminato tutti, compresi gli ostaggi. C’è stato un fuoco incrociato molto, molto pesante“, ha detto Porat.
La sua testimonianza è completata da prove di soldati israeliani che hanno descritto come l’esercito israeliano abbia sparato proiettili di carro armato contro edifici in cui si nascondevano combattenti di Hamas e i loro prigionieri israeliani, osserva Mondoweiss, citando un rapporto dell’11 ottobre del giornalista Quique Kierszenbaum sul Guardian. Jonathan Cook.
È così che i bombardamenti israeliani finora hanno ucciso un certo numero di ostaggi israeliani oltre ai loro rapitori, forse 50 ostaggi in tutto. Alcuni contestano le cifre; nessuno contesta che sia successo. Agli israeliani non importa. Questa politica insensibile è in linea con la dottrina Dahiya, un altro crimine istituzionalizzato contro l’umanità.
C’è uno schema [anche] qui. Chiamiamolo “deuteronomico”.
In questo caso non si può essere “neutrali”, anche se alcuni commentatori cercano di essere “imparziali” o “obiettivi”.
Sia Scott Ritter che Larry Johnson hanno cercato di farlo negli articoli sul bombardamento dello sfortunato ospedale Al Ahli di Gaza, anche se le analisi successive indicano che il danno è stato causato dai bombardamenti israeliani e non dai palestinesi stessi. Diciamo al 95% di probabilità.
Forensic Architecture, un gruppo di ricerca con sede all’Università di Londra, ha analizzato le foto del cratere d’impatto sulla scena, affermando che “i modelli di frammentazione radiale sul lato sud-ovest del cratere d’impatto, così come un canale poco profondo che conduce nel cratere da nord-est” indicano che il proiettile probabilmente proveniva da nord-est – “la direzione del lato controllato da Israele del perimetro di Gaza“.
Secondo Forensic Architecture anche Chris Cobb-Smith, investigatore ed esperto di esplosivi, ha concordato che le prove indicavano che il proiettile poteva provenire dalla direzione opposta a quella dichiarata dall’esercito israeliano.
Ciò è in linea con le conclusioni di una cosiddetta “analisi dell’effetto Doppler” del gruppo di investigazione audio Earshot, che ha esaminato le onde sonore in relazione alla distanza, scoprendo che il missile si è probabilmente avvicinato da nord-est, est o sud-est, ma non da ovest come sostenuto dall’esercito israeliano.
Si può perdonare a Ritter e Johnson di aver scelto la strada dell’obiettività, dal momento che vengono abitualmente attaccati come antisemiti, se non addirittura antiamericani.
Come nota Chris Hedges, gli israeliani mentono costantemente e spudoratamente. Proprio come nel caso delle menzogne ucraine, i mass media tendono a dare credito a questa propaganda, anche se di recente si sono dimostrati meno a loro agio con il modo in cui Israele se ne fotte delle nozioni convenzionali di moralità, assumendo un eccezionalismo che solo gli americani pensano sia dovuto.
I sostenitori di Israele hanno sete di queste bugie. Non vogliono conoscere la verità. La verità li costringerebbe a esaminare il loro razzismo, la loro auto-illusione e la loro complicità nell’oppressione, nell’omicidio e nel genocidio.
Soprattutto, la Grande Bugia invia un messaggio inquietante ai palestinesi. La Grande Bugia afferma che Israele condurrà una campagna di terrore e genocidio di massa senza mai assumersi la responsabilità dei suoi crimini. La Grande Bugia cancella la verità. Cancella la dignità del pensiero e dell’azione umana. Cancella i fatti. Cancella la storia. Cancella la comprensione. Cancella la speranza. Riduce ogni comunicazione al linguaggio della violenza. Quando gli oppressori parlano agli oppressi esclusivamente attraverso la violenza indiscriminata, gli oppressi rispondono con la violenza indiscriminata.
Sia Ritter che Johnson sono grandi analisti, che bisognerebbe leggere e sostenere, ma tendono ad affidarsi a fonti all’interno delle comunità militari e di intelligence americane. Sono impegnati a scoprire la verità. Ma le grandi bugie non rendono facile il lavoro di nessuno dei due.
Come abbiamo visto con i “Pentagon papers”, c’è molto disaccordo all’interno delle comunità militari e della difesa in cui Ritter e Johnson sono inseriti.
In ogni caso, per quanto riguarda le questioni mediorientali, mi affido a Jonathan Cook, Hedges e Alastair Crooke. Cook e Crooke vivono in Medio Oriente. Hedges sembra averci trascorso metà della sua vita.
Chiamiamo le cose con il loro nome. Uno Stato illegittimo [è] uno Stato illegittimo, [il] terrorismo [è] terrorismo. Speriamo che Israele si evolva.
Purtroppo, Israele continuerà nella sua forma attuale finché gli Stati Uniti continueranno ad essere il suo padrone neocoloniale.
Affinché Israele si ravveda, gli Stati Uniti dovranno prima bruciare e, si spera, risorgere dalle ceneri come qualcosa di diverso e migliore.
Julian Macfarlane è un analista di strategia e media, di base a Tokyo
Link: https://julianmacfarlane.substack.com/p/are-you-a-terrorist-daddy
Scelto e tradotto da CptHook per ComeDonChisciotte
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