Pressato dai tempi stretti europei, il Consiglio dei Ministri ha approvato il 27 settembre il Documento di Aggiornamento del DEF. Una tappa fondamentale per comprendere che Legge di Bilancio dobbiamo attenderci, a maggior ragione se una prima bozza dovrà necessariamente arrivare alle Camere entro il 20 ottobre, nella speranza di una discussione che si riveli in discesa, nonostante l’asticella del deficit posta al 4,3%, come annunciato dal Ministro Giorgetti. Uno strappo rispetto all’obiettivo del 3% voluto da Bruxelles, che dovrebbe garantire al governo di confermare i principali provvedimenti, come il taglio al cuneo fiscale, le misure premiali per la natalità e i rinnovi contrattuali nella Pubblica Amministrazione.
Con l’economia lasciata agli esperti, Giorgia Meloni si è potuta invece concentrare sulla risoluzione del principale problema delle ultime settimane: la questione immigrazione, tanto sul piano nazionale che europeo. Rispetto al primo, non c’è dubbio che la strategia del pugno duro stia creando più seccature che soluzione. Ad attaccare il governo questa volta è la Magistratura, che ha contestato la nuova procedura di trattenimento nei CPR e la cauzione di 5000 euro da pagare per non finire nel centro, definiti entrambi provvedimenti contrari alla normativa europea e non in linea con i principi costituzionali. Per fortuna a risollevare la Premier da questi malumori è arrivata la decisione di destinare ulteriori 400 unità militari all’operazione Strade Sicure, nell’ottica della costante militarizzazione della società civile, fortemente perseguita dalla destra con la scusa della sicurezza.
Se questa è la situazione nostrana, sul piano europeo le cose non vanno meglio. Dopo la Riunione del Consiglio Ue del 28 settembre durante la quale è saltato l’accordo sul nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo a causa delle richieste tedesche, dal Summit dei Paesi del Mediterraneo tenutosi a Malta non sembra che Giorgia sia riuscita a ricavare consensi. Si è infatti dovuta accontentare dell’ennesimo trilaterale con Macron e von der Leyen, condito dalle solite dichiarazioni di facciata date in pasto alla stampa prive di sostanza.
Stampa che non ha esitato a ricordarle come sul suo governo incomba l’ombra di un tecnico pronto a farle le scarpe. Ci aspetta un ottobre molto caldo e non solo per il clima.
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Quarta puntata della II Stagione di “POLIS, Primo piano sulla politica”, programma settimanale di comedonchisciotte.org, condotto dal giornalista Massimo A. Cascone, con ospiti l’avvocato Umberto del Noce, esperto di diritto costituzionale e parlamentare, e il professore ordinario di Scienza Politica all’Università di Macerata Luca Lanzalaco.
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SLIDES DATI MILITARIZZAZIONE presentate in puntata.
TABELLA DEFICIT LEGGE DI BILANCIO (analisi del prof. Lanzalaco).
Buona visione!
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“POLIS, Primo piano sulla politica” da un’idea di Massimo A. Cascone.
Conduce Massimo A. Cascone. Regia e montaggio Giulio Bona.
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