Dopo anni di diffuso malcontento dovuto alle politiche europee che, in nome della concorrenza, hanno provocato una guerra nel settore primario, la misura ora è colma.
Dopo le avvisaglie francesi di fine novembre, da metà dicembre in poi gli agricoltori e gli allevatori tedeschi sono scesi in piazza, marciando a bordo dei loro trattori fino a Berlino, per protestare contro il piano del governo di eliminare i sussidi sul diesel agricolo e, contemporaneamente, aumentare le tasse. L’ultima di una serie di angherie che si inserisce nel più ampio quadro delle spinte europee verso la carne sintetica, gli OGM, le coltivazioni idroponiche e la robotizzazione del lavoro…tutto in nome della lotta al cambiamento climatico e alla CO2. Dalla marcia su Berlino le proteste non si sono mai fermate, anzi, sono dilagate in tutta Europa.
Dopo la Germania è toccato prima alla Polonia, con gli agricoltori in protesta contro la liberalizzazione dei trasporti tra l’Ucraina e i Paesi dell’UE, che ha inondato la nazione di grano ucraino distruggendo le attività locali. Poi, mentre gli agricoltori tedeschi bloccavano decine di autostrade, si sono aggiunti i colleghi di Francia e Romania, anche loro pronti a bloccare il Paese per protestare contro l’aumento delle tasse, del prezzo del carburante e contro la concorrenza sleale ucraina.
Infine, dopo lo spaventoso piano della Regione Puglia di espropriare numerosissimi proprietari di terreni per far spazio ad un impianto eolico, anche gli agricoltori italiani sono scesi in piazza, dando così vigore alle proteste in seno a tutta l’Europa. Ufficialmente iniziato il 22 gennaio, il dissenso italiano non ha ancora raggiunto i livelli di scontro dei cugini tedeschi e francesi, in grado di fermare la circolazione per giorni su molte autostrade, ma pone le basi per una effettiva lotta di categoria contro i diktat europeisti. Da ultimi, nei giorni scorsi, sono stati gli agricoltori del Belgio e dell’Olanda ad unirsi alla protesta.
CO2 e cambiamento climatico non si eliminano sulle spalle di un settore fondamentale per l’approvvigionamento alimentare dei cittadini; Bruxelles è avvisata!
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Ventesima puntata della II Stagione di “POLIS, Primo piano sulla politica”, programma settimanale di comedonchisciotte.org, condotto dal giornalista Massimo A. Cascone, con ospiti l’avvocato Umberto del Noce, esperto di diritto costituzionale e parlamentare, e il professore ordinario di Scienza Politica all’Università di Macerata Luca Lanzalaco.
Buona visione!
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“POLIS, Primo piano sulla politica” da un’idea di Massimo A. Cascone.
Conduce Massimo A. Cascone. Regia e montaggio Giulio Bona.
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