Ci eravamo lasciati così, con il Nord Italia maciullato dalla grandine e il Sud in balia degli incendi, piccole grandi catastrofi climatiche a cui il Governo nel mese di agosto ha risposto deliberando lo Stato di Emergenza per 12 mesi per Lombardia, Veneto e Friuli Venezia-Giulia, oltre a una serie di comuni dell’Emilia Romagna e dell’Abruzzo. Catastrofi ovviamente attribuite, come accade nel resto del mondo, al nuovo pericolo dei nostri giorni: il Climate Change, il cambiamento climatico, tappeto sotto il quale è facile nascondere il dissesto idrogeologico della nostra nazione, la cui colpa principale è attribuibile all’incuria delle amministrazioni pubbliche.
Un’emergenza idrogeologica a cui purtroppo se ne sommano altre, come il numero sempre più elevato di morti sul lavoro, 559 nei primi 7 mesi del 2023, che poco sembra interessare al dibattito parlamentare; e l’incremento indiscriminato degli sbarchi sulle nostre coste: + 115,18% rispetto al 2022 nonostante l’accordo firmato dall’Unione Europea con Tunisi il 16 luglio e le rassicuranti parole dell’abbronzatissimo Ministro dell’Interno Piantedosi sugli sforzi che il Governo farà per potenziare gli ingressi regolari.
Masse di immigrati che aggravano la già precaria situazione economica e sociale dei nostri connazionali. E se per la prima le risposte possiamo attenderle quasi esclusivamente dal confronto con l’Europa, sulla seconda Giorgia Meloni e i suoi Ministri non si sono fatti aspettare. Con il cosiddetto Decreto Caivano i nostri rappresentanti hanno confermato il pugno di ferro che solo un esecutivo di destra può utilizzare, inasprendo le pene a contrasto della criminalità minorile e della violenza di genere di cui disgraziatamente abbiamo sentito fin troppo parlare in questa estate.
Venendo ai rapporto tra l’Italia e l’Europa, come sappiamo questi mesi si preannunciano davvero intensi, con una serie di domande che attendono risposta, come la riforma del MES e del Patto di Stabilità, il tira e molla sulle Concessioni Balneari, le prossime rate del PNRR e la nuova Legge di Bilancio, manovra politica centrale dei mesi autunnali sulla quale Bruxelles deve apporre il suo ok. Una serie di questioni chiave per capire cosa ci aspetta dal nuovo anno, tutte da risolvere prima delle elezioni europee del 2024.
Se supererà questi ostacoli, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni potrà proiettarsi verso le tanto volute riforme istituzionali.
POLIS, il nostro Primo piano sulla politica. Bentornati a tutti.
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Prima puntata della II Stagione di “POLIS, Primo piano sulla politica”, programma settimanale di comedonchisciotte.org, condotto dal giornalista Massimo A. Cascone, con ospiti l’avvocato Umberto del Noce, esperto di diritto costituzionale e parlamentare, e il professore ordinario di Scienza Politica all’Università di Macerata Luca Lanzalaco.
Buona visione!
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“POLIS, Primo piano sulla politica” da un’idea di Massimo A. Cascone.
Conduce Massimo A. Cascone. Regia e montaggio Giulio Bona.
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