“Morto un Papa se ne fa un altro” è un detto che trova applicazione in svariati contesti, ma diverso è il caso di Berlusconi; non solo per quello che ha rappresentato per la politica italiana, ma soprattutto per quello che ha rappresentato per Forza Italia. Neanche il tempo del funerale di Stato infatti, che già erano aperte le scommesse sul futuro del partito. Da una parte la possibilità di un successore, con il vice premier Tajani in testa seguito a distanza da Marina Berlusconi, cara amica della Meloni. Dall’altra la possibilità di una dissoluzione, che darebbe il là al fuggi fuggi verso altre mete, con Salvini e Renzi in pole position con l’acquolina in bocca.
Un esecutivo appeso a un filo quindi, che tuttavia non ha limitato in questi giorni la sua attività. Dopo il DDL Made in Italy e il DDL sul Femminicidio, questa volta a tenere banco è il disegno di legge del Ministro Nordio che apre la strada alla riforma della giustizia tanto sbandierata in questi mesi. Approvato il 15 giugno dal Consiglio dei Ministri, il testo è stato prontamente oggetto di critica tanto dall’opposizione quanto, soprattutto, dell’Associazione nazionale magistrati, tramite le parole del suo Presidente. Una diatriba, quella tra esecutivo e giudiziario, già sottolineata nella scorsa puntata e che adesso vede aprirsi un altro fronte di scontro.
Nel frattempo, proprio una parte dell’opposizione cerca di ricostruirsi e reinventarsi. Mentre il PD rimane infatti per lo più evanescente, Conte non ha perso occasione di mostrare personalità e seguito, nonostante la débacle alle amministrative. Intervistato da Vespa, ha espresso forti perplessità sul sostegno “in bianco” all’Ucraina e sulle trattative di pace condotte solo da Zelensky, cercando così di intercettare parte del montante dissenso, proprio come sta facendo parallelamente Travaglio. Poi, sceso in piazza per una partecipata manifestazione a Roma, ha riesumando persino Beppe Grillo, e attirato l’interesse di Elly Schlein, che come si muove perde pezzi.
Attese e riposizionamenti sembrano quindi accomunare in questo momento molti partiti italiani, tutti in cerca di stabilità in un turbinio di eventi e pressioni destabilizzanti. È per caso in arrivo una tempesta?
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Puntata venti di “POLIS, Primo piano sulla politica”, programma bimensile di comedonchisciotte.org, condotto dal giornalista Massimo Cascone, con ospiti l’avvocato Umberto del Noce, esperto di diritto costituzionale e parlamentare, e il professore ordinario di Scienza Politica all’Università di Macerata Luca Lanzalaco.
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“POLIS, Primo piano sulla politica” da un’idea di Massimo Cascone.
Conduce Massimo Cascone. Regia e montaggio Giulio Bona.