Pasqua Greca. Vietato ammalarsi

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DI PANAGIOTIS GRIGORIOU

greekcrisis.fr

Di seguito i punti salienti degli ultimi post del blog www.greekcrisis.fr di Panagiotis Grigoriou, che raccontano della Pasqua ortodossa, dei suoi festeggiamenti in tono minore, eppure fondamentali per alimentare lo spirito di resistenza dei greci, sempre più spaventati dai continui atti di provocazione dei Turchi e dalla povertà tanto crescente da impedire ormai a fasce crescenti della popolazione di accedere a un qualunque tipo di cura medica, comprese quelle che un tempo erano garantite dallo Stato (ed ora non lo sono più).

 

Da “Paese sognato” – pubblicato il 1 aprile 2018

Dalla prua. Epiro, Marzo 2018

La processione si conclude … sembra, con una certa leggerezza. I greci stanno preparando la Pasqua, la più grande festa dell’Ortodossia, che cade quest’anno una settimana dopo la Pasqua dei cattolici. Una settimana fa, in occasione della sua festa nazionale il 25 marzo, il paese stanco ha celebrato la rivoluzione del 1821 contro l’Impero Ottomano, che si concluse come sappiamo con la creazione del moderno stato greco. “Tutte le nostre bandiere [stiano] in alto sui nostri balconi – come prova, se mai ce ne fosse bisogno – della nostra resistenza ai governi Tsipras-Quisling che ovviamente … odiano il nostro Paese”, ripetuto quasi in loop da alcune trasmissioni radiofoniche, come 90.1 FM. I segni dei tempi che sono i nostri.


Bandiera greca e quella della Chiesa ortodossa. Atene, 2018 marzo


In un centro commerciale nel centro della capitale, tra i negozi in bancarotta, la bandiera nazionale e quella della Chiesa ortodossa erano orgogliosamente in mostra, mentre in tutta la Grecia, scolari e studentesse hanno marciato, spesso vestiti in costume nazionale, quell degli Evzone, che è anche quello della Guardia repubblicana.

I monumenti agli eroi del paese al tempo della sua rivoluzione del 1821 sono stati onorati, le varie bandiere della Chiesa ortodossa sono state anche al centro dell’attenzione come avviene dal 19 ° secolo. Nel frattempo, si è rivissuto – anche attraverso una certa storia già rivisitata sulle bancarelle dei librai – il genocidio del Ponto nel Mar Nero, perpetuato quasi un secolo fa dalla Turchia ottomana e kemalista.

Allo stesso tempo, e non è un caso, attualmente in Turchia, gli islamisti … epigoni di kemalisti in armonia con i “Lupi grigi” e con i nazionalisti di estrema destra, al potere ad Ankara, moltiplicano gli atti e le dichiarazioni bellicose, sostenendo apertamente [la propria sovranità sulla] metà del Mar Egeo e delle isole greche, cosa anche evidente, dato il ruolo che gioca nel puzzle geopolitico. La frattura geopolitica in realtà si estende per lungo tratto, dall’Ucraina alla Siria e, attraverso lo spazio del mare Egeo, fino a Cipro.

Nella frenesia del momento, il potere di Erdogan, dopo aver presumibilmente organizzato il rapimento di due soldati greci al confine, ostaggi già da un mese, ha detto ufficialmente che i due uomini alla fine dovranno essere scambiati contro otto soldati turchi agli arresti in Grecia, dopo aver chiesto asilo dall’estate 2016 [NdT: all’indomani del tentato golpe in Turchia]. Si noti che l’ultimo episodio greco-turco, e il suo contesto, finiscono per non essere più ignorati sulla stampa internazionale del momento.


Eroi del 19 ° secolo onorati. Atene, marzo 2018

 

Bandiere. Atene, marzo 2018

 

Sfilata di scolari. Villaggio del Peloponneso, 25 marzo 2018

 

Genocidio dei greci del Ponto. Atene, marzo 2018



(…)

Strano davvero il momento nel Mediterraneo orientale, ad Atene si muovono spie e agenti segreti al servizio di potenze straniere e finanziarie (che a volte è lo stesso), lo si dice, lo si sente, lo si rileva attraverso media e su internet. Già, il truffatore politico Alexis Tsipras è una marionetta delle potenze anglosassoni e della Germania, povero burattino politico dalla peggiore teratogenicità dei partiti, ed allo stesso tempo, un uomo visibilmente, fisicamente e mentalmente esaurito, e che è già pronto per essere sostituito in breve tempo, è palpabile, attraverso le avvisaglie della politica degli ultimi mesi.
(…)

Parlamento … e la sua gru. Atene, marzo 2018

 

Caffé in bancarotta. Atene,marzo 2018


Nella capitale greca e soprattutto attraverso le sue ampie periferie, l’economia reale muore ogni giorno. Tranne che nei luoghi turistici e / o al largo della costa ateniese, oppure anche vicino alle spiagge, i caffè e le taverne permanentemente chiuse in massa in questo momento, come ad Artemida, città dell’Attica di fronte l’isola di Evia, e questo solo tre mesi prima dell’estate.

“Non possiamo più resistere. L’aumento delle tasse locali, la tassazione, controlli, carichi … ora chiudiamo prima dell’estate, sono praticamente gli ultimi clienti, l’attività chiude prima del fine settimana” dice il suo direttore. (…) Il mio amico che è l’angolo è anche più categorico: “Non possiamo nemmeno a trovare un souvlaki all’angolo, poi dove andremo?”

Allo stesso tempo, traghetti passeggeri in arrivo Grecia da Italia, ammirando come si deve dalla prua, tutti questi paesaggi greci iniziali dell’Epiro. Si mescolano, i camionisti, i pensionati dei paesi dell’Eurocentro che hanno acquisito delle proprietà dal lato del Peloponneso, poi quelli della diaspora ellenica, un piccolo mondo benestante che crede di arrivare in questo modo al paese dei suoi sogni.
(…)

Da “Luce” – pubblicato il 6/4/2018

Luce. Messa di mezzanotte e la resurrezione. Peloponneso, aprile 2018


I Greci hanno celebrato la Resurrezione. Quella di Cristo. Nelle chiese del paese i sacerdoti hanno portato la luce della vita a coloro che si sono recati lì, candela dopo candela. Domenica di Pasqua, mattina presto nella piccola area del vecchio caffè già stazionano i primi clienti. “La Pasqua è già passata. Che cosa possiamo aspettarci di altro? L’estate, e niente di più”. Sabato Santo sotto la pioggia, Venerdì già passato, la processione dell’Epitaffio “il dramma divino”, secondo il gergo.


La pioggia del Sabato Santo. Peloponneso, aprile 2018

(…)
I clienti abituali, Pasqua o meno, hanno prontamente evocato il passato, il loro, in navigazione, i porti e le merci di una volta, come sempre, e la “risurrezione” … dilagante dovuta alla tecnologia . “Bisogna adattarsi. I miei figli che ora sono ufficiali della marina mercantile sono tutti informatici, oltre che marinai. Bisogna adattarsi o morire”.

Tra ex velisti e pensionati, si evoca un miscuglio di passato, presente, centrato sulla piccola pesca, sui simboli e le preparazioni pasquali. Il pasto della giornata, l’agnello sia allo spiedo sia al forno, vino locale … tempo di prendere il sole. “Non è giornata per parlare dei politici di oggi, non sono il nostro partito,” dicono.

Epitaffio, Venerdì. Peloponneso, aprile 2018

 

… altre Cariatidi. Atene, aprile 2018


Nel frattempo, ad Atene a volte si possono ammirare … altre Cariatidi, o il Leone del porto del Pireo, Porto Leone [era] il suo nome latino, naturalmente una copia del leone antico, originale … trasferito a Venezia da molto tempo.(…) Rispetto allo scorso anno, alcune taverne non offrono i piatti della tradizione tra la messa di mezzanotte e la Resurrezione, segno tangibile di un’economia che non riesce a rialzarsi nonostante il turismo. “Stavo vendendo quasi 200 souvlaki al giorno fuori stagione, perché gli abitanti locali consumavano di più. Credo che per il prossimo inverno chiuderò il negozio fino all’arrivo di turisti”, così dice proprietario di un ristorante nella zona.
(…)

Atene cartoline postali, aprile 2018


Data la distopia reale, Pasqua di luce sarebbe quasi una immagine anacronistica, se non che la gente vi si aggrappa, non solo per tradizione, del resto in gran parte vanificata, ma non del tutto. Per questo il miracolo espresso nelle omelie è vissuto come una forma di speranza umana che non dobbiamo perdere.

Speranza, allora, come questi giovani che si aggrappano alle loro corde tra le due sponde del golfo del Caos, è il suo vero nome, in Attica: “Abbiamo trasformato la nostra passione in lavoro perché si deve pur vivere. Ci aggrappiamo – in senso letterale e figurato – e non vogliamo lasciare il nostro Paese come hanno fatto tanti altri giovani … Speriamo di tenere duro. “In bocca al lupo e complimenti!

Il paese ci si aggrappa come può, caos o meno. “Ci dobbiamo chiedere se tutto questo, se i nostri sforzi hanno ancora senso; Qualunque cosa accada, dato anche il contesto geopolitico e la Turchia di Erdogan che ci minaccia più che mai. Ma cosa dovremmo fare, fermare tutto e aspettare un fulmine? Lasciamo perdere tutto questo perché è Pasqua, guardate, Nikos il macellaio ha preso più di sedici ordini per cucinare agnelli e capre, questo è l’essenziale in questa Domenica!

Davanti l’abisso del caos. In Attica,aprile, 2018

 

Il Leone del Pireo, aprile 2018


I Greci hanno celebrato la Resurrezione, vale a dire quella di Cristo, o meglio della speranza necessaria. La luce della vita, candela dopo candela, candela dopo candela.
(…)

Da “Il bene del popolo” – pubblicato il 19 aprile 2018

C’era una volta, come spesso accade nei racconti, un dottor Stranamore, la sua idea fissa e altri due leader… gregari. In quel tempo non c’era atteggiamento più bilioso sulla terra. I pretesti che gli necessitavano sono stati trovati, piegati alla bisogna e persino fabbricati, quando necessario. I loro missili, in mancanza di una vera e propria missione, sono stati in gran parte intercettati e distrutti prima di toccare il suolo. Povera gente, poveri leader. Questo è il riassunto degli avvenimenti che hanno colpito la Siria negli ultimi giorni, nella visione (non ufficiale) dei greci. E Atene … è una sorta di Oriente!

 

“Il bene del popolo è la legge suprema”. Atene, aprile 2018


In questi giorni come spesso nelle favole, le … teste d’asino sembrano ancora comandare, e ancora si legge su alcuni angoli della città di Atena, la vecchia massima latina “Salus populi suprema lex est(o)” frase di solito attribuita a Cicerone, e che può essere tradotta come” la salvezza del popolo è (sia) la legge suprema” che è anche il motto dello stato del Missouri.

Nei caffè greci, si ride ampiamente e volentieri dell’azione tripartita occidentale contro la Siria, e anche la stampa mainstream aggiunge. “Beh, non è irrilevante che altri paesi, soprattutto Italia e Germania non abbiano voluto seguire … lo zio d’America, con la normale eccezione della Gran Bretagna … e quella paradossale della Francia. E’ triste …” ha osservato Th., Il mio amico giornalista.
(…)

 

L’intervento contro la Siria. “Quotidiano dei redattori”, aprile 2018

(…)
Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, il calendario della crisi greca affonda sempre più nella sua geopolitica … finale. Tale era stata, va detto, la sua finalità fin dall’inizio, tranne che durante i primi anni della crisi, anni cruciali … e crocifissi dai ciarlatani della sinistra di SYRIZA, e la gente credeva che tutto potesse essere risolto in una questione di lotte sociali. Ora non più.

Il Paese () muore di bellezza, di caos, di criminalità in esplosione, e anche attraverso questo recente boom selettivo nel settore immobiliare. Gli stranieri In primo luogo, alcuni greci poi, investono in hotel di lusso, oppure nella trasformazione delle quattro pareti ateniesi … in Grande Muraglia Airbnb. E’ questo il cambiamento del decennio? Difficile dirlo, per ora.

E i nostri turisti che sfilano tra le antiche rovine e quelle contemporanee … a volte confrontando i prezzi. E proprio per attirare l’occhio, le immagini del passato, ad esempio quelle della tradizionale cucina greca in tutto il suo splendore, sono posti al centro della scena sulle facciate dei palazzi.

 

Immagini di un tempo su una facciata. Atene, 2018

 

Atene e le sue maschere. Aprile 2018

(…)

Va allora detto che nella vita reale, autentica di oggi, il 14% della popolazione greca non si cura più del tutto quando è ammalata, e questa percentuale supera il 36%, quando si tratta delle classi più povere (quotidiano “Kathimerini” del 16 Aprile 2018).

“Il presunto accesso al sistema sanitario, soprattutto per coloro che più lo dovrebbero utilizzare (il 30% della popolazione), è lettera morta a causa della non-gratuità di una serie di terapie, osserva il giornale. I Greci non hanno i mezzi necessari, quindi non si curano, e per cominciare, non vanno dal loro medico. “Il bene del popolo … avrebbe potuto essere la legge suprema!

Ugualmente, le spese nei supermercati in realtà non crescono, e solo il 3,8% dei greci dicono di spendere più di 100 € ogni volta che fanno acquisti, ed erano ancora oltre il 6% solo un anno fa (quotidiano “Kathimerini” del 16 Aprile 2018).

Il paese non si riprenderà di solo turismo e per le strade di Atene i senzatetto dormono nei parchi, dove si vendono sempre di più i loro biglietti della fuori dalla metropolitana, mentre le catene di ristorazione inaugurano sempre nuovi negozi. Splendide apparenze, vivaci contrasti, in cui v’è certamente … da mangiare e da bere.
(…)

 

Atene,aprile 2018

 

Persone senza fissa dimora. Atene, aprile 2018

 

Nuovi ristoratori. Atene,aprile 2018


La gente, al contrario, non dorme. E’ ancora anestetizzato dalla para-normalità che lo governa, ma non dorme. Il mio amico Th., che ha appena trovato lavoro in un media inevitabilmente elettronico per 500 € al mese per un tempo più che pieno, ritiene che in questi tempi, il nostro Occidente non ha nulla di costruttivo da generare su questo pianeta, se non morte e predazione.
(…)

 

L’hybris. Atene, aprile 2018

(…)
Così, ancora una volta ad Atene i migliori degli anonimi commemorano il sacrificio del farmacista in pensione Dimitris Christoulas, che si suicidò nell’aprile 2012 per denunciare il governo Quisling di allora (e anche di oggi), mentre nei quartieri di lusso della Riviera di Attica, i più spensierati faranno il bagno a piacimento nelle acque a 23 gradi del lago di Vouliagmeni.
(…)

 

In memoria di Dimitris Christoulas. Atene,aprile 2018

 

Lago Vouliagmeni. Atene sud, 2018

(…)

Il bene del popolo è la legge suprema, per così dire! C’era una volta, come spesso accade nei racconti, un Dottor Stranamore e tutta la sua ortodossia perniciosa, poi, altri due leader… seguaci. Alta attualità.

In alternativa, come ha notato il nostro poeta Yorgos Seferis a suo tempo: “Tutta la semplicità della vita greca: Due triglie, verdure bollite, servite su un piccolo tavolo circondato da gatti” ( “Journal”, Venerdì 9 agosto 1940). Bella Grecia [NdT: in italiano nel testo]!

 

Animale senza padrone. Atene, aprile 2018

 

TRADUZIONE per www.comedonchisciotte.org A CURA DI FRANZ-CVM

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