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Ad aprile il governo Mitsotakis ha decretato il ricorso alle elezioni anticipate per il 21 maggio prossimo. La campagna elettorale, però, non sembra rivolta che ad un penoso peregrinare dei candidati alla ricerca disperata di un qualunque tipo di “contatto” con l’elettorato, contatto che non arriva, o arriva solo attraverso sotterfugi. Intanto, il partito di governo minaccia e ostacola con ogni mezzo la competizione elettorale con la presentazione di formazioni-civetta o impedendo a compagini non gradite di presentare le liste. E nessun problema reale entra nel dibattito.

Da “Memoria di riserva” – Mercoledì 5 aprile 2023

 

Il tempo sta per scadere. Il 25 marzo, il Paese ellenico fingeva ancora di celebrare i suoi giorni festivi, in un ricordo molto lontano della Rivoluzione ellenica, iniziata nel 1821. Allora si sarebbe liberata dal giogo degli Ottomani… per poi cadere nel pozzo senza fondo di Londra e dei Rothschild. Un nuovo Stato greco in un mondo moderno così vecchio.

Un pozzo senza fondo. Quando ci si cade dentro, la caduta non si ferma. La data inaugurale della Xenocrazia, da quando ricorre, è come sappiamo quella dell’assassinio del primo e visibilmente, per il momento, ultimo Governatore dei Greci, scelto dai Greci, Ioánnis Kapodístrias, avvenuto il 27 settembre 1831, o il 9 ottobre per il calendario gregoriano adottato in Grecia nel febbraio 1923, sui gradini della chiesa di San Spyrídon a Nauplia.

Secondo la versione ufficiale, gli assassini erano il fratello e il figlio di Petrobey Mavromichális, Costantino e Giorgio; in realtà, i veri assassini erano agenti legati agli interessi britannici, che agivano sotto la copertura dei Mavromichális, con la complicità dell’ambasciata francese a Nauplia, allora capitale del Paese povero.

Kapodístrias era stato tuttavia nominato governatore del giovane Stato greco indipendente dall’Assemblea di Trezene nel 1827, dopo essere stato dal 1816 al 1822 ministro degli Esteri dello zar Alessandro I di Russia, insieme a Nesslrode.

Ma nel 2023, sotto la rinnovata Xenocrazia, accentuata anche da questi anni di Troika dal maggio 2010, i funzionari hanno deposto le loro corone davanti al monumento ai caduti della nostra città peloponnesiaca, (…) Le parole di un consigliere comunale, ad esempio, che quest’anno non intende ricandidarsi, per profondo disgusto.

“In questo giorno, dobbiamo soprattutto piangere la nostra Rivoluzione, che è stata tradita perché è stata assassinata, e allo stesso tempo lavorare su tutte le nostre soluzioni possibili e pratiche, per il nuovo e urgente lancio di un secondo 1821.

Poi, in questo Paese greco (…) appena terminati i giorni festivi, il ramo locale del Regime occidentalista globalizzato ha annunciato da Atene l’imminente scioglimento del Parlamento e l’indizione di elezioni parlamentari anticipate per il prossimo 21 maggio.

(…) Nella nostra… umile comprensione delle cose, questa finta competizione elettorale nasconde già due enormi poste in gioco: quella nazionale, in particolare quella dell’Egeo, e quella del grande scandalo della “redistribuzione” dei beni… attraverso la predazione legalizzata di terre e ricchezze e che attualmente si sta svolgendo nel contesto della cosiddetta “modernizzazione” violenta dell’economia.

Questi sono i veri temi che domineranno le notizie per molto tempo dopo le elezioni (…)

Due esempi: in primo luogo, ci sono le migliaia di prestiti concessi in passato a famiglie numerose che sono diventate insolventi (…) e che rischiano quindi di perdere la casa. Allo stesso tempo, molti fondi predatori stranieri, o raramente greci, si stanno accaparrando gli asset (…)

Il secondo esempio è l’Egeo, e più precisamente l’idea di smilitarizzare le isole greche entro cinque anni, che viene promossa. O, in altre parole, di riconoscere la “comproprietà” del Mar Egeo con la Turchia. Già nell’aprile 2023, ciò che restava dei sistemi di difesa antiaerea, per di più un armamento di origine russa, viene offerto al Regime fraterno dei Mitsotàki, cioè quello della Khazaria bandarista di Kiev. (…)

Il tempo sta per scadere. L’intero meccanismo delle arance spremute sotto i politici più parassitari che mai, si è così messo in moto. Secondo una “piccola” stampa ateniese, in Tessaglia e più precisamente a Trikala, un certo Mikhélis Hadjigákis, che per primo ha assaggiato il catechismo della London School of Economics e della sua World Lodge, attualmente candidato sotto la bandiera del mitsotakismo, un giovane che si avvicina ai quarant’anni, proveniente soprattutto dal potente clan familiare composto da deputati e dignitari da quasi 150 anni, starebbe distribuendo alcune banconote da 50 euro per ogni voto potenzialmente acquisito. Affari come al solito.

La pratica è vecchia come il mondo politico greco, e riguarda prima gli zingari e già i migranti pakistani in via di naturalizzazione, che sono… così ufficialmente coccolati dagli eletti di SYRIZA, tra cui un certo Balaoúras nella regione di Patrasso.

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Da “Pasqua greco-ortodossa” – Lunedì 17 aprile 2023

 

I nostri dei muoiono… forse per meglio risorgere. La celebrazione della Pasqua nella tradizione greco-ortodossa; la messa… viene così detta da padre Petros, originario della lontana Africa, la sera del Sabato Santo in una piccola cappella del Peloponneso (…)

L’elogio dell’Epitaffio. Peloponneso, aprile 2023

 

La sera precedente, le lodi all’Epitaffio, letteralmente la sepoltura di Cristo, inni bizantini che iniziavano con le lamentazioni popolari che esprimevano il dolore della Madre di Dio per la crocifissione del figlio, avevano riunito nell’ultimo villaggio superstite della zona quasi tutti gli abitanti e i loro parenti che erano venuti da Atene e dal Pireo, sempre per l’occasione.

(…)  In attesa dell’inchiostrazione dell’Apocalisse, ci si può, ad esempio, sedere nel caffè del villaggio con Stávros, il gatto locale, e leggere Zosimo, lo storico greco vissuto tra la fine del V secolo e l’inizio del VI secolo, autore della “Nuova Storia”, dedicata come sappiamo agli ultimi secoli dell’Impero Romano d’Occidente.

Fonte storica originale, Zosimo era un pagano anticristiano, per il quale l’Impero romano affondò perché abbandonò i suoi dei ancestrali e si convertì al cristianesimo. Ci ha lasciato un racconto struggente e anche una testimonianza preziosa sulla fine di un mondo.(…)

Pasqua greco-ortodossa. Peloponneso, 16 aprile 2023

 

E abbiamo ancora visto alcuni fedeli… baciare le icone attraverso le loro maschere, a volte anche dopo averle disinfettate con l’alcol. Il miracolo non è quindi più appropriato, (…) Va notato che la Chiesa di Grecia ha imposto ai prelati e ai fedeli l’intera serie di misure di esclusione politica, presumibilmente legate al covidismo e alla sua cancrena vaccinale, proprio come ha imposto il vaccino e la maschera ai Pope di base, minacciandoli di perdere i loro mezzi di sostentamento e le loro parrocchie. E questo è esattamente ciò che fece ai pochi ecclesiastici che le resistettero.

Infine, ci sono ancora alcuni monasteri che non seguono la linea del Regime, ma stanno diventando sempre più rari, compreso il Monte Athos, i cui monasteri, con una o due eccezioni, hanno finito per allinearsi ai dettami di Bartolomeo… pur passando attraverso l’europeismo dei sussidi e delle concessioni. Tempi apocalittici.

(…)

Quando il sacerdote chiama i credenti del meta-mondo di oggi e dice loro: “Venite a prendere la luce della Luce eterna e Cristo è risorto”, essi rispondono: “Davvero, è risorto”; questo è ancora motivo di una certa gioia, dobbiamo ammetterlo.

“Venite a prendere la luce”. Peloponneso, 15 aprile 2023

 

I nostri dei possono morire, ma a volte risorgono. Zosimo ne sapeva già qualcosa, visto che, ad esempio, i temi da lui trattati rimangono estremamente vari e persino attuali, sedici secoli dopo.

(…)

Tuttavia, ciò che è più evidente nella sua “Nuova Storia” è che questi stessi Romani, un tempo conquistatori, hanno impiegato così poco tempo per distruggere il loro impero. E, agli occhi di Zosimo, la causa di questo rovesciamento non è difficile da trovare: è religiosa. L’Impero romano è affondato perché ha abbandonato i suoi dei ancestrali e si è convertito al cristianesimo. Se fosse rimasto legato alla religione tradizionale, gli dei avrebbero continuato a proteggere i loro seguaci.

E sembra che nel 2023, in un’inversione di tendenza, le nostre divinità allora cristiane, o addirittura monoteiste, ci avvertano dell’avvicinarsi dell’abisso, senza dubbio prima di sprofondare, almeno in Occidente, Grecia compresa, totalmente o parzialmente. Tuttavia, abbiamo celebrato la nostra Pasqua nella tradizione greco-ortodossa, in ciò che ancora rimane di autentico. (…)

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Da “Bastoncino di pomice” – Domenica 23 aprile 2023

 

La stagione si apre e il vecchio paese può essere visitato in modo piacevole o, come si dice a volte, con una visita guidata. Si può anche assaggiare qualche buon vino locale, ad esempio a Nemea, anche se ora senza Eracle e il suo leone. I miti hanno sicuramente una sola vita, non diverse.

 

(…)

È risaputo. I miti hanno una sola vita, non molte. Tranne forse quelli dei politici e dei loro padroni, che non si nascondono più nemmeno dietro le tende dell’odierno teatro occidentale.

Poiché i visitatori di un tempo ammiravano i nostri monumenti, ad esempio a Nemea, l’attuale Grecia, o meglio la Grecia aggiornata, cadde molto rapidamente nelle mani dei mecenati occidentali, e in primo luogo britannici, non appena fu compiuto l’assassinio del primo e ultimo governatore dei Greci scelto dai Greci, Ioánnis Kapodístrias, nel 1831.

 

Nell’ambito della lunga successione xenocratica, le elezioni legislative del 21 maggio sono solo un altro episodio della disastrosa telenovela iniziata quasi due secoli fa. Nel frattempo, visitando luoghi diversi dalle nostre splendide rovine antiche, ho voluto mostrare ai nostri lucidi viaggiatori il resto, ovvero il disastro economico e sociale della Grecia contemporanea.

 

Negozi chiusi. Nemea, aprile 2023

 

Come le strade delle piccole città con i negozi chiusi da sempre, soprattutto dagli anni 2010. Solo che in questi luoghi si può ancora… “ammirare” questo o quel locale appartenente ai partiti dei democratici modernisti, o addirittura pranzare lì e degustare i vini locali.

Il vero Paese greco… sta diventando irrealistico, e rimane vagamente tale, quando si affida ancora alle promesse dei suoi politici prostituti, così come quando si affida unicamente all’economia eliotropica della stagione turistica. È vero che la stagione si sta aprendo e che il vecchio paese viene visitato con altrettanto piacere. Forse anche perché i nostri visitatori quasi non si accorgono dei tanti politici che in questo momento attraversano le nostre città e le nostre campagne.

(…) Nel corso di questa campagna elettorale, questo blog – greekcris.fr, si limiterà a fornire alcuni fatti, tratti dalle fake news, oppure dalla propria osservazione, dal… campo. Per esempio, quello che hanno detto alcuni abitanti di Nemea sulla visita del deputato Mitsotakién nella zona. “È arrivato da Atene… portando con sé due autobus di sostenitori pagati e un terzo autobus pieno di giornalisti disponibili.

(…)

Ma poi, come un abitante del luogo, e per ostentazione, il deputato Mitsotakién fumò il suo sigaro, e si fece anche una foto con… i gatti del bar. Poi, prese il suo bastoncino di pomice per continuare il suo teatro, visitando gli altri villaggi della zona… (…)

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Da “La Democratura di Maggio” – Lunedì 1 maggio 2023

Il Paese greco il 1° maggio festeggia i suoi fiori, dopo che i suoi ultimi e rari lavoratori hanno tradito il partito. Quanto ai governanti, essi onorano l’inizio ufficiale della stagione turistica, che si dice già “dinamica”. È vero che i nostri turisti sono della partita, compresi alcuni ucraini, come imperturbabili noleggiatori di barche a vela nel Golfo Saronico o nelle Cicladi. Economia… di guerra.

 

Paese turistico. Sull’isola di Poros, aprile 2023

 

Tra l’altro, il Paese reale è chiamato a votare il 21 del mese (…) Circa cinquanta partiti politici hanno presentato alla cosiddetta Corte Suprema il famoso dossier di “candidatura nazionale” per le elezioni legislative. Oltre ai sei partiti principali che hanno una parte diretta nell’operetta parlamentare, non lontano da una trentina di altre formazioni, che vanno dall'”estrema sinistra” all'”estrema destra”, ce ne sono altrettante del Regime, che in questo modo intende incanalare il malcontento delle pecorelle smarrite, verso… le fogne.

Inoltre, una nuova legge liberticida sotto il “tenero” amico dei pedofili, Mitsotákis, sottopone ora tutte le formazioni che si presentano, alla vaghissima “conformità agli ideali della Democrazia” dell’ultima corrente del Wokismo, che potrebbe escludere alcune delle tre o quattro rare formazioni resistenti, ancora motivate dal senso della patria, della giustizia sociale, come sostenitrici, quindi, del rovesciamento del Regime. La suddetta Alta Corte dovrebbe convalidare definitivamente le candidature entro e non oltre il 3 maggio.

(…) Nella stampa sottomessa, compresa quella locale, il 98% degli articoli e dei servizi elogia i partiti del Regime, riporta le gesta dei candidati “plurali”; così, tutti sono presentati come belli, promettenti e affascinanti.

Nei rari casi in cui non è così, è la realtà più elementare che viene descritta in questo modo, come la settimana scorsa sulla stampa locale in Tessaglia; (…) “I candidati di ogni schieramento preferiscono apparire abbracciati ai nostri nonni, corrono dietro ai pope, abbracciano e baciano i loro potenziali elettori, ma poi questo è un tentativo disperato, per dimostrare che sono vicini alla gente. Stanno annegando… negli abbracci e, soprattutto, si fanno i selfie.

“E poiché la miseria politica deve finire da qualche parte, sarà una gioia speciale per la gente della Tessaglia occidentale se vedremo finalmente questi candidati affrontare i problemi, come la disoccupazione schiacciante, l’economia agricola morente, gli enormi problemi del settore zootecnico, il faraonico progetto della diga di Mesohóra, le inondazioni che hanno colpito la regione di Farkadóna, la desertificazione dei villaggi e tanti altri problemi reali. “Perché tutti questi problemi sono numerosi e interdipendenti. E come per caso, sono assenti dal dibattito, qualunque siano le elezioni, regionali e comunali, legislative o europee.

(…)

La stampa locale non dirà certo che “le caratteristiche delle famiglie sono cambiate negli ultimi anni”, a testimonianza della politica wokista e altrettanto europeista di svuotamento delle campagne per ridurre la natalità greca, e quando quasi un milione di greci hanno lasciato il loro Paese in dodici anni, sostituiti gradualmente da pakistani e altri afghani.

Questi ultimi, va notato, sono ammessi in Grecia il più delle volte sotto falsa identità, in violazione della frontiera, prima di essere presi in carico, sovvenzionati, ospitati e potenzialmente naturalizzati dopo sette-dieci anni di… “forte presenza culturale” sul territorio greco.

(…) Ma nei villaggi della Tessaglia sotto la Meteora si balla ancora dopo la litania delle icone, anche se c’è il Papa. E mentre alcuni greci stanno correndo per le isole per il weekend prolungato del Primo Maggio, non sarà la televisione, né i candidati dei partiti parassiti sotto la Democrazia, a informarli su come e quanto la Grecia stia attualmente… “rinuncia implicitamente ai suoi diritti sulle isole del Mar Egeo”.

(…)

E non è tutto. I ministri del Regime stanno visitando alcune grandi aziende di Atene per convocare tutto il personale e condurre ricatti e terrorismo in diretta, il tutto con la gentile collaborazione della direzione… il tutto con la gentile collaborazione della dirigenza.

“O voterete tutti per Mitsotákis o si scatenerà il caos. Non vogliamo rivoluzionari nel nostro staff… e se non lo farete, ne subirete le conseguenze”. Democrazia, mafia e ancora video.

Nella stessa ottica… applicata in modo innovativo, il Regime intende vietare la partecipazione al processo legislativo di alcuni cosiddetti piccoli partiti, sia di destra che di sinistra, a meno che non si tratti di un teatro di secondo livello, ancora una volta. Dopo due formazioni del preteso campo patriottico e ortodosso la cui candidatura non è stata convalidata, ecco ora il partito di sinistra di Zoe Konstantopoúlou, ex presidente del cosiddetto Parlamento. Come sappiamo, aveva lasciato SYRIZA in seguito al tradimento così ben pianificato nell’estate del 2015.

Il 1° maggio 2023, Konstantopoúlou denuncia la procedura elettronica che misteriosamente blocca la sua domanda, mentre allo stesso tempo il Ministero dell’Interno rimane chiuso e non sono presenti agenti o servizi “umani”, se necessario, per sconfiggere i “demoni della tecnicità”.

Zoe Konstantopoúlou ha denunciato tramite un post su Facebook che il suo partito non riusciva a completare la procedura di deposito delle candidature alle elezioni. Si è subito rivolta alla Corte Suprema perché Singular Logic non accettava i documenti di supporto inviati elettronicamente, quindi si è rivolta al Ministero degli Interni, ma senza successo.

(…)

La società, che appartiene tanto alla nebulosa Xenocrat quanto ai ricchi amici dei Mitsotáki, deve elaborare i dati, cioè i risultati dei seggi elettorali che le vengono inviati uno per uno. Tuttavia, questi dati non vengono controllati da nessun partito, da nessuna autorità indipendente. In realtà, non solo i dati non vengono verificati, ma non vengono nemmeno contestati, quindi sono i computer di Singular Logic a determinare il risultato finale! Proprio come a monte… vietando a certi gruppi politici di partecipare alle elezioni.

Infine, nella giornata del 1° maggio la stampa è tornata a dire che “Zoé Konstantopoúlou ha finalmente vinto la battaglia per la sua candidatura”. Una svolta drammatica!

 

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Traduzione a cura di FRANZ-CVM

 

 

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