“Non è il Covid che sta uccidendo le persone, ma i medici” così dice, in preda allo sconforto, una parente della ventenne incinta di nove mesi che si è recata nel centro privato “Clinica Sanatrix” a Napoli, quartiere Vomero, in preda a forti dolori addominali, cefalea, vomito e febbre. Il primario di ginecologia della struttura, nominato alla fine del video che sta circolando su Telegram (che trovate alla fine del paragrafo) in cui a parlare sono i parenti della madre, nonostante la ragazza si aggravasse sempre di più, ha preferito attendere l’esito del tampone piuttosto che operarla d’urgenza, nonostante le numerose sollecitazioni del medico della giovane. Così, dopo ore di attesa, lei ha perso il bambino, dovendo subire oltre alla tragedia, la beffa: il tampone era negativo. I familiari, sconvolti, hanno realizzato un video nell’imminenza dell’accaduto, proprio davanti all’ingresso della struttura, denunciando l’accaduto. Dopo Sassari, un altro sopruso barbaro e ingiustificato a cui ci sottopone l’assurda epoca in cui viviamo.
La dittatura, ricordiamolo, non vive nei capi che ci mettono la faccia e calamitano su di sé l’odio degli oppressi, ma nelle sue tante anonime braccia, nei suoi luogotenenti e kapò, in tutti coloro che scelgono di abiurare alla logica e al buonsenso per abbracciare le regole stabilite dal regime, ed esercitare il dispotismo su persone inermi e disorientate, bisognose solamente di aiuto. E che, se e quando tutto sarà finito, proveranno a cavarsela con un “noi obbedivamo solo agli ordini”.
MDM 23/01/2022