La generazione del millennio e l’Olocausto

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Gilad Atzmon
gilad.online

Cos’è che fa sì che alcuni debbano costantemente misurare quanto sono odiati? Che tipo di persone chiedono alla nazione che li ospita di conoscere nei minimi particolari il loro passato? Questa settimana abbiamo appreso che, ancora una volta, alcuni Ebrei sono sconvolti dal fatto che una parte considerevole del popolo americano si rifiuta di vedere il passato esattamente come lo vedono loro.

Il periodico ebraico Forward ha riportato durante il fine settimana che “i risultati di un sondaggio sulla conoscenza dell’Olocausto in America sono ora disponibili e i risultati sono terrificanti. Non solo mostrano un incredibile livello di ignoranza, ma confermano quanto già si sapeva sugli adulti in generale, così come sulle tendenze in tutta l’Europa occidentale.” Gli Americani che si preoccupano del fatto che i loro compatrioti potrebbero essere i soli ad essere ignoranti dovrebbero sentirsi sollevati. Gli Americani sono “ignoranti,” o forse “ribelli,” tanto quanto gli Europei.

Sembra che, nonostante l’intenso indottrinamento sull’Olocausto e il fatto che i musei e i monumenti dell’Olocausto siano spuntati come funghi in tutti gli Stati Uniti, sempre meno Americani sono interessati alla sofferenza storica dei loro vicini ebrei e la domanda è: che cosa si può fare al riguardo? Forse dovrebbero erigere musei dell’Olocausto ad ogni angolo di strada dell’America. Forse potrebbero risolvere questo spinoso problema educativo attaccando una grande e pesante Stella di David fatta di ferro sulla schiena di tutti i ventenni.

The Forward riferisce che i due terzi dei giovani americani non sapevano quante persone fossero morte nell’Olocausto. Per qualche particolare motivo, per la maggior parte delle istituzioni ebraiche è molto importante che tutti ripetano a pappagallo il “numero con sei zeri.” Questo è strano, visto che la nozione di genocidio rientra nel regno del categorico piuttosto che in quello del numerico. Ma, se queste istituzioni insistono nel ridurre l’Olocausto ad una cifra quantificata e materiale, allora mi verrebbe da chiedere: quanti Ebrei conoscono il numero esatto di Ucraini morti di fame nell’Holodomor? Quanti Ebrei hanno mai sentito parlare dell’Holodomor? Quali Ebrei conoscono gli Ebrei di Stalin, come li identifica il principale editorialista israeliano, Sever Phlocker? Conoscono gli Ebrei di oggi l’impatto avuto dalla Brigata Internazionale Spagnola di lingua yiddish sulla Spagna cattolica nel 1936? Quanti Iracheni sono morti nella “guerra contro il terrorismo” scatenata dai Neoconservatori?

Lo chiedo perché il giornalista di Haaretz Ari Shavit, nel 2003, aveva scritto che “la guerra in Iraq è stata concepita da 25 intellettuali neoconservatori, la maggior parte dei quali ebrei.” Se le istituzioni ebraiche vogliono che tutti gli altri comprendano l’Olocausto in termini numerici, forse sarebbe ragionevole aspettarsi che gli Ebrei conoscano il numero degli enormi crimini contro l’umanità perpetrati in gran parte, o parzialmente, dagli Ebrei.

The Forward è sconvolto dal fatto che quasi la metà dei ventenni goyim non sia in grado di nominare un solo campo di sterminio. In cambio, io chiedo: quanti ventenni ebrei sanno di Deir Yassin o riescono nominare anche un solo massacro sionista in Palestina nel 1948 o prima? Quanti ventenni ebrei sanno del massacro di Sabra e Shatila? O del massacro di Kefar Qana? Cosa sanno della malnutrizione a Gaza causata direttamente da anni di embargo imposto dallo stato ebraico?

Apparentemente “l’11% degli intervistati, accettando sei o più visioni antiebraiche, è portatore di sentimenti ‘profondamente’ antisemiti. Sono 28 milioni di Americani” scrive The Forward. Ero curioso di scoprire quali fossero quelle visioni “profondamente” antisemite. A quanto pare il sondaggio si riferisce al seguente elenco redatto dall’ADL all’inizio del 2020.

Secondo l’ADL, “a gennaio il 44% degli intervistati era d’accordo con l’affermazione che ‘gli Ebrei tendono a rimanere uniti più degli altri Americani,’ il 25% concordava sul fatto che ‘agli Ebrei piace sempre comandare’ e il 24% credeva che ‘gli Ebrei sono più fedeli ad Israele che all’America.’”

Gli Americani dovrebbero essere entusiasti delle scoperte dell’ADL e del recente studio sull’atteggiamento della generazione del millennio nei confronti degli Ebrei. Questi studi suggeriscono che, nonostante la tirannia del politicamente corretto, gli Americani in generale e i ventenni in particolare, non sono ciechi di fronte alla realtà in cui vivono. Pensano ancora in modo indipendente ed autonomo. Tuttavia, nonostante il fatto che quasi la metà degli Americani ammetta di essere consapevole della cultura esclusivista del clan ebraico, l’America è comunque corretta nei confronti dei suoi Ebrei, poiché la pace e l’armonia sono incorporate nella sua etica cristiana. C’è comunque un problema di cui bisogna parlare. Se l’ADL e il recente studio sull’Olocausto rappresentano gli atteggiamenti degli Ebrei americani nei confronti dei loro vicini gentili, questo potrebbe rivelare che il 2% della popolazione americana disapprova le legittime opinioni del 44% degli Americani ritenendoli “antisemiti.” Quasi la metà degli Americani viene bollata come “razzista” solo per aver notato l’idea, generalmente accettata, che “gli Ebrei tendono a rimanere uniti.” In questo modo, l’ADL & Co conferma che, dal punto di vista ebraico, è tutto imperniato “sui pochi, non sui molti.”

Certo, la situazione è potenzialmente instabile. Tuttavia, se combattere l’antisemitismo è così importante per gli Ebrei americani, forse persone come Alan Dershowitz, che lotta disperatamente per riabilitarsi dalle accuse di sesso minorile, non sono i migliori candidati per predicare agli Americani che autori dovrebbero leggere e cosa siano la storia e l’istruzione.

Guardatevi Alan Dershowitz che predica al popolo americano sulla storia e sulla moralità:

Gilad Atzmon

Fonte: gilad.online
Link: https://gilad.online/writings/2020/9/21/millennials-and-the-holocaustnbsp
21.09.2020
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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