Le aziende produttrici hanno dichiarato da subito che i vaccini non impediscono il trasmettersi dell’infezione e i fatti sempre di più lo stanno dimostrando: le persone vaccinate possono ammalarsi e contrarre sia le varianti che il virus originario, inoltre non proteggono nemmeno gli altri perché anche i vaccinati possono mettere in circolazione il virus.
Ciò dovrebbe mettere la parola fine sul Green Pass di cui tanto si sta parlando in questi giorni. Eppure non è così. Evidentemente c’è una volontà politica di discriminare la popolazione adducendo come scusa “la salvezza” e “la scienza”. Ma la Scienza, quella libera e indipendente, sta dicendo da mesi tutt’altro .
La verità è che c’è un approccio fideistico verso questi farmaci ancora in fase sperimentale (di cui non si conoscono gli effetti sul medio e lungo periodo) che è sempre meno comprensibile e di conseguenza, ovviamente, sta crescendo sempre di più il sospetto delle persone.
Proponiamo ai nostri lettori questo articolo di Gioia Locati che offre alcuni interessanti spunti di riflessione.
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di Gioia Locati
https://blog.ilgiornale.it/locati/
Le hanno chiamate “Vaccine-breakthrough infections” (VBI), sono le infezioni da Sars-Cov-2 che si verificano dopo aver completato il ciclo vaccinale. Lo studio riguarda le persone che hanno fatto i vaccini a mRNA.
Tutte le persone che si sono infettate e ammalate dopo la vaccinazione completa avevano alti livelli di anticorpi nel sangue, quindi erano da considerarsi immuni.
Gli anticorpi, se pur presenti in quantità, non hanno tuttavia evitato la malattia a 24 militari e sanitari su un totale di 1547 infettati, tanti i partecipanti dello studio. Zero protezione sia nei confronti del ceppo originale del virus che delle varianti.
Qui lo studio. La rivista è autorevole ma non è la sola a parlarne, ci conferma l’epidemiologo Stefano Petti.
Fortunatamente sembrano poche 24 persone su 1547.
“Si tratta dell’1% dei casi di Covid monitorati nello studio. Parliamo di una piccola percentuale fra i militari e i sanitari seguiti, (età media 38 anni), che però è risultata anche molto contagiosa (alcuni non hanno sviluppato sintomi, erano asintomatici): avevano una gran quantità di virus nell’orofaringe. I ricercatori ci dicono anche che ciascuno di loro ha sempre mantenuto una distanza di sicurezza dai propri interlocutori di almeno due metri”.
Alcuni erano asintomatici ma altri hanno avuto, in media, sintomi per una settimana. Qualcuno ha avuto la malattia in forma grave. Nessuno è stato ricoverato in ospedale.
“Quel che emerge è che l’1% delle infezioni si verifica in soggetti completamente vaccinati e con dimostrata produzione di anticorpi che riguardano anche lo stesso tipo di virus contro cui ci si è vaccinati, e non solamente varianti verso le quali si può pensare di non essere protetti. Quindi, chi contrae l’infezione ed è contagioso, può infettare sia i non vaccinati che i vaccinati. Altri due studi americani confermano che i vaccinati che si ammalano contraggono sia le varianti che il virus originario”. Cliccate qui e qui.”
Perché non si parla delle infezioni che colpiscono i vaccinati ? Eppure sarebbe pertinente vista l’ipotesi di varare un Green Pass…
“La discussione emerge dalle riviste scientifiche. Le VBI sono dimostrate da dati provenienti da tutto il mondo, non solo negli USA, ma anche in Canada, Gran Bretagna e Israele, cliccate qui. Quest’altro lavoro ci dice che in una RSA canadese i vaccinati infettati sono stati di più dei non vaccinati infettati, cliccate qui. (Qui invece la situazione a bordo della HMS Queen Elisabeth, sono risultati infetti 100 membri del personale, vaccinati con doppia dose).
La novità tuttavia non consiste nel fatto che chi è vaccinato può ammalarsi di Covid-19, gli stessi trial clinici sui vaccini dimostrano che la protezione conferita dal vaccino non è mai sul 100% dei vaccinati, ma sul 60%, il 70% fino ad oltre il 90%. La novità sta nel fatto che fino ad oggi pensavamo che quella percentuale di persone vaccinate si sarebbe potuta infettare per due possibili motivi, o perché non produceva quantità adeguate di anticorpi nonostante la vaccinazione, oppure perché era entrata in contatto con una variante non coperta dal vaccino. La novità qui è che lo studio ha dimostrato che ci si può infettare sia avendo prodotto gli anticorpi in gran quantità, sia nei confronti del virus con cui è stato prodotto il vaccino”.
Se questo vaccino protegge solo dai sintomi gravi della malattia e non dall’infezione non si potrà mai arrivare all’immunità di gregge?
“Difficile che si arrivi all’immunità di gregge. Chi si vaccina rischia meno di ammalarsi ma non può proteggere gli altri. Riprendendo le parole di Nicky Phllips su Nature del febbraio scorso ‘l’eliminazione totale del virus dalla faccia della Terra è solo un sogno meraviglioso’. Già all’epoca l’89% degli scienziati riteneva improbabile che ciò si verificasse. Secondo il 71% la causa della mancata immunità di gregge non sarebbe potuta essere il rifiuto della vaccinazione ma, appunto, la mancata immunità”.
Queste considerazioni dovrebbero invitarci a ripensare quanto da noi ingenuamente creduto fino ad oggi riguardo il raggiungimento dell’immunità di gregge, e alle modalità di funzionamento dei vaccini a mRNA. Decade la necessità di vaccinare obbligatoriamente alcune categorie”.
Conclusioni
Questo rende nullo uno strumento come il Green Pass di cui si sta discutendo in queste ore. Non solo, il lasciapassare potrebbe ingenerare un falso senso di sicurezza, favorendo la circolazione del virus.
Il vero pericolo
Se dai dati scientifici sta emergendo che i vaccini non fermano la trasmissione del virus, perché gli Stati pretendono di revocarci i diritti naturali?
Leggete l’ottima riflessione di Vittorio Macioce, (qui) che tutti gli studenti (e i nostri politici) dovrebbero conoscere e approfondire: i diritti dell’uomo vengono prima dei patti sociali, delle leggi, dei passaporti. Sono inalienabili, non li decide e non li certifica nessuno Stato.
Gioia Locati
blog.ilgiornale.it
FONTE: https://blog.ilgiornale.it/locati/2021/07/15/e-ufficiale-ci-si-puo-ammalare-dopo-il-vaccino/
Scelto e pubblicato da Valentina Bennati – ComeDonChisciotte.org