Pfefferminz, Maurizio, Rugge
Comedonchisciotte.org
Nei commenti di questo articolo Maurizio scrive:
“Ben vengano queste voci x carità.. ma sono sempre e solo indirizzate a un pubblico troppo ristretto, che certe informazioni ormai le conosce.
Volantinaggio, scritte sui muri, hacker che sparano poche ma significative parole su tutti i profili social, bisogna (bisognerebbe) martellare, esattamente come fanno “loro”, incrinare il monopolio dell’informazione (tra “).
I cervelli ormai sono condizionati tutti noi abbiamo ormai diverse testimonianze ogni giorno.. per resettarli serve un bombardamento uguale e contrario”
Pfefferminz risponde:
“Volantinaggio”
A titolo di informazione: in Germania, Austria e Svizzera il volantinaggio lo stanno già facendo. Funziona così: il medico Dr. Bodo Schiffmann, quello che ora è in viaggio con il super-bus per informare la gente fermandosi qua e là, scrive il testo del volantino e ci mette il suo nome ed è quindi il responsabile. Il volantino viene messo su internet. Sul territorio ci sono 475 gruppi (ma diventano ogni giorno di più) che stampano i volantini e li mettono a disposizione di chi li vuole distribuire. Su Telegram c’è il canale “freiheitsboten” con più di 30.000 iscritti e su internet un sito con lo stesso nome con i dati per contattare i gruppi locali. Il finanziamento avviene mediante donazioni, anche di 1 euro o 5 euro. Ogni singolo cittadino può scaricare il volantino, fare delle fotocopie e distribuirlo.”
Chiedo a Pfefferminz:
“Sarà per quello che a Berlino c’erano centinaia di migliaia di persone e a Roma 2mila?”
La risposta:
“No, non è quello il motivo, perché il volantinaggio è iniziato due o tre settimane fa, dopo le manifestazioni di Berlino, quando il Dr. Bodo Schiffmann e Samuel Eckert hanno iniziato il loro giro per la Germania con il grande Tourbus. Ad ogni stazione la gente poteva prelevare i volantini già pronti da distribuire, poi si sono via via creati i gruppi sul territorio. Al momento sono stati distribuiti volantini al 25% della popolazione, ma il Dr. Bodo Schiffmann ha detto: “Lastricheremo la Germania con i nostri volantini”.
Provo ad elencare i motivi per cui, secondo me, la Germania è all’avanguardia nella lotta alla falsa pandemia:
1. Il ruolo del blog di Ken Jebsen con 500.000 iscritti.
2. L’intervista di Ken Jebsen al Prof. Sukarit Bhakdi, visualizzata 2 milioni di volte, poi ripresa da altri blog.
3. Le numerose interviste del Prof. Bhakdi sul web. Il Prof. Bahkdi riesce a spiegare i concetti medici in modo molto semplice, comprensibile a tutti ed è una persona che sa trasmettere in modo autentico la sua preoccupazione per la democrazia in pericolo.
4. Il libro di Bhakdi: “Corona, Falso allarme?”
5. Il successo dell’idea di Michael Ballweg di fare una manifestazione nel centro di Stoccarda, a sue spese. La prima volta accorsero 180 persone, dopo poco tempo erano 5.000. C’è da dire però che Stoccarda ha una situazione particolare. Un’iniziativa come quella di Ballweg forse non avrebbe avuto il successo che ha avuto in un’altra città. A Stoccarda ci sono state in passato moltissime manifestazioni di piazza contro la costruzione di una stazione ferroviaria sotterranea. La popolazione non la voleva e ha lottato per anni e anni senza successo. Il potere delle multinazionali alla fine ha vinto, ma i cittadini hanno imparato a lottare, in modo anche doloroso, perché ci sono stati dei feriti gravi.
6. I bollettini del medico Dr. Schiffmann, che faceva quotidianamente controinformazione sulla pandemia, spiegando perché i dati del Robert Koch Institut non erano corretti. Quando decise di fondare un partito, ricevette quasi 100.000 iscrizioni entro breve tempo.
7. Le primissime manifestazioni di Berlino che fecero il giro del web e indignarono le persone. Qui si vedevano manifestanti arrestati dalla polizia perché mostravano la Costituzione.
8. Le interviste al Dr. Wolfgang Wodarg, famoso per aver sventato la falsa epidemia dell’influenza suina nel 2009.
9. Gli innumerevoli cittadini che in paesi e paesini hanno organizzato degli incontri in piazza, informando la collettività, fra questi molti medici.
In sintesi direi che le manifestazioni di Berlino sono state rese possibili da tante persone coraggiose che hanno messo in primo piano l’amore per la verità, alcune hanno da subito fatto dei paralleli con la situazione in Germania nel 1932/1933 e hanno ribadito che quello che è successo allora non si deve ripetere. Ecco perché ha ragione Fulvio Grimaldi quando rileva l’importanza di avere un’identità e una memoria storica.