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La Redazione

 

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“Non posso più tacere”

Un giornalista tedesco denuncia le bugie dei media su Covid
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A cura di CptHook
Il 24 Novembre 2021
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Ole Skambraks in un'intervista alla TV austriaca ServusTV

 

Ole Skambraks – France Soir- 8 novembre 2021

 

Nato nel 1979, Ole Skambraks ha studiato scienze politiche e francese alla Queen Mary University di Londra e Gestione dei media alla ESCP Business School di Parigi. È stato presentatore, reporter e redattore a Radio France Internationale, redattore online e community manager a cafebabel.com, program manager dello show mattutino Sputnik di MDR e redattore alla WDR Funkhaus Europa/Cosmo. Il 26 ottobre, Paul Schreyer, fondatore di Multipolar Magazin, su cui il 5 ottobre era stata pubblicata in tedesco la lettera di Skambraks (con un milione di visualizzazioni), ha riferito che il il 22 ottobre Skambraks era stato licenziato da SWR2 dalla sua posizione di redattore per la gestione del programma/sound design, anche se non è stato dato alcun motivo specifico per il licenziamento.

Giovedì 21 ottobre, la stampa mainstream, in questo caso la Stuttgarter Zeitung, ha pubblicato un articolo sulla lettera del signor Skambraks e ha chiesto a SWR2 di commentare il licenziamento. SWR2 ha rifiutato di commentare – tranne che per suggerire al giornale che nessuna sanzione sarebbe stata presa contro il loro ex dipendente. Lo stesso giorno in cui Skambraks è stato licenziato, la Deutsche Presse Agentur (DPA) ha pubblicato un fact-check della lettera, a seguito della quale Paul Schreyer ha presentato un reclamo contro la DPA al Consiglio della stampa tedesca (Deutsche Presserat).

Dopo il 5 ottobre, Skambraks è stato intervistato dalla televisione austriaca e la sua lettera tradotta in quattro lingue. La traduzione italiana che segue è stata ripresa da quella francese pubblicata da Expressis-verbis in Lussemburgo e poi ripubblicata, per loro gentile concessione, così come quella di Multipolar Magazin e dello stesso signor Skambraks.

 

LETTERA APERTA

 

Non posso più rimanere in silenzio su ciò che sta accadendo ormai da un anno e mezzo al mio datore di lavoro, un’emittente di servizio pubblico. Nozioni come “equilibrio”, “coesione sociale” e “pluralità” dell’informazione sono scritte negli statuti e nei contratti statali dei media. Ciò che viene praticato è esattamente il contrario. Non c’è un vero discorso o scambio in cui tutte le parti della società possano ritrovarsi.

Fin dall’inizio, ho sentito che il servizio pubblico doveva riempire esattamente questo spazio: promuovere il dialogo tra i sostenitori delle misure e i loro detrattori, tra le persone che hanno paura del virus e quelle che hanno paura di perdere i loro diritti fondamentali, tra i sostenitori e gli scettici della vaccinazione. Ma nell’ultimo anno e mezzo, lo spazio di discussione si è notevolmente ridotto.

Scienziati ed esperti che erano rispettati prima della crisi di Covid, a cui veniva dato spazio nel discorso pubblico, sono improvvisamente trattati come eccentrici, cospirazionisti o “covidioti”. Un esempio spesso citato è Wolfgang Wodarg, un medico specializzato in molti campi, un epidemiologo e un politico sanitario di lunga data. Fino alla crisi del Coronavirus, era anche membro del consiglio di amministrazione di “Transparency International”. Nel 2010, come presidente del Comitato della Salute del Consiglio d’Europa, ha denunciato l’influenza dell’industria farmaceutica nella pandemia di influenza suina. All’epoca, ha potuto esprimere la sua opinione personale sulla televisione pubblica. Dopo il Coronavirus, questo non è più possibile. È stato sostituito dai cosiddetti fact checkers che cercano di screditarlo.

 

Un consenso paralizzante

Invece di uno scambio aperto di opinioni, è stato proclamato un “consenso scientifico” che deve essere difeso. Chiunque dubiti di questo e chieda una prospettiva multidimensionale sulla pandemia viene accolto con indignazione e disprezzo.

Lo stesso schema è all’opera nelle redazioni. Da un anno e mezzo non lavoro più nelle notizie quotidiane, cosa di cui sono molto felice. Nella mia posizione attuale, non sono coinvolto nelle decisioni su cosa e come le storie sono coperte. Qui do la mia percezione dop conferenze editoriali e un’analisi delle storie. Per molto tempo non ho osato lasciare il ruolo di osservatore, il presunto consenso sembrava troppo assoluto e unanime.

Ma negli ultimi mesi mi sono avventurato in un territorio pericoloso facendo un’osservazione critica qua e là alle conferenze. Questo è stato spesso seguito da un silenzio scioccato, a volte da un “grazie per averlo fatto notare” e a volte da un discorso sul perché non era vero. Non è mai sfociato in una notizia.

Il risultato di un anno e mezzo di Covid è una frattura senza precedenti della società. La radiodiffusione pubblica ha giocato un ruolo importante in questo. Si scarica della propria responsabilità di costruire ponti tra i campi e di favorire gli scambi.

Spesso si argomenta che i critici sono una piccola minoranza insignificante, che non merita attenzione e a cui non dovrebbe essere dato troppo spazio per ragioni di rappresentanza proporzionale. Questo argomento avrebbe dovuto essere confutato più tardi dal referendum in Svizzera sulle misure Covid. Anche se non c’è stato un libero scambio di opinioni nei mass media, il voto è stato solo 60:40 per il governo. (1) Con il 40% dei voti espressi, possiamo definirla una piccola minoranza? Per inciso, il governo svizzero aveva legato il pagamento degli aiuti Covid al voto, il che può aver influenzato la decisione di alcune persone di mettere la loro croce sul “sì”.

Gli sviluppi di questa crisi stanno avvenendo a così tanti livelli, colpendo tutte le parti della società, che ciò di cui abbiamo bisogno in questo momento è più spazio per il libero dibattito, certamente non meno.

In questo contesto, si tratta di rivelare non solo ciò che viene discusso nella radiotelevisione pubblica, ma anche ciò che rimane non menzionato. Le ragioni di questa situazione sono molteplici e dovrebbero indurre un’onesta analisi interna. Le pubblicazioni di Uwe Krüger, esperto di media ed ex consigliere della MDR, come il suo libro ‘Mainstream – Warum wir den Medien nicht mehr trauen’ (Mainstream – Perché non abbiamo più fiducia nei media), possono aiutare.

In ogni caso, ci vuole una certa dose di coraggio per nuotare controcorrente alle conferenze in cui si discute e si dibattono argomenti. Spesso vince chi riesce a presentare i suoi argomenti nel modo più eloquente; in caso di dubbio, ovviamente, decide il comitato di redazione. All’inizio, l’equazione era che le critiche alla gestione della Covid-19 da parte del governo appartenevano allo spettro dell’opposizione. Quale editore oserà d’ora in poi esprimere un pensiero in questo senso?

 

Questioni aperte

La lista delle incongruenze e delle domande senza risposta che non sono state sostanzialmente trattate è molto lunga:

Perché sappiamo così poco della “ricerca sul guadagno di funzione” (ricerca per rendere i virus più pericolosi per l’uomo)?

Perché la nuova legge sul controllo delle infezioni prevede che il diritto fondamentale all’integrità del corpo e all’inviolabilità del domicilio possa ora essere limitato – anche indipendentemente da una situazione epidemica?

Perché le persone che hanno già avuto la Covid-19 devono essere vaccinate di nuovo, quando sono protette almeno quanto quelle che sono state vaccinate?

Perché non si parla dell’“Evento 201” e delle esercitazioni pandemiche globali che hanno preceduto la diffusione del SARS-CoV-2, o solo nel contesto dei miti della cospirazione? (2)

Perché non è stato pubblicato integralmente – e discusso in pubblico – il documento interno del Ministero Federale degli Interni, noto ai media, che invitava le autorità a realizzare un “effetto shock” per illustrare gli effetti della pandemia di coronavirus sulla società umana?

Perché lo studio del professor Ioannidis sui tassi di sopravvivenza (99,41% per gli under 70) non ha fatto notizia, mentre le proiezioni catastrofiche e fatalmente errate dell’Imperial College sì (nella primavera del 2020, Neil Ferguson aveva previsto mezzo milione di morti nel Regno Unito e oltre 2 milioni negli Stati Uniti)?

Perché un rapporto di esperti preparato per il Ministero Federale della Salute affermava che i pazienti Covid avrebbero rappresentato solo il 2% dell’uso degli ospedali nel 2020?

Perché Brema ha di gran lunga la più alta incidenza (113 al 4 ottobre 2021) e allo stesso tempo il più alto tasso di vaccinazione in Germania (79%)?

Perché sono stati effettuati pagamenti per un totale di 4 milioni di euro su un conto personale del commissario UE per la salute Stella Kyriakides, che era responsabile della conclusione dei primi contratti di vaccinazione dell’UE con le aziende farmaceutiche? (3)

Perché le persone con gravi effetti collaterali dei vaccini non sono rappresentate nella stessa misura delle persone con gravi effetti collaterali della Covid-19 nel 2020? (4)

Perché nessuno si preoccupa del modo disordinato in cui vengono contabilizzate le infezioni post-vaccino? (5)

Perché i Paesi Bassi riportano molti più eventi avversi dai vaccini Covid-19 rispetto ad altri paesi?

Perché la descrizione dell’efficacia dei vaccini Covid-19 sul sito del Paul Ehrlich Institute è cambiata tre volte nelle ultime settimane? “I vaccini COVID-19 proteggono dall’infezione da SARS-CoV-2”. (15 agosto 2021) “I vaccini COVID-19 proteggono da un grave decorso dell’infezione da SARS-CoV-2”. (7 settembre 2021) “I vaccini COVID-19 sono indicati per l’immunizzazione attiva per prevenire la malattia COVID-19 causata da SARS-CoV-2. (27 settembre 2021) (6)

Vorrei approfondire alcuni punti in dettaglio.

 

“Guadagno di funzione” e “fuga di laboratorio

Fino ad oggi, non ho sentito o letto nulla di sostanziale sulla “ricerca sul guadagno di funzione”, cioè la ricerca per rendere i virus più pericolosi, che è stata effettuata presso l’Istituto di virologia di Wuhan in Cina e finanziata dagli Stati Uniti. Questa ricerca si svolge nei cosiddetti laboratori P4, dove si lavora da decenni su come i virus del regno animale possono essere modificati in modo tale da diventare pericolosi anche per l’uomo. ARD e ZDF hanno finora ignorato questo argomento, anche se è chiaramente necessario discuterne. Una prima domanda di discussione potrebbe essere, tra le altre, la seguente: “Noi, come società, vogliamo una tale ricerca?”

 

Ci sono ora molti rapporti sulla “teoria della fuga dal laboratorio”, cioè l’ipotesi che il [virus] SARS-CoV-2 abbia avuto origine in un laboratorio. Vale la pena ricordare che questo argomento è stato immediatamente etichettato come una teoria della cospirazione l’anno scorso. I media alternativi che hanno seguito questa linea di indagine sono stati banditi dai social network come YouTube e Twitter e le informazioni sono state rimosse. Gli scienziati che hanno espresso questa tesi sono stati massicciamente attaccati. Oggi, la “teoria della fuga di laboratorio” è plausibile almeno quanto la trasmissione da parte di un pipistrello. Il giornalista investigativo americano Paul Thacker ha pubblicato i risultati della sua meticolosa ricerca sul British Medical Journal.

La dottoressa Ingrid Mühlhauser, professore di scienze della salute all’Università di Amburgo, scrive:

“Passo dopo passo, egli [Thacker] mostra come gli operatori di un gruppo di laboratori americani sviluppano deliberatamente una teoria del complotto per mascherare il loro incidente di laboratorio a Wuhan. Questo mito è sostenuto da riviste rispettabili come il Lancet. I giornalisti scientifici e i servizi di fact-checking adottano le informazioni senza alcuna riflessione. Gli scienziati coinvolti rimangono in silenzio per paura di perdere il loro prestigio e i fondi di ricerca. Facebook ha bloccato i rapporti che mettono in dubbio l’origine naturale del SARS-CoV-2 per oltre un anno. Se la teoria dell’incidente di laboratorio è confermata, allora la ZDF e altri media avranno difeso le teorie della cospirazione”.

 

Ivermectina e alternative alla vaccinazione

È stato anche chiaro per mesi che esistono trattamenti efficaci e poco costosi per la Covid-19 il cui uso è vietato. I dati su questo sono chiari. Eppure le campagne di disinformazione pseudoscientifica contro questi rimedi sono indicative dello stato della nostra medicina. L’idrossiclorochina è nota da decenni ed è stata usata milioni di volte per trattare la malaria e le malattie reumatiche. L’anno scorso, il farmaco è stato improvvisamente dichiarato non sicuro. La dichiarazione del presidente Donald Trump che l’idrossiclorochina era un “game changer” ha fatto il resto per screditarla. La retorica politica non permetteva più un dibattito scientifico sull’HCQ.

La situazione catastrofica in India, dovuta alla diffusione della variante Delta, è stata ampiamente riportata da tutti i media in primavera (a quel tempo si parlava ancora della variante indiana). Tuttavia, il fatto che l’India abbia portato la situazione sotto controllo in tempi relativamente brevi e che l’Ivermectina abbia giocato un ruolo decisivo in questo senso in grandi stati come l’Uttar Pradesh non è stato considerato degno di nota. (7)

L’Ivermectina ha anche un’approvazione provvisoria nella Repubblica Ceca e in Slovacchia per il trattamento dei pazienti con Covid-19. Almeno il Mitteldeutscher Rundfunk (MDR, un’emittente pubblica, membro della ARD) ne ha parlato, anche se con una connotazione negativa.

Nella sua lista di potenziali trattamenti, la Bayerischer Rundfunk non ha nemmeno menzionato l’Ivermectina. E per l’idrossiclorochina, sono stati citati solo studi negativi e nessuno positivo.

In test di laboratorio nell’estate del 2020, anche la molecola Clofoctol ha mostrato un effetto positivo contro il SARS-CoV-2. Fino al 2005, l’antibiotico era disponibile in Francia e in Italia con i nomi commerciali Octofene e Gramplus. In diverse occasioni, all’Istituto Pasteur di Lille è stato impedito dalle autorità francesi di condurre uno studio con i pazienti Covid-19. Solo all’inizio di settembre, dopo vari tentativi, hanno reclutato il primo paziente per questo progetto.

Perché le autorità sanitarie si oppongono con veemenza a trattamenti che sarebbero stati disponibili all’inizio della pandemia? Mi sarebbe piaciuto vedere un rapporto investigativo di ARD su questo argomento! Ricordiamo che è stato sostenuto che l’approvazione d’emergenza dei nuovi vaccini per il coronavirus era giustificata solo dal fatto che non esisteva un trattamento ufficialmente approvato per il SARS-CoV-2.

Con questo non intendo promuovere una cura miracolosa per il coronavirus. Voglio solo sottolineare alcuni fatti che non hanno ricevuto l’attenzione che meritano. Fin dall’inizio, il discorso pubblico è stato che solo la vaccinazione poteva farci uscire dalla crisi. L’OMS è persino arrivata a modificare la definizione di “immunità di gregge” per significare che poteva essere acquisita solo attraverso la vaccinazione e non attraverso un’infezione precedente, come avveniva in precedenza.

Ma cosa succede se il percorso intrapreso è un vicolo cieco?

 

Domande sull’efficacia della vaccinazione

I dati provenienti dai paesi con tassi di vaccinazione particolarmente alti mostrano che le infezioni da SARS-CoV-2 non sono rare, anche tra le persone completamente vaccinate, ma bensì comuni. Il dottor Kobi Haviv, direttore dell’ospedale Herzog di Gerusalemme, dice che all’85-90% dei malati critici nella sua unità di terapia intensiva sono state somministrate due dosi. (8)

La rivista Science scrive, riferendosi a Israele nel complesso, che “il 15 agosto, 514 israeliani sono stati ricoverati con una forma grave o critica di Covid-19… Di queste 514 persone, il 59% era completamente vaccinato. Tra i vaccinati, l’87% aveva 60 anni o più. Science cita un consigliere del governo israeliano che dice: “Una delle grandi notizie da Israele è che i vaccini stanno funzionando, ma non abbastanza bene.

Inoltre, è ormai di pubblico dominio il fatto che le persone vaccinate portano (e diffondono) tanto materiale virale della variante delta quanto le persone non vaccinate.

Quali conseguenze ha questo in Germania? – Una segregazione dei non vaccinati o, per dirla eufemisticamente, la “regola 2G” (NdT: “geimpft oder genesen” – vaccinato o guarito). La società è di fatto divisa in due classi. I vaccinati riacquistano la loro libertà (perché non costituiscono un rischio per gli altri), i non vaccinati (che costituiscono un rischio per gli altri) devono sottoporsi ad esami che devono pagare loro stessi, e nel caso della quarantena, non sono più pagati. Inoltre, le barriere al lavoro e i licenziamenti basati sullo stato di vaccinazione non sono più esclusi, e le compagnie di assicurazione sanitaria potrebbero applicare in futuro tariffe meno favorevoli ai non vaccinati. Perché questa pressione sui non vaccinati? Non c’è alcuna base scientifica per giustificare queste misure estremamente dannose per la società.

Gli anticorpi prodotti dalla vaccinazione diminuiscono significativamente dopo alcuni mesi. Uno sguardo a Israele mostra che dopo la seconda somministrazione, l’intera popolazione dovrà ora sottoporsi ad una terza dose e la quarta è già stata annunciata. Coloro che non si aggiornano con la loro vaccinazione dopo sei mesi non sono più considerati immuni e perdono il loro “Green Pass” (la carta di vaccinazione digitale che Israele ha introdotto). Negli Stati Uniti, Joe Biden parla ormai di richiami di Covid ogni cinque mesi. Marion Pepper, un’immunologa dell’Università di Washington, mette in dubbio questa strategia. Ha detto al New York Times che “la stimolazione ripetuta delle difese del corpo può anche portare a un fenomeno chiamato esaurimento immunitario“.

Si parla poco del fatto che l’infezione naturale consente di svilupare un’immunità molto più robusta. “Anticorpi ultrapotenti“, o “super immunità”, sono stati scoperti in persone infettate dal SARS-CoV-2 l’anno scorso. Questi anticorpi rispondono a più di 20 diverse mutazioni virali e persistono più a lungo degli anticorpi acquisiti attraverso la vaccinazione.

Almeno il ministro della salute, Jens Spahn, ha ora annunciato che sarà accettata anche la prova della presenza di anticorpi. Ma per essere considerato ufficialmente immune, deve comunque avere una vaccinazione. Chi capisce questa logica? Un’intervista della CNN con il dottor Anthony Fauci, presidente del National Health Institute, mostra chiaramente l’assurdità della situazione. Le persone con immunità naturale sono state finora ignorate dai politici!

Conosco un medico che sta cercando disperatamente di ottenere una risposta dalle autorità sanitarie e dall’RKI su questo tema: uno dei suoi pazienti ha un livello di anticorpi IgG di 400 AU/ml, molto più alto di molti vaccinati. Poiché la sua infezione da coronavirus risale a più di sei mesi fa, non è più considerato immune. Gli è stato risposto: “Perché non lo vaccina?, cosa che il medico si rifiuta di fare con quel tasso di anticorpi.

 

Una fondamentale mancanza di comprensione giornalistica

L’esito della pandemia promossa dalla politica e dai media risulta essere un abbonamento permanente alla vaccinazione. Gli scienziati che chiedono un approccio diverso al coronavirus non sono ancora rappresentati adeguatamente dai media pubblici, come ha dimostrato ancora una volta il reportage in parte diffamatorio sulla campagna #allesaufdentisch (N.d.T., iniziativa che chiede un dibattito “ampio, fattuale e aperto”). Invece di discutere il contenuto dei video con le persone interessate, hanno usato esperti per screditare la campagna. Così facendo, le emittenti pubbliche stanno facendo esattamente l’errore di cui accusano questa campagna.

Anton Rainer, un giornalista dello Spiegel, ha dichiarato in un’intervista a SWR a proposito della campagna video, che non era un’intervista nel senso classico della parola: “Fondamentalmente si vedono due persone che sono d’accordo tra loro. Ascoltare questo servizio trasmesso dal mio datore di lavoro mi ha fatto venire il voltastomaco; mi ha letteralmente dato il voltastomaco la mancanza di comprensione giornalistica di base per far parlare l’altra parte. (9) Ho espresso le mie preoccupazioni alle persone coinvolte e alla direzione editoriale via e-mail.

Un commento classico nelle conferenze editoriali è che un argomento è “già fatto”. Per esempio, quando ho sollevato il problema della probabile sottodenuncia delle complicazioni legate ai vaccini. Sì, è vero, la questione è stata discussa con l’esperto interno che – non sorprende – ha concluso che non c’è stato alcun under-reporting. L'”altra parte” viene menzionata qua e là, ma è molto raro che le venga dato un volto umano e che l’argomento venga affrontato sotto forma di una vera discussione con persone che assumono posizioni critiche.

 

Critici sotto pressione

I critici più espliciti affrontano perquisizioni, procedimenti giudiziari, congelamento dei loro conti, trasferimento o licenziamento e persino il ricovero in un reparto psichiatrico. Anche se queste sono opinioni che non si condividono, in uno stato di diritto, una cosa del genere non dovrebbe esistere.

Negli Stati Uniti si sta già discutendo se la critica alla scienza debba essere classificata come “crimine d’odio”. La Fondazione Rockefeller ha offerto 13,5 milioni di dollari per censurare la disinformazione nel settore sanitario.

Il direttore della WDR (N.d.T. emittente pubblica membro della ARD), Jörg Schönenborn, ha detto che “i fatti sono i fatti, sono confermati”. Se così fosse, come è possibile che gli scienziati discutano costantemente a porte chiuse e siano addirittura in disaccordo tra loro su questioni fondamentali? Finché non ci rendiamo conto di questo, qualsiasi presupposto della cosiddetta obiettività porta a un vicolo cieco. Possiamo solo sperare di avvicinarci alla “realtà” – e questo è possibile solo attraverso uno scambio aperto di opinioni e conoscenze scientifiche.

Quello che sta accadendo ora non è una lotta sincera contro le ‘fake news’. Piuttosto, l’impressione è che qualsiasi informazione, prova o discussione contraria alla narrazione ufficiale sia soppressa.

Un esempio recente è il video fattuale e scientificamente trasparente dell’informatico Marcel Barz. In un’analisi dei dati grezzi, Barz nota sorprendentemente che né le cifre della mortalità in eccesso, né quelle dell’occupazione dei letti, né quelle dell’incidenza delle infezioni corrispondono a ciò che abbiamo letto o sentito nei media e dai politici nell’ultimo anno e mezzo. Mostra anche come questi dati possono certamente essere usati per ritrarre una pandemia e spiega perché lo considera disonesto. Il video è stato rimosso dopo 3 giorni da YouTube dopo 145.000 visualizzazioni (ed è stato reso nuovamente accessibile solo dopo un’obiezione di Barz e numerose proteste). La ragione data era “disinformazione medica”. Questo solleva la domanda: chi ha preso questa decisione e su quali basi?

I fact-checker del Volksverpetzer hanno screditato Marcel Barz come un falsificatore. Il verdetto di Correctiv è stato un po’ più moderato (Barz ha risposto pubblicamente e a lungo). Il rapporto degli esperti preparato per il Ministero Federale della Salute, che mostra che l’uso dell’ospedale nel 2020 da parte dei pazienti Covid-19 era solo del 2%, gli dà ragione. Barz ha contattato la stampa con la sua analisi, ma non ha ricevuto alcuna attenzione. Se il dibattito pubblico funzionasse davvero, i nostri media lo inviterebbero nell’arena.

Milioni di volte, il contenuto su questioni relative alla Covid è stato cancellato, come dimostra la giornalista Laurie Clarke nel British Medical Journal. Facebook e Co. sono aziende private e possono quindi decidere cosa viene pubblicato sulle loro piattaforme. Ma hanno anche il diritto di controllare il dibattito pubblico?

Il servizio pubblico radiotelevisivo potrebbe fornire un importante equilibrio assicurando un aperto scambio di opinioni. Ma, purtroppo, questo non sta accadendo!

 

Lasciapassare vaccinali e di sorveglianza digitali

Le fondazioni Gates e Rockefeller hanno progettato e finanziato le linee guida dell’OMS per i lasciapassare vaccinali digitali. Questi lasciapassare vengono ora introdotti in tutto il mondo. Solo con loro è possibile la vita in società, sia che si tratti di prendere il tram, bere un caffè o cercare cure mediche. L’esempio francese mostra che questa carta d’identità digitale dovrebbe rimanere in vigore anche dopo la fine della pandemia. La deputata Emanuelle Ménard aveva chiesto la seguente aggiunta al testo della legge: il registro digitale delle vaccinazioni “termina quando la diffusione del virus non presenta più un rischio sufficiente per giustificare il suo utilizzo“. Il suo emendamento è stato respinto. Quindi siamo solo a un passo dal controllo globale della popolazione o addirittura da uno stato di sorveglianza attraverso progetti come ID2020.

L’Australia sta testando un’applicazione di riconoscimento facciale per garantire che le persone in quarantena rimangano a casa. Israele utilizza braccialetti elettronici. In una città italiana, si stanno testando i droni per misurare la temperatura dei bagnanti, e in Francia si sta cambiando la legge per rendere possibile la sorveglianza con i droni su larga scala.

Tutte queste questioni richiedono uno scambio intenso e critico all’interno della nostra società. Ma le nostre emittenti non li affrontano a sufficienza nei loro resoconti e non era un argomento di campagna elettorale.

 

Prospettive limitate

Il modo in cui il dibattito pubblico è limitato è caratteristico dei “cani da guardia dell’informazione”. Un esempio attuale è fornito da Jan Böhmermann, che ha preteso che il virologo Hendrik Streeck e il professor Alexander S. Kekulé non avessero più la possibilità di parlare, perché non erano competenti.

Oltre al fatto che entrambi i medici hanno curriculum di tutto rispetto, Böhmermann ha così riadattato i paraocchi. Quindi le persone che presentano con i guanti le loro critiche alla linea di condotta del governo non dovrebbero più essere ascoltate?

Il dibattito pubblico è stato limitato a tal punto che, a più riprese, la Bavarian Broadcasting Corporation si è ripetutamente astenuta dal trasmettere i discorsi dei parlamentari critici delle misure durante la trasmissione dei dibattiti parlamentari nell’Assemblea Bavarese.

 

Qualcosa è andato storto

Per molto tempo ho potuto dire con orgoglio e piacere di aver lavorato per un’emittente pubblica. ARD, ZDF e Deutschlandradio hanno prodotto molte ricerche, formati e contenuti eccezionali. Gli standard di qualità sono estremamente elevati e le migliaia di dipendenti fanno un lavoro eccellente, anche di fronte alla crescente pressione dei costi e alle misure di riduzione dei costi. Ma qualcosa è andato storto con Covid. Improvvisamente scopro la visione a tunnel, i paraocchi e un cosiddetto consenso che non viene più nemmeno messo in discussione. (10)

L’emittente austriaca Servus TV dimostra che è possibile fare le cose diversamente. Nel programma “Corona-Quartett” / “Talk im Hanger 7”, ai sostenitori e ai critici viene dato uguale spazio. Perché questo non dovrebbe essere possibile nella televisione tedesca? (11) “Non si può dare un palco a tutti i pazzi“, è la pronta. Il falso equilibrio, che opinioni serie e non serie possano essere ascoltate allo stesso modo, deve essere evitato. – Un argomento massiccio che non è nemmeno scientifico. Il principio fondamentale della scienza è quello di dubitare, mettere in dubbio, verificare. Se questo non avviene più, la scienza diventa una religione.

Sì, c’è davvero un falso equilibrio. È il punto cieco che si è insediato nelle nostre menti e non permette più un dibattito sincero. Ci sbattiamo in faccia fatti apparenti, ma non riusciamo più ad ascoltarci. Il disprezzo prende il posto della comprensione, la lotta contro l’opinione contraria sostituisce la tolleranza. I valori fondamentali della nostra società vengono prodigiosamente buttati a mare. Qui si dice: “La gente che non vuole essere vaccinata è stupida”, lì si dice: “Vergogna alle pecore addormentate”.

Mentre discutiamo, non ci accorgiamo che il mondo intorno a noi sta cambiando ad un ritmo vertiginoso. Praticamente ogni area della nostra vita viene trasformata. Come questo si evolve dipende in gran parte da quanto siamo cooperativi, compassionevoli e consapevoli di noi stessi, da quello che diciamo e da quello che facciamo. Per la nostra sanità mentale, faremmo bene ad aprire lo spazio al dibattito – con piena consapevolezza, rispetto e comprensione delle diverse prospettive. (12)

Mentre scrivo questo, mi sento come un eretico, qualcuno che commette un tradimento e rischia la punizione. Forse non lo sono. Forse non sto rischiando il mio lavoro con questo, e la libertà di espressione e il pluralismo non sono a rischio. Lo spero vivamente e attendo uno scambio costruttivo con i miei colleghi.

 

Più informazioni dall’autore

PS: Per i fact-checkers e coloro che sono interessati a una prospettiva multipla, ecco le contro-posizioni ai punti discussi nel testo:

ARD-ZDF-Studie
https://www.rnd.de/medien/kritik-an-corona-berichterstattung-von-ard-und…

Prof. John Ioannidis
https://www.faz.net/aktuell/wissen/forscher-john-ioannidis-verharmlost-c…

https://sciencebasedmedicine.org/what-the-heck-happened-to-john-ioannidis/
Imperial College Modelling https://blogs.bmj.com/bmj/2020/10/07/covid-19-modelling-the-pandemic/

Gain of function research
https://www.gavi.org/vaccineswork/next-pandemic/nipah-virus

Hydroxychloroquin / Ivermectin
https://www.br.de/nachrichten/wissen/corona-malaria-mittel-hydroxychloro…

https://www.who.int/publications/i/item/WHO-2019-nCoV-therapeutics-2021.2

https://www.forbes.com/sites/siladityaray/2021/05/11/indian-state-will-o…—even-as-who-warns-against-its-use-as-covid-19-treatment/

Immunität der Geimpften
https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2021.08.23.457229v1

Immunität der Genesenen https://science.orf.at/stories/3208411/?utm_source=pocket-newtab-global-…

https://www.businessinsider.com/fauci-why-covid-vaccines-work-better-tha…

Impfdurchbrüche / Pandemie der Ungeimpften
https://www.spektrum.de/news/corona-impfung-wie-viele-geimpfte-liegen-im…

https://www.mdr.de/wissen/covid-corona-impfdurchbrueche-sind-selten-100….

Pseudoexperten / Wissenschaftsleugner / PLURV-Prinzip
https://www.ndr.de/nachrichten/info/82-Coronavirus-Update-Die-Lage-ist-e…

Note:

(1) L’eccezione è stata la copertura del referendum, durante il quale la televisione svizzera è stata costretta a dare ad entrambi i partiti lo stesso spazio di trasmissione. (Video qui)

(2) Altre esercitazioni di emergenza pandemica sono stati “Clade X” (2018), “Atlantic Storm” (2005), “Global Mercury” (2003) e “Dark Winter” (2001). Queste esercitazioni si sono sempre concentrate sulla gestione delle informazioni.

(3) Panorama ha riferito di questi pagamenti, ma non ha descritto chiaramente il ruolo di Kyriakides nei contratti del vaccino. In altri termini, la questione non ha ricevuto molta attenzione da parte dei media.

(4) Per esempio, il musicista britannico Eric Clapton, che ha sviluppato reazioni violente dopo la vaccinazione e ora se ne pente, è stato appena menzionato alla radio pubblica.

(5) Secondo l’RKI, una svolta vaccinale si verifica quando una persona vaccinata può mostrare sia un test positivo che i sintomi – per i non vaccinati, un test positivo è sufficiente. In questo modo, i non vaccinati sono statisticamente più significativi.

(6) Disponibile nelle rispettive sezioni “Elenco dei vaccini approvati”; le edizioni precedenti del sito web PEI sono accessibili tramite l’archivio internet Wayback Machine (qui, qui e qui).

(7) L’OMS si è persino congratulato con lo stato indiano dell’Uttar Pradesh per la sua politica Covid, ma senza menzionare l’Ivermectina. Il tasso di vaccinazione nell’Uttar Pradesh è inferiore al 10%.

(8) Si veda anche la riunione della FDA del 17 settembre 2021, a 5:47:25.

(9) Il rapporto più accurato viene da BR, anche se anche qui si tratta di un rapporto su e non con i produttori. MDR offre un’analisi completa e differenziata sul suo portale di media.

(10) Non vorrei parlare di una vera “opinione unificata” delle emittenti pubbliche. Ci sono sempre stati contributi critici e correzioni di rotta nelle relazioni. Ma il modo in cui viene trattato un argomento è sempre una questione di contesto, di tempo di trasmissione e di portata. Le mie osservazioni sono state notate anche da altri colleghi.

(11) Nuovi formati come “Auf der Couch” della ZDF danno speranza, anche se non credo che una Karina Reiß o un Wolfgang Wodarg prenderanno presto il loro posto.

 

Link: https://www.francesoir.fr/opinions-tribunes/je-ne-peux-plus-me-taire

 

Traduzione di Arrigo de Angeli per ComeDonChisciotte

 

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...e penso non a lei ma al viaggio con lei tra cielo e terra...
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