DI MATTHEW CARUANA GALIZIA
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La giornalista e blogger Daphne Caruana Galizia è stata uccisa a Bidnija, nell’isola di Malta, da una bomba che ha fatto saltare in aria la sua auto, una Peugeot 108, mentre lei era a bordo. È morta sul colpo. La reporter si era appena messa alla guida quando la deflagrazione è avvenuta, in una strada non molto distante da casa sua. Caruana Galizia stava indagando su scandali di corruzione che coinvolgerebbero, tra gli altri, la moglie del primo ministro maltese Joseph Muscat, che sarebbe implicata nel caso dei Panama Paper. Julian Assange promette 20mila euro a chi darà informazioni sull’assassinio.
Mia madre è stata assassinata perché si era messa tra lo stato di diritto e chi cerca di violarlo, come fanno molti giornalisti di carattere. Ma lei è stata presa di mira anche perché era l’unica persona che aveva preso questo atteggiamento. Questo è quello che accade quando le istituzioni di uno Stato sono state rese inefficaci: l’ultima persona che resta diritta, in piedi, spesso è un giornalista. E’ questo che ha fatto di lei la prima persona ad essere ammazzata. Non dimenticherò mai, quando correvo nell’inferno di quel campo, mentre cercavo di capire come avrei potuto aprire la porta, mentre la macchina era ancora un forno fumante, quando gridavo forte e sono arrivati due poliziotti che avevano solo un estintore in mano. Loro mi guardavano e uno mi ha detto : “ Mi dispiace, non possiamo fare niente” Ho guardato dentro la macchina e intorno a me vedevo parti del corpo di mia madre. Ho capito che avevano ragione, non c’era più nessuna speranza. “Chi c’è in macchina?”, Mi hanno chiesto. ” E’ mia madre quella dentro la macchina. E’ lei che è morta. È morta per la vostra incompetenza.” Sì, sono state incompetenza e negligenza che non hanno saputo impedire quello che è successo. Mi dispiace per essere troppo diretto, ma quella che ho visto sembra essere una guerra, e questo dovete saperlo. Questo non è stato un semplice omicidio e non è una cosa tragica. Tragico è quando qualcuno che viene investito da un autobus. Quando tutto intorno a te, invece, c’è sangue e fuoco, questa è guerra. Siamo un popolo in guerra contro lo stato e contro la criminalità organizzata, che ormai non si riesce più a distinguere. Poche ore dopo – mentre quel clown di Primo Ministro stava raccontando in parlamento di una giornalista che, per più di un decennio aveva molestato e demonizzato – uno dei sergenti di polizia che dovrebbe indagare su questo omicidio, Ramon Mifsud, ha pubblicato su Facebook : “Everyone gets what they deserve, cow dung! Feeling happy – Ognuno ottiene quello che si merita, vacca merdosa! Mi sento felice ” Sì, siamo a questo punto: uno stato di mafia dove puoi cambiare sesso sulla carta d’identità (grazie a Dio per questo!), Ma dove ti fanno pezzi solo se pretendi di esercitare le tue libertà fondamentali. E’ uno stato questo dove sono protette solo per le persone che dovrebbero proteggerti e che invece festeggiano. Come siamo arrivati a questo punto? Il governo maltese ha permesso che prosperasse una cultura di impunità. E’ comodo per il Primo Ministro di questo Paese affermare che non si prenderà un attimo di “riposo” fino a quando non si troveranno i responsabili, mentre guida un governo che ha incoraggiato quella stessa impunità. Prima ha riempito il suo consiglio di truffatori, poi ha riempito la polizia di truffatori e di imbecilli, poi ha riempito i tribunali di truffatori e incompetenti. Se le istituzioni avessero già fatto il proprio lavoro, non ci sarebbe nessun assassinio su cui indagare – e i miei fratelli e io avremmo ancora una madre. Giuseppe Muscat, Keith Schembri, Chris Cardona, Konrad Mizzi, l’Avvocato Generale e la lunga lista di commissariati di polizia che non hanno fatto il proprio dovere: siete tutti complici. Voi siete responsabili di questo.
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Fonte: www.facebook.com
Link: https://www.facebook.com/matthewcaruanagalizia/posts/10159419399490035
17.10.2017