La generazione del Gender X e la sessualità fluida

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DI ROSANNA SPADINI

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Quando si pensa al mondo Lgbt, sorge immediata l’immagine di minoranze discriminate, bullizzate, e per questo carenti di diritti civili. Strano però che i cosiddetti diritti civili delle famiglie “arcobaleno” siano poi sponsorizzati proprio da alcune delle lobby più potenti del pianeta, che lungi dall’essere deboli e discriminate, finiscono per disporre di una potenza mediatica capace di condizionare la politica e la società civile. Su questo bisognerebbe riflettere…

Ad esempio George Soros, oltre a finanziare Ong e migrazioni di massa, con la sua Open Society Foundation, ha foraggiato  associazioni per la promozione dei diritti Lgbt in tutto il mondo, compresa l’Arcigay italiana.

Ma proprio nel mondo governato dal finanzcapitalismo a schierarsi a favore delle nozze gay è una lista sterminata di 379 aziende, tra cui: Amazon, Apple, AT&T, Cablevision, Cisco, Cloudflare, Comcast, Cox, DirecTV, Dropbox, eBay, EA, Facebook, Google, Groupon, HP, Intel, Intuit, Microsoft, Orbitz, Pandora, Qualcomm, Twitter, Verizon e Zynga. Imprese grandi e piccole che hanno stilato un documento comune e l’hanno inviato ai nove «saggi» della Corte Suprema. La richiesta: le coppie gay e lesbiche devono avere il diritto di sposarsi, non solo per una questione di giustizia, dicono, ma anche perché questo riconoscimento non potrà che apportare benefici al mondo delle imprese.

Gender e non più gender dunque… sembra essere il tema del giorno anche in Italia.

Ha iniziato Elly Schlein, il nuovo volto della new left, diventata vicepresidente della regione ER, quando ha detto: «Ho amato uomini e donne. Ora sto con una ragazza». Non c’interessa granché conoscere la vita sessuale della “sardina”, quello che appare strano è che interessi a lei divulgarla urbi et orbi. Pubblicità progresso??

Promettente icona della politica radical chic, ha tutti i requisiti per appartenere alla sinistra che difende i diritti cosmetici, dimenticandosi di quelli sociali, uno a caso il lavoro. Giovane, ambientalista, immigrazionista, globalista.  Già parlamentare europea dal 2014, a Bruxelles si inserisce nella lista ambita degli amici di George Soros, il potente speculatore fondatore della Open Society, condividendo in toto il pacchetto completo del nuovo umanesimo filantropico.

Poi si festeggia San Valentino al Liceo “Laura Bassi” di Bologna, nel segno di Drag Queen e preservativi, dove viene proposta un’assemblea di istituto dedicata all’amore e alla sessualità nel 2020, con una serie di incontri per “sfatare” alcuni “miti, tabù e tanta disinformazione” e in cui non poteva mancare, ovviamente, la “gay sex education”.

Assemblea d’Istituto Liceo “Laura Bassi” di Bologna,

Il programma della giornata era stato divulgato da giorni. “La partecipazione ad almeno una delle attività è obbligatoria”, e gli studenti avevano diverse scelte a disposizione, in palestra si poteva seguire la storia e l’esibizione delle Drag Queen; in Aula Magna invece è andata in scena l’educazione sessuale “dalla teoria al preservativo” a cura della Croce Rossa, con consegna finale dei contraccettivi gratuiti. Per chi preferiva approfondire l’identità di genere e sessuale, invece, era sufficiente andare all’Aula 3A. Mentre la “Gay sex education” su “ruoli di genere, identità e safer sex” era tenuta in aula 1A dal Cassero Scuola Lgbtq+ Center (la lettera Q per chi si identifica come queer, “strano”, che sta cercando la propria identità). Per non farsi mancare nulla, infine, anche un’attività sul “Pride, Noi dell’Arcobaleno”.

Sui muri sono stati appesi dei cartelli di “sensibilizzazione” ideati dal comitato Lgbtq+ del Liceo. Un foglio sul “gender fluid” biasimava alcuni “stereotipi”, tra cui quello di chiedere a qualcuno se è maschio o femmina, quando si può anche essere “entrambi” o “nessuno dei due”. Un altro invece descriveva la “pansessualità” di chi è attratto da persone “indipendentemente dal loro genere”, anche chi non appartiene a quello “binario”. 

Bisogna ammettere che ci siamo addormentati in un mondo in cui esistevano solo due generi sessuali, e ci siamo ritrovati in un mondo in cui ne esistono almeno tre, con tutte le sfumature del caso: maschile, femminile, neutro

Gli adulti dovrebbero essere in grado di identificarsi con qualsiasi genere desiderino, la scienza moderna ci dice che possono persino cambiare sesso. Ma il meme culturale che attribuisce libertà di scelta sessuale per i bambini è a dir poco ambiguo.

La sessualità infantile infatti si manifesta secondo l’evoluzione dei processi pulsionali della libido, ma è del tutto diversa da quella adulta.

Sigmund Freud definisce il bambino un “perverso polimorfo”, perverso (senza alcun negativismo etico) in quanto ricerca il piacere in assenza di finalità riproduttiva… polimorfo poiché ricerca il piacere attraverso diverse zone erogene, e riceve gratificazione edonistica sia dal contatto col padre che con la madre, facilitato in questo dall’assenza di un Super Io e senza l’imposizione morale prodotta dall’educazione.

Però a causa dell’aumento dei messaggi subliminali, dell’esposizione dei media e dell’indottrinamento nelle scuole, i bambini stanno diventando sempre più confusi. In Gran Bretagna, c’è stato un  marcato aumento dei bambini che frequentano cliniche di  identità di genere.

Però le statistiche ci dicono anche che ben “il 98% dei ragazzi confusi sessualmente e l’88% delle ragazze alla fine accettano il loro sesso biologico dopo aver superato la pubertà”.

I fatti, non l’ideologia, dovrebbero determinare la realtà, e ed è un fatto biologico oggettivo che i marcatori genetici di maschio e femmina siano rispettivamente “XY” e “XX”.

Ognuno è nato con un sesso biologico, mentre il genere equivale alla consapevolezza di se stessi come maschio o femmina, quindi è un concetto antropologico, sociologico e psicologico, non è una valenza biologica. La consapevolezza di sé si sviluppa nel tempo e, come tutti i processi di sviluppo, può essere deragliata da percezioni soggettive, relazioni ed esperienze diverse.

Nel 2018 gli studenti della Clemson University hanno esplorato questo fenomeno, partecipando ad un seminario dal titolo Crea la tua avventura di genere“.

Il Centro Multiculturale Harvey e Lucinda Gantt di Clemson ha ospitato l’evento, che ha visto protagonista Lara Americo, un’attivista transgender e fondatrice di  Comic Girl Coffee , uno “spazio anticapitalista che utilizza il modello no-profit per sostenere la costruzione della comunità”, dice il suo sito web. 

Alla presentazione dell’evento, Americo ha mescolato e abbinato abiti diversi per modellare “nuovi sessi”… Creeremo qualcosa. Ci sono solo due generi? Sono solo maschi e femmine? O i generi sono infiniti, e possiamo creare generi infiniti in base alle nostre emozioni e ai nostri sentimenti di oggi?”

Mentre la Mattel lancia la nuova linea di bambole “Gender Neutral”, che maschera un progetto d’ingegneria sociale ber precisa. “I bambini possono personalizzare le nuove bambole con capelli lunghi o corti, pantaloni o gonne o entrambi. Le bambole sono disponibili in sei diverse tonalità di pelle”, riferisce  Fox Business.

Kim Culmone, vice presidente senior di Mattel Fashion Doll Design, ha dichiarato che le bambole sarebbero state rilanciate perché “I bambini non vogliono che i loro giocattoli siano dettati dalle norme di genere”… “I giocattoli sono un riflesso della cultura e mentre il mondo continua a celebrare l’impatto positivo dell’inclusività, abbiamo sentito che era tempo di creare una linea di bambole priva di etichette”.

Una pubblicità per il nuovo prodotto presentava un ragazzo con i capelli viola e uno che indossava un orecchino. Alcuni interventi critici hanno accusato l’azienda di aver cercato di ingegnerizzare socialmente i bambini, contribuendo a renderli confusi riguardo al genere.

Anche il Parlamento europeo si è tuffato nel buco nero delle diversità con un nuovo mandato, incoraggiando gli eurodeputati a usare un linguaggio neutro rispetto al genere per non offendere gli stimati colleghi non maschi.

Funzionari e deputati al Parlamento Europeo hanno ricevuto una guida sulla necessità di utilizzare un linguaggio neutro nelle comunicazioni pubbliche.

L’obiettivo della guida sarebbe promuovere un linguaggio non sessista, inclusivo ed equo, che “mira ad evitare frasi pregiudizialmente interpretabili o discriminanti, commenti ambigui o peggio perentori riguardo al fatto che un determinato genere umano o sociale rappresenti la norma”.

Il London Times poi, altro punto di riferimento, suggerisce che abbracciare i ruoli di genere tradizionali è una forma di estremismo,  tanto che le cosiddette “mogli commerciali” sarebbero simili a “spose ISIS“. Una crescente comunità di donne sta rifiutando il femminismo inteso come sottomissione agli uomini. Le tecniche usate per radicalizzarle sono simili a quelle usate per governare le spose Isis”, scrive Julia Ebner.

In Scozia uno studente di 17 anni è stato espulso dalla sua classe dopo aver detto all’insegnante che ci sono solo “due sessi”. Lo studente ha registrato segretamente la reazione dell’insegnante e il suo video mostra l’insegnante della scuola secondaria di Aberdeenshire che gli dice che la sua opinione sul genere non è  “molto inclusiva” e non è in linea con la “politica dell’autorità scolastica nazionale”. Lo studente ribatte che non è “molto inclusivo” impedirgli di esprimere la sua opinione, aggiungendo che le affermazioni che esistono più di due sessi “non sono affatto scientifiche”, al che l’insegnante ribatte che “non tutte le politiche sono scientifiche”.

Nel giugno 2017 l’Ufficio per gli Affari Multiculturali della “Virginia Commonwealth University” ha deciso di pubblicare una “Guida Terminologica LBGTQQIAAPP “(Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender, Queer, Questioning, Intersex, Asexual, Allies e Pansexual, con tutti gli altri che giacciono sotto l’ombrello di Queer), molto utile per aiutare gli studenti confusi nella determinazione del proprio genere. La guida osserva che quanto al genere “il linguaggio è in continua evoluzione e queste definizioni non sono affatto complete”, prima di avvertire che “i termini di autoidentificazione non dovrebbero essere usati per etichettare gli altri senza il loro consenso”.

Guida Terminologica LBGTQQIAAPP

Fortunatamente, la guida ha anche alcune illustrazioni molto facili da comprendere per aiutare gli studenti a sfatare il mito di un genere per tutta la vita ed evitare la disgrazia che il genere sia irrevocabilmente binario.

Fino ad ora, le carte di identità o licenze di ogni tipo avevano riportato designazioni di genere troppo restrittive e limitate a “maschio” e “femmina”,  perché, disgrazia della sorte, la scienza biologica ci ha detto che quelle sono state finora le uniche due opzioni. Ma quell’odiosa violenza perpetrata per millenni contro di noi dal nostro codice genetico non sarà più tollerata nello stato della California, che si tratti di un fatto scientificamente provato o meno.

Quindi nel 2017 la legislazione della California ha preso in considerazione l’SB 179 che ha aggiunto una nuova denominazione di genere “Gender X” alle carte di identità dello stato.

Poi nel 2018 anche il sindaco di New York Bill De Blasio si è adeguato, assicurando la presenza del terzo genere “X”  su certificati di nascita e altri documenti identificativi, per salvaguardare i diritti delle persone transgender. Addirittura anche i minori di età inferiore ai 18 anni ora possono apportare modifiche ai loro documenti senza il consenso dei genitori.

L’attuale affermazione della sessualità fluida condanna gli “etero” come fossero arcaici, preistorici, addirittura colpevoli, mentre dichiararsi per lo più “queer” è ormai considerato quasi un valore aggiunto, per una buona fetta di popolazione, che sostituisce i diritti cosmetici a quelli sociali. Film e serie tv hanno sdoganato da tempo il terzo genere “X”.

Peccato che dietro le favole belle dei diritti negati ci sia il turbocapitalismo, il cui unico obiettivo è proprio quello di fare soldi, quindi di reificare l’individuo e tutta la sua specie, attraverso la creazione dell’homo unisex, lo schiavo perfetto, l’essere cui si può vendere qualsiasi cosa, anche una gravidanza surrogata e la nascita di un bambino, come fosse una Barbie, con tutti i gadget annessi.

 

Rosanna Spadini

18.02.2020

 

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