DI JOE LAURIA
consortiumnews.com
La CIA è “ossessionata” dall’ex ambasciatore britannico che testimonierà nel caso di spionaggio sul caso Assange. Craig Murray dice infatti che gli è stato chiesto di testimoniare nel caso di spionaggio illegale contro Julian Assange.
L’ ex ambasciatore britannico in Uzbekistan e stretto collaboratore di WikiLeaks, il sito di Julian Assange, afferma di essere stato il “bersaglio principale” della sorveglianza 24/7 di Assange presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra da parte della società di sicurezza spagnola UC Global, che, secondo rapporti stampa e documenti giudiziari, aveva condiviso la sorveglianza con la CIA.
Craig Murray ha dichiarato di essere stato contattato da un avvocato nel caso di spionaggio su Assange e che sarebbe andato a Madrid per testimoniare.
Ora è sotto indagine David Morales, il proprietario di UC Global (arrestato nell’ottobre del 2019), l’azienda privata di security e intelligence che doveva garantire la sicurezza del fondatore di WikiLeaks nell’ambasciata dell’Ecuador: per 7 anni si era occupato invece di registrare e filmare giornalisti e avvocati (soprattutto americani e russi), trasmettendo tutte le informazioni raccolte all’intelligence Usa, (incluse conversazioni privilegiate tra Assange e l’avvocato).
L’inchiesta su David Morales è stata condotta dai giudici dell’Audiencia Nacional di Madrid
Murray ha detto all’ex analista della CIA Ray McGovern in un’e-mail, condivisa con il Consortium News con il permesso di Murray stesso, che la CIA era “ossessionata” da lui.
Murray ha anche detto a McGovern di essersi offerto di fornire prove al consigliere speciale Robert Mueller, che ha speso $ 32 milioni e più di due anni per indagare su una presunta cospirazione tra il governo russo e la campagna di Trump, incluso il modo in cui WikiLeaks aveva ottenuto email dal Comitato Nazionale Democratico e da John Podesta, presidente della campagna Hillary Clinton.
Mueller aveva concluso che non c’erano prove di una cospirazione tra Mosca e Trump, ma si era convinto del ruolo avuto dalle e-mail “hackerate” dagli agenti russi e della loro consegna a WikiLeaks per la pubblicazione.
Murray ha affermato che diverse persone con accesso legale alle e-mail di DNC e Podesta sono state le fonti di WikiLeaks.
“Ho scritto a Mueller offrendomi di fornire prove, non ho mai ricevuto alcuna risposta”, ha scritto Murray a McGovern mercoledì scorso. “Non ho mai avuto alcuna richiesta di intervista da parte di nessuna autorità americana”.
Murray ha poi scritto: “MA ho ricevuto un messaggio dall’avvocato di Madrid sullo spionaggio di Assange nell’ambasciata, condotto dalla CIA, che diceva che ero il” bersaglio principale “per gli agenti e le prove dimostrano che erano “ossessionati” da me. Andrò a Madrid per consegnare delle prove.”
Murray ha anche aggiunto: “Il fatto per cui i servizi di sicurezza statunitensi hanno rifiutato la mia offerta di consegnare prove gratuite, benché fossero ossessionati di spiarmi, solleva domande interessanti …”
Video di sorveglianza che include Murray in visita ad Assange:
Joe Lauria è redattore capo del Consortium News ed ex corrispondente delle Nazioni Unite per Wall Street Journal, Boston Globe, e numerosi altri giornali. E’ stato un giornalista investigativo per il Sunday Times di Londra e ha iniziato la sua carriera professionale come stringer per il New York Times. Può essere contattato su [email protected] e seguito su Twitter @unjoe.
22.07.2020
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da Rosanna