Kemerovo e i gironi dello squallore

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DI DMITRY ORLOV

cluborlov.blogspot.it

Può darsi che abbiate sentito parlare dell’ avvenimento tragico che vi sto per descrivere, o forse no. Se ne avete sentito parlare in inglese, ci sono forti possibilità che quel che avete sentito faccia parte di un’azione programmata di discredito contro la Russia .
Normalmente sarei reticente a scrivere su questo argomento; generalmente è preferibile festeggiare in pubblico e tenere in privato le tragedie. Ma in questo caso un gran numero di persone, a differenti livelli, ha tentato di trarre profitto da questa tragedia e di averne dei benefici, generando una gigantesca nuvola di fumo nero, molto più grande di quella generata dall’avvenimento in sé.

Questa tragedia veramente spaventosa è avvenuta domenica scorsa 25 marzo a Kemerovo (l’accento va sulla prima sillaba) nella regione del Kuzbass, Siberia. Un incendio nel centro commerciale e ricreativo Winter Cherry è costato la vita a 64 persone delle quali 41 bambini. Solo 27 corpi sono stati identificati; altri aspettano l’esame del DNA; 67 si sono salvati e saranno curati in ospedale. Le famiglie delle vittime e ognuno dei feriti hanno ricevuto un milione di rubli dal governo regionale (17.350 dollari USA ) e inoltre il principale proprietario del centro, l’impresario Denise Chtengelov ha promesso di versare 3 milioni di rubli per ogni deceduto. Tutte le vittime sopravvissute saranno seguite da un medico e da uno psicologo per sostenerli fino alla guarigione.

I Russi sono abituati alla tragedia. Il clima rigido e i lunghi inverni, con strade innevate e ghiacciate, frequenti episodi di tormenta ed altri, provocano numerosi incidenti nei trasporti. Gli attacchi terroristici hanno anche reclamato la loro parte di vittime. Ma questo incidente ha veramente scosso la gente e il dispiacere si è diffuso in tutto il paese; prima di tutto perché la causa non è naturale o di guerra – è un disastro causato dall’uomo- e anche perchè tante vittime sono bambini che quella domenica erano là solo per una giornata di divertimento. Dei monumenti commemorativi spontanei sono stati eretti in tutto il paese, da Vladivostok che sta 5400 km a est di Kemerovo, fino a San Pietroburgo che sta 4100 km a ovest e poi nel mondo. La condivisione del dolore e l’incoraggiamento hanno reso onore agli eroi di questa tragedia, morti o vivi. Tatiana Darsalia, un’ insegnante di inglese, ha accompagnato sua figlia fuori dall’edificio in fiamme, poi è rientrata di corsa per salvare altri bambini e non è sopravvissuta. Dimitri Poloukhine un giovane del Ministero delle Emergenze, è riuscito a portar via contemporaneamente tre bambini un ragazzo e due bambine, ed è sopravvissuto.
Questo è il cuore della tragedia, perfettamente umano e comprensibile. Dopo molto dolore e molto appoggio dall’esterno, Kemerovo si riprenderà. Ma intorno a questa tragedia, da quando è avvenuta, si è messa in orbita una vera nuvola di asteroidi di squallore umano: l’umanità predatrice bestiale e senz’anima che cerca di ricavare un modesto beneficio personale o collettivo dalla morte di questi bambini .L’inglese non ha delle parole sufficienti a descrivere queste persone; tutto ciò che viene in mente sono delle volgari bestemmie anglosassoni e delle imitazioni ridicole del latino, lingua morta da tanto tempo. Non sarà sufficiente soltanto etichettarle, delle persone del genere. Io piuttosto manderei in orbita questi rifiuti umani in fiamme su delle orbite di squallore. Li chiamerò così, gironi di squallore come Dante Alighieri ha assegnato i peccatori nei gironi dell’inferno. E forse farei loro soffrire qualche tormento eterno di stampo medievale.
Al centro di questo insieme di gironi di squallore si può trovare un buco nero: il fuoco potrebbe avere origine criminale. (potrebbe anche essere dovuto a un corto circuito accidentale, l’indagine non è terminata). Ma se fosse un incendio doloso la principale teoria è che sia cominciato in una saletta di giochi per i bambini dove c’era un recinto pieno di blocchi di polistirene e può darsi che qualcuno (non ci sono sospetti per ora) abbia acceso uno di questi blocchi. E di qui il fuoco si è propagato rapidamente a tutto il recinto, le corde sintetiche che pendevano dal soffitto hanno preso fuoco e il fuoco si è esteso ai muri, al resto dell’ambiente e poi da lì a tutta la struttura.
Ma avrebbe anche potuto trattarsi di un piccolo piromane incosciente che giocava con un accendino trovato da qualche parte parte (Probabilmente un ragazzino). Molti ragazzini sono piromani; generalmente finiscono per superare questa cattiva inclinazione, se per esempio gli si dà il compito di bruciare la ramaglia del giardino. Quando avevo circa 6 anni, stavo lavando i piatti e la mia attenzione fu attirata da una griglia di ventilazione sopra l’acquaio della cucina. Allora ho messo una sedia sopra il bancone della cucina, mi ci sono arrampicato, ho tolto la griglia e ho guardato dentro. Ma dentro il pozzo di ventilazione era buio, e allora ho trovato una scatola di fiammiferi: poi quando la polvere che tappezzava questo condotto di ventilazione si è messa a bruciare, ho potuto osservare un magnifico braciere arancione che saliva lungo il camino di ventilazione e io riflettevo che la buona vita poteva terminare persino prima di cominciare. Poi il fuoco si è spento. Ma se per caso si scopre che l’incendio di questo weekend è stato veramente un atto premeditato di incendio doloso, allora il suo autore non merita di meno che di essere rinchiuso in un buco nero per tutta l’eternità.

Il primo girone di squallore che troviamo è popolato da tutti quelli che sono responsabili dello stato deplorevole della sicurezza antincendio del complesso Winter Cherry. Il sistema automatico d’allarme antincendio era disattivato e questo da parecchi giorni. Era stato spento a causa dei falsi allarmi e non si è fatto nessun tentativo per ripararlo. Quando è stato fatto un tentativo di attivarlo manualmente dopo l’inizio dell’incendio non se ne ha avuto nessuna utilità. Il stema di ventilazione non è stato interrotto e ha fatto circolare fumo tossico in tutto l’edificio. Le uscite di emergenza erano chiuse a chiave, le vie di fuga erano rivestite di materiali infiammabili. Le gabbie delle scale non erano a prova di fumo e non erano sufficienti per poter evacuare l’edificio senza utilizzare ascensori e scale mobili, andati tutti fuori servizio appena è stata tolta l’elettricità.
Secondo alcune testimonianze, il personale di sicurezza è stato meno che utile e a volte anche controproducente .
Chi è il vero responsabile di tutto questo e quali conseguenze avrà tutto questo? Ce lo dirà una delle inchieste penali tra le più approfondite della storia russa. Molte persone sono già sicure di finire in galera; i regolamenti antincendio saranno modificati ; non solo a Kemerovo ma in tutto il paese saranno rinforzati i regolamenti antincendio e le procedure di controllo. Numerosi funzionari a livello municipale (una delle sacche di corruzione che è ancora tra le più importanti in Russia) riceveranno una pena detentiva, o saranno cacciati e altri si metteranno a tremare alla sola idea di bere un bicchiere di vino invece di condurre con efficacia le loro ispezioni ufficiali. L’inchiesta richiederà almeno 5 mesi per terminare; i processi richiederanno anche più tempo, ma possiamo essere sicuri che saranno minuziosi, esaustivi ed esemplari perché la persona che l’ha ordinato e che va a sovrintendere è lo stesso Putin. Durante una conferenza stampa televisiva, ha fatto riferimento al rapporto ispettivo antincendio sull’edificio incendiato, che è stato approvato “senza osservazioni “. Indignato si è rivolto verso il capo della commissione d’inchiesta e ha detto: “Scoprite chi ha firmato questo rapporto è fatemi sapere chi è”. Risposta: “Sì signore!”.
Quelli che popolano questo girone di squallore non meritano tormenti eterni: sono sicuro che sarà ampiamente sufficiente tutto il peso della legge amministrativa e criminale esercitato sul loro da un Putin comprensibilmente irritato e corrucciato. Se posso permettermelo, in questa nuvola nera c’è una luce di speranza: è possibile che questi 41 bambini non siano morti per nulla. La loro perdita darà impulso a una revisione completa della sicurezza pubblica e dell’organizzazione Municipale e renderà molto meno probabile che un tale incidente si ripeta.
Il girone dello squallore seguente è occupato da un pianeta gassoso gigante, una specie di Urano dello squallore con un gran numero di satelliti simili allo sterco. Questa gigante palla marcia, di gas delle paludi è un ucraino e si chiama Eugeny Volnov (il suo vero nome Nikita Kuvikov). Molto probabilmente è impiegato presso il Ministero ucraino dello spionaggio. Poco tempo dopo la notizia dell’incendio, Volinov ha cominciato a inviare delle richieste all’obitorio di Kemerovo. Sfruttando l’identità di un ufficiale del ministero Russo dell’Emergenze, ha cominciato a domandare ai responsabili dell’obitorio quanti cadaveri potevano ricevere e ha ordinato loro di prepararsi a riceverne un gran numero – centinaia. Sicuramente la notizia falsa che avrebbero potuto arrivare centinaia di cadaveri, è presto trapelata dall’obitorio. Dopo poche ore la gente per la strada interrogava i funzionari dicendo che mentivano sul numero delle persone morte. I funzionari hanno reagito formando dei gruppi di cittadini volontari e mandandoli direttamente all’obitorio per verificare che le cifre corrispondevano a quelle dei rapporti ufficiali ed è stato contenuto questo tentativo ucraino di fomentare il malcontento pubblico approfittando di una tragedia.

Ma questo non ha messo fine alla faccenda perché poi gli attivisti dei social-media hanno preso il via. Diverse celebrità, molte delle quali hanno migliaia di followers, sono andati su Facebook, su Twitter o su altre piattaforme dei social-media e hanno diffuso queste menzogne molto al di là dei limiti della regione. Un gran numero di queste persone lo hanno fatto più o meno senza riflettere; altri cercavano soltanto di accrescere la loro popolarità sui social-media a detrimento delle vittime di questa tragedia; altri ancora che si considerano membri dell’opposizione hanno tentato di sfruttare la tragedia per minare la fiducia del pubblico nei confronti delle autorità. Ma se la verità vi renderà liberi, la falsità può facilmente diventare una prigione che vi fabbricate da soli e coloro che diffondono queste menzogne, involontariamente o con l’intenzione di nuocere, si troveranno ben presto al centro di un fiasco in termini di relazioni pubbliche. È stato anche sottolineato che alcuni di loro, specialmente le persone famose, avevano un così grande numero di followers sui media che potrebbero essere considerate come delle organizzazioni di comunicazione, responsabili della verifica dei fatti e responsabilI della diffusione di notizie false, che particolarmente in un periodo di crisi come questo possono provocare panico o disordini. Bisogna notare che soltanto dopo aver preso coscienza delle conseguenze molti di loro hanno scelto di pubblicare delle smentite e di scusarsi.
Avrei proprio voglia di infliggere una tortura da Medioevo al cattivo Volnov e a tutti quelli che hanno rilanciato le sue notizie false: io li lascio per l’eternità in Ucraina.

Per giunta questa esperienza mostra qualche cosa di particolare sui social-media.
Consideriamo queste nuove piattaforme di ospitalità come AirBNB o i differenti sistemi di “car.sharing” o anche dei siti commerciali come Ebay. Tutti sono basati sul principio che la fiducia pubblica è fondata sulla reputazione. Distruggete il velo dell’anonimato, rendete pubblica la reputazione di tutti, fate in modo che tutta la gente sia facile da localizzare e identificare istantaneamente: improvvisamente il rischio scompare e la cooperazione diventa la strategia più a buon prezzo. Nessuno dovrà più chiamare un taxi. Non ne sentiremo più parlare; ora è possibile utilizzare un’applicazione per smartphone che vi dice chi è il guidatore, dice al guidatore chi siete voi e le condizioni di trasporto negoziate tra voi due, dove siete e dove volete andare. Questo sprona automaticamente tutti ad avere un comportamento migliore.

I social media sono esattamente il contrario. Non c’è un criterio per accertare una reputazione se non la notorietà e qualunque metodo per aumentare questa notorietà è appropriato (e non contraddice gli elementari richiami contro i discorsi che incitano all’odio o alla violenza). Inoltre non c’è nessun motivo di pensare che le piattaforme dei social media siano realmente interessate a costruire un capitale sociale o una qualunque cosa di questo tipo; tutto ciò che gli interessa è vendere i vostri dati e forse qualche annuncio pubblicitario. Alcuni, come Facebook, meritano un girone di squallore solo per loro. Che cosa dovremmo farci? Qui faccio riferimento a Voltaire: “Annientate l’infame!”.
L’ultimo girone dello squallore è popolato dai portavoce dei media occidentali come Leonid Berchidsky, che ha colto questa occasione per sbattere là un articolo particolarmente vile, per Bloomberg. Apparentemente il loro motto è: “fare del fieno finché brilla il sole” e per loro ogni volta che ci sono molti bambini russi morti è un giorno soleggiato. La loro logica è irreprensibile: ecco i bambini russi morti; dunque Putin è un vile dittatore. Che tormento eterno potreste augurare voi alla gente che utilizza una tragedia che riguarda dei bambini morti per riempire i vostri occhi e le vostre orecchie di spazzatura e la vostra testa di idee false, e tutto ciò solo per avere l’occasione di leccare la mano del suo padrone? Sono sicuro che potete immaginare un perfetto supplizio medievale, se vi concentrate un po’. Allora provateci! Oppure noi possiamo semplicemente condannarli tutti a vivere In Ucraina per l’eternità. A vostra scelta .

 

Dmitry Orlov

Fonte: http://cluborlov.blogspot.it

Link: http://cluborlov.blogspot.it/2018/03/kemerovo-and-circles-of-ugliness.html

9.03.2018

 

Traduzione per www.comedonchisciotte.org dal fancese a cura di GIAKKI49

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