di Valentina Bennati
comedonchisciotte.org
Marzo 2024, Bassano del Grappa (Vicenza): il Palazzetto Cmp Arena è al completo. Di fronte a una fitta platea, circa 2500 persone, si è svolto il convegno “Pretendiamo verità e giustizia”, promosso dall’europarlamentare Sergio Berlato per discutere della passata emergenza Covid-19, della politica sanitaria attuata e di danneggiati da vaccino.
Tredici i relatori tra medici, giornalisti, rappresentanti di associazioni di malati e un sindacalista della Polizia di Stato che negli anni della dichiarata pandemia non hanno avuto timore di andare controcorrente e mettere in discussione il pensiero dominante.
L’evento si è svolto nel pomeriggio e, per circa quattro ore, si sono susseguiti molti interventi alcuni in presenza, altri in video. Hanno parlato, tra gli altri, il giornalista e conduttore televisivo Mario Giordano; la dottoressa Silvana De Mari; il dottor Massimo Citro; il giornalista e vice il direttore de La Verità Francesco Borgonovo; il biologo molecolare Leonardo Guerra; il giornalista di Radio Radio Fabio Duranti; il medico e ricercatore Paolo Bellavite; il neuroendocrinologo Giovanni Frajese; la fondatrice del Comitato Ascoltami, che riunisce molti danneggiati da vaccino, Federica Angelini; il dottor Antonio Porto, segretario generale nazionale di OSA Polizia.
Presente anche Silver Nervuti, un artista che ama definirsi “nientologo”; ma che, in realtà, con i suoi video ironici in questi ultimi anni ha saputo comunicare molto bene e pungere là dove serviva con amara ironia.
Due i politici intervenuti: oltre all’onorevole Sergio Berlato, anche l’on Francesca Donato del Raggruppamento non iscritti.
Inoltre, tra i relatori, anche il dottor Dario Giacomini, medico radiologo tra i primi sospesi nel 2021 (dirigeva un reparto di radiologia, non lo dirige più a seguito della sospensione per sua scelta) fondatore e Presidente dell’Associazione ContiamoCi! e del Sindacato Di.Co Si. Contiamoci!.
Durante il suo discorso ha messo in guardia rispetto le nuove norme che riguardano la professione medica che dovrebbero vedere la luce entro questo anno. “Stanno preparando il terreno” – ha detto il medico – “hanno individuato nella salute e nella paura della morte lo strumento attraverso il quale si può controllare la popolazione”. Giacomini ha parlato anche di One Health, uno dei progetti dell’Agenda 2030, di Medicina Predittiva e di tessere a punti per essere curati.
“Attraverso il controllo della salute vogliono avere il controllo della vita di tutti noi con un modello di sorveglianza globale da cui nessuno potrà sfuggire” – ha dichiarato – “Abbiamo il compito di arginare tutto questo. Solo una forza di popolo può garantire un futuro diverso”.
Segue la trascrizione dell’interessante intervento che è durato una decina di minuti. Alla fine del testo c’è il video per chi desidera vederlo e ascoltarlo.
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Bassano del Grappa, Palazzetto Cmp Arena, Sabato 9 marzo 2024
Intervento Dottor Dario Giacomini
Io sono un medico. E purtroppo sono uno dei troppo pochi medici che sono stati sospesi. Dico “troppo pochi” perché, se tutti i colleghi avessero avuto la stessa determinazione, la stessa volontà, la stessa voglia di affrontare il mostro a mille teste, con lo stesso coraggio, nessuno avrebbe vissuto quello che abbiamo vissuto in questi quattro anni e quello che vedremo nei prossimi anni.
I responsabili hanno nomi e cognomi, quindi personalmente non pretendo verità. La verità mi arrogo il diritto di dire che la conosciamo, si tratta solamente di farla applicare. Mi auguro che presto a quello arrivi la Giustizia, soprattutto per tutti coloro che sono stati imbrogliati, che questa verità non l’hanno conosciuta e poi hanno patito danni o morti, e io sono vicinissimo alle famiglie di tutti costoro.
Io vorrei innanzitutto che voi, più che fare un applauso a noi, lo facciate a voi stessi, perché avete dimostrato che c’è un popolo che non si è arreso, come hanno detto tanti altri dei relatori qua oggi.
Vorrei che faceste veramente un applauso ai tanti medici che sono andati comunque nelle case, da sospesi, con il rischio di essere radiati, a curare.
Vorrei che vi alzaste in piedi e faceste un applauso a chi aveva individuato una terapia ed è stato per questo suicidato.
Perché questi sono i medici e la medicina che l’Italia merita di avere e che ha.
(Tutti, il pubblico e i relatori, a questo punto si alzano in piedi per applaudire a lungo il Dottor Giuseppe De Donno)
Ora quello che è successo, però, noi non lo possiamo capire se non andiamo indietro nel tempo, se non vediamo quale è stato il percorso che ha portato a quello che abbiamo vissuto, perché è un percorso che viene da lontano, perché hanno individuato nella salute e nella paura della morte lo strumento attraverso il quale si può controllare la popolazione.
La popolazione volontariamente va incontro a chi gli garantisce benessere, salute e vita. E lo stanno facendo attraverso un modello anche culturale.
Voi avrete sentito parlare, ogni tanto, dell’approccio One Health, un’unica salute. Una salute che non riguarda più solamente la salute dell’uomo, ma si integra con la salute animale e con la salute ambientale. Appunto, un’unica salute, una salute globale.
Ora, questa salute globale implica tutta una serie di conseguenze. Si sono accorti, sostanzialmente, che i cambiamenti climatici, la modifica del territorio, l’invasività delle attività dell’uomo nei confronti dell’ambiente, tutto ciò ha determinato la possibilità più frequente che ci sia una trasmissione di virus, di agenti patogeni verso l’uomo.
Quindi si è scoperto che la società più igienizzata, medicalizzata, tecnologica che la storia abbia mai visto, è peggio di quella del Settecento e del Seicento dove dormivamo insieme alle galline. Dunque, mentre se una volta c’era una pandemia ogni 100 anni, oggi ne abbiamo una ogni dieci. Anzi ora c’è la malattia X che tra tre-quattro anni arriverà.
È evidente come stanno cercando di giustificare, attraverso la paura dello sviluppo continuo di pandemie, delle modifiche che sono dei cambiamenti sociali.
Noi dovremo cambiare stile di vita. Ok? E lo stanno facendo tramite il progetto One Health che è uno di quelli dell’Agenda 2030. Stiamo parlando di cose che devono avvenire entro un certo periodo. Attraverso, quindi, il controllo della salute potranno avere il controllo globale della vita di tutti noi.
Non è un caso che stanno proponendo quest’anno, per il 2024, una modifica del codice deontologico dei medici, dove il medico deve essere anche garante di questo: della salute ambientale.
Il medico, nel nuovo codice di deontologico, non avrà più diritto di contestare le vaccinazioni, anzi non potrà rifiutarsi di praticare le vaccinazioni.
Queste sono le nuove norme che stanno proponendo e che dovrebbero vedere la luce in questo anno.
Ovviamente non se ne sente parlare, ma sono una di quelle tante norme che poi faranno la differenza, quando sarà utile tirarle fuori.
Stanno preparando il terreno.
Ora voglio stare nei tempi, non so quanti minuti sono passati. Andrò veloce buttandovi degli input, mettiamola così.
Tutto questo è stato creato nel tempo. Le conseguenze le vediamo nella vita di tutti i giorni.
La sanità è stata volontariamente massacrata. In Italia il Sistema Sanitario Nazionale non regge più perché c’è stato un programma che ha portato alla distruzione del Sistema Sanitario Nazionale. Nei prossimi dieci anni mancheranno altri 110 mila medici, ancora più medici di quanto ne mancano già adesso. Ne vanno all’estero ogni anno tremila e questo perché?
Prima c’è un discorso di formazione. Nelle Università non viene più insegnato il rapporto corretto tra medico e paziente.
Dopodiché c’è la volontà di accelerare verso la tecnologizzazione della Sanità e quindi di allontanare sempre di più il medico dal paziente. Oggi la mancanza di medici fa sì che si sdoganino strumenti come la telemedicina, per cui ci si abitua a vivere il rapporto con il medico a distanza.
Ma ci hanno anche insegnato, con l’esperienza Covid, che il medico comunque è qualcuno che sbaglia. Quindi meglio fidarsi di strumenti, algoritmi o macchine che ti fanno la diagnosi in base a una serie di sintomi, in modo tale che tu hai più fiducia nello strumento digitale, nel computer, che nel professionista.
Dunque, si è svilita la figura del medico, che è stata poi anche svilita da quello che è successo, proprio come classe medica dal momento che, rifiutando di andare al letto del paziente, andare a visitare a domicilio il paziente, chiudendo gli ambulatori, chiudendo gli ospedali, hanno fatto sì che si sviluppasse moltissima sfiducia nella classe medica.
Tutto questo è un progetto che, alla fine, porterà una rivoluzione globale della sanità.
Tra 3-4 anni l’intelligenza artificiale sostituirà in gran parte quello che oggi fa il medico. Non lo dico io, lo dice pure Bill Gates, in una intervista di qualche settimana fa.
Quindi noi ci troviamo in un cambiamento epocale.
I medici o, meglio, chi rappresenta i medici, gli Ordini professionali e il Ministero della Salute, sono diventati pasdaran della rivoluzione, cioè coloro che devono garantire che questo processo progredisca in un certo modo perché attraverso questo, si potranno controllare, attraverso la salute, i corpi e le menti delle persone.
Di conseguenza noi andremo incontro a un modello di sorveglianza sanitaria globale da cui nessuno potrà sfuggire.
Io penso che tutti voi che siete qui presenti, spero sempre più presenti, abbiate il compito arduo di arginare tutto questo.
E credo che noi possiamo farcela. Se acquistiamo sempre più consapevolezza. Se non abbiamo più paura. Se trasmettiamo il nostro coraggio a coloro che ci stanno intorno.
Perché solamente una forza di popolo potrà garantirci un futuro diverso.
Dico l’ultima cosa. Scusate, anche se qui ci sono due politici, devo dirlo.
Non fidatevi della politica! Ovviamente, presenti esclusi.
(Parte un forte applauso)
Anche perché c’è stata una vastissima platea di politici, di forze politiche che hanno sostenuto il Governo Conte e il Governo Draghi. E però c’era anche l’opposizione che diceva: “Se toccheranno i bambini scenderemo in piazza.”
I bambini li hanno toccati da sei mesi in poi.
E non ho visto manifestazioni di piazza da parte di nessuna forza politica, mi dispiace.
(Applauso)
Invece ho visto e letto i programmi elettorali. E allora andatevi a cercare che cosa è la Medicina Predittiva: è quella medicina che indaga il sano nella speranza di scoprire una fragilità per cui deve essere curato, cioè la medicalizzazione di tutti noi dalla nascita alla morte.
Qualcosa di terribile.
Qualcosa che vediamo scritto nel sito del Ministero della Salute dai tempi di Speranza e che ancora è presente sul sito del Ministero della Salute.
Quindi cambiano i Ministri, ma certi termini, certe affermazioni persistono.
E nel programma elettorale di Fratelli d’Italia c’è scritto testualmente.
Sono andato a parlare con un deputato a Roma per questo, e ho detto. “Ma sapete cosa avete scritto nel vostro programma?”
Mi ha risposto: “No”
“Ecco, allora glielo leggo.”
E lo leggo anche a voi, perché nessuno legge mai i programmi.
(Legge)
“Superare lo stallo della Pandemia. Ripristino delle prestazioni ordinarie e delle procedure di screening. Rafforzamento della Medicina Predittiva con un meccanismo di premialità nell’accesso al Sistema Sanitario per chi segue un regolare e concordato percorso di monitoraggio dello stato di salute.”
Bertolaso l’altro giorno se n’è uscito che, con gli screening, si avranno dei punti.
Una tessera punti per essere curato.
Ecco: vedete?
Cose scritte.
Leggete.
Informatevi.
Studiate.
Perché è fondamentale.
Altrimenti vi prendono per il culo.
Dario Giacomini
IL VIDEO CON L’INTERVENTO INTEGRALE
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