Il bel paese dei beati ignari.Il pericolo Facebook è a cinque stelle

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DI PAOLO BARNARD

paolobarnard.info

Solo dieci anni fa il Movimento 5 Stelle sarebbe stato un imbarazzante pollitalico folklore, l’ennesimo. Oggi, e questo io lo dicevo da un pezzo, dopo l’esplosione dello scandalo Cambridge Analytica-Facebook, il partito dell’azienda di marketing Casaleggio Associati è la più micidiale mina nella pancia della (semi) democrazia italiana dopo Benito Mussolini, lasciandosi nei gas di scarico le P2, 3, e soci.

L’irreversibile fantozziano provincialismo dell’Italia è da 30 anni l’oggetto dei miei strali, poiché fonte dell’imbarazzante ma anche devastante arretratezza che ci colloca sempre ultimi, nel G8, per l’OCSE, nella crescita in Eurozona, nella politica, nella cultura contemporanea. Non ritiro una singola parola, ma quando per un colpo di c… l’irreversibile fantozziano provincialismo dell’Italia ci salva, almeno per adesso, ho il dovere di dirlo, assieme però a un serissimo avvertimento strettamente correlato.

Se infatti Gianroberto Casaleggio non fosse sbucato da un’aziendina fallita che gravitava attorno a noti Boiardi italiani, quindi nelle province pollitaliche del Web, e se, al contrario, fosse cresciuto in un “Paese serio” (citaz. Travaglio), oggi la Magistratura dovrebbe iniziare furiosamente a scavare per capire se dietro il 4 marzo anche noi abbiamo avuto un turbo-finanziere come Robert Mercer, un’azienda di marketing come la Cambridge Analytica, accademici come Alexandr Kogan, e Facebook, tutti in combutta con la Casaleggio Associati – sottratto però il pentito della Cambridge Analytica Christopher Wylie, perché da popolo vile quale siamo, noi un whistleblower vero dall’interno dell’azienda Casaleggio lo vedremo solo in cartolina, da qui alla fine dei tempi.

Scrivo di questo tema perché io ho il polso di come lo scandalo Cambridge Analytica-Facebook stia mandando in fibrillazione chiunque al mondo conti in democrazia, mentre qui nel Bel Paese dei Beati Ignari la cosa sta passando nei media e nella politica come una specie di Social-videogame che però entro giovedì sarà scordato da tutti perché c’è il vertice del centrodestra con Travaglio dalla Gruber.

No, se ne deve invece parlare eccome, perché il partito-truffa e partito-azienda M5S comunque rimane un potenziale gravissimo per noi. Infatti, anche se di provincial-pollitaliche fattezze, il 5S costituisce un pertugio spalancato in Italia per il più insidioso pericolo democratico mai esistito dopo Hitler e Stalin: le guerre cyber attraverso i Social Networks.* Come dire: da noi il virus Ebola non è ancora veramente arrivato, ma il 5S è come una scimmietta che saltella in giro per l’Italia a bocca spalancata per beccarselo. E non si scherza con ste cose.

* L’incipit di questo articolo sull’italica eterna provincialità non è affatto acidamente polemico, perché davvero se voi poteste interrogare un qualsiasi parlamentare o direttore di giornale italiani e chiedergli che voto da 1 a 10 attribuiscono in gravità alle guerre cyber nei Social Networks, la maggioranza risponderebbe che neppure sa cosa sono, una minoranza bofonchierebbe un 2, e vi darebbe dei complottisti. Ponete oggi la stessa domanda allo Special Counsel americano Robert Mueller, alla Electoral Commission e al Information Commissioner’s Office britannici, poi al Cremlino, ma anche alle maggiori Corporations globali, e la risposta sarà 11. Come sempre noi ci azzuffiamo nei pollitalici problemi senza mai sollevare la cresta 2 cm sopra il becchime, ma così facendo arriviamo sempre quei 10 anni dopo tutti e subiamo 10 volte più danni.

Quindi torno al M5S/Casaleggio Associati. E’ ultra noto che la Casaleggio nacque come, e rimane, un’azienda di Web marketing, ma questo è anche perennemente ultra dimenticato purtroppo. E’ ultra evidente come fin dai tempi dei Meet up, Gianroberto Casaleggio mise insieme una macchina di creazione del consenso fanatico con la programmazione neurolinguistica come prima rudimentale arma. La sua opera, come detto, rimase sempre nel provinciale e mai si affinò al livello oggi esploso davanti al mondo con le rivelazioni su Cambridge Analytica/Facebook, ma comunque quell’uomo è riuscito a creare un insulto all’intelligenza umana nel noto gregge ormai decorticato chiamato “i grillini”, che ora ahimè stanno conquistando il Paese. Questo per l’Italia significa una cosa:

E’ già pronto anche da noi quel terreno di cultura, la cultura Casaleggio-Web-politica appunto, su cui attecchiranno le micidiali “information operations” proprie delle guerre cyber nei Social Networks, altrimenti chiamate da Christopher Wylie gli “Steve Bannon’s psy-ops mindfuck tools”, oggi al centro dello scandalo Cambridge Analytica/Facebook. Ciò che l’inglese The Guardian ha definito “il più scioccante attacco al processo democratico” degli ultimi tempi. E quel terreno di cultura già pronto da noi è stato scientemente voluto da un singolo uomo, Gianroberto Casaleggio, con l’infame partecipazione di un truffatore come Beppe Grillo.

Se Vittorio Sgarbi o Renzi o chiunque in Italia pensa che il pericolo pentastellato stia nella loro manifesta incompetenza, si sbagliano di grosso. La Casaleggio Associati, mentre i suoi manager divorano ogni riga dello scandalo Cambridge Analytica/Facebook, sogna il Potere ad occhi aperti e una chiamata da gente come Alexander Nix, padre-padrone della Cambridge Analytica. Gianroberto fu il nostro primo (fantozziano) “influencer” di massa, e per capire cosa sia veramente una figura del genere e a che livello di sovversione democratica può arrivare, raccomando la lettura su Comedonchisciotte.org dell’eccellente articolo CAMBRIDGE ANALYTICA II, autorevole e vero.

Quanto sia pericoloso il fenomeno M5S in Italia, viene inoltre sottolineato nello scandalo Cambridge Analytica/Facebook dalla parte che riguarda il (per noi pollitalici ancora nebuloso) mondo dove l’Accademia si fonde coi peggiori mostri di Potere esistenti. Pochi stanno particolarmente considerando questo aspetto della vicenda. La perfidia della sopraccitata fusione sta nel fatto che grazie ai Piero Angela di questo mondo, noi tutti siamo stati forgiati con l’idea dell’autorevole Professore, dell’autorevole Ateneo, dell’imparzialità scientifica, per cui i reporter di rado vanno a ficcare il naso fra le aule universitarie. Nulla esiste di più falso e pericoloso. Là fuori nelle università brulica un sottobosco di porciprof eternamente pronti a vendersi, e a vendere la Ricerca, al miglior offerente anche a scapito di milioni di persone. Nello scandalo Cambridge Analytica/Facebook è stata la Cambridge University nientemeno, con figure come i Prof. Michal Kosinski e David Stillwell, e soprattutto Aleksandr Kogan, esperti di studi sulla personalità umana.

Il The Guardian scrive che non solo il Dottorato di Kosinski fu in parte finanziato dal Pentagono per mano del suo più avanzato lab di ricerca in armi chiamato DARPA, ma un gigante di Potere globale come la Boeing se lo prese sotto braccio quando era ancora uno studente. Il lavoro di questi accademici è poi confluito nel marasma di Apps vendute a Facebook e direttamente nella manipolazione di massa di milioni di americani ai tempi dell’elezione Trump. E non solo: fu usato dalla Difesa britannica e americana in “psy-ops” sui teatri di guerra, soprattutto con la tecnica “informational dominance”. Ci siete fin qui? Allora: chiunque di noi scorga i Casaleggio per strada con un Prof., si metta le mani nei capelli.

Concludendo. I puntini da unire sono chiari e ultra dimostrati dalla bomba Cambridge Analytica/Facebook: oggi le vere guerre per il primato politico in Occidente sono acclarate guerre cyber nei Social Networks; vengono usate aziende di marketing con mezzi studiati nelle università; a manovrare tutto sono grandi finanzieri o le Corporation globali. Bene. La Casaleggio Associati e tutta la dirigenza vera (non il codino Di Maio) del M5S sono la larva del più scioccante attacco al processo democraticodegli ultimi tempi piantata in Italia da anni, e precisamente questo è il motivo per cui li dobbiamo temere a morte.

Come sempre io vi avevo avvisati.

 

Paolo Barnard

Fonte: http://paolobarnard.info

Link: http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=2059

20.03.2018

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