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La Redazione

 

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Elezioni 2022: ecco liste e candidati

La campagna elettorale entra nel vivo
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Il 30 Agosto 2022
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elezioni politiche 2022 liste e candidati

Di Massimo A. Cascone per ComeDonChisciotte.org

 

Ci siamo. I partiti sono tutti schierati ai blocchi di partenza dopo il deposito del contrassegno, la consegna delle firme (per quei pochi che dovevano farlo) e l’espletamento dei vari passaggi burocratici: adesso possiamo prepararci a poco meno di un mese di fuoco.

La campagna entra nel vivo e noi con essa, andando così a portare all’attenzione dei nostri lettori le prime valutazioni per una corretta guida elettorale.

La fotografia della situazione

Partiamo dall’inizio, e cioè dai simboli.

Come riporta il sito del Ministero dell’Interno, sono 75 i contrassegni ammessi dal Viminale in vista del 25 settembre.

Come sappiamo, “i contrassegni sono destinati a contraddistinguere le liste nei singoli collegi plurinominali e i candidati nei singoli collegi uninominali” [1].

Ovviamente, 75 contrassegni non significheranno 75 scelte diverse. Eccolo allora il secondo passaggio: le alleanze definitive.

Rispetto al precedente articolo, alcune di esse sono state confermate mentre altre sono drasticamente cambiate, confermando un classico della politica italiana: il voltafaccia.

Nel dettaglio, la coalizione di centrodestra si conferma e si fortifica.

Accanto ai tre dell’Ave Maria – Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia – mancava il quarto, come ci ricorda il film di Colizzi del 1968, ecco allora spuntare la lista Noi Moderati, che comprende i partiti più piccoli di quell’area: Unione di Centro, Coraggio Italia, Italia Centro e Noi con l’Italia [2]. Saldata l’alleanza, la coalizione di centrodestra viaggia attualmente spedita verso il prossimo governo, con gli ultimi sondaggi che le attribuiscono percentuali di gradimento intorno al 48% [3].

A seguire, o per meglio dire inseguire, Giorgia Meloni &Co., ecco la coalizione di centrosinistra, guidata dalla lista Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista, composta dal calderone messo in piedi da Letta, che comprende PD, Articolo Uno, PSI, DemoS, Movimento Repubblicani Europei, Volt Italia, Emilia Romagna Coraggiosa e Centristi per l’Europa [4].

A fiancheggiare la lista del partito di Bibbiano altre 3 liste, rispettivamente quella di +Europa, quella della macchietta di Di Maio, Impegno Civico, e quella formata dall’unione di Europa Verde e Sinistra Italiana, che con poca fantasia prende il nome di Alleanza Verdi e Sinistra [5]. Questo elenco della spesa di partiti e partitini nonostante gli sforzi però, è davvero lontano dal poter mettere in difficoltà il centrodestra: i sondaggi più benevoli lo danno intorno al 30% [6].

Rispetto a quanto illustrato nell‘articolo del 5 agosto, sappiamo che la coalizione di centrosinistra ha perso una componente essenziale, quella di Mr. Calenda. Dopo intese raggiunte, conferenze e strette di mano, la tendenza di Letta a voler giocare ad asso piglia tutto, spostando il baricentro della coalizione troppo a sinistra, ha fatto storcere il naso al leader di Azione, che prima di ferragosto ha rotto con +Europa e abbandonato il progetto, preferendo correre con l’amico Matteo Renzi. Il cosiddetto Terzo Polo composto da Azione e Italia Viva, che si presenteranno insieme alle elezioni sotto un unico simbolo e con un programma comune, non sembra però convincere gli italiani, e infatti al momento il gradimento è sotto al 6% [7]. I due partitini, il cui scopo principale è portare in parlamento i loro leader, anche uniti non cambiano il loro status.

Nota di merito, se così si può dire, al Movimento 5 Stelle, unica forza politica attualmente presente in Parlamento ad avere il coraggio di correre da sola piuttosto che cercare alleanze in giro. In preda ad un attacco di redenzione per salvare la faccia, dopo aver illuso gli italiani e aver disatteso tutte le promesse fatte negli anni, il partito guidato dall’ex carceriere degli italiani Giuseppe Conte si ritrova a essere gradito ancora dall’11% dei votanti.. mica male in fondo [8].

Raccolta firme e nuovi partiti

A inizio agosto ci eravamo lasciati con la necessità per i nuovi partiti di dover raccogliere le firme durante il mese più vacanziero dell’anno, in modo da correre insieme agli altri alle politiche del 25 settembre, a causa di manovre legislative culminate nella legge di conversione del “decreto Elezioni” del maggio 2022 – per l’iter vedi articolo precedente [9]. Tali giochi di Palazzo avevano il chiaro intento di favorire chi era già all’interno e di scoraggiare chi invece voleva entrarvi, in particolare i partiti cosiddetti del dissenso che, diciamolo, si sono difesi bene grazie al sostegno di molti cittadini.

Vediamo quindi nel dettaglio com’è andata la raccolta firme sotto l’ombrellone:

Premio “furbacchione dell’estate 2022” va sicuramente a Erich Grimaldi, il fondatore di UCDL: Unione per le cure, i diritti e le libertà. Conscio di non essere in grado di poter raccogliere il numero adeguato di firme per poter essere presente in tutti i collegi d’Italia, ma diciamo anche in alcuni visto la pochezza di seguaci del partito, l’avvocato Grimaldi ha stretto un’alleanza dell’ultimo minuto con il partito Animalista, che mai in questi due anni ha preso posizione contro la violazione dei diritti di milioni di cittadini italiani (forse se non sei un animale non attrai la loro attenzione?) e il partito 10 Volte Meglio, che avendo partecipato già nel 2018 alle elezioni era escluso dalla raccolta firme. Nonostante ciò, dai vari articoli in questi giorni pubblicati si apprende che questa formazione non riuscirà a essere presente in tutte le regioni; le Corti d’Appello di Cagliari, Napoli e Campobasso hanno infatti escluso la coalizione e quindi sono partiti i ricorsi alla Corte di Cassazione [10].

La lista Italia Sovrana e Popolare, come annunciato dai leader di partito che compongono la coalizione, è riuscita a raccogliere tutte le firme necessarie e, a meno di imprevisti dell’ultimo minuto, dovrebbe essere presente ovunque. La lista, come detto in precedenza, riunisce Ancora Italia (Toscano), Partito Comunista (Rizzo), Riconquistare l’Italia (D’Andrea), Azione Civile (Ingroia), Italia Unita (Nappi), Comitati No Draghi e, ultima arrivata, l’organizzazione politica Patria Socialista di Igor Camilli [11].

Secondo sondaggi indipendenti sono loro i preferiti del dissidenti italiani, risultando in testa tra le liste del dissenso.

Dietro di loro nelle preferenze, ma con la certezza che non sarà presente ovunque, c’è la coalizione VITA, fondata da R2020 (Cunial-Barillari), No Paura Day (Sensini), Movimento 3V (Teodori), Alleanza Italiana Stop 5G (Martucci) e Sentinelle della Costituzione (Avv. Polacco), con il pubblico sostegno anche di Gianni Rivera, Enrico Montesano, Nino Moriggia (presidente ComiCost), Red Ronnie, Silver Nervuti e Giorgio Sandri [12]. Nonostante i tanti nomi altisonanti infatti, la lista ha avuto alcuni problemi a raccogliere consensi al sud, risultando esclusa da Molise e Basilicata e non presente in alcuni collegi come Trapani, Agrigento, Napoli e Lecce [13].

Italexit [14], nonostante la fine del matrimonio lampo con Alternativa di Cabras (che non si presenterà alle elezioni, dimostrando l’insussistenza di un vero progetto politico), ha raggiunto anche lei il numero di firme necessarie e – tranne che per una diatriba legale in Trentino Alto Adige [15] dove la lista è stata esclusa dalla corsa al Senato, e una questione riguardante le firme a Campobasso [16] – sarà presente in tutta Italia. Nonostante non sia la preferita tra i dissidenti, a 30 giorni dal voto, delle varie liste “anti-sistema”, il progetto di Paragone secondo alcuni sondaggi ufficiali risulta essere l’unico che attualmente potrebbe superare la soglia del 3% [17].

Mario Adinolfi, co-fondatore di Alternativa per l’Italia [18], ha annunciato il 20 agosto con un tweet [19] che anche questa lista, nata dall’unione del suo partito Il popolo della Famiglia con Movimento Exit di Simone Di Stefano, è riuscita, incredibilmente, a raccogliere le firme necessarie. A causa della mancanza di ulteriori dichiarazioni ufficiali successivamente al depositarle nelle varie corti d’Appello, possiamo dirvi che la coalizione, definita dal mainstream ultracattolica e di estrema destra, dovrebbe essere presente in tutte le circoscrizioni.

Stesso discorso per Unione Popolare [20], movimento nato nel luglio del 2022 dalla convergenza elettorale di Potere al Popolo, DeMa, Rifondazione Comunista e ManifestA. Collocabile all’estremità opposta rispetto ad Adinolfi, la lista di estrema sinistra, autodefinitasi antisistema nonostante le ambigue posizioni rispetto a vaccini e green pass, ha raggiunto il numero di firme necessarie e sarà presente anche lei sulla scheda elettorale [21].

Tra i partit(in)i a non essere riusciti a raccogliere le firme necessarie per poter partecipare alle elezioni del 25 settembre ci sono invece Forza del Popolo di Musso [22] e Rivoluzione Sanitaria di Panzironi [23]. In questa frammentazione generale, siamo sicuri che in pochi se ne accorgeranno.

I nomi caldi

Veniamo adesso ad un argomento sicuramente interessante da trattare per poter completare il quadro delle informazioni generali, e cioè la caccia al candidato fatta dall’area del dissenso per potersi accaparrare il maggior numero di voti.

Lo scopo doveva essere inizialmente quello di presentarsi come un blocco unico per poter favorire il voto di quella parte della popolazione italiana che da anni è disinnamorata della politica. Il “volemose bene” però non ha funzionato, le liste del dissenso non si sono unite nonostante le pressioni della base – e continuano tutt’ora a non disdegnare in alcuni casi attacchi reciproci –  con l’effetto che, anzichè riportare milioni di persone alle urne, sono riusciti a far aumentare la sfiducia verso il voto anche tra coloro che in questi due anni hanno fatto parte della nuova Resistenza italiana.

Per sopperire a ciò, le tre organizzazioni politiche di riferimento dei dissidenti – VITA, Italia Sovrana e Popolare e Italexit – hanno quindi inserito nelle loro liste elettorali alcune delle figure principali che in questi due anni, e non solo, sono state cardine della lotta, nella speranza che un nome piuttosto che un altro possa spostare il gradimento degli elettori.

  • VITA

Tra i nomi caldi della lista, oltre a quelli dei suoi tanti fondatori, spiccano la coppia di scienziati Stefano Montanari e Antonietta Gatti, l’avvocato Renate Holzeisen, il docente Riccardo Fortin, la regista Ambra Fedrigo, il professor Massimo Fioranelli, il consigliere comunale 3V Ugo Rossi e il consigliere supplente 3V Bertali, entrambi di Trieste.

  • ITALEXIT

Tra le figure principali di questa realtà politica abbiamo i medici Giovanni Frajese, Giuseppe Barbaro e Andrea Stramezzi, il portuale sindacalista Stefano Puzzer (che aveva dichiarato di poter firmare con il sangue che mai si sarebbe candidato),  il giudice onorario Lina Manuali, la presidente dell’Associazione Fieristi Italiana Serena Tagliaferri, la vice questore di Roma Nunzia Alessandra Schilirò, nonchè il giornalista Francesco Amodeo

  • ITALIA SOVRANA E POPOLARE

Tra i candidati della coalizione troviamo: l’ex primario del pronto soccorso di Modena Daniele Giovanardi (fratello dell’ex senatore Carlo), il giornalista Fulvio Grimaldi, il fotoreporter e documentarista Giorgio Bianchi, il fondatore di ByoBlu Claudio Messora, la senatrice uscente Bianca Laura Granato, il professore Andrea Zhok, lo scrittore Paolo Borgognone, il blogger Lambrenedetto, il saggista Enzo Pennetta e l’attrice novantacinquenne Gina Lollobrigida.

Buona campagna elettorale a tutti!

simboli-liste-antisistema

Di Massimo A. Cascone per ComeDonChisciotte.org

30.08.2022

NOTE

[1] https://www.interno.gov.it/it/notizie/elezioni-politiche-2022-75-i-contrassegni-ammessi-dal-viminale

[2] https://tg24.sky.it/politica/2022/08/11/elezioni-noi-moderati-lista-centristi-centrodestra

[3] https://www.agi.it/politica/news/2022-08-25/sondaggi-politici-vantaggio-incolmabile-centrodestra-17849212/

[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_Democratico_-_Italia_Democratica_e_Progressista

[5] https://www.carteinregola.it/index.php/elezioni-politiche-2022-tutte-le-informazioni/

[6] https://www.agi.it/politica/news/2022-08-25/sondaggi-politici-vantaggio-incolmabile-centrodestra-17849212/

[7] Ibidem

[8] Ibidem

[9] https://comedonchisciotte.org/elezioni-politiche-2022-fatte-le-regole-trovato-linganno/

[10] https://www.sardiniapost.it/politica/politiche-tre-liste-escluse-niente-elezioni-per-comunisti-animalisti-e-gilet-arancioni/ https://www.ilmattino.it/napoli/politica/elezioni_2022_esclusa_lista_ucdl_partito_animalista_10_volte-6889683.html
https://www.primonumero.it/2022/08/liste-escluse-depositati-3-ricorsi-noi-moderati-italexit-e-partito-animalista-sperano-nella-riammissione/1530742112/

[11] https://en.wikipedia.org/wiki/Sovereign_and_Popular_Italyhttps://www.facebook.com/ItaliaSovranaPopolare/

[12] https://www.votalavita.it/https://www.facebook.com/votalavita

[13] https://www.byoblu.com/2022/08/23/i-partiti-anti-sistema-depositano-liste-e-firme-ecco-chi-ce-lha-fatta/

[14] https://italexitperlitalia.it/ https://www.facebook.com/italexit.con.paragone

[15] https://www.rainews.it/tgr/bolzano/articoli/2022/08/blz-italexit-senato-trentino-alto-adige-esclusione-83d6ff44-19d0-4446-98c4-69edd718af97.html

[16] https://www.isnews.it/2022/08/23/politiche-ecco-le-liste-escluse-pronti-i-ricorsi/

[17] https://www.demopolis.it/?p=10473

[18] https://www.facebook.com/Alternativaperlitalia/

[19] https://twitter.com/marioadinolfi/status/1561027077096218625

[20] https://unionepopolare.blog/

[21] https://www.pressenza.com/it/2022/08/unione-popolare-traguardo-firme-raggiunto-e-superato/

[22] https://www.forzadelpopolo.org/

[23] https://www.rivoluzionesanitaria.it/

 

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Massimo A. Cascone, dottore in giurisprudenza e giornalista pubblicista. Membro fondatore del Coordinamento No Green Pass Napoli.
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