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La Redazione

 

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Donbass: si riaccende il conflitto

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A cura di Rosanna
Il 27 Maggio 2018
881 Views

DI ELISEO BERTOLASI

comedonchisciotte.org

Il 23 maggio le Forze Armate dell’autoproclamatasi Repubblica Popolare di Donetsk hanno annientato, nel Donbass, un gruppo di sabotatori ucraini che stavano pianificando attacchi terroristici sul territorio della Repubblica. Anche nell’area di Gorlovka, dove le forze di sicurezza ucraine hanno cercato di attaccare le posizioni della DNR, la situazione rimane tesa.

blankEduard Basurin, il rappresentante del comando operativo della DNR ha riferito: “Secondo dati in nostro possesso, i terroristi avevano l’obiettivo di penetrare a Gorlovka per sparare ai civili”. Ha poi aggiunto che i militari ucraini sono in procinto di approntare un altro gruppo di sabotaggio con lo scopo di compiere atti di terrorismo nel territorio della DNR. Basurin ha promesso che anche questa ulteriore unità verrà annientata.

La situazione a Gorlovka

Nei giorni scorsi, la situazione sulla linea di contatto nel Donbass si è acutizzata: le Forze Armate Ucraine più di una volta hanno bombardato Gorlovka. La città si trova a quaranta chilometri a nord di Donetsk. In seguito ai bombardamenti, durante la settimana, quattro persone sono state uccise, più di dieci sono rimaste ferite.

Allo stesso tempo, le autorità della DNR hanno affermato che le Forze della Repubblica sono riuscite (per il momento), a sventare i piani di Kiev per occupare la città.

Sempre secondo Basurin, i militari ucraini intendevano consolidarsi sulle alture dominanti Gorlovka per poi entrare in città. Gli stessi hanno intrapreso diversi attacchi, che le Forze del DNR sono riuscite a respingere. Nel sobborgo del villaggio di Golmovskij, l’esercito ucraino ha riportato cinque morti e quattro feriti, oltre alla perdita di un mortaio. Nel quartiere di Cighiri, le perdite delle forze di sicurezza ucraine sono state di 13 morti e più di 20 feriti. La milizia (della DNR) ha inoltre distrutto un carro armato, un veicolo da combattimento BMP e una stazione di controbatteria.

Un altro attacco contro le posizioni della DNR e stato condotto nelle vicinanze del villaggio di Yuzhnoe. Vi hanno partecipato fino a due plotoni con il supporto di mortai, carri armati e artiglieria. Le Forze Armate Ucraine in questo attacco hanno riportato una decina di perdite.

Sulla base di questi bombardamenti la Procura Generale della DNR ha avviato un procedimento penale, per attacco terroristico, contro i comandanti dei distaccamenti della 24° e 54° brigata meccanizzata delle Forze Armate Ucraine.

Cosa dicono a Kiev

blankCome riportato su “Strana.ua” da una fonte del quartier generale delle Operazione di Forze congiunte, l’obiettivo dell’attacco da parte delle forze di sicurezza ucraine a Gorlovka, è quello di “stringere il cappio” attorno a Donetsk.

L’ufficiale ha riferito: “Gorlovka è circondata da alture favorevoli, includendo la cittadina di Yuzhnyj. Là, chi tiene un caposaldo su queste alture, in pratica, possiede la città. Da queste alture si può facilmente spazzare tutta la città ..”.

Sempre secondo la sua opinione, se le forze di sicurezza prenderanno il controllo delle alture, l’esercito della DNR a Gorlovka si arrenderà senza combattere, dal momento che: “Lasciarvi là la pelle non ha alcun senso”. Di conseguenza: “Gorlovka è una testa di ponte strategica per un attacco a Debaltsevo e a Enakievo. In tal modo si stringerà il cappio intorno a Donetsk. Ma, soprattutto, le Forze Armate Ucraine formalmente non violeranno gli accordi di Minsk. Le alture attorno a Gorlovka appartengono alla cosiddetta “zona grigia” e noi abbiamo tutto il diritto di occupare la “zona grigia”. Questo spostamento non è da considerarsi un attacco”.

Volker “versa olio sul fuoco”

L’attivazione delle operazioni militari nel Donbass è legata alla visita del rappresentante speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina Kurt Volker; ne è convinta Maria Zakharova, rappresentante ufficiale della Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa.

Secondo un’altra opinione, quella di Sergej Kozlov, storico, politologo, decano della Facoltà di politica e relazioni internazionali all’Istituto Siberiano (filiale dell’Accademia presidenziale russa dell’economia nazionale e della pubblica amministrazione), a Kiev conviene sostenere il conflitto.

Il peggioramento della situazione nella zona di Gorlovka, probabilmente, è il più grave degli ultimi mesi, pur considerando che i combattimenti nel Donbass, in generale, non si sono mai fermati.

A suo parere, questo riflette il desiderio di Kiev di mantenere il conflitto sempre attivo, pur a bassa intensità. Qualora i combattimenti dovessero cessare, davanti alle autorità di Kiev verrebbero immediatamente poste tutte le questioni riguardo la difficile situazione in cui versa l’Ucraina.

“Fino a questo momento, fino a che i combattimenti continueranno, le autorità di Kiev avranno la possibilità di spostare tutte le responsabilità sull’“aggressione russa”, ha riferito Kozlov a radio Sputnik.

L’attuale aggravamento, secondo lo studioso politico, può essere dovuto a due fattori:

“In primo luogo, si sta preparando un incontro nel “formato Normandia”, dove la parte ucraina ha bisogno di dimostrare che si tratta di azioni aggressive condotte dalla Russia, anche se, promotore dei bombardamenti, è stata la stessa Ucraina. Secondo punto: sta partendo la campagna presidenziale. L’unico argomento che può, in un qualche modo, consolidare il sostegno pro-presidenziale è il proseguimento della guerra e, in particolare, l’affermazione che Poroshenko è il presidente che sta contenendo “l’aggressione russa”.

Nuovo tentativo d’infiltrazione di sabotatori ucraini nelle linee della DNR

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Reparti speciali delle Forze armate della DNR durante la sfilata del Giorno della Vittoria il 9 maggio 2018 © Eliseo Bertolasi

Il 24 maggio il comando operativo della DNR ha riferito di aver annientato un gruppo di sabotatori ucraini vicino a Donetsk; il fatto è avvenuto vicino al villaggio di Marinka: “Ieri verso le 22.00 (ora di Mosca), un gruppo di cinque sabotatori hanno tentato di penetrare nel territorio della Repubblica per commettere provocazioni contro i civili”.

Secondo la dichiarazione del portavoce del comando operativo, i sabotatori sono stati avvistati in tempo; il comandante di plotone di una delle unità della DNR presenti ha così deciso di riorganizzarsi e di annientare il commando con armi di piccolo calibro. Sul corpo di un sabotatore sono stati trovati: distintivi di una delle unità della DNR, mezzi di comunicazione e abiti civili.

Questo è il secondo caso di intercettamento e annientamento di un gruppo di sabotatori ucraini nella DNR negli ultimi giorni.

Le preoccupazioni di Mosca

La Russia è preoccupata per l’escalation del conflitto nel sud-est dell’Ucraina. In un commento del Dipartimento dell’Informazione del Ministero degli Esteri russo, Mosca invita Kiev al dialogo diretto con i rappresentanti delle due autoproclamate Repubbliche Popolari di Donetsk e di Lugansk: “Siamo preoccupati per le notizie di continuo deterioramento della situazione nella zona di conflitto nel sud-est dell’Ucraina. Le azioni provocatorie intraprese dalle Forze Armate Ucraine con la tacita complicità dei protettori stranieri di Kiev, hanno portato alla più grave escalation delle tensioni, nel Donbass, dall’annuncio della “tregua pasquale” del 30 marzo”.

blankIl Ministero degli Esteri ha osservato che l’attività delle forze di sicurezza di Kiev nella “zona grigia” ha causato feroci scontri nella regione di Gorlovka: “Su entrambi i lati ci sono vittime, tra cui, quattro civili di Donetsk.  La stazione di filtraggio di Donetsk – un’infrastruttura che fornisce acqua potabile a più di 400.000 persone su entrambi i lati della linea di contatto è regolarmente sottoposta a bombardamenti. Il 21 maggio, secondo informazioni giunte dal lato di Lugansk, sabotatori ucraini hanno fatto saltare in aria il ponte stradale vicino al centro abitato di Ivanovka”.

Il Ministero degli Esteri russo ha inoltre riferito che, su iniziativa di Donetsk, mercoledì in una videoconferenza, è stata tenuta una riunione straordinaria del sottogruppo di lavoro per la sicurezza del “gruppo di contatto” per l’Ucraina: “Purtroppo, la delegazione ucraina, di fatto, ha sabotato la discussione proposta dal coordinatore dell’OSCE su specifiche misure di de-escalation, limitandosi a scandire slogan politici, proposte distanti da pretese reali, basate su interpretazioni distorte degli accordi Minsk. Simili comportamenti da parte degli emissari di Kiev, ancora una volta, confermano la persistenza delle autorità ucraine verso lo scontro e indeboliscono il lavoro politico per la soluzione della crisi nel Paese. I discorsi sull’“aggressione russa” e, nello stesso tempo, le provocazioni sulla linea di contatto consentono alla leadership ucraina di distrarre la popolazione dai primari problemi interni”.

Mosca ha invitato Kiev: “A cessare di far ricadere sugli abitanti del Donbass i suoi fallimenti politici interni, ricordarsi che la strada per la pace nella regione passa solo attraverso l’attuazione degli accordi di Minsk e nel dialogo diretto con i rappresentanti di Donetsk e di Lugansk”.

 

Traduzione e stesura di Eliseo Bertolasi per www.comedonchisciotte.org

27-05.2018

Fonti:  RIA Novosti

https://ria.ru/world/20180523/1521189320.html

https://ria.ru/world/20180524/1521214744.html

https://ria.ru/world/20180523/1521192247.html

 

 

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