La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

DEBITI, ARMI E GAS. COSI’ L’EGITTO COMPRA L’OCCIDENTE, ITALIA COMPRESA

blank
Il 3 Dicembre 2020
2920 Views
2920 Views
EGITTO

La vicenda di Giulio Regeni, il caso Patrick Zaky (il giovane copto, studente all’università di Bologna, arrestato al suo rientro al Cairo nel febbraio scorso per dei post su Facebook che costituirebbero propaganda sovversiva, e da allora in stato di custodia cautelare in carcere rinnovata dai tribunali ogni 45 giorni – ndr), i 60 mila prigionieri politici sempre in attesa di processo, la politica aggressiva in Libia a favore del generale Khalifa Haftar e dunque contro la comunità internazionale che riconosce Fayez al Sarraj… C’è da chiedersi perché l’Egitto ancora non sia su una di quelle liste di «Stati canaglia» da sanzionare che tanto appassionano l’Occidente democratico e liberale. E il presidente Al-Sisi non sia messo all’indice come avviene, per esempio, con Putin o Erdogan.

Alcune ragioni sono evidenti. La posizione strategica, tra Africa e Mediterraneo, dell’Egitto. L’atteggiamento conciliatorio (e per quanto riguarda il controllo del Sinai, di vera alleanza) nei confronti di Israele. Il ruolo di baluardo anti-terrorismo islamista che il presidente Abdel Fattah Al-Sisi fa abilmente valere. La collaborazione alle strategie di contenimento dell’immigrazione irregolare che muove verso l’Europa. Più raramente si sottolinea la strategia economica scelta da Al-Sisi, che invece pare fatta apposta per spingere il maggior numero possibile di Paesi a condividere, o a far passare sotto silenzio, anche le più criticabili scelte politiche del Cairo.

In ordine di importanza finanziaria, al primo posto viene la strategia del debito. Il debito estero forma ormai il 32% dell’intero debito egiziano e corrisponde alla somma di 111,3 miliardi di dollari. Tutto «merito» degli alti tassi d’interesse (13% nel luglio di quest’anno) che l’Egitto offre al cosiddetto hot money, cioè gli investimenti a breve termine che lo riforniscono di denaro contante in valuta forte. Per dare un’idea della corsa a prestare soldi all’Egitto: nel 2016 l’investimento estero nei bond egiziani a breve termine era pari a 60 milioni di dollari, nel 2019 a 20 miliardi.

Secondo fattore: il commercio delle armi. Da quando si è insediato, Al-Sisi ha cominciato a comprare armi in giro per il mondo, triplicando le somme spese prima del 2014. Tanto che nel periodo 2014-2019 l’Egitto è stato il terzo importatore di armi al mondo. Ne hanno beneficiato soprattutto la Francia (che esaudisce il 35% delle richieste egiziane) ma anche i soliti Russia e Stati Uniti. L’Italia, per parte sua, nel 2019 ha triplicato la sua vendita di armi all’Egitto, con un affare da 9,2 miliardi di lire che comprendeva anche due navi da guerra. Una di queste, la fregata “Spartaco”, dagli egiziani ribattezzata “Al Galala”, è stata consegnata proprio pochi giorni fa.

Terzo fattore: gas e petrolio. Oggi l’Egitto è il primo Paese dell’Africa per gli investimenti diretti dall’estero (9 miliardi di dollari nel 2019), che vanno in gran parte proprio al settore energetico. Nel 2019 il governo di Al-Sisi ha reso i termini di sfruttamento dei giacimenti più favorevoli alle compagnie straniere e i risultati non sono mancati. Nel giacimento offshore di gas chiamato Zhor, la sola italiana Eni (che detiene il 50% delle quote, con partecipazioni inferiori dell’inglese British Petroleum e della russa Rosneft) ha finora investito 13 miliardi di dollari.

Questi tre pilastri della politica economica egiziana hanno due chiari effetti collaterali: rafforzano l’attuale regime e legano gli altri Paesi alla permanenza di Al-Sisi al potere. La politica degli alti interessi per i prestiti a breve termine conviene agli investitori stranieri ma nello stesso tempo consente alla casta militare di continuare ad arricchirsi, usando quei prestiti per la politica dei mega-progetti infrastrutturali (il raddoppio del canale di Suez, per esempio) che impiegano soprattutto le aziende gestite dai militari stessi. La vendita di armi mette l’Egitto in stretta connessione con le politiche di difesa dei Paesi fornitori, oltre che procurare alle forze di sicurezza di Al-Sisi gli strumenti di controllo del dissenso. E i forti investimenti esteri nel settore energetico, che come molti altri settori strategici dell’economia egiziana è appannaggio dei militari, certo non spingono i rispettivi governi a premere per un cambiamento dello status quo al Cairo.

Fulvio Scaglione

Questo articolo è stato originariamente pubblicato in Terrasanta.net

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Sono nato nel 1957 e ho iniziato con il giornalismo professionale nel 1981. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore di Famiglia Cristiana. Corrispondente da Mosca dopo la perestrojka, viaggiatore in Medio Oriente. Ho scritto anche questi libri: "Bye Bye Baghdad", "La Russia è tornata", "I cristiani e il Medio Oriente", "Il patto con il diavolo", "Siria - I cristiani nella guerra", "C'era una volta la Siria".
Notifica di
1 Commento
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • AMN - ESTY 5 Dicembre 2024
    Quando ti arriva prima la confutazione della notizia! Scorrendo i dispacci odierni dell'agenzia Ansa ci si imbatte nel seguente lancio mattutino: Amnesty spaccata sul 'genocidio' a G...
    Pegaso
  • Imprenditore USA vuole comprare Nord Stream 2+la UE serve l'assist 4 Dicembre 2024
    Imprenditore USA vuole comprare Nord Stream 2, ma è improbabile che Gazprom accetti di vendereStephen P. Lynch ha intenzione di comprare la fallita società che gestisce il gasdotto Nord Stre...
    dana74
  • senza parole 3 Dicembre 2024
    davvero impossibile commentare. Grazie al Simplicissimus sempre puntuale
    ducadiGrumello
  • La forza della debolezza 30 Novembre 2024
    Ultimamente non ho partecipato molto nel forum. Spesso era semplicemente della serie "chi tace acconsente". Altre volte, pur avendo l'impulso di postare qualcosa, sentivo di non avere le ide...
    INTP
  • Ansia di Verità e Tormento dell'Animo 30 Novembre 2024
    AAh, se le cose fossero chiare fin dal principio ! Il centro della comunicazione, ciò che ha di più e di meglio da dire è il cuore NON il cervello, quindi il centro (di tutto) è il cuore......
    GioCo
1 / 146 Pagine


blank