Canada: camionisti bloccano il confine contro l’obbligo vaccinale
Più di cinquanta camion della provincia canadese di Manitoba stanno rallentando il traffico sulla Highway 75 al confine con gli USA
Più di cinquanta camion della provincia canadese di Manitoba stanno rallentando il traffico sulla Highway 75 al confine con gli USA: nessuno può passare, in entrata o uscita. La protesta è iniziata alle 3,00 (ora locale) e coinvolge anche auto solidali alla protesta, e si ha intenzione di farla durare a oltranza. La richiesta è chiara: cessazione immediata dell’obbligo vaccinale in vigore già dal 15 gennaio anche per i camionisti, che prima avevano avuto la promessa (da marinaio) di esserne esentati. Adesso, se un autotrasportatore canadese rientra in patria senza essere vaccinato, è obbligato per legge a restare a casa per circa due settimane prima di poter effettuare un’altra corsa. Solo questo basta a dimostrare come queste leggi di sanitario non hanno proprio nulla, dimostrandosi solo metodi criminali per punire chi esercita la libera scelta di non vaccinarsi.
Rick Wall, organizzatore dell’evento e titolare di una ditta di trasporti della regione di Winkler – tasso di vaccinati tra i più bassi della provincia – ha detto a CBC: “Dobbiamo fermare tutti questi obblighi totalitari che il nostro governo ci ha imposto negli ultimi due anni. Quest’azione è stata organizzata dai camionisti, ma noi invochiamo la fine di tutti gli obblighi per ogni singolo essere umano in questo paese, non solo per noi. È estremamente frustrante.”
Paese che vai, dittatura sanitaria che trovi? No: purtroppo la strategia globalista è la stessa in tutte le nazioni dove la sperimentazione totalitaria si accanisce. Così, anche in Canada come in Italia, i provvedimenti draconiani vengono fatti passare nel caos, dando una garanzia e poi affermando il contrario, in modo da non dare ai cittadini il tempo di metabolizzare il sopruso e organizzare una protesta. Leggiamo infatti su CBC:
La normativa è stata celata dalla confusione, da quando il governo federale ha annunciato per la prima volta a metà novembre che dal 15 gennaio tutti i camionisti stranieri avrebbero dovuto essere completamente vaccinati per entrare in Canada, mentre i camionisti canadesi non vaccinati sarebbero stati ammessi, ma soggetti alla quarantena e al requisito del test PCR negativo.
Poi mercoledì scorso, un portavoce della Canada Border Services Agency ha detto che il governo federale stava facendo marcia indietro rispetto a quell’impegno e avrebbe permesso ai camionisti canadesi di entrare nel paese senza dover fare la quarantena anche se non erano vaccinati o avevano ricevuto solo una dose.
Ma il giorno dopo, il governo federale ha fatto marcia indietro su quella dichiarazione, dicendo che la dichiarazione della CBSA era “fornita per errore” e che i regolamenti delineati a novembre sarebbero rimasti in vigore.
MDM 18/01/2022
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