I circa 50 pescherecci francesi, che da stamattina stazionavano nelle acque dell’isola britannica di Jersey, nella Manica, per protesta contro le condizioni imposte nel dopo-Brexit alla pesca francesi, stanno lasciando l’area. Lo comunicano fonti dei rappresentanti dei pescatori. La dimostrazione aveva spinto il governo britannico a inviare sul posto due navi della Royal Navy per «monitorare la situazione», evidenziando la crescita delle tensioni su un argomento già critico durante i negoziati sulla Brexit.
Un portavoce del Dipartimento della Difesa ha sottolineato che si trattava di «una misura strettamente preventiva, in accordo con il governo del Jersey». Il primo ministro britannico Boris Johnson ha stimato che qualsiasi potenziale blocco dei porti del Jersey da parte di pescatori francesi «sarebbe stato del tutto ingiustificato», chiedendo un «allentamento delle tensioni».
La Francia invia due motovedette. Beaune: non devono intimidirci
Secondo Parigi la scorsa settimana il Regno Unito avrebbe pubblicato un elenco di 41 navi francesi, su 344 richieste, autorizzate a pescare nelle acque del Jersey, ma questo elenco è accompagnato da nuovi requisiti «che non sono stati concordati, discussi o notificati prima» come parte dell’accordo. Il ministro del mare francese, Annick Girardin, ha detto che la Francia è pronta a ricorrere a «misure di ritorsione» se le autorità britanniche continueranno a limitare l’accesso dei pescatori francesi a queste acque e menzionato le possibili ripercussioni sulla «trasmissione di elettricità tramite cavo sottomarino» che rifornisce l’isola dalla Francia. Intanto, in giornata, la Francia ha inviato due motovedette nei pressi dell’isola di Jersey in risposta alle due imbarcazioni mobilitate dal Regno Unito. Il segretario di Stato francese agli Affari europei, Clément Beaune, all’Afp ha detto che le «manovre» britanniche al largo di Jersey, «non devono intimidirci». Precisando di aver parlato con il suo omologo britannico, David Frost, Beaune ha aggiunto: «La nostra volontà è non alimentare tensioni ma avere un’applicazione rapida e completa dell’accordo» post-Brexit sulla pesca.
Ue a Londra, nuove condizioni pesca non rispettano accordi
Bruxelles intanto fa appello «alla calma e alla moderazione», sottolineando però che le condizioni poste dal Regno Unito per la pesca delle flotte Ue in acque britanniche «non rispettano le disposizioni dell’accordo stabilito». Lo indica la Commissione europea precisando che fino a quando Londra non chiarito la questione «non devono essere applicate».
fonte https://www.ilsole24ore.com/art/brexit-navi-guerra-uk-canale-jersey-monitorare-pescherecci-francesi-AEcSSWG