archivi mensili

Settembre 2011

GHEDDAFI BRUCIAVA I SOLDATI VIVI: DAVVERO?

FONTE: Libyacivilwar.blogspot.com Una recente svolta nelle notizie mi ha stimolato a dare una fine a questo post per lungo tempo trascurato. Almeno altre cinquantatre persone sono state rinvenute nel massacro di Tripoli, bruciate fino a farne rimanere solo lo scheletro. Sono stati trovati, ancora crepitanti, il 26 e il 27 agosto (i racconti variano) in un magazzino nei pressi della base della tanto demonizzata brigata di Khamis, che da tempo si dice sia coinvolta in gravi…

DIECI ANNI DOPO

DI GIULIETTO CHIESA megachip.info Dieci anni sono passati da quell’11 settembre che ha cambiato la storia del mondo, avviando la guerra infinita contro il terrorismo internazionale. I dubbi su quella vicenda si sono ingigantiti, diventando certezze. Non 19 terroristi, da soli, hanno attaccato l’America, bensì un pugno di terroristi “di stato” (occidentali e amici dell’occidente) con passaporti americani, israeliani, pakistani, sauditi. Osama bin Laden non è mai stato incriminato,…

TECNOLOGIA PROIBITA

DI ANDREA GIOTTI Postato da Jad L'argomento del controllo mentale di singoli individui da parte di non meglio precisate agenzie è spesso oggetto di scetticismo da parte del grande pubblico, in quanto la scienza ufficiale non contempla che tecniche di manipolazione assai limitate come ipnosi, messaggi subliminali e così via. È peraltro noto che la storia del secolo scorso conta numerosi progetti segreti, almeno all'epoca della loro realizzazione, che testimoniano un costante interesse…

DRASTICO TAGLIO ALLE SPESE MILITARI? NO: SONO UN SOCIALISTA ANTIMPERIALISTA

DI STEFANO D’ANDREA Appello al Popolo Recentemente ho sottoscritto un appello che aveva ad oggetto cinque slogan. Uno dei cinque slogan era questo: “Drastico taglio alle spese militari e cessazione di ogni missione di guerra” (1). Un appello si sottoscrive perché se ne condivide lo spirito di fondo e si conviene sull’utilità dell’iniziativa. Dissensi sui dettagli e magari anche su uno dei punti oggetto dell’appello non possono indurre ad astenersi dall’adesione;…

LA BOMBA DEL DEBITO, ENERGIA NETTA E ANTICHI GRECI

DI KURT COBB Energy Bulletin Nel VI secolo a.C. gli Ateniesi diedero poteri straordinari a un solo uomo per fare le riforme necessarie che avrebbero liberato Atene dalla stagnazione economica e dalla graduale riduzione in schiavitù delle classi inferiori. Si crede che quell'uomo, Solone, abbia forzato la remissione dei debiti, abbia proibito di dare in pegno sé stessi o un membro della famiglia come garanzia per i prestiti e abbia liberato tutti quegli Ateniesi che erano…

UN PAESE DA LAVITOLA IN GIU'

DI ALESSANDRO ROBECCHI ilmanifesto.itLavitola è una cosa meravigliosola. L'Italia pure. Un paese che si batte come un leone contro una crisi spaventosa armato soltanto del ministro Sacconi farebbe tenerezza a chiunque. E questa è l'Italia da Lavitola in su. Da Lavitola in giù, invece, ci piace bearci di poche ma virili certezze. Dice il nostro eroe al telefono con Berlusconi: «Io sinceramente non credo che ci sia una donna al mondo che se lei le telefona e le dice 'vieni qui a farmi…

LA BATTAGLIA PER NEW ORLEANS CONTINUA

DI JORDAN FLAHERTY Counter Punch Come la tempesta di questa settimana ci ha ricordato, gli uragani possono essere una minaccia per le città degli Stati Uniti della East Coast e del Golfo. Ma i grandi cambiamenti che sono avvenuti a New Orleans da Katrina hanno poco a che fare con il tempo, e quasi tutto con le difficoltà politiche. Sei anni dopo gli argini hanno ceduto e l’80 per cento della città fu allagata, New Orleans ha perso 80.000 posti di lavoro e 110.000…

GLI STATI UNITI CONTROLLANO LA “SOCIET CIVILE” IN TUTTA L’AFRICA

DI TAFATAONA MAHOSO Information Clearing House Le "grandi democrazie" dell’Occidente sono state i nemici più costanti e persistenti degli africani: nell’epoca dello schiavismo, nella contea dell'Africa dopo la Conferenza di Berlino, nel colonialismo, nell'apartheid e ora nell'attuale sforzo di ricolonizzazione dell'Africa, a cui assistiamo in Libia e in Costa d’Avorio e nelle attuali sanzioni che sono state imposte allo Zimbabwe. - Gli statunitensi, i britannici…

QUANDO SI INVOCA MARX PER SALVARE IL CAPITALISMO

DI ALBERTO RABILLOTA Sur Y Sur Le economie degli Stati Uniti, del Regno Unito, dell’Europa e del Giappone non stanno bene. Dove non c'è contrazione, predomina una pericolosa stagnazione. La disoccupazione sale, i salari e il consumo scendono. E la situazione continuerà ad aggravarsi a mano a mano che si applicheranno i piani di austerità che hanno tagliato o taglieranno la spesa statale per l'accesso ai sussidi di disoccupazione, che diminuiranno o limiteranno i…

LA RIVOLTA IN LIBIA, UN MESSAGGIO PER CHAVEZ

DI NIL NIKADROV Strategic Culture L’attacco dei ribelli libici del 23 agosto contro l’ambasciata venezuelana e il compound di Tripoli sono largamente passati sotto silenzio, anche se le vittime sono state fatte presenti quando l’ambasciatore venezuelano Afif Tajeldine e il personale dell’ambasciata si sono mossi all’ultimo momento in un luogo più sicuro e hanno lasciato la Libia poco tempo dopo. Dopo l’incidente si è capito che l’ambasciata del Venezuela fosse…

GHEDDAFI E IL KAMASUTRA POLITICO

DI SHERIF EL SEBAJE salamelik.blogspot.com Come scrivevo appunto l'altro giorno, sono due i fatti che avrei voluto commentare durante questa pausa estiva e che recupero invece adesso. Del primo abbiamo già parlato, quindi passiamo al secondo: la caduta di Tripoli nelle mani dei ribelli anti-Gheddafi, coadiuvati da mercenari e addestratori stranieri. Una "vittoria che non c’è, e che nella misura in cui c’è non appartiene loro", come scrive correttamente Robi Ronza commentando i fatti…

LA MORTE DEFINITIVA (E LA PROSSIMA VITA) DI KEYNES

DI JAMES K. GALBRAITH Fonte: my.firedoglake.com Trascrizione, con il gentile permesso dell’autore, del discorso di apertura di James K. Galbraith al quindicesimo congresso annuale “Dijon” sull’economia post-keynesiana, alla Roskilde University presso Copenhagen, Danimarca, il 13 maggio 2011. È per me ovviamente un grande privilegio essere qui in questo ruolo e specialmente in occasione del settantacinquesimo anniversario della pubblicazione della Teoria Generale.…

PERCH GHEDDAFI HA AVUTO IL CARTELLINO ROSSO

DI PEPE ESCOBAR Asia Times Ispezionando la landa libica da una confortevole stanza strapiena di sottili schermi LCD in un palazzo di Pyongyang, l’Amato Leader della Repubblica Democratica Popolare della Corea, Kim Jong-il, deve essersi impressionato contemplando la predica del colonnello Muammar Gheddafi "Che imbecille!", mormora prevedibilmente l’Amato Leader. Non c’è da meravigliarsi. Sa come il Grande G ha firmato virtualmente la sua condanna a morte in quel giorno del 2003,…

ANCHE GOLDMAN SACHS CREDE IN SEGRETO CHE STIA ARRIVANDO UN COLLASSO ECONOMICO

The Economic Collapse Goldman Sachs lo sta facendo di nuovo. Goldman sta dicendo al pubblico che le cose si sistemeranno, ma nel frattempo stanno consigliando ai loro clienti top di scommettere su un enorme collasso finanziario. Il 16 agosto un articolo di 54 pagine realizzato dallo stratega di Goldman Alan Brazil è stato distribuito ai clienti istituzionali. Il vasto pubblico non dovrebbe avere accesso a questo report. Fortunatamente, alcune persone al Wall Street…

ANCHE IN NORD AFRICA DEVE CAMBIARE TUTTO AFFINCH NULLA CAMBI

Ben Alì, Mubarak e Gheddafi: sarà la fine di un’epoca? DI MICHELE CANNAVÒ www.lavocedellisola.it Postato da mikicanna Carlo Chianura, giornalista di La Repubblica, ha pubblicato l’articolo ”L’Italia dietro il golpe in Tunisia”. Chianura riportava in esso dichiarazioni fatte dall’allora ex capo del Sismi, Fulvio Martini, durante un’audizione parlamentare della commissione stragi. Quest'ultimo mostrava come nella seconda metà degli Anni ottanta un’ondata d’integralismo islamico…

OFFSHORE: IL FLAGELLO ASSOLUTO

DI DAVID KERANS Strategic Culture Chiunque tu sia, ovunque tu viva e qualunque cosa tu faccia, l’offshore lavora vicino a te minando le basi del governo che hai eletto, svuotando la sua base fiscale e corrompendo i politici sostenendo una vasta economia criminale e creando una nuova aristocrazia di potere finanziari e aziendali che non deve rendere conto di niente a nessuno. Nicholas Shaxson, Treasure Islands (1) Il mondo sembra essere percorso da…

LA CINA GESTISCE LE TERRE RARE

La corsa globale per appropriarsi una quota dei metalli pesanti dell’Asia Centrale è già iniziata. DI PEPE ESCOBAR english.aljazeera.net L'Asia è al centro di uno sviluppo imprescindibile del nostro mondo digitale: le prossime guerre per i minerali. Il computer che utilizzate leggendo questo articolo è già coinvolto in una guerra mondiale. Guerre del petrolio? Guerre dell'acqua? Certamente, continueranno a definire la geopolitica dell’inizio del XXI secolo.…

IL MIRACOLO ECONOMICO DEL NORTH DAKOTA: NON IL PETROLIO

Il North Dakota ha il più basso tasso di disoccupazione da quando è scoppiata la crisi. Qual è il suo segreto? DI ELLEN BROWN Common Dreams In un articolo apparso sul New York Times il 19 agosto intitolato “Il Miracolo del North Dakota”, Catherine Rampell scrive: “Se il suo segreto non è il petrolio, cosa c’è di così particolare in questo stato? Il North Dakota ha una cosa che gli altri stati non hanno: una banca di proprietà dello stato. Dimenticatevi del…

IL DIRITTO ALLA BANCAROTTA COME CONTROPOTERE FINANZIARIO

DI ANDREA FUMAGALLI Il Manifesto Solo il diritto all'insolvenza degli stati potrebbe smontare il potere finanziario. L'Europa potrebbe cambiare le regole e unire le sue politiche fiscali. Una finanza mondiale grande otto volte l'economia reale non è sopportabile e la politica monetaria aiuta la speculazione In queste settimane di crisi finanziaria e di pressione speculativa sui paesi mediterranei, l'Europa non ha fatto una bella figura. E non poteva essere altrimenti, dal…

UNO STERMINATORE DA STERMINARSI

Guerra in Libia: vergogna agli Atlantici! DI ALBERTO B. MARIANTONI byebyeunclesam.wordpress.com Il pesante e sproporzionato intervento armato della NATO contro la Libia (una delle tante guerre per la “pace”…) che, da più di sei mesi, sta mettendo a ferro ed a fuoco quel Paese, distruggendo la quasi totalità delle sue infrastrutture e martirizzando gran parte della sua popolazione, non ha niente a che fare o a che vedere con i termini della “Risoluzione 1973” del…