Di Raffaele Varvara per ComeDonChisciotte.org
A 9 mesi dall’avvento del (propagandato) vaccino-messia e a pochi mesi dall’avvento della terza dose, possiamo tracciare un quadro empirico degli effetti collaterali a breve/medio termine che si possono raggruppare in: danni a carico del sistema nervoso e danni a carico dell’ apparato cardiocircolatorio (miocarditi e trombosi), anche in soggetti giovani in cui il rapporto rischio/beneficio, tra inocularsi o non inocularsi il sierogenico, pende a favore del rischio.
Dobbiamo necessariamente affidarci all’esperienza empirica e all’osservazione di come prevalgono determinati fenomeni, dal momento che i dati provenienti dalla “Scienza Ufficiale” ormai non sono credibili, essendo saltato l’intero sistema di farmacovigilanza attiva. I clinici omettono di segnalare gli eventi avversi poichè escludono a priori ogni correlazione di un danno neurologico o cardiaco col siero-genico. La pressione psicologica a cui sono sottoposti i professionisti sanitari è tale che la maggior parte di essi ha sacrificato il ragionamento critico-clinico, sull’altare dell’allineamento al pensiero unico scientificamente provato. I clinici, infatti, correlano ogni potenziale danno collaterale a uno stato clinico pre-esistente in anamnesi, poichè mettere in discussione il vaccino è come mettere in discussione Dio. Da queste premesse, ne consegue che l’intero sistema di vaccinovigilanza attiva è affetto da bias di minimizzazione e dunque tutti i numeri forniti dalla Scienza relativamente agli effetti collaterali, sono sottostimati.
Urge potenziare il sistema di farmacovigilanza passiva dove il cittadino segnala autonomamente, compilando un apposita scheda, l’effetto collaterale rilevato. Sui gruppi telegram – facebook “Danni collaterali” che insieme contano più di 160mila iscritti, sono contenute migliaia di segnalazioni che però, se lasciate li, contano nulla. “Danni collaterali” è diventata un’associazione con l’obiettivo di trasportare tutte le segnalazioni provenienti dai gruppi, sul sito dell’ AIFA, tramite apposito modulo. Segnalare è semplicissimo, lo si può fare autonomamente tramite il sito vigifarmaco.it oppure contattando l’apposito servizio di segnalazione: scrivete un vostro recapito a
e verrete contattati dal servizio di help desk.
Intasiamo l’ AIFA e costruiamo mattoncino dopo mattoncino, un argine a questa deriva autoritaria!