FONTE: RT.COM
Intervista a Pepe Escobar
Entrambi i partiti negli USA, Wall Street e i media erano assolutamenti certi che Hillary avrebbe vinto con una probabilità del 98%, ma con il suo mantra “Make America Great Again” Trump ha dimostrato loro che si sbagliavano, ha detto l’analista politico Pepe Escobar a RT.
Non appena i seggi sono stati chiusi, i mercati azionari hanno fatto fatica ad assorbire il risultato.
I Dow Jones futures stavano di poco salendo, ma non appena la possibilità che Trump diventasse Presidente ha iniziato a concretizzarsi hanno perso più di 700 punti in poche ore.
L’indice del Dollaro, il greggio Brent e il Peso messicano hanno patito anch’essi la notizia.
Nel frattempo il valore dell’oro è salito ad oltre 1.300$ per oncia.
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RT: perchè c’è stata una reazione tale? Cos’ha Trump di così sbagliato per i mercati?
Pepe Escobar: il famoso timore dello sconosciuto. Tutti sono stupefatti. Nessuno sa cosa diavolo stia succedendo. Alcuni sostengono che la Deutsche Bank potrebbe collassare nel giro di poche ore. Tutto è possibile. È una normale reazione di panico. Abbiamo appena assistito all’11 settembre della geopolitica. Trump, un maestro di comunicazione, ha lanciato la bomba ed è sopravvissuto all’esplosione. Le vittime collaterali sono diverse, tra cui il partito della guerra, entrambi i partiti USA, tutto l’establishment politico, Wall Street e i media. Tutti erano convinti che Hillary avrebbe vinto con una probabilità del 90%, alcuni addirittura si spingevano al 98%. Trump ha emesso buone vibrazioni nel suo confuso discorso di insediamento, quando ha parlato di investimenti nelle infrastrutture dell’ovest. Chiunque abbia viaggiato negli USA e faccia un paragone con l’Asia, sa quanto tragica sia la situazione. Si parla di posti di lavoro, investimenti in infrastrutture, quello che hanno fatto e continuano a fare i Cinesi.
Tutto il sistema finanziario statunitense è basato sul “casinò del capitalismo”. Speculazione a mille. Probabilmente così non sarà da ora in poi, perchè se Trump riuscirà a far convergere gli investimenti produttivi entro il territorio nazionale, creando posti di lavoro e ricostruendo le infrastrutture, si giocherà ad un gioco totalmente diverso.
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— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) September 2, 2016
RT: i mercati torneranno presto alla normalità?
PE: ovviamente risaliranno più avanti. L’interregno sarà fondamentale. Dipende da come Hillary e i Democratici accetteranno qualcosa di totalmente inaspettato. Fondamentalmente è una rivolta del 40% dell’elettorato. Se andate nel sud della Louisiana o nella “cintura della ruggine”, che hanno votato Trump con larga maggioranza, vi troverete in stati che avevano votato per Obama. Se leggete il libro “Strangers in their own land” del sociologo di Berkeley Arlie, capirete questo risultato. È la cena degli accattoni. Servono posti di lavoro, serve che si torni a credere al Sogno Americano. Ciò che era la classe media è ora la classe medio bassa, con il rischio di divenire proletariato rurale o ancora peggio. Trump ha parlato a queste persone direttamente. Promette di creare posti di lavoro e migliorare le infrastrutture, promette di “Rendere di nuovo grande l’America”. Ecco il mantra di un concetto molto semplice, quello di riportare lavoro negli Stati Uniti. Se succedesse, non sarebbero tanto importanti gli andamenti di Wall Street. Trump ha combattuto contro Wall Street, contro Goldman Sachs, non bisogna dimenticarlo. Lo stretto legame tra Democratici e Goldman Sachs è stato messo in luce da Wikileaks tutti i giorni per mesi, la gente sa come vanno le cose. Il popolo non vuole il casinò del capitalismo, vogliono investimenti produttivi, che poi sono una delle poche cose in cui lui è bravo.
RT: Cosa ne pensa dei paragoni tra questa votazione e il referendum sul Brexit?
PE: in pratica è successa la stessa cosa. Mi sono occupato del Brexit da Hong Kong e ho parlato con esperti britannici, alcuni mi dicevano “sta per succedere”. Il Regno Unito non è Londra, se vai a Liverpool, Manchester, nello Yorkshire la storia è diversa, lo stesso vale per l’Arkansas, il sud della Louisiana, la Georgia. Questa gente è stata esclusa dalla gloria della modernità, dalla globalizzazione, che sono un ramo del casinò del capitalismo. Si tratta di una rivolta, di un sentimento rivoluzionario mal articolato. Queste persone hanno trovato un tizio che è anche un maestro della comunicazione di massa. Ha vinto largamente le elezioni, non solo viaggiando e parlando a questa gente: è stato abbastanza umile da ammettere di aver imparato dal proletariato urbano e rurale di tutti gli USA. Ha vinto le elezioni sui social. Non c’è da stupirsi che i network non se l’aspettassero, non sono in grado di comprendere come trasmettere semplici messaggi politici attraverso i social media. Questi sono il nuovo giornalismo, bisogna adattarcisi o perire. Trump non ha speso quasi un miliardo di dollari come i Democratici, ma si è connesso direttamente alla gente, parlando loro dei problemi quotidiani.
Fonte: https://www.rt.com
Link: https://www.rt.com/op-edge/366026-us-trump-markets-down/#.WCNLsDEKrSM.facebook
09.11.2016
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione FA RANCO