DI NICHOLAS WEST
Activist Post
Non è una novità che un piccolo gruppo di “élite” abbia come obbiettivo quello di controllare le masse. Il controllo di massa è sempre stato uno strumento utilizzato sotto forma di propaganda, usato per alterare la percezione e quindi influenzare grandi masse.
I metodi moderni di controllo mentale sono per molti aspetti mere estensioni, ad un livello tecnologico più elevato, di ciò che, in maniera prevedibile, è sempre risultato vincente: religione, sport, politica, istruzione, ecc.
Con l’avvento della televisione, si è aperto un nuovo mondo per coloro che aspiravano a diventare controllori. Infatti, i mezzi d’informazione sono stati facilmente riuniti in corporazioni e resi abbastanza uniformi gli uni con gli altri, da poter tradurre i messaggi fondamentali, mentre incoraggiano la passività, e presentano, pure, l’illusione della scelta. Allo stesso tempo, la scelta è stata ridotta in settori fondamentali come la finanza, l’istruzione e la salute, con pagine e pagine di legislazione e di “incentivi” per garantire la conformità.
Oggi, però, siamo entrati in una fase pericolosa, in cui il controllo mentale ha assunto una dimensione scientifica e fisica che include un sofisticato assalto, a spettro completo, sulla mente sotto forma di sostanze chimiche nel cibo, nell’aria e nell’acqua, così come tramite le interferenze elettromagnetiche e l’onnipresente cocktail della Big Pharma che inquina non solo il diretto utilizzatore, ma trabocca, anche, nel resto della popolazione inconsapevole. In combinazione con il controllo su istruzione e mezzi di comunicazione, non c’è da meravigliarsi sul perché la vera ribellione fatichi a prendere piede.
Tuttavia, nonostante gli assalti descritti sopra, le persone si ribellano, a livello globale. Questo indica un risveglio sperimentale che è preoccupante, se si fa parte nella grande minoranza di coloro che, consapevolmente, tentano di asservire il pianeta. Quindi cosa porterà il domani?
Il controllo mentale del futuro rinuncia ad ogni pretesa di alterare indirettamente la percezione attraverso i media e la politica, visto che continua ad essere smascherato per ciò che è in realtà. Abbandona la goffa e sporadica efficacia degli psicofarmaci e delle tossine ambientali, poiché le aziende come la Monsanto non solo risultano oltraggiose, ma sono viste come la personificazione sulla terra, della vera malvagità.
Il controllo mentale del futuro punta dritto alla programmazione diretta della mente digitale, questo è esattamente ciò che l’élite tecnotronica sta discutendo in questo momento. Ci sono sette modi possibili tramite cui potrebbero raggiungere questo risultato, a meno che non scopriamo i loro piani in tempo per continuare a contrastare i loro scopi anti-umani.
Sorveglianza e Gadgets – La sorveglianza, da sola, può cambiare il nostro modo di pensare e di agire. Ma questi due aspetti uniti, sono ancora più potenti. Ora, sono stati intrecciati con successo in una interfaccia de facto, cervello-computer. Se consideriamo solo due invenzioni, la televisione e le console dei videogiochi, vediamo quale enorme impatto abbiano sul modo in cui le persone, di tutte le età, vedono il mondo attraverso i loro gadget. Per portare le persone al livello successivo di controllo mentale, ci deve essere un rapporto con il consumatore, inoltre bisogna creare qualcosa che, al consumatore, appaia intrinsecamente necessario per relazionarsi col mondo esterno. Entra in Internet ed i dispositivi “intelligenti” si connetteranno. Internet è tutte le forme di sorveglianza e gadget tutto in un unico pacchetto. Ora, questo ci porta, già, al livello successivo. E’ stato, infatti, dimostrato che questo tipo di tecnologia può ricablare il cervello.
Stiamo cominciando a vedere grandi investimenti nella “augmented reality” [realtà aumentata], da parte dei colossi gemelli, Google e Microsoft. L’augmented reality sta crescendo a piccoli passi per avere basi solide sulle questioni che riguardano la privacy, ma il concetto di fusione tra la realtà reale e quella virtuale è oramai stato introdotto e difficilmente sparirà. Computer, tablet, cellulari, videogiochi ecc, mentalmente controllati sono già qui. L’aver sperimentato, in prima persona, l’alterazione delle percezioni della mente, prepara l’individuo a questo tipo di manipolazione diretta, in altre aree della propria vita. Ricordate, è una strada a doppio senso: i dati ricevuti e i dati trasmessi. Combinate questo con il fatto che ogni azione a due vie viene registrata dalle aziende tecnologiche, per poi venire inserita in banche dati governative, e vediamo che sono state gettate le fondamenta di una piramide con un occhio onniveggente, molto più efficace che in altre tirannie, anche del recente passato.
Robot controllati mentalmente e Droni – Se ne parla già nei notiziari tradizionali, ma cosa sappiamo della fusione tra l’uomo e la macchina? Questo è in realtà il sogno transumanista, ma la DARPA [Defense Advanced Research Projects Agency] sta, ovviamente, cercando di assicurarsi che questa fusione, arrivi, prima, sul campo di battaglia. La Royal Society, un think-tank [contenitore di idee] britannico d’élite, di cui parleremo in seguito, ha pubblicato un rapporto che indica un interesse a utilizzare la tecnologia di mappatura del cervello per mantenere in allerta i soldati, così come per “utilizzare armi da remoto attraverso interfacce mente-macchina.” (fonte)
Con un numero crescente di robot e droni già sul campo di battaglia e nel campo civile, si aprono delle possibilità per i droni “controllati dal pensiero”. Il seguente video, tratto da un articolo di PopSci, mostra che direzione sta prendendo la cosa. Dopo questo, la questione diventa se i droni autonomi saranno in grado o meno di collegarsi, in senso contrario, a chiunque loro vogliano.
http://www.youtube.com/watch?v=6LWz4qa2XQA (video)
Manipolazione magnetica – Gli impulsi trans-cranici ad ultrasuoni sono diventati famosi grazie al God Helmet [ l’elmetto di Dio]. L’elmetto sta venendo testato in campo militare e comincia a crearsi un collegamento fondamentale tra l’ “investire in esso” ed essere assoggettato da esso. Sono già in fase di sviluppo (e forse usate) armi che utilizzano impulsi trans-cranici ad ultrasuoni sui soldati per aumentare la loro capacità di allerta e ridurre al minimo fastidiose emozioni, come la paura o la compassione. L’elmetto trasforma esseri umani in droni sconsiderati, che possono essere controllati a distanza. Sul campo di battaglia, i nemici possono essere sottoposti a sensazioni opposte – letargia, nausea, mancanza di controllo degli impulsi, e tutta una serie di comportamenti che non hanno nulla a che fare con la volontà di una persona di agire in un modo piuttosto che in un altro. Ecco una spaventosa descrizione del giornalista Jack Hitt di Wired mentre il suo cervello era magneticamente manipolato per avere una “esperienza religiosa”.
… campi elettromagnetici selezionati cominciano a far vibrare dolcemente i lobi temporali del cervello. I campi non sono più intensi di quello che si otterrebbe come effetto collaterale da un normale phon, ma ciò che sta arrivando è tutt’altro che ordinario. I miei lobi sono in procinto di essere bagnati con schemi di una lunghezza d’onda precisa, che si suppone possano influenzare la mia mente in un modo sorprendente, inducendo artificialmente la sensazione che io stia vedendo Dio. (Fonte)
E’ improbabile che siano previste solo visioni benigne per i campi di battaglia della Terra. Ecco un link ad una pagina .mil che discute del controllo remoto dell’attività cerebrale attraverso gli ultrasuoni:
http://science.dodlive.mil/2010/09/01/remote-control-of-brain-activity-using-ultrasound/
Ogni singolo aspetto delle sensazioni umane, delle percezioni, delle emozioni, e dei comportamenti è regolato dall’attività del cervello. Quindi, avere la capacità di stimolare la funzione cerebrale è una tecnologia potente.
Davvero potente.
Impianti e tecnologia ingeribile – RFID [Radio Frequency IDentification o Identificazione a radio frequenza] è una tecnologia che viene pubblicizzata come fosse un miracolo, per la ricerca degli oggetti smarriti (come i bambini, cani e prodotti), ma ha anche sfondato nel campo della medicina. La maggior parte delle persone potrebbero voler sapere, per esempio, se il loro corpo abbia registrato segnali di un imminente sconvolgimento a livello chimico, prima ancora che questo abbia avuto il tempo di prendere piede e di manifestarsi come un evento fisico in piena regola. Questo gioca un ruolo importante nella vendita della connessione mente-corpo-computer, a persone di qualsiasi età. Anch’essa è una forma di sorveglianza, ma è ancora più vendibile, perché questa è un’arma molto più sottile del semplice spionaggio.
Il settore del controllo mentale, oltre agli ovvi cambiamenti comportamentali, diventa una possibilità grazie agli impianti di RFID e tecnologia RFID ingeribile. L’Impianto su umani della VeriMed è stato approvato dalla FDA [Food and Drug Administration] ed è stato utilizzato come sistema di identificazione dai militari israeliani. Al momento, questa tecnologia viene venduta come una rete di sensori interni, ma c’è molto di più che può essere fatto, come è stato dimostrato nei test sugli animali. Ancora una volta, i campi di battaglia sono il posto dove è più probabile che vengano impiegati per primi questi impianti nel settore della neuro-robotica, naturalmente finanziati dalla DARPA, come si vede nel video qui sotto:
Si potrebbe credere che questo metodo stia un po’ più basso sulla scala di possibilità per il pubblico in generale, per il semplice motivo che ci deve essere un certo livello di accettazione. Tuttavia, con l’avvento della nanotecnologia, che può inserirsi attraverso la barriera emato-encefalica, non è fuori questione, che l’invasione potrebbe arrivare di soppiatto attraverso il cibo o vaccini. Le nanoparticelle sono state ammesse nel cibo, nei vestiti e negli elettrodomestici. Gli scienziati pazzi non hanno idea di che tipo di vaso di Pandora stanno aprendo. Il loro unico compito è quello di aprire le porte e lasciare che le cavie offrano i risultati. Gli scienziati hanno ammesso apertamente di voler ricablare il cervello attraverso la modificazione del DNA … ma con lo scopo di aiutarci.
Genetica e Neuro-ingegneria – Per alcuni, la genetica costituisce la base di tutto il comportamento. La maggior parte delle persone concorderebbe sul fatto che essa, oltre ad essere una mera automazione de facto, abbia un ruolo, seppur limitato e sottomesso alla volontà umana, nel determinare il comportamento. Ciò non ferma i genetisti dal tentare di stabilirne i tratti, per poi alterarne o sradicarne alcuni. La logica estensione di questa sperimentazione entra nel settore del behavioral predictive programming [programmazione predittiva del comportamento], non solo attraverso tutti i dati che sono stati raccolti su di voi sorvegliando ogni vostro movimento e l’espressione di ogni vostro pensiero, ma attraverso la stessa fibra del vostro essere.
Ed Boyden, dei Neuroengineering and Neuromedia Lab del MIT, spiega:
Se prendiamo sul serio l’idea che le nostre menti prendono forma nei circuiti del nostro cervello, allora diventa una priorità assoluta capire come organizzare al meglio i cervelli. (Fonte)
Ad esempio: ricablare il circuito DNA potrebbe aiutare a curare l’asma o rendere possibili altri tentativi, apparentemente benigni, di sradicare afflizioni e disturbi. Il concetto dei circuiti genetici viene inseguito per ricablare le cellule umane col fine di percepire la malattia e curarla.
I ricercatori di Stanford guidati da Christina Smolke hanno sviluppato “dispositivi” basati sull’ingegneria del DNA in grado di rilevare gli stadi di una malattia nelle cellule umane in coltura e capaci di affinare le proprie funzioni in risposta ai segnali interni di una cellula, come ad esempio, uccidere se stessi o diventare sensibili ai farmaci.
Questi strumenti biologici autonomi sono chiamati dispositivi “sensor-actuator” [sensori e attuatori], perché intuiscono ciò che sta accadendo in una cella e agiscono in base a ciò che rilevano. (Fonte)
I nomi di coloro che sono coinvolti in questo settore di studio fanno pensare ad iniziative con scopi assolutamente benefici …
“Lo studio è stato finanziato dalla Caltech Joseph Jacobs Istituto di ingegneria molecolare per la medicina, i National Institutes of Health, il Dipartimento della Difesa statunitense, l’Alfred P. Sloan Foundation e la Bill and Melinda Gates Foundation. ”
Neuroscienza – Nel 2002, l’Economist diceva che questo era il futuro del controllo mentale, bene, ora ci siamo. Si tratta di una vasta area di ricerca e lo si nota da quanto viene investito, e da quante agenzie federali sono coinvolte. Il progetto BRAIN, di Obama, è massicciamente finanziato con la consapevolezza che il cervello umano è l’ultima frontiera. Si tratta di un piano che prevede 100 milioni di dollari in 10 anni e che sta già dando qualche frutto. L’ Atlantic Wire ha annunciato che il ‘Google Earth’ delle mappe 3D del cervello è arrivato:
Vi presento “Big Brain”, il primo modello digitale 3D ad alta risoluzione del cervello umano. E’ il risultato di un enorme progetto, durato 10 anni, costituito da 7.400 singole scansioni di porzioni di un unico cervello umano. Il progetto aiuterà gli scienziati a conoscere meglio le nostre menti.
(…)
Guidati da immagini MRI [Magnetic Resonance Imaging, immagini di risonanze magnetiche] precedentemente scattate, e dalle correlazioni tra le sezioni del cervello confinanti, hanno, col tempo, allineato le sezioni per creare un oggetto 3D continuo che rappresenta circa un terabyte di dati.
Una panoramica video, rilasciata dal gruppo di ricerca alla base del progetto, dà una buona visione di quanto questo neonato possa crescere. Al più alto zoom, la mappa non può mostrare le singole cellule. Ma è abbastanza dettagliata per individuare i diversi strati di cellule nel cervello. Una scansione tipica di una risonanza magnetica ha una risoluzione massima di circa un millimetro. In confronto, Big Brain ingrandisce fino a 20 micrometri …
Ancora una volta, la promessa è quella di risolvere i misteri delle malattie come il morbo di Alzheimer, ma di nuovo c’è la DARPA a garantire che ci sia sempre una ricerca malevola condotta sottobanco. Ad esempio, si fa ricerca sulla cancellazione della memoria per eliminare il disturbo da stress postraumatico, il quale ci serve come promemoria degli orrori della guerra su entrambi i fronti di un conflitto. I soldati che prendono parte a più missioni, non sono mai stati così soggetti a compiere suicidi ed omicidi. Questi stessi soldati dovrebbero spingere le persone a mettere in discussione le motivazioni che riducono esseri umani in uno stato così orribile … non cercare di cancellare le conseguenze. Questo tipo di ricablaggio altera alla base ciò che significa essere un essere umano capace di compassione, empatia e libero arbitrio. E, infatti, alcuni scienziati stanno, fortunatamente, sollevando gravi preoccupazioni etiche sul controllo mentale militare, come documentato da Jonathan Moreno.
I militari, gli scienziati e gli studiosi di etica si interrogano, sempre più, su come la tecnologia delle neuroscienze cambi il campo di battaglia. Le impressionanti possibilità sono più vicine di quanto molti credano. C’è già uno sviluppo di droni automatizzati che sono programmati per prendere le proprie decisioni su chi uccidere, all’interno delle regole di guerra. Altre idee sono più prossime di quanto si pensi, a diventare una realtà militare: Carri armati controllati dall’altra parte del mondo, rimozioni della memoria che potrebbero prevenire il PTSD [post traumatic stress disorder], e il “brain fingerprinting” [impronte digitali del cervello] che potrebbe essere utilizzato per estorcere segreti ai nemici.
Tutte queste domande dovranno ottenere una risposta prima o poi, insieme a una miriade di altre, dice Moreno. I soldati, non dovrebbero avere il diritto di rifiutare gli impianti cerebrali “sperimentali”? L’esercito userà parte di questa tecnologia prima che la scienza la ritenga sicura?
“C’è una tensione tremenda sull’argomento”, dice. “C’è un grande senso di responsabilità sul fatto che questa tecnologia venga tirata fuori in modo da porci in vantaggio sui nostri avversari.” (Fonte)
E noi non ci dovremmo mai scordare che ciò che viene sviluppato sul campo di battaglia, ricade sicuramente sul resto della società.
Direct Upload/Hack: Tra l’Internet degli Oggetti e le recenti rivelazioni sul fatto che la macchina del giornalista Michael Hastings potrebbe teoricamente essere stata vittima di un attacco informatico, il concetto di un upload diretto della mente in Internet / Cloud dovrebbe essere visto come qualcosa di un po’ più che preoccupante. Se tutti questi sistemi minori sono aperti alla sorveglianza e al hacking, sia nazionale o dall’estero, sarebbe ragionevole pensare che anche la mente sarà soggetta a falle nella sicurezza, errori, e alterazioni intenzionali.
Neurogadget.com ha riferito quanto segue:
I ricercatori, alla conferenza Usenix Security , hanno dimostrato una vulnerabilità 0-day, nel vostro cervello. Hanno raggiunto un tasso di successo del 40% in un gruppo di volontari. L’ “hack” funziona misurando la risposta del cervello alle immagini che appaiono davanti ai vostri occhi, da ciò i ricercatori possono determinare cose come la posizione di casa vostra, la data di nascita, e anche il PIN della carta di credito. (Fonte)
Con l’avvento della computazione quantistica, alcuni credono che la crittografia garantirà, per così dire, lo stato della propria mente. Ma visto ciò che sappiamo ora, circa la sovrapposizione tra aziende-governo e cooperazione, sareste tranquilli a mettere letteralmente la vostra mente nel Cloud? Ricordate, ogni nuovo livello di calcolo promette la garanzia di una maggiore sicurezza e maggiore privacy, mentre ogni rivelazione indica una vasta riduzione di entrambe. La fusione tra uomo e macchina in una matrice potrebbe diventare un incubo permanente, da cui è impossibile svegliarsi.
Tuttavia, puntano all’immortalità, come spiega Ray Kurzweil, Director of Engineering di Google:
Nel suo libro, del 2005, The Singularity Is Near [La singolarità è vicina], Kurzweil ha anticipato che i risultati che si stanno ottenendo dalle biotecnologie, dimostrerebbero che entro la metà del secolo, “gli esseri umani svilupperanno i mezzi per creare istantaneamente nuove porzioni di noi stessi, sia biologiche che non biologiche”, in modo che le persone possano avere “un corpo biologico per un periodo, e in un altro periodo magari no, per poi averlo di nuovo, e poi magari cambiarlo”.
Zurzweil ha anche detto che ci saranno presto “umani software-based” [esseri umani basati sul software] che “vivranno sul Web, proiettando i corpi ogni volta che ne hanno bisogno o ne vogliono uno, compresi corpi proiettati olograficamente, corpi progettati con l’utilizzo di floglet e corpi fisici composti da sciami di nanobot”.
Chiudo con qualche notizia potenzialmente buona, che ci viene data dall’autore e giornalista investigativo d’esperienza, Jon Rappoport. Jon afferma che le suddette tecnologie sono, in ultima analisi, destinati al fallimento.
“Perché? E’ semplice. Gli scienziati non sanno quello che stanno facendo. Non hanno obiettivi chiari, e l’idea di costruire un quadro preciso di alcuni trilioni di neuroni in azione è lontano dalla realtà, quanto lo è una pulce dal dipingere il soffitto della Cappella Sistina.
I tecnocrati utopici, che hanno predetto di creare un cervello artificiale che supera quello all’interno del nostro cranio, entro la metà di questo secolo, sono andati improvvisamente in vacanza. Stanno borbottando e ritrattando.
Seguendo il modo di dire ‘put up or shut up’. [O lo fai o taci]
Si stanno zittendo. Non hanno ottenuto nulla.Credo che il paradiso sia stato rinviato. Oh beh, è stato divertente finché è durato. (Fonte)
Jon continua suggerendo che l’approccio riduzionista nei confronti del cervello umano non è altro che una pia illusione dei controllori.
La mente non è, per nulla, un oggetto materiale. La mente non è il cervello. (Fonte)
In realtà, il cervello umano è infinitamente complesso e non può essere così facilmente rivelato, previsto e manipolato. E così è, a meno che non permettiamo che sia diversamente.
Naturalmente, il vero rimedio è trovare un modo per raggiungere la nostra effettiva capacità, che è senza limiti. Allora e solo allora potremo iniziare a vedere le nostre vite. Poi vedremo i cieli al di là del cielo di cartone. Poi vedremo la grande avventura. Poi sentiremo la noia cosmica dell’anima che si disintegra. Poi sentiremo la Libertà, non la libertà. Poi ci scrolleremo di dosso questi sciocchi e maneggioni che cercano di affascinarci con il loro tanto sproloquiato taglia e cuci di falsa conoscenza. – Jon Rappoport
Tu cosa ne pensi? E ‘inevitabile che la scienza decodifichi il cervello umano in modo così completo, che saremo in balia di scienziati pazzi che giocheranno con noi come se fossimo una versione di The Sims? O l’umanità, in realtà, è più grande della somma delle sue parti, non quantificabile e per sempre libera e senza confini come spera di essere?
Nicholas West
Fonte: www.activistpost.com
Link: http://www.activistpost.com/2013/06/7-future-methods-of-mind-control.html
01.07.2013
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ANDROMEDA NURELF