Punti di esplosione per la guerra

Dove si verificherà l’evento “Arciduca Ferdinando" della terza Guerra Mondiale?

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Nota del Traduttore: il testo originale utilizza il termine “flashpoint”, in italiano “punto di infiammabilità” o “punto di fiamma” (la temperatura più bassa alla quale si formano vapori in quantità tale che in presenza di ossigeno/aria e di un innesco danno luogo al fenomeno della combustione, cioè il gas diventa infiammabile e quindi può esplodere). Nello specifico ho preferito utilizzare “punto di esplosione” anche se non tecnicamente corretto, in quanto si adatta anche ad una connotazione geografica.

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Kevin Barrett – Kevin’s Newsletter – 4 febbraio 2024

 

Ricordo di aver studiato a scuola che l’evento scatenante della Prima Guerra Mondiale fu l’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo. Come la maggior parte delle persone, non ho mai capito come tale guerra, che coinvolse più di 30 nazioni e causò quasi 20 milioni di morti, sia stata causata dall’omicidio gratuito commesso da un manipolo di studenti radicali. A quanto pare le università dovrebbero tenere sotto controllo le organizzazioni studentesche!

In seguito ho incontrato la scuola realista di geopolitica, che sostiene che la Grande Guerra è stata un disastro in attesa di verificarsi. La causa vera della guerra, secondo i realisti, non fu un assassinio casuale, ma l’ascesa della potenza economica e militare tedesca (e in misura minore russa e americana), che minacciava l’ordine mondiale allora dominato dalla Gran Bretagna.

Secondo i realisti, questo schema non è raro. Una potenza numero Uno, allarmata dall’ascesa di uno sfidante numero Due, si allea con la potenza numero Tre, ma alla fine non riesce a mantenere la propria posizione. Il cambiamento delle dinamiche di potere, in cui la potenza numero Uno non ha più la forza economica e militare per sostenere la sua posizione di vertice, produce una grande guerra, le cui conseguenze stabiliscono il nuovo “ordine di beccata” internazionale. Nel caso delle due guerre mondiali, che in realtà sono state un’unica guerra con due episodi principali (1), l’impero talassocratico britannico si è esaurito nella lotta contro la Germania, permettendo agli Stati Uniti di conquistare il primo posto.

Oggi l’impero statunitense si trova in una posizione non dissimile da quella della Gran Bretagna nel 1914. Essendosi industrializzato per primo, avendo costruito un’enorme marina e sviluppato le competenze necessarie per “dominare le onde” (2) e colonizzare i mari, i britannici avevano beneficiato di un enorme vantaggio; ma nel 1914 i tedeschi, i russi e gli americani stavano recuperando terreno e i britannici non avevano più un potere relativo sufficiente per imporre il dominio unipolare del mondo.

Allo stesso modo, nel 2024 l’America si sta ancora sfruttando l’abbrivio sui vapori del suo gigantesco vantaggio sul resto del mondo [acquisito] nel secondo dopoguerra. Gli Stati Uniti sono usciti dalla Seconda Guerra Mondiale con circa il 50% del PIL mondiale. Nel 1960 erano ancora al 40% ma da allora il declino è stato costante. Oggi gli Stati Uniti controllano solo il 13% del PIL mondiale, continuando però ad immaginarsi ancora come il Golia globale che erano nel 1960, o forse anche più grande, dato che lo sfidante ideologico sovietico è scomparso e i neocon grandiosamente narcisisti hanno preso il timone della nave di Stato.

Una grande guerra che azzererà i rapporti di forza e farà crollare gli Stati Uniti di diverse posizioni sembra quasi inevitabile (*). Resta da chiedersi dove sarà il punto di esplosione.

I neocon, nella loro infinita saggezza, hanno reso difficile indovinare, avendo alienato così tanta parte del mondo che la prossima guerra mondiale che si abbatterà sugli Stati Uniti potrebbe scoppiare praticamente ovunque. La Russia e le sue terre di confine…, la Cina e il suo mare meridionale e/o la sua provincia errante di Taiwan… e ora, con il genocidio in atto in Palestina che rende il mondo islamico ancora più arrabbiato della Russia e della Cina, l’intera fascia centrale dell’Eurasia e del Nord Africa è un territorio altrettanto ostile.

Ma prima di iniziare a viaggiare in tutto il mondo alla ricerca di punti di esplosione, perché non iniziare a immaginare l’evento di trasformazione un po’ più vicino a casa? Se l’assassinio dell’Arciduca Ferdinando (probabile erede al trono austro-ungarico), attribuito a fanatici radicali presumibilmente sostenuti dallo Stato [serbo], ha potuto scatenare la prima Guerra Mondiale, l’assassinio del probabile presidente del 2024 Donald Trump, attribuito a fanatici radicali sostenuti dall’Iran, potrebbe scatenare la Terza Guerra Mondiale?

Punto di esplosione: Florida

Immaginate: è l’ottobre 2024. Trump è in testa nei sondaggi con il 55%-45% a livello nazionale, con un netto vantaggio in tutti gli Stati in bilico. Improvvisamente, dal nulla, un drone piomba su Mar-a-Lago, sfonda una vetrata come una superzanzara sotto steroidi e punge Trump con la sua carica esplosiva proprio mentre sta aprendo la sua settima lattina di coca light (cinematograficamente, si passa da un primo piano del pssssst mentre Trump apre la lattina a un’inquadratura media dell’esplosione quasi simultanea).

Fortunatamente, quasi prima che ciò che resta di Trump venga dichiarato morto, i media ci dicono chi è stato. Un terrorista radicale irano-palestinese di nome Lee Harvey Atta viene arrestato al settimo piano del Palm Beach School Book Depository e cade accidentalmente dalla finestra prima che possa essere interrogato. Fortunatamente, sul pavimento del deposito dei libri, le autorità scoprono un impianto di controllo per droni Manlicher-Carcano di fabbricazione iraniana, completo di istruzioni scritte in farsi, firmate dalla Guida Suprema dell’Iran.

Il Presidente Biden, le cui capacità cognitive sono state ripristinate grazie a un impianto cerebrale prodotto da Elon Musk (TM), appare in televisione elogiando in modo stravagante il defunto e compianto Trump, annullando le elezioni, dichiarando che tutti gli americani sono uniti nella loro sete di vendetta e invocando una guerra totale contro l’Iran, guerra che sarà comandata personalmente da un certo Bibi Netanyahu, trasportato con un Learjet e poi in elicottero da Tel Aviv per prendere il comando nella Situation Room della Casa Bianca. Con i mugugni dei teorici della cospirazione messi a tacere dai nuovi algoritmi di censura guidati dall’intelligenza artificiale, gli Stati Uniti e il mondo intero sono in corsa.

Altri potenziali punti di esplosione

Lo scenario sopra descritto, o una sua variante solo leggermente meno ridicola, potrebbe non essere così improbabile come sembra. Rimuovere Trump, incitare i suoi sostenitori all’isteria bellica e incolpare l’Iran – un plausibile capro espiatorio dato il suo dichiarato desiderio di vendetta per l’assassinio del generale Soleimani – farebbe prendere tre piccioni con un solo drone. I neocon potrebbero persino aver pensato a uno scenario del genere quando hanno convinto Trump ad approvare l’omicidio del generale Soleimani.

Ma non scommettete sul Punto di esplosione Florida. Il mondo è grande e, grazie ai neocon, la maggior parte di esso odia con passione l’impero statunitense. L’elenco delle possibilità di scatenare una guerra è così lungo che indovinare sarebbe come vincere alla lotteria.

Nel nostro nuovo episodio “Punti di esplosione per la guerra” di False Flag Weekly News, (video su Rumble, video su Bitchute) Cat McGuire ed io abbiamo iniziato con l’ultima crisi: più di 85 attacchi statunitensi in Iraq e Siria, minacce di altri in arrivo e contrattacchi da parte della Resistenza. Con il geriatrico Biden sotto pressione da parte della sua destra per agire con durezza, non è difficile capire come un errore di calcolo, e/o un false flag da parte di Israele, potrebbe far cadere le tessere del domino in direzione di una guerra globale.

Un altro punto di crisi del Medio Oriente è naturalmente il Mar Rosso, in particolare [lo stretto di] Bab al-Mandab. Il governo yemenita guidato dagli Houthi, sostenuto da tutti nella regione, continua ad attaccare le navi dirette in Israele nel tentativo di far rispettare l’ordine anti-genocidio della Corte Mondiale, nonostante la presenza di un’armata statunitense ufficiosamente nota come Operazione Genocide Guardian.

Le navi statunitensi sono un bersaglio facile a causa della proliferazione di missili antinave avanzati. Invece del tanto atteso incidente del Golfo Persico del Tonchino, una cui iterazione è stata sventata nel 2007 dal consigliere della Quinta Flotta statunitense Gwenyth Todd, potremmo assistere a un incidente del Golfo del Tonchino nel Mar Rosso…, solo che potrebbe comportare un attacco vero e proprio, anche se sotto falsa bandiera, come in “Ricordatevi della Maine“.

Un altro punto di escalation potrebbe coinvolgere gli Hezbollah libanesi, che hanno dimostrato la capacità di penetrare le difese israeliane per colpire obiettivi militari pesantemente sorvegliati anche in condizioni di massima allerta. Gli israeliani vogliono chiaramente una guerra totale con Hezbollah, per trascinare gli Stati Uniti nella conseguente guerra con l’Iran. Solo un “no” molto deciso da parte americana ha impedito a Israele di entrare in guerra totale con Hezbollah dopo il 7 ottobre. Data la successiva inefficacia degli Stati Uniti nel trattenere i sionisti pazzi, non è difficile immaginare che Israele veda realizzato il proprio desiderio e scateni la Terza Guerra Mondiale attraverso una guerra totale con Hezbollah e il resto dell’Asse della Resistenza e del mondo musulmano.

Punto di esplosione: Palestina

Come suggeriscono gli esempi precedenti, ci sono molti modi in cui il continuato genocidio israeliano in Palestina potrebbe indirettamente portare alla Terza Guerra Mondiale. Ma la Palestina potrebbe diventare un punto di esplosione diretto? I palestinesi non sembrano avere abbastanza potere militare, ma se la guerra dovesse andare abbastanza male per la Resistenza palestinese, altri rami dell’Asse della Resistenza intensificheranno il loro sostegno, con conseguenze imprevedibili. Inoltre, c’è un massiccio sostegno segreto alla Palestina tra elementi ricchi e potenti delle nazioni regionali, in alcuni casi tra membri di alto livello dell’apparato statale che non verrebbero presi di mira – o piuttosto verrebbero [realmente] “presi di mira” – se dicessero in pubblico i loro veri sentimenti nei confronti dei sionisti.

Un potenziale punto di esplosione da incubo è lo spettro di un attacco senza “indirizzo mittente” con armi di distruzione di massa contro Israele. La tecnologia delle armi di distruzione di massa (microbombe nucleari, armi biologiche e simili) è progredita dai tempi delle bombe Davy Crockett degli anni Cinquanta e persino dall’attacco con armi biologiche COVID sviluppato dagli Stati Uniti contro la Cina e l’Iran di qualche anno fa (che si è rivelato un’ottima prova di concetto per gli attacchi biologici negabili e senza indirizzo mittente in generale). La rabbia nei confronti di Israele, alla luce dell’attuale genocidio, ha raggiunto il punto che è praticamente inevitabile che la gente provi a fare cose del genere nei prossimi decenni, ammesso che Israele sia ancora in circolazione e salvo cambiamenti imprevisti nel comportamento dei sionisti.

Punto di esplosione: Ucraina

I fanatici sionisti, dalla parte sbagliata della storia, hanno reso la Palestina e la sua regione un potenziale punto di esplosione della Terza Guerra Mondiale. Allo stesso modo i fanatici nazionalisti ucraini, anch’essi dalla parte sbagliata della storia, hanno creato un pericolo parallelo.

Proprio come 10 milioni di ebrei sionisti non possono sconfiggere due miliardi di musulmani, 40 milioni di ucraini non possono sconfiggere 140 milioni di russi. Ma i fanatici insistono nel tentativo, sanno che la loro unica speranza è quella di trascinare gli Stati Uniti nella loro guerra in modo sempre più massiccio. Il risultato sarebbe la distruzione dell’impero statunitense, che, come già detto all’inizio dell’articolo, è fortemente sovraesposto, data la sua quota del 13%, e in diminuzione, del PIL mondiale.

Attualmente la fazione fanatica, guidata da Zelensky, sta combattendo la fazione realista, guidata da Zaluzhny. Se vincono i fanatici, la loro unica speranza è quella di far intervenire gli Stati Uniti con un evento sotto falsa bandiera per far entrare la NATO direttamente in guerra. Il che significa, ovviamente, la Terza Guerra Mondiale.

Punto di esplosione: Taiwan

Anche se non abbiamo parlato di Taiwan nell’ultima trasmissione di FFWN, è chiaro che la fazione anticinese dei neoconservatori sta cercando di trasformare Taiwan nell’Ucraina della Cina, fomentando le forze del nazionalismo fanatico cinese e cercando di spingere Pechino alle ostilità dirette. Se ci riuscissero, la Terza Guerra Mondiale potrebbe iniziare nel modo più “pulito” possibile: una guerra immediata e diretta tra la potenza numero Uno che sta affondando e la potenza numero Due in ascesa.

Altri punti di esplosione?

Questa breve discussione non esaurisce certo l’elenco dei potenziali punti di esplosione della Terza Guerra Mondiale. Sono sicuro che i miei lettori possono pensarne altri. Sentitevi liberi di suggerirne qualcuno nella sezione commenti.

(*) Almeno se siete realisti. Poiché sono un idealista, accettando le argomentazioni di Bernardo Kastrup e del Sacro Corano, non necessariamente in quest’ordine, mi riservo il diritto di credere che con l’aiuto di Dio possiamo evitare la Terza Guerra Mondiale.

 

kevin_barretKevin Barrett è un musulmano americano e studioso di studi islamici, autore o curatore di sette libri e impegnato nella “jihad della verità” attraverso la scrittura e la trasmissione.

 

 

Link: https://kevinbarrett.substack.com/p/flashpoints-for-war

 

Scelto e tradotto (IMC) da CptHook per ComeDonChisciotte

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