La risposta è semplice: qualcuno deve pur farlo.
Se vi è sufficiente questa risposta, potete saltare a pié pari il resto.
Il momento che stiamo vivendo, già ampiamente previsto (diciamo meglio: comunicato) nel 2010 dal report della Fondazione Rockefeller (e opportunamente integrato ad aprile 2020 con le misure da adottare per fronteggiare la “pandemia”) è un salto epocale nella storia umana.
Mai, come in questo periodo, tutte le forze che nel mondo gestiscono la finanza, l’informazione, l’economia, la politica e la medicina si sono coalizzate per muovere, con tutta la loro potenza, guerra all’umanità.
Semplicemente non era mai successo.
Quello cui stiamo assistendo è qualcosa di nuovo, un’accelerazione sulla strada della creazione di un nuovo ordine mondiale dato che, quello attuale, non soddisfa le esigenze di quelli che chiameremo “élite”, ovvero “gli scelti”, in pratica, quelli che gestiscono i poteri di cui sopra.
L’élite ha deciso che era ora di manifestarsi apertamente e di procedere a lunghi passi verso quello che considerano l’inevitabile destino dell’umanità su questa Terra.
Il processo che vediamo è appena all’inizio, nel senso che tutto il lavoro di posizionamento dei pezzi sulla scacchiera, dai politici e funzionari corrotti, imbelli e ricattabili, nei punti chiave di istituzioni internazionali e dei paesi controllabili, posizionamento che la gente considera un normale susseguirsi delle cose, era già stato eseguito prima di iniziare a muoverli.
Così come gli esperimenti effettuati nei laboratori di Grecia, Italia, Svezia, India e Cina, ognuno per il suo ruolo, hanno già dato i risultati che si attendevano, confermando che i tempi erano maturi per il successivo passo in avanti.
L’agenda dell’èlite, ha un altro grande punto di controllo, esattamente tra 10 anni, nel 2030, anno in cui tutta la popolazione mondiale dovrà essere “identificata univocamente” (leggasi: marchiata con impianti inseriti all’interno del corpo) e quindi, durante questo periodo, devono attuare tutte le politiche necessarie affinché questo avvenga.
Considerate quello che è successo nel 2020 e rendetevi conto che questo è solo l’inizio del processo.
Nei prossimi 10 anni, nessun metodo sarà troppo invasivo, restrittivo, pervasivo, persuasivo, tutti saranno usati in funzione del raggiungimento dell’obiettivo, con tutta la potenza necessaria e contro qualsiasi opposizione al loro progetto.
Fate una ricerca con ID 2020 e 2030 e giudicate da voi.
L’enorme campagna mediatica che si è mossa e continua senza sosta a martellare le menti del volgo, non si esaurirà finché l’obiettivo non sarà raggiunto.
Se pensate che il clima di paura è destinato a scomparire, scordatevelo: non lo permetteranno, perché solo con la paura possono farci accettare quello che hanno preparato.
Quindi, cosa sta succedendo? che tutti i mezzi di informazione a livello mondiale (e non si pensi che siano una pluralità, se si analizzano gli assests societari, ci si accorge che il 95% di tutti i mass media del mondo sono in mano ad una manciata di persone, letteralmente) stanno battendo sul tasto “terrorizziamo l’umanità”.
Non solo, stanno lavorando alacremente per reprimere qualsasi voce di dissenso, in qualunque forma, utilizzando tutti i mezzi, per imporre un unico credo, un (non)pensiero unico.
Per non farla tanto lunga, in sostanza, abbiamo tutti contro, qualche voce fortunatamente ancora si erge e, a quelle, cerchiamo di fare da megafono per cercare di raggiungere più gente possibile, nella speranza che qualcuno di nuovo prenda coscienza e consapevolezza che non tutto quello che gli viene raccontato è da prendere per oro colato.
Ora, la questione è questa: siamo in guerra e la stiamo perdendo, ma la vogliamo combattere, citando Lao Tzu: “anziché maledire il buio, è meglio accendere una candela”.
Rassegnatevi, su ComeDonChisciotte.org continuerete a trovare tutto il materiale che riusciremo a mettere insieme su questa immensa farsa che è il covid ma, anche se resterà – finché ce ne sarà bisogno o finché non ce lo impediranno fisicamente – uno degli argomenti principali, la nostra offerta di informazione si sta allargando, al pari delle collaborazioni.
Quindi informazione sul covid si, ma anche molto altro che abbiamo in cantiere.
“Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda” (H. Verbitsky)
La Redazione