«Non crediate che io sia venuto
a portare pace sulla terra:
sono venuto a portare
non pace, ma spada!»
(Matteo, 10, 34)
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Spesso noi cristiani rischiamo di cadere nel buonismo, in una tiepidezza di fondo in cui tutto diventa ammissibile, come se in realtà non ci fosse un “giusto” e uno “sbagliato”.
Scegliere Gesù porta a pronunciare dei no decisi.
Porta anche a delle scelte scomode e faticose e, inevitabilmente, a delle incomprensioni e a degli scontri persino, a volte, all’interno delle nostre stesse famiglie.
Perché la Sua parola è come spada affilata, energia tagliente nel cuore di chi la accoglie davvero che erompe in maniera irresistibile. Non per incitare alla violenza, ma per separare, in primis dentro di noi, il bene dal male, la verità dalla menzogna, l’amore dall’indifferenza.
La scelta per il Vangelo è molto costosa in termini di impegno per la vita.
È per tutti. Ma non è di tutti.
Perché è facile dirsi cristiani, ma poi è difficile pensare e agire secondo Cristo nelle situazioni concrete.
Buon Natale nel cuore.
La presenza del Signore è una lama che squarcia l’anima, che interpella e obbliga a prendere posizione.
Non siamo in questo mondo per rimanere a guardare da una tribuna ciò che pensiamo non ci riguardi o per omologarci alla massa, ma per vivere con coraggio e coerenza.
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VB