L’orrore di Halloween! Hillary Clinton spera ancora di entrare alla Casa Bianca a cavallo della sua scopa

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Martin Sieff
strategic-culture.org

Attenti a non sbagliarvi: Hillary Clinton brama ancora la presidenza degli Stati Uniti ed è convinta di riuscire ad ottenerla: ha già preparato la sua strategia ed è pronta a lanciare un’altra fasulla e russofoba caccia alle streghe da far vergognare anche il senatore Joe McCarthy. Che prospettiva per Halloween 2020!

Non a caso, l’ultima libidine per la presa di potere dell’Arcistrega dell’Ovest è stata segnalata dal marito, l’ex presidente Bill Clinton, il giorno prima di Halloween.

Il 30 ottobre, Clinton ha partecipato ad un evento presso la Facolltà di Legge della Georgetown University insieme ad Hillary e alla loro da sempre fedele alleata, il giudice della Corte suprema Ruth Bader Ginzburg.

Parlando della meravigliosa e immortale ambizione della moglie, l’ex presidente, nonché sodale di vecchia data e più volte ospite del pedofilo assassinato Joseph Epstein, ha dichiarato: “Potrebbe o no candidarsi per qualcosa, ma io non mi candiderò mai più alla presidenza.”

Né Bill né Hillary hanno apparentemente notato la serendipità temporale di un tale commento: esattamente il giorno prima di Halloween; con il passare degli anni, Hillary assomiglia in modo pauroso sempre di più alla sua cara amica e appassionata ammiratrice, l’attrice Bette Midler.

Soprattutto dopo che la Midler aveva interpretato la strega di Salem, Winfred Sanderson, nella commedia horror del 1993 “Hocus Pocus.”

Ma è stata la stessa Hillary a chiarire il suo intento e la strategia per raggiungerlo. Come sua abitudine prepara sempre il percorso verso i suoi obiettivi in modo lento e, presumibilmente, meticoloso, con tutti gli ovvi, lenti, ponderosi e dolorosamente prevedibili progressi di un goffo mammut.

L’esperto di politica estera americana Bill Thomas, precedentemente del Los Angeles Times, nonchè uno dei commentatori politici più smaliziati ed accorti del settore, ha analizzato il clichè dei ponderosi preparativi di Hillary per la sua prossima caccia ad un posto di potere in un importante articolo apparso il 7 ottobre sul sito Web “American Greatness.”

Fino a quando il campo non si restringerà e saranno disponibili altri fondi, Hillary continuerà a lavorare sulla sua base di elettori Democratici nei centri di comunità, nelle chiese e nelle librerie gay, mentre il suo editore paga il conto,” ha scritto Thomas. “All’anziana imbrogliona deve sembrare un po ‘come ai vecchi tempi. Nel 2000, si era presentata in tutte le contee dello stato di New York per ottenere un seggio al Senato. Nel 2008, aveva tentato la stessa cosa nella sua prima corsa per la Casa Bianca.”

In secondo luogo, Thomas ha fatto notare che Hillary e sua figlia Chelsea, 39 anni, “hanno scritto un libro insieme (o almeno hanno visto le bozze prima che andassero in tipografia). Si chiama The The Book of Gutsy Women: Favorite Stories of Courage and Resilience [Il libro delle donne coraggiose: Storie scelte di coraggio e resilienza]. Sembra che il libro contenga edificanti profili di donne e ragazze, dalla pioniera dei diritti civili Harriet Tubman a Greta Thunberg, la giovane allarmista climatica che arriva direttamente dal Villagggio dei Dannati.”

Thomas continua: “Tutte le parole chiave del titolo sono qualità che Hillary finge di avere, in particolare il ‘coraggio.’ Quando, in realtà, se fosse stata coraggiosa o determinata, Hillary, la donna più cornuta d’America, avrebbe già dovuto divorziare anni fa dal suo fedifrago marito.”

All’inizio di ottobre, la Clinton con il suo solito orribile tempismo e mancanza di autocoscienza, si era impelagata in un feroce battibecco con la candidata presidenziale Democratica Tulsi Gabbard.

La Gabbard è tutto ciò che la Clinton non è, e non è mai stata: è sicuramente una patriota americana, è felicemente sposata, atletica, relativamente giovane, bella e coraggiosa, ha prestato servizio con successo e onore nelle forze armate statunitensi ed è anche membro di non di una ma di due diverse minoranze: è samoano-americana di razza e indù di religione.

Sfortunatamente, la Gabbard è anche politicamente di saldi principi, onesta e rispettabile come persona.

È quindi inevitabile che Hillary la odi.

Hillary si si era scagliata contro la Gabbard accusandola senza alcuna prova, una tipica specialità dei Clinton, di essere una marionetta della Russia e del suo presidente.

Joe McCarthy, anche nel suo peggior momento di alcolismo violento, 65 anni fa, non era mai stato così ripugnante o così assurdo.

In ogni caso, l’attacco di Hillary era stato assolutamente inutile: sebbene la Gabbard abbia conquistato il rispetto di una manciata di Americani raziocinanti, sia di sinistra che di destra, per il suo coraggio, il suo pensiero indipendente e il suo desiderio responsabile di frenare la guerra eterna del Deep State americano, queste stesse forze l’hanno già, a tutti gli effetti, imbavagliata ed emarginata.

Ha solo il 2-3% nei sondaggi d’opinione e nei dati di monitoraggio che l’establishment del Partito Democratico usa (e manipola) per controllare l’accesso [dei propri candidati] ai dibattiti televisivi a livello nazionale.

Tutto quello che Hillary è riuscita a fare è stato rilanciare la campagna della Gabbard e aiutarla a sopravvivere politicamente fino a quando non inizieranno le vere votazioni nelle elezioni primarie dello stato americano del New Hampshire, l’11 febbraio 2020.

È sorprendente come persino i vecchi colleghi di Hillary, i membri Democratici del Senato con cui aveva condiviso la carica per otto anni, ne abbiano veramente fin sopra i capelli di lei.

Almeno sei di loro, i senatori Tammy Duckworth, Jon Tester, Joe Manchin, Martin Heinrich, Dick Durbin e Doug Jones, l’hanno già esortata pubblicamente a ritornare a nascondersi nella fetida e tenebrosa boscaglia da cui era uscita e di smetterla di danneggiarli politicamente, come aveva riportato il quotidiano “Politico” il 24 ottobre.

Nel febbraio 2016, avevo scritto un articolo per un’oscura piattaforma mediatica statunitense in cui confrontavo il lungo e triste cammino di Hillary verso la nomination presidenziale democratica di Filadelfia con la traversata di 20.000 miglia intorno al mondo dell’ammiraglio Zinovy Rozhestvensky nel 1905, che aveva avuto come unico risultato l’affondamento o la cattura di tutta sua flotta da parte di una forza giapponese che disponeva della metà delle sue navi, nella Battaglia di Tsushima.

Ero stato particolarmente colpito dal confronto tra Hillary e una flotta inadeguata, che aveva consumato quasi 500.000 tonnellate di carbone (prezioso combustibile fossile) per poi essere affondata appena arrivata sul campo di battaglia.

I Veri Credenti che speranzosamente attendono ancora l’Hocus Pocus Halloween Horror 3 di Hillary sappiano cosa aspettarsi.

Martin Sieff

Fonte: strategic-culture.org
Link: https://www.strategic-culture.org/news/2019/11/03/hocus-pocus-halloween-horror-hillary-clinton-still-hopes-to-ride-her-broomstick-into-white-house/
03.11.2019

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