Si consolida a livello internazionale come operatore di riferimento dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, svolgendo un ruolo trainante nelle principali iniziative strategiche di cooperazione e nei futuri cicli tecnologici.
Così si legge dal sito ufficiale di Leonardo (un tempo Finmeccanica), progetto del gruppo che attraverso le sue 11000 aziende, di cui 4000 in Italia, opera in 150 Paesi ed è una filiera il cui scopo di implementare le tecnologie in tutti gli ambiti dell’amministrazione e dell’economia del Paese si unisce a quello di armonizzarle al resto d’Europa. Un perfetto connubio.
“Questi obiettivi sono inseriti all’interno del piano strategico Be Tomorrow 2030, elaborato nel 2020, che rappresenta la road map per definire la visione strategica di Leonardo proiettata ai prossimi 10 anni e oltre. Tra gli obiettivi del Piano, la promozione della competitività, della sovranità tecnologica, dell’innovazione dell’industria europea della difesa, e lo sviluppo della cooperazione tra gli Stati membri su progetti di ricerca, come nel caso dell’utilizzo dell’European Defence Fund. […]
L’attuale scenario impone con sempre maggiore vigore la necessità di far emergere un’Europa intesa come soggetto geopolitico e non economico”, spiega Enrico Savio, Chief Strategy & Market Intelligence Officer di Leonardo, “esigenza che si traduce nella costruzione della Difesa collettiva europea e nel supporto attivo alle aziende del comparto al progressivo sviluppo di un sistema di Difesa comune”. [1]
Atos è una società europea che si occupa di servizi IT in Francia e in Germania e lo scorso 15 novembre 2022 ha annunciato che Leonardo, supercomputer EuroHPC italiano, è stato riconosciuto come quarto supercalcolatore più potente al mondo e secondo in Europa nella classifica internazionale.
Proprio così, il quarto computer più potente al mondo, situato nel Tecnopolo di Bologna, consentirà un rendimento migliorato in attività di modellazione di fenomeni scientifici, come simulazioni ad alte prestazioni, AI e analisi e visualizzazione dei dati. Una potenza di calcolo per 250 milioni di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo, 10 volte di più del precedente sistema Cineca.
Si parla di circa 3.500 processori e di 14.000 GPU dell’architettura Ampere di NVIDIA, con prestazioni tipiche delle applicazioni di Intelligenza Artificiale.
Il 24 novembre prossimo a Bologna con le più alte cariche istituzionali, si battezzerà Leonardo. [2]
E con lui anche la distopia, lo capiamo meglio dalle parole del CEO di Atos, Giuseppe Di Franco, all’AGI sul tema
I supercomputer sono alla base studi complessi come quelli di meteorologia – sottolinea Di Franco, citando la frase iconica del film ‘The butterflay effect’ del 2004, ‘il battito delle ali di una farfalla a Bangkok è in grado di provocare un uragano a New York’ – il meteo è un sistema molto complesso. Una accurata previsione previene i fenomeni avversi e anche consente l’utilizzo migliore delle fonti rinnovabili, dalle idroelettriche al solare all’eolico. Ma servono anche a stimare impatti sul corpo umano per diversi tipi di azione, dal vaccino, all’intervento chirurgico alla capacità di arti artificiali. Si trasporta in ambiente digitale o virtuale quello che deve essere testato in ambiente fisico e si possono fare milioni di prove.
Note:
[1] https://www.leonardo.com/it/news-and-stories-detail/-/detail/leonardo-difesa-comune-ue?refererPlid=1149539
[2] https://www.agi.it/innovazione/news/2022-11-17/leonardo-supercomputer-progettare-futuro-economia-18857359/