La missione dell’OSCE nel Donbass è a una svolta – L’Ucraina si sta preparando per la «fase calda dell’operazione per il mantenimento della pace»

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Il primo Vicepresidente della Missione Speciale di Monitoraggio dell’OSCE in Ucraina, Alexander Hug, in un briefing nella cittadina di Kramatorsk, ha detto che l’anno scorso nel Donbass sono state registrate 400mila violazioni del cessate il fuoco, e durante l’anno ci sono state 478 vittime civili, tra cui 40 bambini.

«Dati che la missione ha riferito durante l’anno scorso, e in 336 rapporti pubblicati in tre lingue sul nostro sito.  In questi rapporti, abbiamo registrato oltre 400 mila violazioni del cessate il fuoco … Questa situazione ha conseguenze molto gravi per la popolazione civile che vive nelle vicinanze o sulla linea stessa di conflitto. Durante lo scorso anno, abbiamo registrato e confermato 478 casi di vittime civili, tra cui 40 bambini», ha evidenziato Hug nella sua relazione.

Inoltre, la missione «ha registrato oltre 4 mila casi in cui l’armamento pesante di carri armati, di mortai, di sistemi di artiglieria, di sistemi di lancio multiplo di razzi si trovava al posto sbagliato».

«La Missione Speciale di Monitoraggio ha anche registrato la costruzione di nuove trincee su entrambi i lati della linea di conflitto. Abbiamo visto il movimento di equipaggiamenti militari su entrambi i lati della linea di conflitto. È stata documentata anche l’attività di esercitazione di entrambe le parti. Tutti questi fatti sono riportati nei nostri rapporti», ha riferito Hug alla stampa ucraina.

La missione dell’OSCE ha richiamato all’attenzione il problema delle telecomunicazioni nel Donbass, e ha invitato tutti coloro da cui esse dipendono a ripristinare, nel più breve tempo possibile, la comunicazione per i civili nei territori non controllati da Kiev. Sul territorio della regione di Lugansk, la Missione Speciale di Monitoraggio dell’OSCE ha osservato il modo in cui vengono eseguite le riparazioni, la connessione all’operatore di telefonia mobile Vodafone (MTS) ha visto la luce in luogo dal 19 gennaio, le cose vanno peggio nella regione di Donetsk. «Nei distretti della regione di Donetsk che non sono sotto il controllo del governo dell’Ucraina, questo problema si verifica, non ci sono comunicazioni.

La popolazione civile non può contattare i propri amici e parenti che si trovano dall’altra parte della linea di contatto. Non sanno cosa sta succedendo dall’altra parte della linea di contatto … Ci sono problemi per l’accesso ai servizi nel territorio della regione controllato dal governo. La Missione Speciale di Monitoraggio invita tutti coloro che sono coinvolti in questa situazione a ripristinare il collegamento per la popolazione civile. La Missione Speciale di Monitoraggio è pronta a coadiuvare il dialogo che aiuterà a risolvere questo problema», si rimarca nel rapporto.

In merito a ciò nella compagnia Vodafone hanno risposto che «la rete non funziona per ragioni sconosciute. Esiste la possibilità che l’attrezzatura sia fuori servizio o che non ci sia elettricità, ma i dipendenti dell’azienda non possono ispezionare o riparare il proprio impianto senza garanzie di sicurezza nel territorio occupato della regione di Donetsk».

In connessione al fatto che il 25 gennaio è in arrivo dalla Russia l’ennesimo convoglio umanitario (il 73°) sul territorio del Donbass, Alexander Hug ha dichiarato: «Come nei casi precedenti in cui tali convogli passavano, la Missione Speciale di Monitoraggio dell’OSCE in Ucraina monitorerà la situazione se sarà autorizzata a farlo. Abbiamo una squadra nella regione di Lugansk, nella regione di Donetsk, e i membri di queste squadre sono pronti a monitorare questo convoglio».

Inoltre, Hug ha recentemente riferito che gli osservatori dell’OSCE hanno accesso al confine con la Russia, non si osserva trasferimento di materiale militare attraverso di esso, e lungo la linea di demarcazione il fuoco cessa non appena le parti prendono una tale decisione. «È del tutto evidente per noi che se le parti vogliono cessare il fuoco, ne hanno facoltà», ha osservato il rappresentante della Missione Speciale di Monitoraggio dell’OSCE in un’intervista al quotidiano ucraino «Vesti».

Lo stesso giorno, quando Alexander Hugha relazionava a Kramatorsk, ha avuto luogo un ponte satellitare Mosca-Donetsk-Lugansk, durante il quale i partecipanti hanno discusso le relazioni delle organizzazioni internazionali sulla situazione nel Donbass. Di tali relazioni, già da quasi quattro anni è stato scritto molto, in tutte senza eccezione sono stati registrati crimini di guerra dell’Ucraina contro la popolazione inerme del Donbass, ma ulteriori statistiche non sono fornite. I media mondiali rimangono in silenzio. 

Nel Donbass è in vigore la commissione per determinare i crimini di guerra, in corso fin dall’inizio delle ostilità nel territorio della DNR. «Parte del lavoro della nostra commissione è trasmettere informazioni veritiere al mondo intero. In totale, i nostri esperti hanno inviato 585 prove al Tribunale penale internazionale, che sono state depositate e debitamente formalizzate. Attualmente la commissione riesce a rispondere a 332 prove che sono passate al vaglio. Questo è una nostra vittoria davvero importante. Perché nel 2015 non abbiamo ricevuto prove», ha affermato il membro della commissione per determinare i crimini di guerra delle autorità ucraine nel Donbass, Elena Šiškina.

«Se si raccolgono tutti i dati che sono noti alle organizzazioni internazionali, è possibile già parlare della necessità di creare un Tribunale internazionale per i crimini dell’Ucraina contro gli abitanti del Donbass», – i partecipanti al ponte satellitare hanno tratto tale conclusione.

All’OSCE e in altre organizzazioni internazionali vi presteranno attenzione?

Alexander Hug ha già annunciato che con marzo la missione dell’OSCE è a una svolta nella sua attività nell’est dell’Ucraina. Parlando il giorno prima a Mariupol, ha affermato che «la svolta della missione dell’OSCE è connessa con le forze di pace straniere e la «fase calda dell’operazione di mantenimento della pace» pianificata dall’Ucraina». In precedenza, il rappresentante dell’Ucraina nel Gruppo di contatto tripartito, Olga Ajvazovskaja, ha detto che Poroshenko e diplomatici ucraini stanno lavorando a un sistema per l’introduzione di forze di pace nel Donbass «non secondo lo scenario del Cremlino».

Sembra che il regime di Kiev stia cambiando lo status della zona “ATO” in “operazione di mantenimento della pace”, in modo che con un aiuto straniero si organizzi un’offensiva decisiva contro la LNR e la DNR. Negli Stati Uniti, è stata già intonata la tiritera dell’esercito di 20.000 “soldati della pace” armati, che verrà trasferito nel Donbass, arrivando al confine russo.

 

Fonte: www.fondsk.ru

Link: https://www.fondsk.ru/news/2018/01/26/missia-obse-v-donbasse-svorachivaetsja-ukraina-gotovitsja-k-gorjachej-faze-operacii-45496.html

26.01.2018

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da NICKAL88

 

 

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