FONTE: ROSSLAND (BLOG)
1. Non esiste paese al mondo, Italia a parte, che conceda la cittadinanza a uno straniero che non conosce la lingua almeno quel tanto che serve per capire una domanda e articolare autonomamente una risposta di senso compiuto
2. Non esiste paese al mondo, Italia a parte, che consenta a uno straniero che non conosce bene la lingua ufficiale di candidarsi a consigliere in una propria amministrazione cittadina
3. Non esiste paese al mondo, Italia a parte, che consenta a uno straniero che non capisce e non parla la lingua di esprimere un voto né, tantomeno, di esprimerne uno in un consiglio cittadino
Un consigliere comunale che non capisce la lingua non può seguire un dibattito, non può far mettere agli atti una mozione, non è in grado di esprimere un proprio articolato punto di vista senza un interprete.
Che razza di consigliere comunale è quello che non è in grado di difendere le istanze delle persone che rappresenta senza che gli si debba fornire un interprete?
Interprete che pagherà l’amministrazione comunale, si suppone, così che dopo aver concesso allo straniero troppo pigro per studiare l’italiano (leggo che è in Italia da 20 anni, per dire…) ma così ambizioso nel candidarsi, dei diritti fondamentali senza pretendere dallo stesso almeno quel minimo rispetto delle istituzioni italiane da presentarsi studiato alle elezioni, gli si concede ulteriore privilegio.
Mi auguro qualcuno abbia il coraggio di chiederne l’immediata decadenza per l’evidente incapacità di sostenere un ruolo pubblico senza averne i requisiti minimi richiesti.
Fonte: http://rossland.blogspot.com
Link: http://rossland.blogspot.com/2018/07/la-dis-integrazione.html
28.07.2018